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Napoli: la città del mare. Il quartiere di Chiaia. L’Isolotto di San Leonardo. Di fronte al lungomare di Chiaia fino a qualche tempo fa c’era un isolotto: l’Isolotto di San Leonardo. Qui nel 1028 Leonardo d’Orio, che aveva fatto un voto dopo essersi salvato da una tempesta,
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L’Isolotto di San Leonardo Di fronte al lungomare di Chiaia fino a qualche tempo fa c’era un isolotto: l’Isolotto di San Leonardo. Qui nel 1028 Leonardo d’Orio, che aveva fatto un voto dopo essersi salvato da una tempesta, fece costruire una chiesa…
San Leonardo era il santo protettore degli schiavi, dei prigionieri e dei naufraghi per questo motivo la chiesa e l’isolotto diventarono rifugio dei barboni. Alla fine del ‘400 Giovannella Caetani riuscì a salvare i suoi figli, che avevano partecipato alla Congiura contro il Re Ferrante, facendoli rifugiare sull’isolotto di San Leonardo e di qui fuggire per mare. Nel ‘500 il convento si trasformò in taverna: la taverna di Florio dove si poteva bere, mangiare e ballare.
Piazza San Pasquale Lì dove oggi sorge la chiesa di San Pasquale, nel 1571 c’era la pietra del pesce, cioè il luogo dove si vendeva il pesce. Le donne che abitavano qui erano molto attraenti, ma avevano i denti neri a causa delle acque malsane dette la “malara di chiaia”. Solo alla fine del Seicento ci furono le operazione di bonifica e abbellimento. Nel 1697 furono costruiti i giardini del Duca di Medinacaeli.
Il Real Passeggio Alla metà del Settecento, Carlo di Borbone diede incarico a Carlo Vanvitelli di progettare e costruire il Real Passeggio di Chiaia, una bellissima villa di fronte al mare, che oggi è la Villa Comunale.
O’ viecchio e via Chiaia Un’ altra storia di questa baia ascoltai da un vecchio a via Chiaia. Campagna e arena, giardini e mare, questo è davvero un luogo da amare. Scampato a un destino beffardo fu fortunato il giovin Leonardo. Di schiavi e briganti rifugio sicuro il posto divenne molto più oscuro. Così nell’età dei baroni ribelli molti fuggiron dai loro castelli. Con danze e bagordi di grande allegria facevan rumore nell’osteria. Poi piano piano il popolo cresce tra spaghetti e fritture di pesce …
… Con le giare in testa e grandi spaselle “e femmene fann’ stu posto cchiù belle”. Donne stupende, molto attraenti ma è un grande sbaglio vedergli i denti. Acque salate, luoghi malsani fanno infelici tutti i paesani. Ma arriva Carlo il gran Borbone e si preparano per l’ occasione. Ecco una villa con fiori e fontane una delle gioie napoletane. Questa la storia del passeggio di Chiaia Il posto più bello di questa baia.
Poesie d'aMare Questa è una storia che parla di mare che appassiona chi ama giocare. Tuffati giù nell’ abisso profondo scoprendo dei mari il loro fondo. Potrai vederne di tutti i colori ed essere accecato da grandi bagliori. Nuota lontano, corri più forte l’ indifeso Cola sfugge alla morte.
Potrai ascoltare un canto lontano e dopo sentirti un poco strano. Narra d’ amore, un amore infelice come il gran Dante e la sua Beatrice. Qui nella baia del sole e del mare i pirati non devon sostare. Un tuffo nel mare, rincorrendo le onde E potrai entrare in caverne profonde. Sempre più forte, inseguendo i gabbiani andrai più in là per luoghi nostrani.
Regia: classe II B Foto & Sfondi:Alberto MaielloDidascalie: Carlo GargiuloEffetti Grafici: Antonio Montagna Produzione: MGMThe end