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PAESI BASSI. Cambiamento istituzionale. Esigenza di un cambiamento, nel decennio 1960-70, poichè le istituzioni non riescono a far fronte ai nuovi problemi. Olanda: cambio delle regole informali Belgio: radicale stravolgimento del sistema di governo. Le elezioni.
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Cambiamento istituzionale Esigenza di un cambiamento, nel decennio 1960-70, poichè le istituzioni non riescono a far fronte ai nuovi problemi. • Olanda: cambio delle regole informali • Belgio: radicale stravolgimento del sistema di governo
Le elezioni • Belgio e Olanda sistema di rappresentanza proporzionale (formula d’Hondt) • Lussemburgo proporzionale (formula Hagenbach/Bischoff) su più circoscrizioni
Parlamento • Olanda: prima Camera (Senato) e seconda Camera • Belgio: Senato e Camera dei rappresentanti • Lussemburgo: una sola camera (eletta direttamente) Le seconde camere sono direttamente elette dal popolo ogni 4 anni. (In Olanda circoscrizione unica e lista chiusa) In Olanda il Senato viene eletto a suffragio indiretto degli Stati provinciali In Belgio il Senato viene eletto in parte direttamente, in parte dalle 9 Province e in parte per cooptazione
Effetti del sistema proporzionale • Frazionamento sia dell’elettorato sia del Parlamento • Comportamento instabile dell’elettorato • Sistema partitico frammentato con i partiti maggiori deboli
Sistema partitico • Adattamento dei partiti dipendenti da “famiglie spirituali” socialiste e liberalconservatrici ad un contesto specifico • Distinguibilità dei partiti in base a differenze interne alla società e alla divisione in ‘blocchi’ ideologici: cristianodemocratico, socialdemocratico, Democrazia sociale e liberale (conservatore)
Le principali “fratture” • In Belgio e Olanda: • Dimensione religiosa o morale • Dimensione destra-sinistra In Belgio, dopo il 1960, frattura linguistico-territoriale Tre gruppi: • Cristianodemocratici (religiosi e capitalisti) • Liberali (laici e capitalisti) • Socialdemocratici (laici e lavoratori)
I partiti • In Olanda il blocco cristianodemocratico è stato rappresentato da svariati partiti; successivamente il processo di laicizzazione e decentralizzazione ha portato all’unificazione dei partiti cristianodemocratici • In Belgio lo scontro tra le Fiandre e la Vallonia ha determinato una divisione nelle organizzazioni e nel voto • In Olanda e Lussemburgo gli schieramenti dei socialdemocratici e dei liberali sono rimasti gli stessi. Modesta crescita dei partiti dei verdi
Sistema partitico in Belgio • In Belgio, fino al 1965, 4 partiti: sinistra (socialdemocratici e comunisti), centro (cristiano democratici), destra (liberali). Intorno alla metà degli anni ’70: 14 partiti appartenenti a famiglie ad ideologia comune e da partiti che rappresentano interessi linguistico-territoriali
Strategie dei partiti • Scelta migliore per realizzare i desideri dei votanti considerati individualmente • Possibilità di una loro partecipazione futura al governo I principali partiti devono risolvere il paradosso della distanza politico-ideologica e della coerenza, in un secondo momento, per accedere al governo
Issue saliency • Una caratteristica determinante nell’interazione tra partiti non è soltanto la distanza ideologica, ma anche come ciò si evidenzia in termini di questioni ritenute fondamentali (issue saliency) • I contenuti programmatici delle tre famiglie di partiti (socialdemocrazia, cristianodemocratica e liberale) dimostrano notevoli sovrapposizioni
Caratteristiche della formazione di coalizioni • Governi partitici quasi sempre coalizioni tranne governi di transizione • Tipo prevalente a maggioranza minima (MWC) • Posizione dominante dei governi rispetto al Parlamento
Procedura di formazione del governo • Il monarca decide se accettare le dimissioni del precedente governo • Designazione di un informatore o mediatore • Il mediatore, conclusa la mediazione con i partiti, è nominato dal monarca e di fatto diviene Primo Ministro • Il Primo Ministro stabilisce il programma ed i ministri con i partiti della coalizione
Le regole per la formazione delle coalizioni di governo • I partiti di minoranza sono esclusi dalla partecipazione • Non si formano governi di minoranza • Non si forma il governo senza una politica di accordi tra partiti • Non c’è partecipazione senza l’approvazione dei corpi rappresentativi di ciascun partito coinvolto • Le preferenze politiche si esprimono ottenendo i relativi ministeri qualificati • La distribuzione delle cariche di governo deve essere proporzionale alla spartizione dei seggi dei partiti presenti nel Parlamento
I governi in Olanda • I ministri sono parte del “governo della Regina” e hanno responsabilità che vanno oltre il partito • I ministri non possono essere membri del Parlamento e possono presentare leggi anche se la maggior parte delle iniziative dipendono dal governo nel suo complesso • Dopo il 1970 tendenza dei leader di partito a far parte del governo • Mutamento del ruolo del Primo Ministro: fino agli anni ’70 primus inter pares, mentre oggi influente nel processo decisionale
I governi in Belgio • I ministri designati dal Re e responsabili di fronte al Parlamento • Differenze nella posizione e nel ruolo dei ministri e del Primo Ministro • Ogni ministro ha una propria responsabilità e non è vincolato alla decisione del Consiglio dei ministri (il Consiglio, come organo, di fatto non esiste)
Ruolo della burocrazia • In Belgio i burocrati sono “catturati” dai politici. Le nomine dei burocrati sono ampiamente politicizzate • In Olanda la burocrazia appare più o meno presa dai gruppi di interesse. I ministri non hanno un gabinetto politico. Maggiore fedeltà della burocrazia Decentralizzazioni unitarie
Corporativismo • Centralizzato • Settoriale In Belgio “patto sociale” ha vincolato volontariamente i partner sociali (“societario”). In Olanda il corporativismo è stato istituzionalizzato lentamente (“statalista”)
Autonomia regionale e autorità locale • Il Belgio si differenzia da Olanda e Lussemburgo perché le sue nove province possiedono più autonomia: le province hanno il diritto costituzionale di intervenire in qualsiasi cosa che sia di interesse esclusivo del territorio e che non sia ancora di competenza esclusiva dello Stato centrale
Qualità democratica della politica locale • Situazione contraddittoria per la quale i rappresentanti locali e regionali vengono eletti dai cittadini all’interno di un territorio, ma il governo locale è responsabile (o dipendente) di fronte al governo centrale e alle regole della P.A.