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IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE NELLA SUPPLY CHAIN. Paolo Palomba direttore generale Altromercato CSR Manager Network Italia Supply chain : trasparenza ed etica ALTIS via San Vittore, 18 Milano 30 maggio 2013. Cos’è il fair trade , commercio equo e solidale. Una partnership commerciale
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IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE NELLA SUPPLY CHAIN Paolo Palomba direttore generale Altromercato CSR Manager Network Italia Supplychain: trasparenza ed etica ALTIS via San Vittore, 18 Milano 30 maggio 2013
Cos’è il fair trade, commercio equo e solidale Una partnership commerciale basata sul dialogo, la trasparenza e il rispetto, che mira ad una maggiore equità nel commercio contribuisce allo sviluppo sostenibile offrendo migliori condizioni a produttori e lavoratori svantaggiati 2
… Un sistema economico di organizzazioni not-for-profit Le organizzazioni di commercio equo e solidale garantiscono la filiera che va dal produttore, contadini, artigiani e loro cooperative, fino ai consumatori dei propri paesi ed in tutto il mondo. Le due caratteristiche distintive delle filiere sono: 1. Relazioni cooperative: i rapporti economici si svolgono in base a principi di collaborazione e solidarietà, per assicurare la sostenibilità a tutti gli attori 2. Rapporti diretti e continuativi: eliminazione dell’intermediazione speculativa e possibilità di pianificare l’attività nel medio termine 3
…Un movimento per l’economia responsabile …che promuove strumenti concreti quali il consumo consapevole, la finanza etica e la responsabilità sociale delle imprese attraverso iniziative di sensibilizzazione rivolte alla società civile, alle imprese e alle istituzioni. • una rete di volontari attivi in tutta Europa, che promuovono campagne di sensibilizzazione e iniziative info-educative in collaborazione con scuole, enti pubblici e privati • riconoscimenti istituzionali (delibere, risoluzioni, mozioni, ecc) a livello europeo, nazionale e locale • interlocutore accreditato a livello di Commissione UE, il Consiglio d’Europa, diversi governi europei, amministrazioni locali. 4
Le pratiche economiche fondamentali • Prezzo equo e trasparente per il consumatore ed il produttore. “Premium price” da destinare allo sviluppo economico, imprenditoriale e sociale dei produttori (regole internazionali WFTO) 2.Continuità nelle relazioni commerciali 3.Pre-finanziamento senza interessi verso i produttori 4.Filiera corta: relazione diretta ed il più possibile non intermediata con chi produce 5 5
Chi siamo La maggiore organizzazione di commercio equo italiana, un consorzio composto da: • 118 soci che impiegano più di 600 addetti e che: • gestiscono quasi 300 “Botteghe Altromercato” in tutta Italia • organizzano eventi e campagne di sensibilizzazione a livello locale • organizzano le attività con migliaia di volontari La centrale, con circa 90 addetti, svolge: • il ruolo di relazione e assistenza ai produttori, • sviluppo e importazione dei prodotti, assicurazione qualità • marketing e distribuzione all’ingrosso e strategie sviluppo retail • erogazione di servizi commerciali agli associati • attivazione di iniziative di comunicazione e sensibilizzazione 7
I consumatoriin Italia Circa 5 milioni in crescita I Produttori centinaia di migliaia in 50 paesi nel Mondo Le botteghe Altromercato 300 in Italia La Gdo e altri punti vendita oltre 1500 in Italia Come funziona Altromercato 8
Prezzo trasparente esempio del caffé 100% arabica Prezzo: € 4.44 Paese: Etiopia Pacchetto : 250 g 10 10
I produttori Sono organizzazioni che garantiscono un livello di vita dignitoso ai loro associati / dipendenti. Sono spesso organizzazioni non lucrative che si occupano anche di situazioni di disagio sociale nel loro Paese. Producono con processi ecologicamente sostenibili producono per l’autosostentamento, per il mercato interno, per il commercio equo internazionale 11
Relazione con i produttori STRUMENTI: - Formazione e trasmissione di competenze; - Assistenza tecnica nello sviluppo prodotti / assicurazione qualità; - Garanzia di continuità degli ordini. 12
ESIGENZA ORGANIZZATIVA: Maggiore interfunzionalità interna e interdipendenza dei vari attori filiera fair trade Necessità di visione e strategia di sistema Identità comune e riconoscibile (sia a vantaggio soci che produttori, specialmente piccoli) Filiera – Integrazione Verticale e SupplyChain
COME? • garantendo maggiore interdipendenza tra gli attori della filiera • leggendo le filiere nei due sensi un’altra preventiva rispetto alla precedente, la filiera della domanda, cioè da chi acquista una filiera che parte del produttore fino al consumatore finale
FLUSSO PREVENTIVO E DECISIONALE • CONSUMATORE • BOTTEGA • CENTRALE • PRODUTTORE FLUSSO MERCI
Catena del valore: • più risorse al produttore, meno intermediazione, garantendo allo stesso tempo risorse al resto della catena distributiva. LOGICA “FILIERA DEL CONSUMATORE”: compiere scelte coordinate e coerenti nel nostro sistema di imprese. • Essere efficienti = efficaci
Forte interdipendenza di tutti i tasselli della filiera fair trade fino ai loro estremi in termini di INTERFUNZIONALITA’: • maggiore economia di scala • sinergie in grado di ottimizzare costi organizzativi • scelte comuni e coordinate, ottimizzazione gestione vendite • migliorare capacità di rendere accessibile (in qualità e quantità) il mercato ai nostri produttori
PROGETTO MODA ALTROMERCATOcostruire partnership con l’ESPERIENZA e la QUALITA’ Altromercato
La moda Altromercato: tempi di sviluppo La scelta dipende da: • Tecniche artigianali • Materiali da utilizzare • Peculiarità del produttore Creativo/stilista COLLEZIONE PRODUTTORE Modellista 7 mesi Resp. prodotto Campione definitivo Spedizione in porto Ordine finale Prefinanziamento almeno del 50% senza interessi Saldo costi produzione 4 mesi
Il fair trade nella supplychain Il fair trade o commercio equo e solidale, nella supplychain, persegue tutti gli obiettivi e le implicazioni tecnico logistiche di qualunque supplychain nell’ambito della categoria di riferimento con la finalità di: Efficienza, negoziazione Tempestività / Puntualità / Pianificazione Ottimizzazione dei costi, quindi Ottimizzazione dei trasporti e dei carichi Pianificazione e accordi con i porti e le dogane per le importazioni La realizzazione di magazzini doganali La tracciabilità delle merci in tutte le articolazioni richieste Il controllo qualità anche nelle fasi post produzione e trasporto Ecc. ecc. E allora qual è la differenza ? 23
Il fair trade nella supplychain E’ una cultura manageriale ed una competenza pervasiva presso tutte le funzioni aziendali coinvolte a partire dal commitment (nel nostro caso identitario, di missione) e quindi gestionale, manageriale ed organizzativo di ciascuna funzione. Le azioni sono le stesse i fini sono solo in parte gli stessi e le priorità degli stakeholder di riferimento anche: • L’efficienza è funzionale a generare più risorse per i produttori (studi di impatto) per il proprio sviluppo, per rendere più accessibili i prodotti ai consumatori consapevoli, per pagare il giusto i lavoratori. • Il Designer progetta il prodotto a partire da una fase di incontro nei luoghi di produzione con i produttori quindi porta le tendenze del proprio mercato e trasferisce knowhow nella lettura delle tendenze di moda al produttore. 24
Il fair trade nella supplychain Il Team Manager di filiera si curerà che ogni fase produttiva, ad esempio di una filiera complessa come quella tessile, sia coerente con le regole della qualità e del fair trade, dalla coltivazione del cotone biologico, alla selezione delle fibre, alla filatura, la tessitura, la cicitura, la colorazione naturale, il trasporto ecc. Il Buyer effettuerà l’acquisto consapevole che deve ottimizzare il prezzo senza sfruttare l’asimmetria negoziale che esiste in genere a favore del Buyer rispetto ai produttori, spesso contadini ed artigiani non organizzati. • Il Comitato Progetti organo di vigilanza esterno alla struttura verifica presso i produttori con diritto di veto su tutte le funzioni manageriali • La certificazione etica non è un addendum facoltativo al valore “intrinseco” di prodotto ma è pre-requisito essenziale. 25
Il fair trade nella supplychain Tutte le funzioni della supplychain citate ad esempio sono positivamente valutate e premiate non solo se, ma soprattutto in base a come, raggiungono il risultato. Ma allora è così difficile pensare a tutte le supplychain in logica FT ? Molto meno di quanto possa sembrare Ma allora è tutto più costoso ? Forse e in parte, ma è più giusto e sostenibile, quindi anche il valore è diverso (se no il marketing a cosa serve ?): si tratta di passare dall’esigenza di fare CSR “per non correre rischi” se succede qualcosa e si finisce sui media con perdita di reputazione (lo faccio perché devo), a fare scelte coerenti e apprezzate dai clienti e anche distintive dalla concorrenza. L’asticella del csr management si alza sempre di più. Ma, a parte Altromercato, si può fare ? Un esempio dalla Svizzera ed uno dall’Inghilterra. 26
Quindi anche il marketing è importante e dobbiamo diventare più bravi a utilizzarlo bene, con competenza: la supplychain inizia da qui … 27
LE PERSONE E LE LORO MOTIVAZIONI Clienti potenziali Clienti attuali etica e piacere concessivo occasionali (ca. 2 - 3 mio) Fedeli, militanti (1 mio) gruppo shopping potenzialità (n° persone) ….. +/- 30 mio +/- 15 mio max 2-3 mio motivazioni d’acquisto consumo consapevole e autogratificazione piacere della scoperta curiosità ideologiche polisensuale “esperienziale” Identitari (stile di vita equosolidale) gamma, info e ambientazione bisogni originalità
Altromercato in brief – Food Over 300food products, many of them based on organically grown ingredients: Chocolate Coffee Bananas Sugar Tea But also traditional Italian specialties with fair trade ingredients, such as pasta (with quinoa), biscuits, nougats, Christmas cakes and more 30
SOLIDALE ITALIANO ALTROMERCATO Prodotti tipici italiani realizzati con/su beni confiscati alle mafie, prodotti da cooperative sociali e secondo un disciplinare di Agricoltura Sociale e Sostenibile 35
Fashion and accessories, Auteursdu Monde • Exclusive design of Italian designers • High quality material • Hand made by fair trade artisans • Organic cotton and naturalfibres • Sustainability (creative recycling) 40
Distribuzione La distribuzionedeiprodottiavviene: • Nelle400 Botteghe del Mondo italiane (di cui circa 300 Botteghe Altromercato) • Oltre1000 puntivenditadellaGDO (tra cui Esselunga, Ecor/Naturasì, Iper, Conad, Coop, Auchan/Simply, Despar-Aspiag, Carrefour, Iperal, Finiper, Unes, Sma,ecc.) • In circa 1000 negozi del piccolo dettaglio (specializzati bio, erboristerie, alimentaristi) • Nellemensescolastichedi quasi 300 comuni (tra cui Roma, Torino, Milano e Genova) • In bar, circoli, spacci e GruppidiAcquistoSolidale • Neidistributoriautomaticidiuffici, enti e scuole 42
Points of sale – Mainstream channels Dedicated shelf and corners
Grazie! paolo.palomba@altromercato.it Consorzio Altromercato Via Francia 1/c Verona Ci trovi su: www.altromercato.it e dal 7 giugno prossimo scaricabile, sfogliabile e navigabile Altrobilancio (Bilancio di Sostenibilità) su www.altromercato.it/altrobilancio www.ilcircolodelcibo.it www.natyr.it Facebook e Twitter 45