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Il Teatro Greco. Il teatro greco di Epidauro. Origini. Il teatro greco è senza dubbio uno dei più antichi della storia. Nato nel sesto secolo e sviluppatosi nel V sec a.C., raggiunse il suo massimo splendore durante il secolo successivo. Teatro di Siracusa. Le grandi Dionisie.
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Il Teatro Greco Il teatro greco di Epidauro
Origini Il teatro greco è senza dubbio uno dei più antichi della storia. Nato nel sesto secolo e sviluppatosi nel V sec a.C., raggiunse il suo massimo splendore durante il secolo successivo. Teatro di Siracusa
Le grandi Dionisie Deriva da riti religiosi legati al dio Dioniso, signore del vino e della finzione. Pertanto, durante gli ultimi giorni di marzo, venivano festeggiate le grandi Dionisie, finanziate dai cittadini più ricchi. Solitamente duravano 4 giorni dei quali la prima giornata era dedicata a 3 o 5 commedie, mentre gli altri tre giorni erano dedicati alla tragedia. Seguire l’intero ciclo significava dover assistere a 15-17 spettacoli in 4 giorni Statua rappresentante il dio Dioniso protettore del teatro a cui erano dedicate le Dionisie
Funzione Sociale Il teatro venne incoraggiato da politici dell’epoca greca poiché la tragedia “suscitando pietà e terrore, produce nello spettatore la purificazione dei sentimenti”. TIPOLOGIA DI SPETTACOLI La tragedia metteva sempre in scena un “atto di violenza” contro le leggi umane o divine, che poi andava immancabilmente punito. Il teatro diventava quindi una scuola per il popolo, e i poveri potevano andarvi gratis. La commedia invece aveva quasi sempre la funzione di satira e affrontava gli aspetti riguardanti la vita politica, le attività culturali, il costume. Gli attori mettevano in ridicolo sovente personaggi reali e potenti, con la libertà che solo l’Atene democratica poteva permettersi. Il più celebre scrittore di commedie fu Aristofane che non risparmiò il governo della città e i suoi rappresentanti.
ARCHITETTURA 1 analh,mmata muro di sostegno costruito per contenere la struttura della cavea 2 kerki,dej cunei delle gradinate del teatro 3 diazo,mata ampi passaggi scoperti che separano le gradinate ricavate nella roccia 4 kli,makej scale 5 skhnh, sul fondo del palcoscenico si alza la vera e propria skhnh,con ambienti di servizio e depositi per le attrzzature ed i costumi 6 proskh,nion proscenio rialzato notevolmente; poggiava su pilastri tra i quali venivano dipinte le scenografie 7 pi,nakej scenografie dipinte sul proscenio 8 qupw,mata spazi tra i pilastri sulla skhnh,, nei quali si aprivano le porte 9 pa,rodoi passaggi scoperti situati tra la cavea e la scena, che immettevano nell'orchestra 10 proedri,a situata al limitare dell'orchestra, era costituita da uno o più troni destinati al sacerdote di Diòniso e ai sacerdoti ufficiali 11 qume,lh altare di Diòniso A Cavea B Skenè C Orchestra
I greci costruivano i teatri all’aperto, in avvallamenti naturali che consentivano un ottima acustica. Si componevano principalmente di tre parti: L’Orchestra: area semicircolare destinata alle danze del coro. Il Kòilon: gradinata semicircolare addossata alla collina. La Scena: fondale architettonico del teatro avente varie funzioni.
La Skenè Col tempo venne inoltre creata la skenè, alta fino a 4 metri, cioè le odierne quinte, e su essa venivano solitamente rappresentate le scenografie, benché semplici e stilizzate.
Innovazioni Tecniche I greci inventarono inoltre molti sistemi meccanici, come la deus ex machina, che consentiva agli attori di essere calati sul palco dall’alto, proprio come divinità. Venivano anche utilizzate la maschere per rappresentare al meglio i sentimenti e amplificare la voce degli attori inoltre venivano utilizzate per la rappresentazione di ruoli femminili (le donne non potevano accedere, come attrici, allo spettacolo)
Il Teatro di Delfi • Eretto intorno al IV sec. A.c. • Realizzato in pietra chiara del monte parnaso • Cavea con 35 file di gradinate per una capienza di 5000 spettatori • Sistema di condutture delle acque piovane • Sospensione delle attività durante le rappresentazioni
Il Teatro di Epidauro • Eretto nel Peloponneso intorno al IV Sec. A.c. contiguo al santuario di Asclepio attribuito a Policleto • Cavea con 34 gradinate ospita 14000 spettatori • Ancora utilizzato per rappresentazioni