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ARTE ISLAMICA

ARTE ISLAMICA. Indice:. L’arte islamica. L’architettura islamica. La storia. Mudejar. L’arabesco. La calligrafia. Arte islamica.

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ARTE ISLAMICA

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Presentation Transcript


  1. ARTE ISLAMICA

  2. Indice: • L’arte islamica • L’architettura islamica • La storia • Mudejar • L’arabesco • La calligrafia

  3. Arte islamica L'arte islamica comprende le arti prodotte a partire dal VII secolo in poi da artisti (non per forza musulmani), che hanno vissuto in territori culturalmente legati alla religione dell'Islam. Essa riguarda ambiti assai vari, dall'architettura alla calligrafia, dalla pittura all'arte ceramica, etc. Inizialmente l'arte islamica si è ispirata a quella bizantina, a quella romana, a quella paleocristiana, a quella persiana ed a quella cinese.

  4. Può essere suddivisa in vari periodi storici: • quello iniziale detto degli Omayyadi (660-750d.C.); • quello medio degli Abbasidi e quello della dinastia dei turchi Selgiuchidi, (1100d.C.); • quello dei Safavidi (1600d.C.); • quello della rinascita dell'arte sotto gli Ottomani. • L'arte islamica è tipicamente focalizzata sulla riproduzione della calligrafia araba. Più di rado essa si dedica a figure umane: ciò è dovuto alla sensibilità religiosa dei musulmani, timorosi che alla riproduzione delle forme umane possa corrispondere il peccato di idolatria contro Allah, proibito dal Corano, e che nell'arte come imitazione della natura si possa intravedere il tentativo di copiare l'opera dello stesso Allah. Tale sensibilità ebbe importanti effetti anche sull'arte cristiana: in particolare, a ridosso della predicazione di Maometto, sorse l'eresia pauliciana, che più tardi avrebbe rappresentato l'antesignana dell'iconoclastia.

  5. L'arte islamica è essenzialmente l'arte del bello, oltre ad essere un mezzo di culto. Viene sviluppato l'arabesco come stile ornamentale universale, stilizzazione di forme vegetali e soprattutto rappresentativo di temi geometrici e simboli presi in prestito dalla calligrafia. Ma è nella costruzione delle moschee, dalla pianta simile a quella della casa del profeta Maometto una tipologia tipica delle prime moschee è la riproduzione della casa di Maometto, ma non tutte e non mi risulta quella di Cordoba, , come la Grande Moschea di Cordova (785 d.C.), che si riproducono meglio che altrove i fondamenti dell'arte islamica.

  6. Significativi e pregevoli, oltre ai mosaici, anche le pitture architettoniche come quella emblematica conservata nella Cappella Palatina, terminata intorno al 1140 a Palermo. I mausolei, luoghi di culto e di potere, la produzione di ceramiche, la lavorazione del vetro e del bronzo, i tappeti con i loro temi artistici legati alla natura sono altri esempi dell’altissimo livello raggiunto dall’arte islamica. A mano a mano che le conquiste territoriali hanno aperto nuove conoscenze di arte in Asia, in Africa e in Europa, anche il gusto estetico si è aggiornato alle tendenze locali, come ad esempio quella persiana, sempre nel rispetto dei dogmi religiosi.

  7. L’architettura islamica L'architettura islamica (arabo: عمارة إسلامية‎) è un termine piuttosto ampio che raggruppa gli stili artistici della cultura islamica dai tempi di Maometto fino ai giorni nostri e che ha influenzato il disegno e la costruzione di edifici o strutture di tutto il mondo. Nacque dall'incontro di elementi provenienti dalla tradizione araba, siriaca, bizantina, persiana-sasanide e, in seguito, anche turca e mongola-cinese.Le sue forme architettoniche tipiche sono le cupole sorrette da pilastri. Gli edifici più frequenti sono: la moschea (masjid); la scuola per l'insegnamento religioso (madrasa), la tomba (maqbara), le case dei nobili (mahal), oltre a palazzi (qusur) e i giardini. Si suole affermare che la colonna, l'arco e la cupola sono la sacra triade dell'architettura islamica poiché dalla combinazione di tali elementi essa deriva la bellezza ed originalità che la caratterizzano.

  8. La storia Nel 630 l'esercito di Maometto conquista la città di Mecca, strappandola alla tribù pagana dei Quraysh da cui lui stesso proveniva. Viene dunque riconsacrato all'unico vero Dio (Allāh) il santuario della Kaʿba, precedentemente dedicato al dio Hubal. La ricostruzione del tetto, portata a termine prima della morte di Maometto (632), viene eseguita secondo una tradizione da un carpentiere naufragoetiope, ebreo o siriaco. Questo santuario rappresenta di fatto una delle prime opere di grande respiro dell'Islam. Le pareti sono all'epoca decorate con pitture di Gesù, di sua madre Maria (Maryam),Abramo (Ibrāhim), di vari profeti, angelo/angeli, di una colomba e di alberi, che Maometto farà cancellare, con la sola eccezione dell'immagine della colomba (forse lo SpiritoSanto e di Gesù che, sotto il nome di ʿĪsā, è considerato un grande profeta, precursore dello stesso Maometto.Quanto sopravvisse non sfugge però ai danni di un devastante incendio che, nel 692, distrugge per intero la Kaʿba, in margine alla guerra civile che contrappose al-Ḥajjāj, generale dell'omayyade ʿAbd al-Malik b. Marwān ad ʿAbd Allāh ibn al-Zubayr.

  9. Mudejar Il Mudéjar è un termine che deriva dalla parola araba Mudajjan, che significa "reso domestico, ritardatario, che ha avuto il permesso di rimanere, tributario[" Si riferisce a quei musulmani che rimasero a vivere nei territori della Penisola iberica dopo la Reconquista cristiana, terminata nel 1492 con la caduta delSultanato di Granada. A tali persone fu inizialmente permesso - in base al Trattato di Purchena (1489) - di mantenere la propria cultura, la propria lingua e la propria religione ma, già entro la fine del XV secolo, ebbe inizio un processo per cui gli stessi dovettero convertirsi al Cristianesimo e parlare il castigliano o il portoghese. Da allora vennero chiamati Moriscos. Da questo termine ha preso spunto l'arte mudéjar, uno stile cristiano che incorpora elementi di ispirazionearaba, stile che è rimasto circoscritto allaPenisola iberica.

  10. L’arabesco L'arabesco è uno stile ornamentale composto da elementi calligrafici e/o motivi geometrici. Il termine deriva dal fatto che lo stile era adoperato, e lo è ancor oggi, per decorare le superfici perimetrali, sia esterne che interne, soprattutto di moschee. Questa decorazione è la lingua dell'arte islamica, che consiste nel decorare moschee, palazzi, cupole con forme geometriche o fitoformi che trasmettono all'osservatore una gradevole sensazione di serenità e bellezza. Questo tipo di espressività artistica, in spagnolo è chiamata ataurique (dall'arabo التوريق , al-tawrīq) che significa l'usare come unità-base la foglia o il fiore, privata della sua forma naturale per non dare un senso di debolezza e di morte, trasformandola in forme che suggeriscano la sensazione di esistenza e di immortalità. Questa meticolosa attenzione e cura dell'ornamento, è stata anche indotta dalle norme maomettane, che, in linea di massima, proibiscono le figurazioni umane. Gli artisti musulmani hanno trovato nelle forme corsive delle consonanti arabe la base per le loro decorazioni. L'ornamento calligrafico ha conosciuto grande fortuna per mano di esperti calligrafi, fin da quando, nel II secolo, fu usata la scrittura cosiddetta "cufica" (o higiazena), che fu utilizzata in occasioni celebrative di particolare rilevanza, grazie alla sua capacità di ben adattarsi a superfici quali la pietra o il marmo. In alcuni paesi, come l'Egitto e la Siria, l'ornamento arabesco si effettuò tramite l'intarsio di marmi producendo notevoli effetti cromatici, mentre in altri, come la Persia, si sviluppò maggiormente la ceramica.

  11. La calligrafia Calligrafia è l'arte della scrittura ornamentale. Nell'antichità, è sempre stata sviluppata nei cenacoli di attinenza religiosa, laddove era possibile indulgere all'Arte come forma di comunicazione. La calligrafia araba è spesso rappresentata nell'arte musulmana e svolge una funzione di ispirazione. Le scuole calligrafiche facevano parte del curriculum degli studenti di teologia. L'uso della calligrafia nell'arte fu favorito dalle restrizioni religiose sull'arte figurativa. Quando usata in maniera decorativa, la calligrafia araba è spesso così ornata da risultare difficilmente leggibile anche a un occhio esperto ed è spesso impreziosita da elaborati arabeschi di oro e da incorniciature a colori.

  12. Fine

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