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DDL INTERCETTAZIONI: COME LA RETE HA TRATTATO LA «LEGGE BAVAGLIO»

DDL INTERCETTAZIONI: COME LA RETE HA TRATTATO LA «LEGGE BAVAGLIO». CRONOLOGIA DDL INTERCETTAZIONI. 30 GIUGNO 2008 ddl di iniziativa governativa - presentato dal Consiglio dei Ministri C-1415 11 GIUGNO 2009 Approvato alla Camera (con un voto di fiducia ).

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DDL INTERCETTAZIONI: COME LA RETE HA TRATTATO LA «LEGGE BAVAGLIO»

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Presentation Transcript


  1. DDL INTERCETTAZIONI:COME LA RETE HA TRATTATO LA «LEGGE BAVAGLIO»

  2. CRONOLOGIA DDL INTERCETTAZIONI • 30 GIUGNO 2008 • ddl di iniziativa governativa - presentato dal Consiglio dei Ministri C-1415 • 11 GIUGNO 2009 • Approvato alla Camera (con un voto di fiducia). • Trasmesso alla Commissione Giustizia del Senato S-1611 • TENSIONI CON MAGISTRATURA, MONDO EDITORIA, • APPELLI SOCIETÀ CIVILE • ANM “morte della giustizia”;Appelli di giuristi; Manifestazione a Roma: OdG, Unione Cronisti Italiani,FNSI, ANM • 3 LUGLIO 2009 • ARRIVA LO STOP DI NAPOLITANO • ALFANO A COLLOQUIO AL QUIRINALE • Dubbi di costituzionalità

  3. DDL INTERCETTAZIONI NORME SULLA AUTORIZZAZIONE INTERCETTAZIONI Magistrati NORME SULLA PUBBLICAZIONE INTERCETTAZIONI Stampa

  4. PRINCIPI COSTITUZIONALI IN GIOCO BILANCIAMENTO TRA DIRITTO ALLA RISERVATEZZA (“PRIVACY”) Art. 15 Cost Libertà e segretezza nelle comunicazioni Art. 14Cost Il domicilio è inviolabile DIRITTO ALL’INFORMAZIONE Art. 21 Cost Libertà di stampa e diritto di cronaca DIRITTO ALLA GIUSTIZIA Art. 112 Costil Pubblico Ministero ha l’obbligo di esercitare l’azione penale (limitare gli ascolti)

  5. ALCUNI DUBBI DI COSTITUZIONALITA’ • «evidenti indizi di colpevolezza» necessari per ottenere un ascolto (indagini contro gli ignoti; reati che poi portano a scoprire la mafia ( usura , racket, rapine e altri) «evidenti indizi di reato» • Irragionevole ostacolo alle indagini • capitolo sulla stampa, dal carcere per i giornalisti che pubblicano intercettazioni da distruggere, le supermulte contro gli editori. (Art.21) • I testi delle telefonate non si potranno pubblicare neppure per riassunto: irragionevole differenza traprove, non coperte da segreto: una lettera, un verbale d' interrogatorio si possono pubblicare per riassunto, gli ascolti no. • irragionevolenorma transitoria«Le disposizioni della presente legge non si applicano ai procedimenti pendenti alla data della sua entrata in vigore»

  6. 21 MAGGIO 2010 • Sottosegretario Giustizia Usa - Larry A. Breuer: "La lotta al crimine ha avuto grandi successi con l'uso delle intercettazioni. Stati Uniti e Italia sono due paesi che hanno raggiunto grandi risultati. Spero che non accada nulla che possa danneggiare queste relazioni". • 24 MAGGIO 2010 • Mobilitazionesu siti e blog - discesa in campo dei giornali e magistrati. • Protesta Roma e Milano: • I direttori di giornali di diversi orientamenti politici "Fermiamo questa legge. La democrazia e l'informazione in Italia non tollerano alcun bavaglio". • Ferruccio de Bortoli, Vittorio Feltri, Mario Calabresi, Mario Sechi, Norma Rangeri, Luigi Contu, Emilio Carelli, Concita De Gregorio. • 25 MAGGIO 2010 • VIA LIBERA NELLA NOTTE DA PARTE DELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA DEL SENATO AL DDL INTERCETTAZIONI. • Di Pietro: "Napolitano tenga schiena dritta". • Cei: "Salvaguardare tutti i beni in gioco“ • lunedì 31 MAGGIO 2010Il testo andrà in aula al Senato

  7. Lasso temporale considerato: 18/05/2010-26/05/2010 • COSTRUZIONE DI DUE PAGINE SPECIALI a) http://www.repubblica.it/rubriche/la-legge-bavaglio/ Speciale d’”informazione- mobilitazione” b) http://www.repubblica.it/static/speciale/2010/legge-intercettazioni/index.html Speciale di “partecipazione” • RISULTATO DELL’ANALISI: Repubblica chiede la partecipazione diretta dei lettori, come se fosse un blog. I valori per cui si batte il giornale identificano il profilo del lettore medio. Nella campagna vengono coinvolti giornalisti della testata, intellettuali, scrittori.

  8. a) Speciale d’”informazione- mobilitazione” 24 maggio LE INIZIATIVE Duecentoventimila "no" alla leggeSarà una settimana di sit-in 220mila "no" alla Legge Bavaglio. 19 giorni dopo la pubblicazione, l'appello "Libertà è partecipazione informata" continua a raccogliere adesioni sl sito no bavaglio e su Facebook, dove chi vuole mette anche la faccia alla protesta. Verso il 19 giugno. Quelle di questi giorni sono micro-iniziative per preparare "una grande manifestazione nazionale in difesa del diritto di stampa e di espressione". E' l'annuncio del Popolo Viola. Appuntamento il 19 giugno a Roma per "protestare contro il ddl intercettazioni e contro la cricca che vorrebbe bloccarle per garantirsi l'impunità". LO SPECIALE: COME FIRMARE, FOTO, VIDEO, AUDIO 24 maggio LE INIZIATIVE Oggi Popolo viola contro il bavaglioe i direttori dei giornali danno battaglia Al Teatro dell'Angelo dibattito con i promotori dell'appello e il direttore di Repubblica. Nel pomeriggio dibattito Fnsi. Ieri appello in tv di Milena Gabanelli contro il bavaglio ai giornalisti  22 maggio LA LEGGE BAVAGLIO Non avrei mai scritto Gomorra di ROBERTO SAVIANO

  9. a) Speciale “partecipativo”

  10. b) Speciale “partecipativo” 19 MAGGIO L'EDITORIALE Il dovere di difenderela libertà di stampa di EZIO MAURO «DUNQUE da oggi chi sbaglia paga? Prendiamo in parola il presidente del Consiglio e la sua voglia improvvisa di legalità, nata dal vortice dello scandalo Scajola, dalle paure del caso Bertolaso, dal "sistema" di scambio tra appalti di Stato e favori privati che si allarga ogni giorno di più sotto le poltrone traballanti del suo governo. C'è una strada maestra per fare sul serio dimostrando che il governo intende stroncare questo andazzo e attaccare frontalmente il malaffare: il premier si rivolga al Parlamento e blocchi la vergogna della legge sulle intercettazioni telefoniche, in nome della libertà d'indagine, della libertà di stampa e del diritto dei cittadini di essere informati, fondamento di ogni democrazia. È altrettanto vergognoso, e incomprensibile, che non ci sia una mobilitazione generale di tutto il mondo dell'informazione, dalla stampa alla radio-televisione a Internet. Qui non è una questione di destra o sinistra, ma un problema di diritti fondamentali, del loro esercizio, del dovere di informare e del diritto di conoscere e sapere. È un tema di libertà, nel quale si mette in gioco quel soggetto fondamentale delle democrazie occidentali che è la pubblica opinione: ciò che distingue un regime da un sistema aperto, con un libero mercato del consenso basato sulla trasparenza e sull'accesso alla conoscenza e all'informazione.Diciamo subito che le intercettazioni sono una parte del problema: ma diventano la formula-richiamo per far intendere ai cittadini che il governo si preoccupa soltanto di tutelare la loro privacy. […] L'opposizione non sembra consapevole del pericolo, il mondo dell'informazione nemmeno, dunque il governo va avanti. Ma ci sono battaglie che devono essere combattute indipendentemente dai rapporti di forza: lo faremo. »

  11. b) Speciale “partecipativo” ANALISI DELL’EDITORIALE • UN REGIME “EVERSIVO”: L’editoriale presuppone l’esistenza di un minaccia alla democrazia in Italia. Il bavaglio a stampa a magistratura sarebbe il coronamento del piano. • LE PAROLE CHIAVE: Repubblica vuole proporsi come il baluardo della legalità, della libertà di stampa, della libertà d’indagine. Vuole essere il giornale del lettore-cittadino, che partecipa attivamente alla vita politica • SENZA OPPOSIZIONE: Berlusconi non ha rivali politici. I pericoli maggiori derivano dai movimenti civici, come il Popolo Viola. Repubblica sostituisce il Pd in questa “lotta per la democrazia”. È il coronamento dell’idea del giornale-partito. LA CAMPAGNA MEDIATICA CONTRO IL DDL INTERCETTAZIONI IDENTIFICA IN TOTO IL QUOTIDIANO. IL LETTORE “IDEALE” DI REPUBBLICA È CHI PRENDE POSIZIONE E PARTECIPA ALLA LOTTA INIZIATA DAL GIORNALE. REPUBBLICA NON SOLO INFORMA MA PARTECIPA ATTIVAMENTE ALLA VITA POLITICA. (Vicinanza con il Popolo Viola) ATTRAVERSO INTERNET REPUBBLICA CREA UN LETTORE-MILITANTE

  12. TUTTI I DIRETTORI DEI GIORNALI SI OPPONGONO: UNICA RETORICA?SPECIALE INTERCETTAZIONI: “DISOBBEDIENZA CIVILE – ARRESTATECI TUTTI” (Linkato al centro della home. Si sposta l’attenzione direttamente sulla soluzione, su un possibile scenario futuro. Tentativo di coinvolgere l’intera società civile, non è un problema limitato a giornalisti e magistrati)Come? Intervista di Stefano Citati a Jean Francois, segretario generale di Reporters sans Frontieres (“Apriremo il nostro sito a ciò che in Italia verrà vietato”); intervista a Beppe Grillo (“e se introducessero le leggi razziali voi cosa fareste?”); editoriali di Marco Travaglio (“useremo la tradizione orale per raccontare ciò che non potremo più fare nei giornali”)e Bruno Tinti (“Antigone spiegò a Creonte che quelle erano leggi degli uomini, e che però ci sono altre leggi, a queste superiori; e che lei di quelle temeva il giudizio e a quelle aveva obbedito…”)

  13. Lasso temporale considerato: 19/05/2010-26/05/2010 • LA DIFESA DEL MESTIERE DI “WATCHDOG” Il Giornale non usa in modo particolare lo strumento di Internet. Lo scarto fondamentale si realizza sul piano della retorica del discorso: Berlusconiani Vs. Antiberlusconiani Giornalisti Vs. Potere politico • RISULTATO DELL’ANALISI: Il Giornale costruisce il suo discorso su una polarizzazione diversa rispetto al solito. Non chiede la partecipazione dei lettori bensì la creazione di un fronte trasversale tra operatori dell’informazione di tutte le testate.

  14. 19 maggio: l’editoriale di Alessandro Sallusti Intercettazioni: serve una cura non questa legge di Alessandro Sallusti È scontro sulle nuove regole per le intercettazioni telefoniche che il Parlamento si appresta a varare. Opposizione, Di Pietro in testa, associazioni di magistrati e giornalisti si scagliano contro la maggioranza. L’associazione tra i tre soggetti non è nuova, anzi ha costituito negli ultimi anni l’asse portante dell’antiberlusconismo militante. Che sullo spionaggio extragiudiziario ha tentato di costruire la sua fortuna, utilizzando di volta in volta fotografie e registrazioni rubate nelle residenze del premier, telefonate private di nessuna rilevanza penale, ipotesi investigative non suffragate da fatti. Per questo i Travaglio sono preoccupati di fronte alle ipotesi di un giro di vite che restringerebbe un facile canale di sputtanamento a basso costo e sforzo. Così come i magistrati temono di dover tornare a lavorare davvero sulle ipotesi di reato e non limitarsi a fare origliare gli indagati sperando di ascoltare una parola di troppo. In queste ore la grancassa che si oppone alle nuove regole dice una bugia e tace una verità. La prima è che a sentire la sinistra sembra che da domani le intercettazioni siano vietate per legge, con grande gaudio di mafiosi e criminali. Ovviamente così non è. [..] Che una nuova legge fosse necessaria quindi non c’è dubbio. Ma non si vede il motivo di coinvolgere pesantemente in questa vicenda anche giornali e giornalisti, prevedendo maxi multe e addirittura l’arresto per chi pubblica atti giudiziari. • IL NEMICO: È costituito da Di Pietro, associazione magistrati e giornalisti; i tre campioni dell’antiberlusconismo militante. Sono accusati di dire il falso e di attaccare senza prove il premier Berlusconi. • PERICOLO PER I GIORNALISTI: Il ddl ha però un problema: arresti e maxi multe per i giornalisti. Sallusti vuole difendere i giornalisti.

  15. 24 maggio: il cambio di retorica Intercettazioni, il fronte comune dei direttori Un fronte comune e compatto dei direttori degli organi di informazione italiani contro il ddl intercettazioni. È quello scaturito oggi con l’iniziativa promossa dalla Fnsi e che ha coinvolto i direttori delle principali testate La posizione di Feltri Vittorio Feltri ha sottolineato subito che "i giornali infastidiscono il potere quando fanno il loro dovere. È quello che sta avvenendo in questo momento, peraltro con dose di ingenuità perché ugualmente le cose si sapranno. Mi auguro che la Corte Costituzionale bocci questa legge perché lede il diritto fondamentale dei cittadini di sapere cosa succede nel nostro Paese". Il direttore de Il giornale ha aggiunto che "la categoria ha tutto l’interesse a non andare incontro a un’avventura perché rischieremmo la vita professionale". Da Feltri l’invito "ad evitare scioperi", mentre "speriamo che tutt’insieme si faccia una bella battaglia". • GIORNALI DANNO FASTIDIO: Vittorio Feltri celebra il valore del giornalismo come “quarto potere”. Richiamo al diritto fondamentale all’informazione, come per Repubblica. • GIORNALISTI ALLEATI: Convergenza anche tra giornalisti che appartengono a schieramenti diversi. Dichiarazione di Feltri espressa durante riunione di tutti i direttori di quotidiani italiani al Circolo della Stampa di Milano.

  16. IL POST, “PER META’ AGGREGATORE, PER META’ EDITORE DI BLOG”. AGORA VIRTUALE. CONFRONTI DI OPINIONI. SOFRI INTERVIENE PER UNA SINTESI RAGIONATA. DA DOVE VENGONO GLI SPUNTI DI RIFLESSIONE? - PRINCIPALMENTE DAI GIORNALI. - INTERVENTI IN PRIMA PERSONA DI LUCA SOFRI O DELLA REDAZIONE. - DAI BLOG INTERNI AL POST. SEMBRA CHE MANCHI UNA RETORICA COMPLESSIVA, SULLO STILE DI REPUBBLICA O IL FATTO.

  17. I BLOG Ipotesi-1 La copertura mediatica in rete delle vicende legate alla legge sulle intercettazioni sta evidenziando una convergenza, sotto molti aspetti, tra linguaggio e stile dei media ufficiali e dei blog In particolare i portali d’informazione vera e propria stanno mutuando alcune caratteristiche tipiche della blogosfera Questa tendenza risponde da un lato a processi di lungo periodo, dall’altro a circostanze specifiche dellasituazione presa in analisi

  18. Progressivo adattamento dei portali di testate giornalistiche al registro informale prevalente in rete • Tendenza alla professionalizzazione dei blog di maggior successo • Necessità degli organi di informazione di dialogare con i propri lettori • Presa di posizione netta dei media ufficiali = linguaggio più netto e diretto • Necessità non solo di informare ma anche mobilitare

  19. COME SI TRADUCE QUESTA TENDENZA NELLA PRATICA? • Coinvolgimento degli utenti nel processo di costruzione e discussione delle notizie • Utilizzo di contributi esterni e rimandi fuori dal sito (es. interventi autorevoli, documentazione sul caso) • Maggiore commistione tra fatto e commento • Collegamento a gruppi della società civile mobilitati sul tema delle intercettazioni (Popolo viola, Valigia Blu) • Non solo cronaca o editoriali, ma anche altri tipi di contributi (foto, forum di discussione, casi simbolici, racconto di manifestazioni ed eventi) • Creazione di network tra i soggetti coinvolti (es. videoconferenza dei direttori dei giornali)

  20. IL CASO – 1: L’APPELLO «LA LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE INFORMATA» L’appello La liberta' e' partecipazione informata contro il Ddl sulle intercettazioni ha raccolto le adesioni di 220mila persone, associazioni, sindacati Su di esso è convogliata la richiesta di mobilitazione da parte dei cittadini dei grandi gruppi editoriali, dei blogger più noti e anche di tanti blogger amatoriali Tra i promotori dell’appello, e delle iniziative ad esso collegate, ci sono alcuni dei blogger italiani più letti (Giglioli, Scorza) La libertà e' partecipazione informata.

  21. PECULIARITA’ DEI BLOG Anche nel trattare il tema del DDL intercettazioni i blog mantengono alcune caratteristiche specifiche, distinte dalle modalità di copertura delle grandi testate Tali specificità coinvolgono diverse aree

  22. TEMATIZZAZIONE: maggior attenzione sulla parte del DDL che riguarda la rete (art. 28, dovere di rettifica per blog). Inserimento della questione nella battaglia generale per la libertà di espressione in rete e la distinzione nei codici tra testate online e siti e blog personali (sciopero blogger, 14/07/09) • CONTENUTI: situazioni concrete, conflitti tra le parti, retroscena piuttosto che cronaca corrente o semplice analisi tecnica del provvedimento (es. i fatti che non avremmo saputo senza intercettazioni) • STILE: registri diversi, anche all’interno dello stesso blog. Tono satirico, ironico, metaforico, invettiva, lettura interpretativa • LINGUAGGIO: più diretto rispetto alle testate online – anche per dieverse responsabilità giuridiche. Alcuni collegamenti, lasciati impliciti nelle testate tradizionali, sono espressi esplicitamente (es. connivenze con la Mafia)

  23. PECULIARITA’ DEI BLOG Anche nel trattare il tema del DDL intercettazioni i blog mantengono alcune caratteristiche specifiche, distinte dalle modalità di copertura delle grandi testate Tali specificità coinvolgono diverse aree

  24. I bloganalisi di tre casi Abbiamo scelto di seguire il modo in cui tre blog, accumunati dal fatto di essere tra i più seguiti nella rete e dall’essere contrari al ddl sulle intercettazioni, hanno trattato la questione nel corso del mese di maggio.

  25. Si caratterizza per la scelta di trattare in ddl intercettazioni come parte di un disegno generale volto a restringere le libertà della comunicazione anche nella rete. Altri interventi sono invece dedicati alla mobilitazione contro il ddl e rimandano agli appelli ed ai gruppi che sono stati promossi in rete e specialmente sui social forum

  26. Piovono rane Il blog di Alessandro Giglioli ha dedicato molti interventi alla questione Peculiarità di questo blog è quella di alternare interventi che hanno uno stile più strettamente giornalistico e la volontà di fornire notizie ai lettori ad altri interventi con uno stile più usuale per la rete all’interno dei quali si espongono le opinioni sulla questione Anche in questo blog sono frequenti gli inviti alla mobilitazione e i link che indirizzano gli utenti agli appelli e ai gruppi contro il ddl presenti sui social network

  27. Blog interessante dal punto di vista della tecnica comunicativa perché sceglie di parlare della questione del ddl con uno stile ironico e pungente. Emerge chiaramente la sua opposizione al ddl, ma sceglie di non avere un taglio strettamente informativo Anche altri blog condividono questa scelta stilistica, scegliendo di fare informazione attraverso umorismo e satira. Tra questi uno dei più rilevanti è sicuramente Spinoza.it

  28. Accanto ai blog che hanno seguito la vicenda delle intercettazioni in maniera continuativa, ce ne sono molti altri che hanno dedicato alla questione uno o più singoli post, nella grande maggioranza dei casi allo scopo di criticare il provvedimento. Molti degli autori di questi blog sono intervenuti anche solo per fornire ai propri lettori i link utili per entrare in contatto con i gruppi che sui social network stanno organizzando la mobilitazione Manca però un blog «raccoglitore» che funzioni da catalizzatore di notizie ed interventi sulla questione provenienti da tutta la blogosfera. Questo a differenza di ciò che era successo in occasione di altre mobilitazioni (es. www.no133.org per l’Onda Universitaria)

  29. IPOTESI: Se non esiste – tra i blog – una piattaforma comune a cui fanno riferimento tutti i soggetti coinvolti nella mobilitazione e nella copertura mediatica dell’argomento «intercettazioni», questo avviene perché il ruolo di aggregatore delle istanze in campo è stato assunto dai Social Networks

  30. Le forme del dissenso sul social network = pagine create ad hoc per il Ddl intercettazioni Dati aggiornati alle 17.18 di mercoledì 26 maggio 2010

  31. COSI’ MUORE LA LIBERTA’ D’INFORMAZIONE, MA NOI VOGLIAMO TENERLA IN VITA L’amministratore del gruppo non interviene mai direttamente Con il tempo si è configurato come un forum, uno spazio aperto a tutti gli iscritti che vogliono: esprimere la propria opinione sul tema, promuovere iniziative e mobilitazioni, rimandare a notizie ed approfondimenti presenti sui siti di informazione Sandro Ruotolo ha anche un account Twitter e una pagina personale Facebook da cui rilancia i temi della protesta Nato con lo scopo di divulgare un appello a firma di Ruotolo, Barbacetto, Corrias, Gomez e Travaglio Gruppo aperto dal giornalista Sandro Ruotolo

  32. LA DIGNITA’ DEI GIORNALISTI E IL RISPETTO DEI CITTADINI Il gruppo organizza eventi sia nel mondo reale (manifestazioni, proteste) sia nel mondo virtuale (mailbombing) Il muro è aperto sia agli interventi dei membri sia a una sorta di rassegna stampa online fatta dagli amministratori Il gruppo si propone inizialmente di ottenere una rettifica di Minzolini sul caso Mills Successivamente Valigiablu si è intestata altre due battaglie: al fianco di Saviano dopo le uscite di Berlusconi e Fede, al fianco di No al Bavaglio sulla questione intercettazioni Nasce nell’ambito dell’esperienza di Valigiablu.it Amministrato dai leader del movimento

  33. Forte riferimento iconico agli “obiettivi” della protesta LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE “Attiviamoci”: tutti i modi per prendere parte alla protesta (appello, protesta con bavaglio del 21 maggio, incontro a teatro a Roma il 24 maggio) Tipologia divulgativa, riproposti link a articoli tratti da altre piattaforme Scelta del nome della pagina Forte correlazione al sito nobavaglio.it LINK: appello ai senatori Collegamento a Repubblica Dichiarazione d’intenti: “Pagina di mobilitazione contro il Ddl Intercettazioni”

  34. NO AL BAVAGLIO Immagine profilo contiene tutti gli elementi fondamentali: Immagine, data della manifestazione, sito internet Orientamento partecipativo, ammesse posizioni diverse Legata a “Libertà è partecipazione” e a “nobavaglio.it” Coordinate di mobilitazione (ora, luogo, modalità) Link

  35. IL CASO: Arianna Ciccone Interconnessione tra Twitter (nanavagante), Facebook e sito web (valigiablu.it) 150mila firme alla sede Rai per chiedere le dimissioni di Minzolini Oltre mille adesioni nel primo giorno dell’appello

  36. I social network quindi • per loro stessa natura, si prestano facilmente a diventare basi di aggregazione ideologica • hanno una DUPLICE INCLINAZIONE Informativa-divulgativa Partecipativa-mobilitativa

  37. Conclusioni: • Isotopia narrativa e di linguaggio • Processi di convergenza tra le varie piattaforme • Retorica tesa a stimolare la partecipazione democratica

  38. Domande • Quale impatto ha sulla sfera pubblica il dibattito via web? • Vero coinvolgimento dei cittadini nel processo di costruzione della notizia oppure semplice ricerca del consenso? • Progressivo annullamento dei confini tra diversi formati informativi? • Perché nell’arena pubblica della rete i partiti hanno un ruolo minoritario?

  39. Gli autori: Chiara Avesani Lorenzo Bagnoli Valerio Bassan Marco Billeci Salvo Catalano Fabio Forlano Andrea Legni

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