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LE NAVI da battaglia Delle guerre mondiali
Con il termine nave da battaglia (chiamata anche corazzata) si indicano le più potenti navi da guerra delle marine militari per tutto il periodo che va circa dalla metà del XIX secolo fino alla fine della seconda guerra mondiale. Le navi da battaglia erano protette da pesanti corazze in acciaio e avevano come ruolo principale l'ingaggio di navi da guerra nemiche con il fuoco diretto o indiretto di un arsenale di cannoni. Inoltre, come ruolo secondario, il bombardamento di bersagli costieri o in prossimità della costa come supporto agli assalti della fanteria. Nel corso della seconda guerra mondiale, vennero rese obsolete dal maggiore raggio operativo e potenzialità bellica delle portaerei, sebbene alcune continuassero a essere usate per il bombardamento costiero e come piattaforme lanciamissili fino all'inizio degli anni 1990. LA GLOIRE La prma nava da Battaglia corazzata
Nel 1814 nacque la prima nave a vapore da guerra, chiamata "Fulton" in nome del suo progettista Robert Fulton. A cominciare dall'inizio degli anni 1840 numerose innovazioni tecnologiche iniziarono a rivoluzionare la concezione delle navi da guerra. Caldaie a vapore affidabili iniziarono a rendere le navi da guerra molto più manovrabili e divennero l'ovvia alternativa alle vele non appena i problemi dei viaggi a lunga distanza e del rifornimento vennero risolti. Nel 1844 l'introduzione dell'elica eliminò il principale difetto che aveva impedito lo sviluppo di navi da guerra a vapore, difatti i comandanti ritenevano la ruota troppo vulnerabile alle cannonate. L'ammiraglio francese Henri-Joseph Paixhans inventò cannoni navali con proiettili esplosivi capaci di penetrare gli scafi di legno e di incendiarli che furono adottati a partire dal 1841 dalle marine di Francia, Inghilterra, Russia e Stati Uniti.
Prima guerra mondiale Sebbene ci furono diverse battaglie navali l'unico scontro tra le flotte principali inglesi e tedesche fu l'abortita battaglia dello Jutland, una vittoria tattica tedesca (furono affondate quattordici navi britanniche contro undici navi tedesche, sebbene la Hochseeflotte abbandonò il campo), ma una vittoria strategica britannica, dato che sebbene la flotta tedesca non venisse distrutta, perse tempo per riportarsi in stato di piena efficienza e rimase in gran parte in porto per il resto della guerra.
Seconda guerra mondiale La battaglia dell'Atlantico • La battaglia dell'Atlantico, termine coniato nel 1941 dal primo ministro del Regno Unito Winston Churchill[4], fu la campagna militare navale ed aerea che si protrasse più a lungo e con maggiore continuità di tutta la seconda guerra mondiale. Iniziata contemporaneamente all'avvio delle ostilità, durò fino alla capitolazione della Germania, raggiungendo il suo apice, come tonnellaggio di naviglio affondato, nel periodo tra il 1940 ed il 1943. • All'inizio della guerra la Kriegsmarine impiegò unità di superficie e sottomarine al fine di limitare il flusso di approvvigionamenti, provenienti dagli Stati Uniti, alla Gran Bretagna e successivamente all'Unione Sovietica attraverso i convogli che attraversavano l'Atlantico, scortati da navi britanniche, canadesi e dopo il 7 dicembre 1941 anche statunitensi; dopo l'entrata in guerra dell'Italia alle unità sottomarine tedesche si unirono anche alcuni sommergibili della Regia Marina.
incrociatori • Il termine "incrociatore" risale alla metà del XIX secolo. Nell'epoca delle navi a vela, le fregate erano navi piccole, veloci, a lungo raggio d'azione, leggermente armate (un singolo ponte cannoni) ed utilizzate per missioni di esplorazione e per consegnare messaggi. La maggioranza delle flotte era composta dai più lenti e grossi vascelli che ci si aspettava affrontassero i combattimenti che le fregate dovevano a tutti i costi evitare. Le prime navi corazzate erano classificate anch'esse come fregate perché possedevano un singolo ponte cannoni a causa del peso dell'armatura. Ma avevano cannoni di calibro maggiore ed erano di tonnellaggio maggiore. Quindi la definizione di fregata cambiò, le navi più piccole per cui veniva usato questo termine vennero indicate come "navi incrociatori", rapidamente abbreviato in "incrociatori".
Le navi portaere • Le navi portaerei • Gia’ nel 1910 gli Stati Uniti iniziarono la sperimentazione per decollare e atterrare su una nave militare. Il 14 novembre 1910, un pilota civile di soli 24 anni, riusci’ a decollare con un velivolo Curtiss da una piattaforma in legno attrezzata sulla USS Birmingham. Verso la fine dello stesso mese, Glenn H. Curtiss, il piu’ famoso scienziato aeronautico statunitense, divento’ consulente ufficiale della Marina Militare USA, in merito a successivi adattamenti del ponte delle navi da guerra, per ospitare piste di atterraggio/decollo per velivoli civili e militari. Il primo pilota americano a volare ufficialmente per la Marina, e quindi a sperimentare a fondo il concetto di portaerei, fu il tenente T. Gordon Ellyson. Dopo molti “prototipi”, realizzati nel corso della Grande Guerra, la prima nave militare attrezzata anche per ospitare al suo interno numerosi velivoli militari, dunque non solo in grado di offrire una pista di decollo, fu la USS Jupiter, nel 1919.
I motoscafi armati Il Motoscafo Armato Silurante o Motoscafo Anti Sommergibile, più conosciuto con l'acronimo MAS (originariamente derivante da Motobarca Armata SVAN), era una piccola e veloce imbarcazione usata come mezzo d'assalto dalla Regia Marina durante la Prima e la Seconda guerra mondiale. Fondamentalmente si trattava di un motoscafo da 20-30 tonnellate di dislocamento (a seconda della classe), con una decina di uomini di equipaggio e armamento costituito generalmente da 2 siluri e alcune bombe di profondità, oltre ad una mitragliatrice o ad un cannoncino.I MAS ebbero un'ampia diffusione nella Regia Marina Italiana nella guerra del 1915-18, derivati dalla tecnologia dei motoscafi civili con motori a combustione interna compatti e affidabili (a benzina). Attualmente può far sorridere, ma all'epoca i piccoli motori marini erano raramente potenti ed affidabili a sufficienzaIl loro successo maggiore fu l'affondamento della corazzata Szent István, appartenente alla flotta Austriaca. Era l'alba del 10 giugno 1918 e l'azione di agguato della piccola unità navale comandata da Luigi Rizzo, a sorpresa, colpì una delle 2 navi da battaglia. Mentre la nave italiana scappava nella confusione, la Szent István ebbe un colpo mortale. Nonostante che essa fosse molto moderna e potente, non aveva una sufficiente protezione subacquea e dopo poco tempo si rovesciò.
I sottomarini • Il sottomarino è un mezzo navale progettato per operare principalmente in immersione e questa caratteristica lo distingue dal sommergibile di cui costituisce un'evoluzione. Un sottomarino può essere impiegato per scopi militari, scientifici e di soccorso, i diversi ambiti d'impiego ne determinano le caratteristiche.Lo sviluppo del mezzo subacqueo ha avuto impulso a partire dal 1850 in conseguenza dell'interesse militare per le sue potenzialità belliche ed ha portato il sommergibile a divenire un importante strumento della guerra marittima nel XX secolo.