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Il Latino:. Perch? potenzia e sviluppa le capacit? logichePerch? migliora consistentemente la conoscenza dell'italianoPerch? ? la chiave per poter comprendere la modernit? attraverso lo studio delle civilt? antiche, che sono le nostre radici. 1) Il Latino e le capacit? logiche. Dario Antiseri: ?l'
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1. Perché studiare il Latino? Alcune riflessioni a cura di Aurora Cherubini – Nicola Renzi
2. Il Latino: Perché potenzia e sviluppa le capacitŕ logiche
Perché migliora consistentemente la conoscenza dell’italiano
Perché č la chiave per poter comprendere la modernitŕ attraverso lo studio delle civiltŕ antiche, che sono le nostre radici
3. 1) Il Latino e le capacitŕ logiche Dario Antiseri: “l’unico lavoro scientifico, il vero lavoro di ricerca eseguito dagli alunni č la versione di latino: qui lo studente lavora per congetture, confutazioni, fa ricerca”.
Cavalli Sforza, la genetica e la ricerca scientifica
Il San Raffaele di Milano
4. 2) Il Latino e l’italiano L’italiano č una lingua neolatina, cioč “figlia” del Latino, come il francese, lo spagnolo, il portoghese, il rumeno…
5. 2) Il Latino e l’italiano Di conseguenza il 90% delle parole italiane derivano dal latino, ed il loro significato puň essere compreso appieno, solo conoscendo il loro valore originale
6. 2) Esempi IMPERATORE: deriva dal latino IMPERATOR (radice = IMP; suffisso = TOR) che significa: comandante vittorioso
7. 2) Esempi PONTEFICE: deriva dal latino PONTIFEX (PONTEM + FACERE) che era il massimo sacerdote della religione romana
8. 2) Esempi AUGURI, INAUGURARE AUGUSTO e AUTORITA’: derivano dalla stessa radice latina (AUG-/AUC-) e rispettivamente dalle parole:
AUGUR (addetto a prevedere il futuro)
AUGUSTUS (nome assunto da Ottaviano)
AUCTORITAS (potere politico)
9. 2) Esempi DEFICIENTE: deriva dal latino DEFICIENS (DE + FACIO) che signica: “incapace di fare”
10. 2) Esempi IMBECILLE: deriva dal latino IMBECILLIS (IN + BACULUM) cioč, alla lettera, “privo di bastone” e per estensione, privo di punti di appoggio, di capacitŕ.
11. 2) Esempi RIVALE: deriva dal latino RIVUS (ruscello), infatti spesso i nemici erano coloro che occupavano un territorio adiacente, separato da un corso d’acqua.
12. 2) Esempi CLASSICO: deriva dal latino CLASSIS (divisione politica e sociale) raggruppamento in cui venivano divisi i cittadini per votare. I piů influenti stavano nelle CLASSES gli alti erano detti INFRACLASSEM
13. 2) Esempi PECUNIA: deriva dal latino PECUS, PECORIS (bestiame), infatti ai primordi della civiltŕ romana la ricchezza si misurava secondo il bestiame posseduto.
14. 2) Esempi ONESTO: deriva dal latino HONOS, HONORIS (carica pubblica, onore) Quindi l’onestŕ veniva sentita come strettamente connessa con la vita pubblica e politica.
15. 2) Esempi CATTIVO: deriva dal latino CAPTIVUS (prigioniero) ad indicare la forte ostilitŕ nei confronti di nemici catturati e avvertiti come un pericolo.
16. 2) Esempi Anche i TOPONIMI (nomi dei luoghi) ci portano a riflettere sulle nostre radici latine, ecco qualche esempio:
17. 2) Esempi FORLI’: deriva dal latino FORUM LIVII, cioč piazza della gens Livia
18. 2) Esempi FORLIMPOPOLI: deriva dal latino FORUM POPILII, cioč piazza della gens Popilia
19. 2) Esempi AOSTA: deriva dal latino AUGUSTA PRAETORIA, cioč cittŕ fondata da Augusto, sede di distaccamenti militari
20. 2) Esempi SENIGALLIA: deriva dal latino SENA GALLICA, cioč cittŕ fondata dai GALLI SENONI
21. 2) Esempi MONTEBELLO: deriva dal latino MONS BELLI, cioč cittŕ della guerra (era infatti un fortino di difesa)
22. 2) Esempi CLASSE: deriva dal latino CLASSIS (flotta), infatti presso Ravenna era dislocato uno dei piů importanti porti militari dei romani
23. 2) Il Latino e l’italiano Ma il LATINO č anche il miglior modo per comprendere i legami esistenti tra le lingue moderne
24. 2) Esempio FATHER
PčRE
PADRE
VATER
Sono parole derivanti da una unica radice ben riconoscibile dal LATINO: PATER
25. 3) Le Civiltŕ antiche e la modernitŕ La lingua č uno degli strumenti privilegiati per capire la storia e le caratteristiche di un POPOLO, secondo due diverse chiavi di lettura:
A) Come si dicono le cose
B) Cosa si dice
26. A) Esempio Gli ESCHIMESI hanno 35 modi diversi per chiamare la neve.
Allo stesso modo i Romani avevano 2 termini diversi per descrivere il “BIANCO” e 2 per descrivere il “NERO”
ALBUS & CANDIDUS
ATER & NIGER
27. B) Cosa si dice Il LATINO, come lingua letteraria e scientifica, ha una storia lunghissima:
III sec. a.C. – XVIII sec. d.C.
Molto piů lunga, ad esempio, della letteratura italiana
1100 – oggi
E delle altre letterature moderne
28. B) Le Civiltŕ antiche e la modernitŕ Ecco perché ignorare il LATINO significa ineludibilmente ignorare anche piů di 1000 anni di storia e di cultura.
Come sostiene CICERONE:
Nescire quid ante quam natus sis acciderit, id est semper esse puerum
29. 3) Le Civiltŕ antiche e la modernitŕ Come sostiene LUCIO RUSSO:
Se la comunitŕ rinuncerŕ a leggere le opere greche e latine attraverso una consistente minoranza, non avremo perso solo la letteratura, la filosofia e la scienza classiche, ma avremo buttato anche la chiave indispensabile per capire quasi tutta la filosofia e la letteratura moderne e non potremo piů nemmeno leggere scienziati come Galileo e Newton, che scrissero buona parte delle loro opere in LATINO
30. 3) Le Civiltŕ antiche e la modernitŕ Studiare il LATINO, allora, non vuol dire solamente studiare una lingua, ma significa soprattutto confrontarsi con una cultura della quale la nostra č figlia.
Questo č possibile servendosi della lingua quale codice per interpretare le FONTI antiche:
31. 3) La Filologia Lo studio delle opere scritte in latino dagli antichi e dai moderni, sui piů svariati argomenti:
Storia
Poesia
Epica
Politica
Economia
Filosofia….
32. 3) La Numismatica Lo studio delle antiche monete, dalle quali si ricavano dati importantissimi:
Economici,
Cronologici
Sociali……
33. 3) L’Archeologia Cioč lo studio delle origini, dei monumenti delle cittŕ e dell’arte antica
34. 3) L’Epigrafia Lo studio dei testi in latino iscritti su pietra o su altri materiali non cartacei