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Le grandi epoche della storia islamica. Il profeta Muhammad (622-632) I califfi benguidati/rashidūn (632-661) I califfi ommayadi a Damasco (661-750) I califfi abbasidi a Baghdad (750-1258) L’epoca post-abbaside e la nascita delle dinastie locali:
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Le grandi epoche della storia islamica • Il profeta Muhammad (622-632) • I califfi benguidati/rashidūn (632-661) • I califfi ommayadi a Damasco (661-750) • I califfi abbasidi a Baghdad (750-1258) • L’epoca post-abbaside e la nascita delle dinastie locali: L’epoca selgiuchide (XI-XIII secolo) L’epoca mongola (1258-1517) • L’epoca dei grandi imperi sovranazionali: Ottomani (1300-1923) Safavidi (1501-1722) Moghul (1526-1858) • L’epoca delle conquiste coloniali (dallo sbarco di Napoleone ad Alessandria d’Egitto nel 1798 alla seconda metà del XX secolo). • Le indipendenze e la creazione degli Stati nazionali.
Il territorio dell’Islam • Il mondo, secondo la tradizione islamica e in seguito alle conquiste, è suddiviso in • dār al-islām: le terre dell’islam, dove vige la regola islamica; • dār al-harb: le terre della guerra, nel senso di non sottomissione a Dio, da ricondurre sotto l’islam, non necessariamente con la costrizione; • dār al-sulh: le terre della tregua, che stipulano accordi di non belligeranza con l’islam, pur non assoggettandosi alle norme islamiche.
Jihâd • Lett. Significa sforzo. È un atto di devozione a Dio • Grande jihad, interiore • Piccolo jihad, esteriore, eventualmente armato • Jihad non significa “guerra santa”, espressione impropria ormai divenuta comune • qitāl o muqātala indicano il significato di guerra, insieme a harb > fine: estendere il regno di Dio
da‘wa • può essere intesa come una missione di pace per diffondere l’islam. Esiste un uso persuasivo del ğihād, che invita a combattere “con la Parola, in guerra grande” (XXV, 52) • Prevale l’uso militante e ideologico di un vocabolario dalle forti risonanze religiose: ğihād, causa di Dio, partito di Dio, paradiso, Salvezza eterna… • Perché si è ristretta l’accezione militante piuttosto che quella del grande jihad?
Sufismo, tasawwuf • È la corrente esoterica o mistica dell’islam • Risale ai tempi del profeta e si basa su: • Dottrina del tawhid, unità e unicità divina • Insegnamento di un maestro spirituale (shaykh) + trasmissione baraka • pratiche rituali individuali e collettive (dhikr) per la comunione mistica con Dio • Grande jihad, purificazione e perfezionamento interiore • Si organizza nel mondo tramite la tariqa, “via”, confraternita o ordine mistico
Gli ordini sufi si organizzando a partire dal XIII sec. seguendo la silsila del proprio maestro (genealogia spirituale) • Nasce il sufismo popolare: culto dei santi, tombe, ritualità collettiva… • XIV-XVII sviluppo e consolidamento delle confraternite in tutto il mondo islamico (aperture e rivalità) • Fase di rinnovamento (sufismo epurato) e conflitti politici, resistenza ai colonizzatori
Jihad sufi contro l’invasione coloniale • L’Emiro abd al-Qadir (m.1883), proclama il jihad contro i francesi in Algeria nel 1832 e nel 1840 • Esilio in Marocco e in Siria (dove salverà centinaia di cristiani dal massacro perpetrato dai drusi nel 1860). Si ritirerà nella grotta di Hira consacrando la sua vita al jihad interiore
Resistenza dei senussi • Legami tra l’ordine dei Senusi e le tribù libiche e beduine, attaccate da francesi e italiani (in Cirenaica) • Il jihad contro i colonizzatori europei salda il legame della confraternita, prima poco unita > islam come fattore centralizzatore • Prima guerra italo-senussita (1911-17) e seconda guerra (1923-32) • Repressione fascista e occupazione, sino al 1943 col ritorno dello shaykh Idris in Cirenaica, che diventerà Re della Libia, indipendente nel 1951