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CASA DI SPIRITUALITÀ « P . PIO BRUNO LANTERI». ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE: L’UMILTÀ: PRIMA CONDIZIONE DELLA PREGHIERA. 1. ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE. DEFINIZIONI DI ORAZIONE O PREGHIERA. La preghiera è una relazione viva e personale con il Dio vivo e vero CCC 2558. 2.
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CASA DI SPIRITUALITÀ «P. PIO BRUNO LANTERI» ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE:L’UMILTÀ:PRIMA CONDIZIONEDELLA PREGHIERA 1
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE DEFINIZIONI DI ORAZIONE O PREGHIERA La preghiera è una relazione viva e personale con il Dio vivo e vero CCC 2558 2
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE DEFINIZIONI DI ORAZIONE O PREGHIERA «Un rapporto d’amicizia, un trovarsi frequentemente da soli a soli con chi sappiamo che ci ama… sopportando la pena di stare così a lungo con chi è così diverso da noi» Teresa d’Avila, Vita, 8, 5. 3
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE DEFINIZIONI DI ORAZIONE O PREGHIERA «Per me la preghiera è uno slancio del cuore, un semplice sguardo gettato verso il cielo, un grido di gratitudine e di amore nella prova come nella gioia» Santa Teresa di Gesù Bambino,Manoscritti autobiografici, C 25r CCC 2558 4
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE DEFINIZIONI DI ORAZIONE O PREGHIERA 2560 "Se tu conoscessi il dono di Dio”(Gv 4,10 ). La meraviglia della preghiera si rivela proprio là, presso i pozzi dove andiamo a cercare la nostra acqua: là Cristo viene ad incontrare ogni essere umano; Egli ci cerca per primo ed è Lui che ci chiede da bere. Gesù ha sete; la sua domanda sale dalle profondità di Dio che ci desidera. Che lo sappiamo o no, la preghiera è l'incontro della sete di Dio con la nostra sete. Dio ha sete che noi abbiamo sete di Lui (cf Sant'Agostino). 5
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE DIMENSIONE TRINITARIA ESSENDO UNA RELAZIONE VIVA CON IL DIO VIVO, LA PREGHIERA DEVE AVERE NECESSARIAMENTE UNA DIMENSIONE TRINITARIA PERCHÉ IL DIO VIVO E VERO È PADRE, FIGLIO E SPIRITO SANTO: AL PADREPER MEZZO DEL FIGLIONELLO SPIRITO SANTO 6
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE CONDIZIONI NECESSARIE ALLA PREGHIERA Prima condizione: ESSENDO LA PREGHIERA UNA RELAZIONE,OCCORRE CHE VI SIA LA PRESENZA DEI SOGGETTI DELLA RELAZIONE STESSA 7
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE PRESENZA MIA A ME STESSO COSÌ COME SONO PER METTERMI DAVANTI A DIO PRESENTE Prima condizione Il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: "Dove sei?". Rispose: "Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto. Gen 3,9-10 8
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE Prima condizione/A RICONOSCERE SE STESSIE ACCOGLIERSI COSÌCOME SI È NELLA VERITÀ DUE MOVIMENTI INTELLETTIVO AFFETTIVO RICONOSCERE SE STESSI ACCOGLIERSI 9
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE Prima condizione/A UMILTÀ RICONOSCERE SE STESSIE ACCOGLIERSI COSÌ COME SI È NELLA VERITÀ La preghiera, infatti, non è altro che la conoscenza di Dio e di sé, che è la perfetta e vera umiltà. Lo stato di umiltà, infatti, si ha quando l’anima vede Dio e se stessa; allora lei è nella profonda umiltà, grazie alla quale maggiormente la grazia divina si radica e cresce in lei. Angela da Foligno, Il libro 10
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE Prima condizione/A UMILTÀ RICONOSCERE SE STESSIE ACCOGLIERSI COSÌ COME SI È NELLA VERITÀ Credo che non arriveremo mai a conoscerci, se insieme non procureremo di conoscere Dio. Contemplando la sua grandezza, scopriremo la nostra miseria; considerando la sua purezza riconosceremo la nostra sozzura; einnanzi alla sua umiltà vedremo quantone siamo lontani. Teresa d’Avila, Castello interiore, 1M, 9 11
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE Prima condizione/A UMILTÀ RICONOSCERE SE STESSIE ACCOGLIERSI COSÌ COME SI È NELLA VERITÀ Come nello specchio meglio si vede la macula della faccia de l'uomo specchiandosi dentro nello specchio, cosí l'anima che, con vero cognoscimento di sé, si leva per desiderio con l'occhio de l'intelletto a raguardarsi nello specchio dolce di Dio, per la purità, Che vede in Lui, meglio cognosce la macula della faccia sua. Caterina da Siena, Dialogo, XIII 12
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE Prima condizione/A UMILTÀ RICONOSCERE SE STESSIE ACCOGLIERSI COSÌ COME SI È NELLA VERITÀ L’umiltà mi permette di situarmi al mio giusto posto nella relazione con Dio e di situare Dio al posto che gli compete. Senza umiltà è impossibile mettersi in relazione con Dio Eccelso è il Signore e guarda verso l'umile ma al superbo volge lo sguardo da lontano. Sal 138,6 13
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE Prima condizione/A UMILTÀ RICONOSCERE SE STESSIE ACCOGLIERSI COSÌ COME SI È NELLA VERITÀ Il movimento intellettivo con cui riconosciamo noi stessi nella verità implica due cose: PRIMORiconoscere la propria povertà ontologica “Io sono Colui che sono, mentre voi da voi stessi non siete se non quello che siete stati fatti da Me” Cat. da Siena, Dialogo, XVIII «In Lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo» At 17,28 14
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE Prima condizione/A UMILTÀ RICONOSCERE SE STESSIE ACCOGLIERSI COSÌ COME SI È NELLA VERITÀ SECONDORiconoscere la propria povertà esistenziale «Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto» Sal 51,6 «Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori e di questi il primo sono io» 1Tm 1,15 15
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE Prima condizione/A UMILTÀ RICONOSCERE SE STESSIE ACCOGLIERSI COSÌ COME SI È NELLA VERITÀ Il MOVIMENTO AFFETTIVO con cui accogliamo noi stessi con pace e senza rabbia implica necessariamente una conoscenza dell’amore di Dio, senza l’esperienza di essere amati da Dio, non è possibile accogliersi serenamente 16
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE Prima condizione/A UMILTÀ RICONOSCERE SE STESSIE ACCOGLIERSI COSÌ COME SI È NELLA VERITÀ Se il conoscimento di sé e la considerazione del peccato non fossero conditi con la memoria del Sangue e con la speranza della misericordia, l’anima si troverebbe confusa, e così giungerebbe alla dannazione eterna, insieme con il demonio, che l’ha guidata sotto colore di contrizione e dispiacere del peccato. E non solo per questo motivo, ma anche perché non appigliandosi al braccio dellamia misericordia, verrebbe a disperazione. Caterina da Siena, Dialogo, LXVI 17
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE Prima condizione/A Accogliere se stessi è possibile solo nell’esperienza dell’amore di Dio LA VISIONE DI SE STESSA NELLA VERITÀ È INSOPPORTABILE ALLA PERSONA PERCHÉ SI VEDE TROPPO BRUTTA E NON AMABILE SOLO IN DIO RIUSCIAMO AD ACCETTARCI ED AMARCI. BISOGNA ENTRARE DENTRO LO SGUARDOETERNO D’AMORE NEL QUALE IL PADRE MI GUARDADALL’ETERNITÀ (cf Ef 1,1ss) E DENTRO LO SGUARDO D’AMOREDI GESÙ CRISTO CHE MORIVA GUARDANDOMI CON AMORE. SOLO GUARDANDOCI IN QUESTI DUE SGUARDI RIUSCIAMO AD ACCOGLIERCI ED È LO SPIRITO SANTO, L’AMORE DEL PADRE E DEL FIGLIO CHE CI INTRODUCE IN QUESTI DUE SGUARDI. 18
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE La vera umiltà Il dono del Santo Timore di Dio ci permette di conoscere un’umiltà senza misura, della quale non se ne potrà vedere il fondo, e su di essa riposerà il più profondo di noi stessi, al di là di tutte le nostre virtù. Quando ne avremo esperienza, ci sembrerà impossibile mettere Dio tanto in alto e noi tanto in basso quanto noi vorremmo e quanto l’amore esige; noi non potremo che sentire la nostra impotenza, ma proprio in questo sentimentosarà il nostro riposo e la nostra beatitudine Giovanni Ruysbroeck, Le livre du Tab. sp., XXXI 19
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE LE DUE ALI DELLA PREGHIERA La prima ala è l’umiltà checi spinge a sprofondarein noi stessi. La seconda ala è la confidenza di figli che ci spinge in alto, oltre noi stessi, fra le braccia del Padre. 20
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE LE DUE ALI DELLA PREGHIERA «Levati i sandali!» Es 3,1-6 «Il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parlacon un altro» Es 33,7 21
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE LE DUE ALI DELLA PREGHIERA UMILTÀ E CONFIDENZA UMILTÀ E CONFIDENZA SONO SUSCITATI IN NOI E SOSTENUTI DALLA VIRTÙ DELLA SPERANZA PERFEZIONATA DAL DONO DEL SANTO TIMORE DI DIO 22
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE Prima condizione PRESENZA MIA A ME STESSO COSÌ COME SONO PER METTERMI DAVANTI A DIO PRESENTE A PRESENZA MIA A ME STESSO COSÌ COME SONO PER… B METTERMI DAVANTI A DIO PRESENTE «Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto» Sal 51,6 «Io sono Dio onnipotente: cammina davanti a me e sii integro». Gen 17,1 23
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE Prima condizione/B METTERMI DAVANTIA DIO PRESENTE TRE MODALITÀ DELLA PRESENZA DI DIO COME AMORE CREATORE COME AMORE DI PADRE, FRATELLO, SPOSO COME AMORE CHE ABBRACCIA «In Lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo» At 17,28 «Noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui» Gv 14,23 «La sua sinistra è sotto il mio capo e la sua destra mi abbraccia»Ct 2,6: 8,3 PRESENZA PRESENZA PRESENZA DI DI POTENZA DI GRAZIA SENTIMENTO NON SEMPRE È ANCHE 24 PRESENZA INEFFABILE PRESENZA SENSIBILE
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE Prima condizione/B METTERMI DAVANTIA DIO PRESENTE LA GRANDE ILLUSIONE: scambiare il nostro sentimento di Dio con Dio stesso e credere di essere in grazia perché si sente qualcosa di dolce e consolante. IL GRANDE INGANNO:credere che Dio ci abbia abbandonati perché non lo sentiamo, perché viviamo nell’aridità e nella tentazione. In questa grande illusione o in questo grande inganno cerca di farci cadere qdpds 25
ANNOTAZIONI SULL’ORAZIONE Prima condizione/B METTERMI DAVANTIA DIO PRESENTE Molti non fanno differenza tra Dio ed il sentimento di Dio, tra la fede ed il sentimento della fede, il che è un grandissimo difetto. Pare loro, che quando non sentono Dio, non siano alla sua presenza, e questa è una grande ignoranza… Vi è gran differenza tra l'avere la presenza di Dio, e l'avere il sentimento della sua presenza. P. PIO BRUNO LANTERIGli Scritti, Spi 2368b 26
ESERCITAZIONE SPIRITUALE Aiutati dall’esperienza di Zaccheo, proviamo a cercare Gesù presente e vivo nel nostro cuore, salendo sull’abero della nostra fede, suscitando in noi sentimenti diumiltà e di confidenza, lasciandoci condurre con amore da Gesù a casa nostra! Lc 19,1-10 27
CASA DI SPIRITUALITÀ «P. Pio Bruno Lanteri» Fine dell’esposizione 28