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Piano lungo sull’interno dell’aereomobile. Tutti i passeggeri al loro posto, il corridoio centrale occupato solo da un hostess che fatica a stare in piedi a causa degli scossoni. Rumore di fondo dei motori e dei tuoni che rischiano di colpire il velivolo.
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Piano lungo sull’interno dell’aereomobile. Tutti i passeggeri al loro posto, il corridoio centrale occupato solo da un hostess che fatica a stare in piedi a causa degli scossoni. Rumore di fondo dei motori e dei tuoni che rischiano di colpire il velivolo. Primo piano di alcuni passeggeri evidentemente terrorizzati dalla tempesta che si sta scatenando. Le espressioni sono le più comuni in situazioni di panico non espresso: chi fa finta di nulla leggendo il giornale, chi chiude gli occhi, chi guarda terrorizzato le hostess. Stessi rumori di fondo dell’inquadratura precedente.
Inquadratura dell’aereo visto da fuori. L’aeromobile non riesce a mantenere una rotta stabile, lampi passano a pochi metri dalla fusoliera, pioggia battente. Rumori di fondo di una tempesta, i motori al massimo. L’inquadratura torna all’interno con un primo piano di una hostess evidentemente preoccupata per quanto sta avvenendo. Si accende il microfono del comandante il quale, con evidente cadenza milanese, inizia dicendo “gentili passeggeri, è il vostro padron….ehm capitano che vi parla”
Inquadratura su primi piani dei passeggeri intenti ad ascoltare la voce del comandante, intervallate da piani stretti sugli altoparlanti. Il comandante prosegue col dire “va tutto bene, fuori abbiamo una temperatura di 24 gradi, il tempo è sereno, a terra ci aspettano 28 gradi e cielo limpido, se credete il contrario è la solita stampa comunista e pessimista. Va tutto bene” Inquadratura dei volti increduli dei passeggeri. Una signora cinquantenne guarda fuori dal finestrino pensando di aver visto male mentre la voce prosegue “nonostante siamo partiti con 3 ore di ritardo arriveremo in anticipo di un paio d’ore”
A questo punto un gruppo di passeggeri spazientito dalle evidenti menzogne del comandante, si alza e si dirige con passo deciso verso la cabina di comando. Inquadratura che segue i movimenti del gruppo (ripresa da dietro del gruppo). Per entrare in cabina il primo scosta anche la hostess che tenta di impedirglielo. Si apre la porta, inquadratura dall’interno della cabina di pilotaggio, primo piano del passeggero che cambia espressione: dall’arrabbiato all’incredulo. Alle sue spalle arrivano anche gli altri passeggeri.
Inquadratura del posto-pilota….vuoto. Nessuno guida l’aereo. Il campo stringe su una cassetta che gira a vuoto. La voce era un nastro registrato. Inquadratura dei visi terrorizzati e increduli dei passeggeri. Ripresa di nuovo dell’esterno dell’aereo ancora scosso dai lampi.
Payoff: L’Unione, per tornare a volare O “L’Unione, per riprendere quota” O “Affideresti il comando ad un pilota così? L’Unione, una guida sicura, per tornare a volare”. Simbolo Unione