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COMPETENZA SOCIALE. LA COMPETENZA SOCIALE E’ LA CAPACITA’ DI RAGGIUNGERE OBIETTIVI PERSONALI NELLE INTERAZIONI SOCIALI E MANTENERE RELAZIONI POSITIVE CON GLI ALTRI. GLI OGGETTI RIVESTONO UN RUOLO DI MEDIATORI NELLE INTERAZIONI SOCIALI. ABILITA’ SOCIALE.
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COMPETENZA SOCIALE LA COMPETENZA SOCIALE E’ LA CAPACITA’ DI RAGGIUNGERE OBIETTIVI PERSONALI NELLE INTERAZIONI SOCIALI E MANTENERE RELAZIONI POSITIVE CON GLI ALTRI. GLI OGGETTI RIVESTONO UN RUOLO DI MEDIATORI NELLE INTERAZIONI SOCIALI.
ABILITA’ SOCIALE • I BAMBINI “SOCIALMENTE COMPETENTI” MOSTRANO UN’AMPIA GAMMA DI ABILITA’ CHE • ADOPERANO PER INSTAURARE E MANTENERE • INTERAZIONI SOCIALI POSITIVE CON I PARI: • SANNO INSERIRSI IN UN GRUPPO DI COMPAGNI; • SANNO RISPETTARE IL PROPRIO TURNO NEL GIOCO; • SANNO RISOLVERE IN MANIERA POSITIVA I CONFLITTI.
COMPORTAMENTO PROSOCIALE VARIETA’ DI AZIONI CHE HANNO COME FINALITA’ QUELLA DI AIUTARE O DI PRODURRE UN BENEFICIO ALL’ALTRO, SENZA ASPETTARSI RICOMPENSE ESTERNE. RAPPRESENTA LA FORMA PIU’ MATURA E COSTRUTTIVA DEL COMPORTAMENTO SOCIALE.
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE AL COMPORTAMENTO PROSOCIALE • EVENTI ANTECEDENTI ALLA MANIFESTAZIONE • DEL COMPORTAMENTO PROSOCIALE: • RICHIESTA DIRETTA • RICHIESTA INDIRETTA DA PARTE DI UN BAMBINO • RICHIESTA INDIRETTA DA PARTE DELL’EDUCATORE • AZIONE SPONTANEA
RICHIESTA DI AIUTO: COMPAGNO IN DIFFICOLTA’ AIUTO DELLA MAESTRA O DI UN ALTRO BAMBINO • AIUTO DIRETTO: COMPAGNO IN DIFFICOLTA’ FORMA DIRETTA DI AIUTO • CONFORTO: IN PRESENZA DI UN COMPAGNO TRISTE O A DISAGIO, OFFERTA CONSOLAZIONE • VALUTAZIONI POSITIVE: COMMENTO POSITIVO RISPETTO A QUELLO CHE UN COMPAGNO HA FATTO O HA DETTO.
RILEVAZIONE DI EPISODI CONFLITTUALI I CONFLITTI TRA PARI RAPPRESENTANO UN MOMENTO CARATTERIZZATO DA SCARSA COMPETENZA SOCIALE. NON BISOGNA CONFONDERE GLI EPISODI DI AGGRESSIVITA’ CON EPISODI CONFLITTUALI.
AGGRESSIVITA’ COMPORTAMENTO CHE MIRA A NUOCERE A UN’ALTRA PERSONA
CONFLITTO SITUAZIONI IN CUI C’E’ UN’INCOMPATIBILITA’ TRA GLI OBIETTIVI DEI DUE CONTENDENTI. HA UNA VALENZA POSITIVA, IN QUANTO INSERISCE IL BAMBINO IN UNA SITUAZIONE IN CUI E’ COSTRETTO AD USCIRE DAL SUO EGOCENTRISMO, IMPARA A MODULARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO IN RELAZIONE A QUELLO DEGLI ALTRI.
SCALE DI VALUTAZIONE STRUMENTI PER LA RILEVAZIONE SISTEMATICA DEL COMPORTAMENTO DIVERSA DALLA DESCRIZIONE NARRATIVA E DALLA CHECK-LIST PERCHE’ SI BASANO SUL GIUDIZIO GLOBALE DELL’OSSERVATORE. IMPLICANO LA CONTEMPORANEITA’ DI OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE.
SCALE DI VALUTAZIONE • NON RILEVANO NE DESCRIVONO I COMPORTAMENTI MA ESPRIMONO UNA VALUTAZIONE SU UNA MANIFESTAZIONE COMPORTAMENTALE. • SONO POCO INFORMATIVE SUI PROCESSI O SUI MECCANISMI DI SVILUPPO • SONO UTILI PER DESCRIVERE LE DIFFERENZE INDIVIDUALI E GLI STILI COMPORTAMENTALI
SCALE DI VALUTAZIONE SONO COSTRUITE ATTRAVERSO DIVERSI CRITERI GRAFICI, NUMERICI, CATEGORIALI (ZAMBELLI, 1983). SI INDIVIDUA UNA VARIABILE O CARATTERISTICA DA MISURARE IDENTIFICAZIONE DEGLI ITEM RAPPRESENTATIVI GLI ITEM VENGONO VALUTATI ATTRAVERSO UNA: SCALA CATEGORIALE (MOLTO, ABBASTANZA, POCO); NUMERICA (1, 2, 3, 4 ECC.) LE POSSIBILI FONTI DI ERRORE NELLA UTILIZZAZIONE DELLE SCALE SONO NUMEROSE (ZAMBELLI, 1983).
VANTAGGI • PRATICITA’ E VELOCITA’ DI SOMMINISTRAZIONE; • NON RICHIEDONO TEMPI DI RILEVAZIONI NON ELEVATI; • POSSONO ESSERE SOMMINISTRATE COLLETTIVAMENTE; • NON RICHIEDONO MODIFICAZIONI DEL SETTING