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Incontro progetto CPIA

Incontro progetto CPIA. Mantova – 15/04/2008. L’autonomia ai Centri: alcune considerazioni iniziali. Accordo 2 marzo 2000 8.2.3 La gestione e lo sviluppo degli interventi. Programma di Governo Audizione del Ministro VII commissione Camera 29 giugno 2006.

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Presentation Transcript


  1. Incontro progetto CPIA Mantova – 15/04/2008 prof. Sebastian Amelio

  2. L’autonomia ai Centri: alcune considerazioni iniziali Accordo 2 marzo 2000 8.2.3 La gestione e lo sviluppo degli interventi Programma di Governo Audizione del Ministro VII commissione Camera 29 giugno 2006 “Ai Centri deve essere assicurata l’autonomia didattica, organizzativa e finanziaria necessaria anche per concorrere alla realizzazione di un’offerta formativa integrata” “Occorrerà riattivare l’Accordo del 2.3.2000 della Conferenza Unificata, rimasto congelato da allora” Legge 27 dicembre 2006, n. 296, art 1, comma 632 Finanziaria 2007 “I centri territoriali permanenti per l’educazione degli adulti e i corsi serali, funzionanti presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, sono riorganizzati su base provinciale e articolati in reti territoriali e ridenominati “Centri provinciali per l’istruzione degli adulti”. Ad essi è attribuita autonomia amministrativa, organizzativa e didattica…” prof. Sebastian Amelio

  3. Legge 27 dicembre 2006, n. 296, art 1, comma 632 Finanziaria 2007 “Ferme restando le competenze delle Regioni e degli Enti locali in materia, in relazione agli obiettivi fissati dall’Unione Europea, allo scopo di far conseguire più elevati livelli di istruzione alla popolazione adulta, anche immigrata con particolare riferimento alla conoscenza della lingua italiana, i centri territoriali permanenti per l’educazione degli adulti e i corsi serali, funzionanti presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, sono riorganizzati su base provinciale e articolati in reti territoriali e ridenominati “Centri provinciali per l’istruzione degli adulti”. Ad essi è attribuita autonomia amministrativa, organizzativa e didattica, Atto di indirizzo per l’anno 2008 Giugno 2007 DM 25 ottobre 2007 Far acquisire i saperi e le competenze essenziali a tutti i giovani e alla popolazione adulta, per un consapevole esercizio dei diritti di cittadinanza, anche attraverso l’innalzamento dell’obbligo di istruzione ….. Favorire la costituzione dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti Ritenuto necessario procedere alla riorganizzazione dei Centri territoriali permanenti per l’educazione degli adulti e dei corsi serali funzionanti presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fermo restando le competenze delle regioni e degli enti locali in materia allo scopo di far conseguire più elevati livelli di istruzione alla popolazione adulta anche immigrata, con particolare riferimento alla conoscenza della lingua italiana, nel quadro degli obiettivi fissati dall’unione europea prof. Sebastian Amelio

  4. Deficit formativo“Livelli di istruzione e Titoli di studio” Quasi il 60% della popolazione adulta è sprovvista di un titolo di studio superiore alla licenza media (cfr.ISTAT, ASI) prof. Sebastian Amelio

  5. Deficit formativo“Letteratismo e abilità per la vita” Oltre l’80% della popolazione adulta non raggiunge il livello 3, “il livello necessario per garantire il pieno inserimento nella società della conoscenza” (cfr.INValSI, Indagine ALL, pag. 8) prof. Sebastian Amelio

  6. Deficit formativo“Livelli di istruzione e Titoli di studio”Lombardia - 2006 prof. Sebastian Amelio

  7. Trasformazione struttura demografica • Il nostro attuale indice di vecchiaia è il più alto in Europa ed in futuro l’Italia farà registrare l’invecchiamento della popolazione più alto al mondo, subito dopo il Giappone. Nel lungo periodo saremo, dunque, sempre più vecchi. Secondo l’ISTAT, infatti, la popolazione italiana nel 2050 sarà composta per il 34,4 % da over 65enni, oggi è il 19%, (all’inizio degli anni ’80 era il 13,1%) . • La presenza degli stranieri nel nostro Paese sta progressivamente e decisamente aumentando; secondo l’ultimo rapporto della Caritas gli stranieri regolari in Italia rappresentano il 5% ma nei prossimi dieci anni si prevede che raggiungano il 10%; nel 2000 erano solo il 2,9% e nel 2050 saranno tra il 17 ed il 20%; prof. Sebastian Amelio

  8. 1) DISPERSIONE SCOLASTICAPercentuale della popolazione dai 18ai 24 anni che ha terminato soltanto il primo ciclo dell’istruzione secondaria inferiore e non prosegue gli studi o una formazione, 2002 • Entro il 2010, nell’Unione europea si dovrebbe pervenire ad una percentuale media non superiore al 10% di abbandoni scolastici prematuri. Attualmente l’Italia fa registrare un valore pari al 21,9%. prof. Sebastian Amelio

  9. 2. COMPLETION OF UPPER SECONDARY EDUCATIONPercentuale di popolazione tra 20 e 24 anni di età che ha completato solo un ciclo di istruzione secondaria superiore • (diapositiva 5) • Entro il 2010, almeno l'85 % della popolazione ventiduenne dell'Unione europea dovrebbe avere completato un ciclo di istruzione secondaria superiore. Attualmente l’Italia fa registrare un valore pari al 72,9% prof. Sebastian Amelio

  10. 5) PARTICIPATION IN LIFELONG LEARNINGPercentuale della popolazione tra 25 e 64 anni che ha partecipato ad iniziative di istruzione e formazione nel corso delle quattro settimane precedenti l’indagine • Entro il 2010, il livello medio di partecipazione all'apprendimento lungo tutto l'arco della vita dovrebbe attestarsi nell'Unione europea almeno al 12,5 % della popolazione adulta in età lavorativa (fascia di età compresa tra 25 e 64 anni). Attualmente l’Italia fa registrare un valore pari al 6,8%. prof. Sebastian Amelio

  11. Obiettivo Lisbona: previsioni prof. Sebastian Amelio

  12. Obiettivo Lisbona: previsioni prof. Sebastian Amelio

  13. DM 25 ottobre 2007il riferimento alle indicazioni europee Preambolo Risoluzione del Consiglio del 27 giugno 2002 sull’apprendimento permanente Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio Relativa a competenze chiave 10.11.2005 Gli obiettivi fissati dall’Unione europea prof. Sebastian Amelio

  14. Risoluzione del Consigliodel 27 giugno 2002 sull’apprendimento permanente • Per apprendimento permanente si intende “qualsiasi attività di apprendimento intrapresa nelle varie fasi della vita al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze in una prospettiva personale, civica, sociale e/o occupazionale”. L'apprendimento permanente deve riguardare l'apprendimento da prima della scuola a dopo la pensione e comprendere l'intera gamma di modalità di apprendimento formale, non formale e informale[6]. In tal senso, l’apprendimento permanente va considerato come “uno dei principi guida per l’istruzione e la formazione”[7] • [6] Cfr. Risoluzione del Consiglio europeo sull’apprendimento permanente del 27 giugno 2002 ed il Glossario EDA • [7] cfr. Risoluzione del Consiglio europeo sull’apprendimento permanente del 27 giugno 2002 prof. Sebastian Amelio

  15. Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave • Per competenze chiave dell’apprendimento permanente si intendono “quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”. Le competenze chiave, “combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto” sono state così individuate in sede europea: 1. Comunicazione nella madrelingua: 2. Comunicazione nelle lingue straniere; 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. Competenza digitale; 5. Imparare a imparare; 6. Competenze sociali e civiche; 7. Senso di iniziativa e imprenditorialità; 8. Consapevolezza ed espressione culturale [11] • [11] Consiglio dell’unione europea, Proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sulle competenze essenziali per l’apprendimento permanente – Orientamento generale - , Bruxelles, 10 maggio 2006 prof. Sebastian Amelio

  16. Communication from the Commission on Adult learning “It is never too late to learn” DGVT, Helsinki 2006 5 messaggi chiave Aumentare la partecipazione favorendo l’eliminazione delle barriere in accesso Promuovere una cultura della qualità Convalidare l’apprendimento formale e informale Aumentare gli investimenti nell'istruzione e nella formazione della gente più anziana e dei migranti Assicurare un miglioramento continuo della qualità e della comparabilità dei dati sull'A.L European Commission, DDGG Education and Culture prof. Sebastian Amelio

  17. DM 25 ottobre 2007 • Art. 1 Oggetto • Art. 2 Conferimento dell’autonomia • Art. 3 Utenza dei centri • Art. 4 Iscrizioni • Art. 5 Autonomia didattica e organizzativa • Art. 6 Ampliamento dell’offerta formativa • Art. 7 Assegnazione del personale • Art. 8 Misure di sistema • Art. 9 Disciplina transitoria prof. Sebastian Amelio

  18. DM 25 Ottobre – art. 2Criteri per il conferimento dell’autonomia • Nell’ambito dei piani provinciali di dimensionamento è realizzata la riorganizzazione degli centri territoriali permanenti e corsi serali, in modo da costituire, nell’osservanza dei parametri del DPR 233/98, una rete territoriale denominata Centro provinciale di istruzione degli adulti (CPIA) a cui viene conferita autonomia. • I CPIA sono costituti da una sede centrale e da altre sedi , che ne compongono la rete territoriale; • Il funzionamento delle sedi della rete territoriale - CPIA - può essere regolato da specifici accordi tra EE.LL.; • I CPIA hanno, di norma, una popolazione (consolidata e prevedibilmente stabile) compresa tra 500 e 900 utenti; • I centri hanno un proprio organico (dirigente, docente, ATA), distinto da quello degli ordinari percorsi scolastici, definito nei limiti delle autonomie scolastiche istituibili in ciascuna regione e delle disponibilità complessive degli organici del personale delle scuola determinate per l’anno scolastico di riferimento • I CPIA centri sono costituiti progressivamente a partire dall’a.s. 2008/2009 e nella prospettiva di una piena riorganizzazione entro il 2010 • Nelle province con un’utenza al di sotto dei parametri la riorganizzazione può essere attuata su base interprovinciale. prof. Sebastian Amelio

  19. DM 25 Ottobre – artt. 3 e 6Tipologie dei percorsi (A, B, C, D, E, F) A) Conseguimento del livello di istruzione corrispondente a quello previsto a conclusione della scuola primaria, nonché per l’ acquisizione del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione B) Recupero dei saperi e delle competenze finalizzate alla acquisizione della certificazione di assolvimento dell’obbligo C) Conseguimento del diploma di istruzione secondaria superiore F) Percorsi di ampliamento dell’offerta formativa (Art. 6) D) Alfabetizzazione funzionale finalizzata all’acquisizione dei saperi e delle competenze riferiti all’adempimento dell’ obbligo di istruzione e al conseguimento di un titolo di istruzione secondaria superiore E) Conoscenza della lingua italiana da parte degli immigrati per la loro integrazione linguistica e sociale prof. Sebastian Amelio

  20. DM 25 Ottobre 2007 – art. 4- Utenti per tipologia di percorso - A) Conseguimento del livello di istruzione corrispondente a quello previsto a conclusione della scuola primaria, nonché per l’ acquisizione del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione B) Recupero dei saperi e delle competenze finalizzate alla acquisizione della certificazione di assolvimento dell’obbligo Tutti gli adulti privi del livello di istruzione corrispondente a quello previsto dall’ordinamento vigente a conclusione della scuola primaria o del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di Istruzione o che non hanno adempiuto all’obbligo di istruzione di cui all’art.1, comma 622 della L. 296/06 Tutti gli adulti che necessitano di acquisire i saperi e le competenze riferiti all’adempimento dell’obbligo e al conseguimento di un titolo di istruzione Secondaria superiore C) Conseguimento del diploma di istruzione secondaria superiore Tutti gli adulti stranieri presenti sul territorio nazionale D) Alfabetizzazione funzionale finalizzata all’acquisizione dei saperi e delle competenze riferiti all’adempimento dell’ obbligo di istruzione e al conseguimento di un titolo di istruzione secondaria superiore E) Conoscenza della lingua italiana da parte degli immigrati per la loro integrazione linguistica e sociale Tutti gli adulti che intendono conseguire un titolo di studio conclusivo dei corsi di Istruzione secondaria superiore prof. Sebastian Amelio

  21. DM 25 Ottobre 2007 – art. 5“Indicazioni organizzativo-didattiche”per tipologia di percorso A) Conseguimento del livello di istruzione corrispondente a quello previsto a conclusione della scuola primaria, nonché per l’ acquisizione del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione B) Recupero dei saperi e delle competenze finalizzate alla acquisizione della certificazione di assolvimento dell’obbligo Le indicazioni contenute nel documento allegato al decreto ministeriale 31 luglio 2007 e quelle contenute nel documento allegato al decreto del Ministro della Pubblica Istruzione del 22 agosto 2007, n. 139 Sui saperi e le competenze relativi all’obbligo di istruzione. I centri assumono i medesimi riferimenti Per la parte riguardante la parte italiana, anche per l’organizzazione dei percorsi di cui alla lettera e) C) Conseguimento del diploma di istruzione secondaria superiore D) Alfabetizzazione funzionale finalizzata all’acquisizione dei saperi e delle competenze riferiti all’adempimento dell’ obbligo di istruzione e al conseguimento di un titolo di istruzione secondaria superiore E) Conoscenza della lingua italiana da parte degli immigrati per la loro integrazione linguistica e sociale Le indicazioni contenute nei Regolamenti di cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, art. 12, comma 5, nonché per gli istituti tecnici e gli istituti professionali, quelle contenute nei Regolamenti di cui alla legge 2 aprile 2007, n. 40, art. 13, comma 1 ter prof. Sebastian Amelio

  22. DM 25 Ottobre 2007 – art. 7Assegnazione del personale • “I criteri di assegnazione del personale ai Centri, anche attraverso la valorizzazione di specifici titoli culturali posseduti e di esperienze maturate nel settore dell’istruzione degli adulti, sono definiti nel quadro delle disposizioni che regolano l’utilizzo e la mobilità del personale della scuola”. prof. Sebastian Amelio

  23. DM 25 Ottobre – art. 9 - Disciplina transitoria - • L’organico dei CPIA ha carattere funzionale • L’organico, di regola, è costituito da 10 docenti ogni 120 adulti iscritti ai Centri per la frequenza dei percorsi A,B, D, E (tutti esclusi i percorsi finalizzati al conseguimento di un titolo di studio) • I 10 docenti sono, di regola, così determinati: • 2 docenti di scuola primaria, forniti della competenze per l’insegnamento di una lingua straniera • 4 docenti di scuola secondaria di primo grado: due per l’area linguistica, di cui uno per l’insegnamento della lingua inglese; uno per l’area matematico/scientifica; uno per l’area tecnologica • 4 docenti di scuola secondaria di secondo grado: uno per ciascuno degli assi disciplinari previsto dal regolamento sull’obbligo • La composizione della dotazione dei docenti (10) è rimessa alla valutazione del Dirigente scolastico anche sulla base delle indicazioni espresse dal Collegio dei Docenti • il personale ATA è determinato sulla base degli Indici previsti per gli Istituti comprensivi e per quelli previsti per gli istituti con funzionamento dei corsi serali • I CPIA stipulano accordi con gli Istituti secondari per favorire il conseguimento di un titolo di studio di istruzione secondaria superiore • La dotazione dell’organico a carattere transitorio sarà rideterminata al momento della messa a regime. prof. Sebastian Amelio

  24. DM 25 Ottobre – art. 9 - Alcune questioni- 1 Funzionamento delle sedi (Art. 2, comma 2) 2.Definizione dei curricoli e organizzazione didattica dei percorsi (Art. 5) 3 Iscrizioni (Art. 5) 4. Scrutini ed esami (art. 5, comma 4) 4 Ampliamento dell’offerta formativa (Art. 6) 5 Assegnazione del personale (Art. 7) 6 Composizione della dotazione organica (Art. 9) 7 Accordi con gli Istituti secondari superiori (Art. 9, comma 5) 8 Certificazione delle competenze 9 Gestione amministrativo – contabile 10 Organi collegiali prof. Sebastian Amelio

  25. Lo sviluppo dell’EdA : 2000/2001 – 2003/2004 prof. Sebastian Amelio

  26. Bassa “mobilità sociale” “Più della metà di quanti hanno un genitore con, al massimo, la licenza media tende a riprodurre questa situazione e solo il 5% di questi raggiunge la laurea” prof. Sebastian Amelio

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