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IL COINVOLGIMENTO EMOTIVO DELL’OPERAPORE: DALL’EMPATIA AL BURN OUT

IL COINVOLGIMENTO EMOTIVO DELL’OPERAPORE: DALL’EMPATIA AL BURN OUT. Quando “operiamo” con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dire: “Ho capito chi sei!”. ma poi scopriamo che.. . ANCHE SE ABBIAMO ASCOLTATO CON ATTENZIONE. SPESSO NON “SENTIAMO” I SUOI

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IL COINVOLGIMENTO EMOTIVO DELL’OPERAPORE: DALL’EMPATIA AL BURN OUT

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Presentation Transcript


  1. IL COINVOLGIMENTO EMOTIVO DELL’OPERAPORE: DALL’EMPATIA AL BURN OUT

  2. Quando “operiamo” con qualcuno abbiamo spesso la convinzione di pensare e magari di dire: “Ho capito chi sei!”

  3. ma poi scopriamo che.. ..

  4. ANCHE SE ABBIAMO ASCOLTATO CON ATTENZIONE SPESSO NON “SENTIAMO” I SUOI PROBLEMI …

  5. E ANCHE SE LO ABBIAMO OSSERVATO CON MOLTA ATTENZIONE..... …NON RIUSCIAMO TALORA A CAPIRE QUELLO CHE VUOLE. SPECIE SE SI CONSIDERA PIU’ “ ESPERTO” DI NOI

  6. E IN OGNI CASO, DOPO CHE ABBIAMO FOTOGRAFATO LA SITUAZIONE DEL PAZIENTE,

  7. …O GUARDATO FINO ALLE SUE CELLULE ….

  8. CI SENTIAMO TALORA ANNEBBIATI: NON SAPPIAMO CON CERTEZZA PERCHE' L' ALTRO SI E' COMPORTATO IN UN DATO MODO O DI COSA SARA' CAPACE IN FUTURO

  9. ALLORA, COSA E COME FARE PER CONOSCERE L'ALTRO IN MANIERA EFFICACE?

  10. I° CONSIDERARE OGNI COMUNICAZIONE COME L’ESPRESSIONE RELAZIONALE DI UN INTERNO

  11. II° OGNI RELAZIONE GENERA UNA MAPPA MENTALE CIOE’ UNA RETE DI ASSOCIAZIONI CHE: • si costituisce immediatamente nel nostro cervello per ogni “altro” con cui entriamo in relazione • Ne plasma la percezione determinando la sua accoglienza o il suo rifiuto

  12. IN OGNI RELAZIONE SI HA IN ME LA COSTRUZIONE PERSONALE • DELL’IMMAGINE DELL’ALTRO • IO SONO QUELLO • CHE L’ALTRO VEDE • L’ ALTRO E’ PER ME QUELLO CHE IO VEDO • NELLA COMUNICAZIONE TRA DUE PERSONE ESISTONO SEMPRE • DEGLI “OCCHIALI” CHE FANNO VEDERE SOLO UNA PARTE DELL’ALTRO

  13. GUARDIAMOCI UN MOMENTO!

  14. "guardare" l' altro è spesso come camminare attraverso la "nebbia" cercando il sentiero giusto per conoscerlo

  15. È NECESSARIO POSSEDERE LA CAPACITÀ DI INTUIRE COSA “SI AGITA” NELLA COMUNICAZIONE DELL’ INTERLOCUTORE, COME EGLI SI SENTE NELLA SITUAZIONE ATTUALE E COSA REALMENTE PROVA AL DI LÀ DI QUELLO CHE CI COMUNICA, VERBALMENTE E NON.

  16. L’IMMAGINE DELLA REALTA’COME PROCESSO COMPLESSOIN CONTINUA EVOLUZIONE

  17. CON L’INTELLIGENZA DEL PROPRIO CUORE ( INTELLIGENZA EMOTIVA O EMPATIA) E’ POSSIBILE SCOPRIRE QUELLO CHE IL PAZIENTE NASCONDE O IGNORA

  18. E’ FONDAMENTALE EMPATIZZARE CON L’ALTRO SENTIRE IL MONDO PERSONALE DEL CLIENTE COME SE FOSSE IL PROPRIO MA SENZA MAI IDENTIFICARSI CON LUI ( CONFUSIONE TRA SE’ E L’ALTRO CON UN LEGAME EMOTIVO INTENSO E DURATURO CHE RENDE DIFFICOLTOSO TORNARE IN SE’ E NEL PROPRIO RUOLO).

  19. empatia e’ Risonanza empatica (esperienza interiore di uno stato affettivo dentro se stessi analogo a quello presentato dall’altro) Comunicazione empatica espressa (abilità comportamentale di saper comunicare il messaggio empatico)

  20. empatia è cortesia (educazione ed accoglienza adeguata) rispetto (ascolto, riconoscimento delle capacità del paziente, offerta di informazioni, empatia) impegno (condivisione delle decisioni da prendere)

  21. ASPETTI GENERALI DELL’ASCOLTO EMPATICO Quando ascoltiamo le persone accuratamente riusciamo a vedere più chiaramente le cose dal loro punto di vista Quando ascoltiamo le persone, esse ricevono il messaggio che stiamo prendendo seriamente sia loro che i loro problemi.Ciò le aiuta a chiarificare e a rendersi conto pienamente delle loro esperienze. Ci sono alcune distrazioni che possono pregiudicare la qualità del nostro ascolto: rumori estranei, interruzioni, emozioni ( rabbia , tristezza, ansia), pensieri su “altro”, preoccupazioni

  22. empatia e' COMPRENDERE molto di quello che è nell'altro

  23. E' SENTIRE IL FUOCO DEL VULCANO ANCHE SOTTO IL GELO DELLA NEVE

  24. .. .. E’ VEDERE IL CICLONE CHE SI AGITA NELL’ALTRO

  25. empatia è ..INTUIRE E’ possibile cogliere una grande quantità di informazioni e poter completare, colorare, comprendere profondamente ciò che va al di là delle semplici parole pronunciate

  26. CON L’ “INTELLIGENZA” DEL SENTIRE, POSSO SCOPRIRE ANCHE QUELLO CHE IN ME STESSO O NEL PAZIENTE E’ NASCOSTO … PER LO PIU’ PER PAURA DI CONOSCERE (rimozione, negazione, spostamento..)

  27. L’ EMPATIA CI SPINGE A NON ESSERE MUTI

  28. ....MA ALLA COMUNICAZIONE EMPATICA • ESPRIMERE COMPRENSIONE SENZA CRITICA DI QUELLO CHE DICE L’ALTRO • DIMOSTRARE VICINANZA E COMPRENSIONE PER TUTTI • I SUOI SENTIMENTI • SEMPRE MANIFESTARE UNA VICINANZA FISICA ( ANCHE SE SILENZIOSA)

  29. E' UN PASSAGGIO DAL COMUNICARE COME UNO SCIENZIATO CHE ANNOTA, CLASSIFICA, INTERPRETA...

  30. A DIALOGARE CON LA COMPLESSITA' DELL'ALTRO

  31. ...AD INIZIARE UN VIAGGIO..

  32. ...TALVOLTA FANTASTICO...

  33. BALLARE INSIEME LA MUSICA CHE VIENE SUONATA IN QUEL MOMENTO! PER POTER RIMANERE VICINO ALL’ALTRO E ………..

  34. MA BISOGNA VERAMENTE ESSERE EMPATICI CON TUTTI?

  35. Buon lavoro!!

  36. COMUNICAZIONE E INTUIZIONE • E’ la capacità di cogliere intuitivamente una grande quantità di informazioni che permettono di completare, colorare, comprendere più profondamente ciò che va al di là delle semplici parole pronunciate • L’intuizione ci fa cogliere i dati dell’informazione multipla propria di ogni comunicazione verbale e non verbale

  37. ed oltre…con L’INTUIZIONE • Abbiamo la capacità di cogliere intuitivamente una grande quantità di cose che ci permettono di completare, colorare, comprendere poi profondamente ciò che va al di là delle semplici parole pronunciate (LA PERSONA!!!!!) • L’intuizione ci fa cogliere i dati dell’informazione multipla così da rispondere alla domande :CHI SEI? COSA VUOI?

  38. PRIMA DI "FARE" OCCORRE • lasciar esprimere al soggetto il suo punto di vista sulla malattia, su di sé e sulla relazione con l’O.S. . • riconoscere il “modo” ( gli atteggiamenti) con cui il soggetto va formulando i suoi sentimenti e pensieri • saper “vedere” la situazione descritta dal soggetto (dal suo punto di vista) • “sentire”la qualità della relazione instaurata.

  39. CI SEMBRA DI TROVARCI IN UN CORRIDOIO LUNGO, GRIGIO E SENZA USCITE!

  40. PERCHE' SAPPIAMO TUTTI CHE.... IL DIABETE E' UNA SINDROME ETEROGENEA I DIABETICI SONO UNA POPOLAZIONE MULTIFORME ESISTONO "RESISTENZE" ETEROGENEE

  41. OCCORRONO MOLTEPLICI APPROCCI EFFICACI NON ESISTE UNO "SCHEMA MITICO" DI CAMBIAMENTO OCCORRONO APPROCCI MOLTEPLICI, ETEROGENEI, INTERSCAMBIABILI

  42. ECCO LA PAROLA "MAGICA"! "COME TI SENTI?"

  43. UTILIZZARE IL SENTIRE COME "INTUIZIONE " GLOBALE ED EFFICACE

  44. LA NOSTRA CONOSCENZA DELLA REALTA’ E’ RELAZIONALE, EMOTIVA E COGNITIVA E’ FONDATA SUL SENTIRE!

  45. SENTIRE SOLO QUELLO CHE VOGLIO SENTIRE?

  46. Sento una cosa ruvida, larga e ampia:è un tappeto! Sento un tubo diritto e vuoto! Sento una cosa forte e ferma:è un pilastro!

  47. SENTIRE IL FUOCO DEL VULCANO ANCHE SOTTO IL GELO DELLA NEVE

  48. ricordandoci sempre che che in medicina non esistono magie!

  49. L'EMPATIA PERMETTE DI PASSARE DALLA "CECITA" PSICHICA ....

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