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CIAMPINO NATURA, STORIA, ARTE , INGEGNO. L’idea di questo lavoro nasce da un evento straordinario, di cui si è occupato tutto il mondo: il ritrovamento, qui nella nostra Ciampino, dei resti della villa di Messalla (I secolo a.C.) e del gruppo marmoreo “Niobe e i suoi figli” al suo interno.
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L’idea di questo lavoro nasce da un evento straordinario, di cui si è occupato tutto il mondo: il ritrovamento, qui nella nostra Ciampino, dei resti della villa di Messalla (I secolo a.C.) e del gruppo marmoreo “Niobe e i suoi figli” al suo interno. Questo ci ha ricordato quanto ricco sia il territorio non solo dal punto di vista naturalistico, ma anche storico ed artistico. Ma in cosa consiste precisamente il nostro lavoro? In un’opera di semplificazione, ma anche di studio , ricerca e rielaborazione da parte della classe II F .
Perché? Per destinarlo a bambini e ragazzi, che magari si stancano facilmente di fronte ad un testo lungo e complesso. E cosa abbiamo voluto semplificare? Un libro, frutto del lavoro di docenti ed alunni della nostra scuola “Umberto Nobile” anni addietro, precisamente nel 2004, libro davvero prezioso, che nacque all’interno del progetto “Conosci il territorio” dovuto alla collaborazione tra la scuola e l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Ciampino.
I temi presi in esame sono i seguenti: morfologia del territorio, le vie romane, le torri, i casali, le mole, nonché aspetti della Ciampino moderna e contemporanea. Ci corre l’obbligo di ricordare le professoresse che lavorarono con passione vera, guidando i ragazzi nella ricerca e nello studio: C.Battistelli, E.Biello, G.Cerrito, R.Chionna, R.Congi, A.M.Fanuele, F.Guanciale, A.Lupi, G. Martoriati, M.C.Morresi, R.Natalucci, M.Pezzetta, G.Sallusti, M.Sapuppo, M.Vallone.
Purtroppo Carla Battistelli e Flavia Guanciale non sono più con noi, ma vivono nel ricordo di coloro che le hanno conosciute, amate e apprezzate per il grande valore umano e la passione per l’insegnamento. Abbiamo aggiunto pochi cenni sul ritrovamento della villa romana, con la speranza che l’area, che la comprende, diventi un vero parco storico-archeologico, con un museo, una pista ciclabile, un galoppatoio, una fattoria, un centro ristoro e tanto altro. E magari all’interno del museo il nostro lavoro potrebbe guidare i giovani visitatori e ricordare che … Ciampino a torto è considerata solo la città dell’aeroporto!
Sai cos’è un vulcano? Immagina una montagna con un buco, il cratere. Nel Lazio si trovano molti vulcani, riconoscibili dal cratere a forma circolare.
Nella zona dei Colli albani ce n’ è uno molto importante chiamato «Maschio delle Faete». Esso è la vetta più alta del gruppo dei «Monti delle Faete». E’ situato vicino Rocca di Papa ed è visibile da Roma.
Inizialmente il vulcano era alto ben 2500 metri, ma una terribile eruzione lo portò al crollo, ed esso si abbassò a quota 1000 metri. In seguito, nella parte inferiore, si accumulò lava, che formò un nuovo cono chiamato «Edificio delle Faete».
In quel periodo ci fu la grande colata lavica di Capo di Bove, sulla quale, ora, è costruita la via Appia. Successivamente l’attività delle Faete si esaurì e si formò un “tappo”, che ora costituisce il fondo del lago di Albano.
Le ultime tracce di attività nell'area dei Colli Albani sono rappresentate da una continua e diffusa sismicità, caratterizzata da serie di piccole scosse di terremoto(sciami), con ipocentri (dove inizia il terremoto) molto superficiali e dalle sporadiche sorgenti minerali fredde sparse nell'area.
Devi sapere che tanto tempo fa, Ciampino, la nostra città,era attraversata da varie strade di epoca romana, tra cui la via Appia, una delle più importanti.
La via Appia fu voluta dal console romano, Appio Claudio,che la fece costruire su una colata lavica, quella di Capo di Bove. La via Appia conduceva da Roma a Brindisi . Le strade a quell' epoca erano costruite con un processo molto semplice.
Innanzitutto si tracciavano due solchi paralleli, distanti 2 metri l'uno dall'altro; poi si scavava un buco in mezzo, in cui si mettevano grossi blocchi di pietra che venivano ricoperti con terra e ghiaia. Infine coprivano il tutto con dei lastroni sempre in pietra.
Ma la via Appia non era l'unica strada importante a quell'epoca: c'erano anche la via Castrimenense, la via Cavona e la via Latina.
Caro ragazzo, ti trovi nella sala riguardante il periodo romano. Tanto tanto tempo fa ( II-III sec. d.C.), nel territorio ciampinese, c’erano molte ville antiche abitate dai patrizi romani, durante le vacanze.
Ma finite le vacanze vi si lavorava la terra. Sei curioso di sapere cosa mangiavano i romani? Si nutrivano di quello che ricavavano da ciò che offriva loro la terra, cioè olio, vino, farinacei, verdura, erbe selvatiche, latte e derivati. Generalmente mangiavano in modo parco (pochino!).
Molto importante nell’alimentazione fu il farro, cereale con il quale i romani cucinavano focacce, zuppe e polente. Le attività agricole erano molto sviluppate. Si effettuavano tre arature: in primavera, in estate e in autunno. Per consentire una migliore preparazione del terreno, i Romani utilizzavano un aratro leggero. Vuoi sapere cos’è un aratro? E’ un attrezzo agricolo utilizzato per lavorare il terreno in modo sia orizzontale che verticale rovesciando le zolle di terra.
Ora ti chiederai perché le ville vennero costruite Proprio nel territorio ciampinese. Naturalmente per il clima mite e per il terreno fertile. Le case rustiche, o ville erano immerse nel verde. Avevano una forma rettangolare ed erano divise in molti spazi. Al centro si trovavano le stanze per i contadini e per i padroni, nella parte posteriore l’orto, il pozzo per irrigare, il cortile per gli animali e il giardino con la piscina.
A sinistra c’era la stalla dove venivano tenuti i cavalli. Nella parte anteriore, all’ingresso, venivano sigillati gli otri di vino e di olio. All’esterno della villa gli schiavi intrecciavano i rami di salice per ricavarne canestri e creavano alveari per la produzione del miele; intorno c’erano le vigne e la zona dove pascolare i maiali e le capre.
Caro ragazzo, lo sapevi che nel I secolo d.C. le campagne romane vennero abbandonate dai loro abitanti e divennero preda di popolazioni nomadi che tendevano a stanziare su queste terre? Tra il V e il VI secolo le campagne romane, tra cui Ciampino, vennero attaccate dai barbari, popoli stranieri che scendevano dal nord Europa, come Unni e Vandali.
La condizione di questi territori migliorò quando la Chiesa decise di rientrarne in possesso. La Chiesa teneva all'integrità di questi territori, sapete? Perciò fece costruire delle Torri di Vedetta, cioè delle torri dalle quali i soldati potevano osservare l'arrivo dei nemici e dalla torre stessa potevano combattere fermando in tempo l'esercito nemico.
Ad un tratto la Chiesa non fu più interessata al possesso di queste campagne, quindi le vendette ai Conti di Tuscolo. Sotto il governo dei Conti di Tuscolo le campagne diventarono ancora più sicure perché i Conti fecero costruire un numero maggiore di Torri di Vedetta. I Conti possedevano tutto il Lazio meridionale. Un giorno però i Conti di Tuscolo persero i loro territori che tornarono alla Chiesa.
Ma la Chiesa non era affatto interessata a questi territori e li vendette a diverse famiglie ricche. I territori divennero proprietà prima della famiglia Savelli, poi degli Orsini e infine dei Frangipane. L'ultima famiglia nobile ne mantenne il possesso per tre anni , quindi li cedette ad un signore molto ricco e importante, il Principe di Salerno Giordano Colonna.
Tra i tanti territori ce ne era uno denominato Casale dei Francesi. Il nome di questo territorio deriva dal ricordo della battaglia tra il Papa e l'antipapa francese. Vuoi sapere chi era l'antipapa? Era una persona eletta dai francesi per far perdere potere al Papa di Roma. A quel tempo il Papa di Roma era Urbano VI .
La battaglia tra il Papa e l'antipapa fu vinta dal Papa romano che, per ricordare questo giorno, chiamò il luogo dove si erano accampati i francesi " Casale dei Francesi". Invece, sai da dove deriva il nome del comune di Ciampino? Il nome di Ciampino deriva dal suo proprietario, Monsignor Ciampini.
Un'altra curiosità riguarda una delle Torri di vedetta la Torre dell'Acqua Sotterra. Il nome di questa torre viene dal corso dell'Acqua Mariana che scorreva sotto di essa. La Torre fu costruita su una cisterna romana, dove veniva raccolta l'acqua che proveniva dalle sorgenti.
In origine la torre aveva tre piani ed era costruita con tufi e tufelli quadrati. La torre era molto sicura perché aveva un ponte levatoio e il piano terra era isolato da un fossato che gli girava intorno. Si pensa che la torre facesse parte di un castello e che servisse alla sua protezione. Dopo otto secoli la torre si mostra ancora intatta.
Ciao, come? Non mi riconosci? Sono la torre dell’acqua sotterra Ho questo nome perché sotto di me scorreva il canale dell’acqua sotterra. Mi trovo tra la via Anagnina e la ferrovia di Ciampino. Sono molto vecchia: risalgo al XII secolo ed ero molto utile, nell'antichità, per avvistare i nemici. La mia struttura è molto resistente e compatta infatti sono composta da tufelli quadrati.
Ho anche altre compagne, ma non sono curate e tenute come me ( torre della Mola Cavona ecc.) Un recinto di marmo mi circondava ed era utilizzato per difendermi. Ero divisa in tre piani e la mia entrata era preceduta da un ponte levatoio. Sapevi che il territorio di Ciampino è attraversato dall'acqua mariana? Questo corso, oggi, è modesto ma nell'antichità si congiungeva col fosso di Tor Sapienza. Quest'acqua si univa con altre acque dei dintorni formando una nuova sorgente chiamata Valle Preziosa.
Sai, nel nostro territorio esistevano degli acquedotti, che portavano l'acqua nelle abitazioni. Essi, alla fine dell'impero romano, andarono in rovina e l'acqua cominciò a scorrere negli antichi corsi.
A nord dell'attuale fosso dell'acqua Mariana sorge la Mola Cavona. Tu non la conosci vero? E' un edificio costruito su un mulino già esistente nel medioevo. La sua esistenza è certa dal 1028. I cavoni sono strette valli e il nome è dato dalla via Cavona. Tanto, tanto tempo fa (XV sec.) la Mola fu comprata da una famiglia molto importante, i Colonna. Nel 1802 i mulini vennero donati alla popolazione di Marino.
Nel 1743 questa mola acquistò molta importanza e divenne oggetto di discussione tra la famiglia Colonna e i monaci di Grottaferrata; nel 1880 fu ceduta agli abitanti di Marino. Oggi le rovine sono del nostro comune (Ciampino).
Ora ti spiegheremo la struttura della Mola. La Mola Cavona si sviluppa su due piani: il piano sotterraneo prende luce dagli archi bassi, il piano superiore invece mostra tre diverse fasi. Una compagna della Mola Cavona, la Mola Nova, fu fatta costruire più a valle.
IL CASALE MARUFFI Sapete cos’è un casale? Il casale è una grande casa quasi sempre isolata in campagna. In alcuni luoghi di Ciampino se ne possono trovare diversi: ad esempio il primo casale che vi vorremmo presentare è il “casale Maruffi”, che si trova all’incrocio tra Via Cavona e Via Doganale. Questo casale, costruito sopra una villa romana, è inoltre fortificato da mura molto spesse, e le finestre sono protette da inferriate e torri di controllo. Il casale sorge su una collina di tufo, che è una pietra friabile, terrazzata in epoca romana.
Come abbiamo già detto nel 1500 esistevano altri casali appartenenti alla famiglia dei Colonna. Francesco Maruffi, proprietario del casale Maruffi, trasformò un ambiente,in cui anticamente si praticavano riti pagani, in una cappella propria, dedicata alla sacra famiglia.
IL CASALE DEI FRANCESI Vi parliamo ora del casale dei Francesi, che si trova vicino alla Via Castrimeniense, oggi Via dei Laghi,non lontano dal bel portale del 1680, ora crollato,ma in ricostruzione. Il casale dei Francesi risale al XII secolo d.C.; tra il casale e Via dei laghi c’è l’ accesso alle cantine, composte da una fitta rete di strette gallerie che a incrociavano tunnel risalenti epoche romane. Nei contrafforti sul lato anteriore del casale sono inglobati blocchi di colonne in peperino ( materiale da costruzione ).
Il Casale dei Francesi ha questa denominazione perché il 29-06-1379, si combatté al suo interno la battaglia tra Alberico da Barbiano, che lottava in difesa di Urbano VI, e l’esercito dell’antipapa Clemente VII, comandato da Bernardo della Sala; dopo cinque ore Alberico tornò vincitore a Roma. Il casale dei Francesi, la cosiddetta “vaccheria”, fu costruito tra il XVII e il XVIII secolo, con materiale di età romana.
Nel 1861 in questa proprietà furono ritrovati vari resti antichi, che indicavano la presenza di un edificio sacro; tra questi reperti: il frammento di un sarcofago in marmo con un volto di Medusa, ed un frammento decorato con un volto maschile barbuto ornato di diadema.
Caro ragazzo, tu l’hai mai preso un treno? Devi sapere che i primi treni risalgono a circa 200 anni fa! Nell’Ottocento i rapporti fra tutte le città del Lazio migliorarono per lo sviluppo delle comunicazioni. Alla fine dell’Ottocento venivano rilasciate le autorizzazioni per la costruzione di ferrovie. Così nel 1876 nasce la linea Roma-Tivoli.
All’inizio si pagava pochissimo per il biglietto! E con il passare del tempo, le linee ferroviarie si moltiplicarono! Per esempio nel 1856 nasce la linea Roma-Frascati. Nel 1859 nasce la linea Porta Portese-Civitavecchia e nel 1862 le linee Ceprano-Frosinone-Valmontone e Marino-Albano- Ciampino.
Però, devi sapere che nella storia di Ciampino non ci sono solo i treni, ma anche il tramway! Il tramway è un treno più piccolo che assomiglia ad un tram. Verso la fine dell’Ottocento c’era una società che si occupava proprio delle costruzioni di queste linee ferroviarie. Questa società si chiamava S.T.E.F.E.R e nacque precisamente il 29 novembre 1899.
Questa società continuò per anni e anni ad occuparsi dei collegamenti tra le città. Per esempio, nel 1904 la S.T.E.F.E.R ottenne l’incarico per la costruzione della linea Castel Gandolfo-Albano-Ariccia- Genzano e nel 1927 presentò un progetto per collegare la Città Giardino a Ciampino.
LA SECONDA GUERRA MONDIALE Caro ragazzo, ti dirò qualcosa della Seconda Guerra mondiale. Devi sapere che quella terribile guerra per l’Italia, ha avuto inizio nel 1940. Anch’ io ho risentito dei bombardamenti e gli attacchi nemici continuarono fino al 1943.