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Io vi dico che in ogni parte del mondo dove si annuncerà la Buona Notizia sarà ricordata questa donna con quello che ha compiuto. (Mc 14,9). Testo: Luca 7, 36-8,3. Tempo Ordinario 11 C Commenti e presentazione: Asun Gutiérrez Cabriada. Musica: Saint-Saëns. Il Cigno (El Cisne).
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Io vi dico che in ogni parte del mondo dove si annuncerà la Buona Notizia sarà ricordata questa donnacon quello che ha compiuto.(Mc 14,9) Testo: Luca 7, 36-8,3. Tempo Ordinario 11 C Commenti e presentazione: Asun Gutiérrez Cabriada. Musica: Saint-Saëns. Il Cigno (El Cisne)
Spesso, per l’ingiusta (e patriarcale) associazione tra peccato della donna e peccato sessuale, si è definita questa donna come prostituta, ma il testo non parla di ciò. Sappiamo solo che la società l’ha definita come peccatrice e perciò come incapace di entrare in relazione con gli altri o con Dio. Non conosciamo il suo peccato. Potrebbe essere stata una persona ritualmente impura o moralmente cattiva, una prostituta o la sposa di un peccatore conosciuto. La tradizione identifica (senza alcun fondamento) questa donna con Maria di Magdala,benché non ci siano riferimenti nei Vangeli. Oppure in Maria di Betania, sorella di Marta e Lazzaro (Gv 12),O anche nell’altra Maria che pure unse Gesù,dalla testa ai piedi (Mc 14) (Questo testo di Luca ci presenta uno dei più begli ed eloquenti gesti di Gesù)
Un fariseo invitó Gesú a pranzo.Entró, allora, Gesú nella casa del fariseo si sedete a tavola. Secondo Luca, Gesú viene presentato per tre volte come invitato da farisei: (Luc 7,36; 11,37; 14,1). Nelle tre occasioni tiene un atteggiamento critico a loro riguardo. Gesú accetta l’invito, come prova di apertura e di capacità di dialogo e, allo stesso tempo, della sua forza di fronte all’errore, alla intransigenza e alla doppiezza.
Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato. La donna, senza nome come tante altre, si pone dietro a Gesù, come autenticadiscepola. La scena presenta una profonda sensualità: il contatto, i baci, le lacrime, il profumo, la chioma sciolta: una parte del corpo femminile che mai doveva essere esposta alla vista dei maschi. Sono gesti che appaiono scandalosi, che sconvolgono norme sociali e religiose. Gesù sa che, per la mentalità farisea, questa unzione è chiaramente provocatoria e indecente e che la sua immagine resta diminuita. Eppure, lascia fare alla donna senza opporre la benché minima resistenza.
A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice». Il modo di agire di Gesù non concorda con norme e leggi tradizionali di onore e di purità. Gesù non è profeta del Dio del fariseo, è profeta del Dio della compassione e della bontà. Simone pensa che Gesù non possa essere un profeta di Dio, se pone il Regno a disposizione di tutti, in quanto questa universalità va contro tutto ciò che anteriormente era stato ritenuto volontà di Dio rivelata nel Tempio e nella Legge.Si considera giusto, perfetto, e in diritto di giudicare gli altri, come buoni o cattivi, adempienti o peccatori, secondo i suoi schematismi mentali. Per le persone che si credono perfette, migliori delle altre, padrone della verità, il Vangelo della compassione e del perdono gratuito e incondizionato non è Buona Notizia: è scandalo!
Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, di' pure». «Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». Simone è l’unico fariseo di cui si conosce il nome, in tutto il Vangelo. Gesù vuole trasmettere un messaggio fondamentale con la predicazione e il comportamento: l’importanza dell’amore e del perdono gratuito e incondizionato. La misericordia e la bontà accoglienti di Dio sono manifestate più volte nella parola e nell’azione di Gesù.
E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Guardo le persone? Come le guardo? Come le accolgo? Mi fermo a disprezzare e a giudicare dalle apparenze, dalle etichette, dai pregiudizi...? Lo sguardo di Gesù è accogliente,aiuta, avvicina, comprende, perdona, ama... ¿Guardo gli altri come li guarda Gesù?
Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco». Gesù parla a Simone, e a noi, di acqua, di lacrime, di baci, di unguenti e profumi. Gesù fa di questi segni sensibili, dei sacramenti d’amore e di perdono, di vita nuova, di risurrezione. Gesù si pone dalla parte della donna, dalla parte della peccatrice, di fronte al giusto e al puro .Compare la parola chiave, amore, e la differenza radicale fra il fariseo e Gesú, tra la Legge antica e la Buona Notizia. Secondo Gesù è la donna la vera ospitante. In questo modo anticipa come segno altre donne che, con la loro accoglienza, convertiranno la propria casa in chiesa domestica, luogo di incontro delle prime comunità.
Quanti scambiano la religione con la legge, i farisei, non possono capire il dono gratuito e generoso del Dio di Gesú.Il perdono di Gesù non è la risposta al pentimento e all’amore della donna. L’amore della donna è la risposta gradita al perdono-amore gratuito, che non aspetta niente in cambio, di Gesù.Sperimentare l’amore e il perdono gratuito e senza condizioni del Dio di Gesú ci rende liberi, capaci di perdonare e di amare.Il modo di fare di Gesù offende la sensibilità religiosa, non solo dei suoi contemporanei ma anche quella di molti cristiani di tutti i tempi. Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!».
Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!». Questa donna assetata di bontà, in ricerca ansiosa di Dio, ha scoperto che, per mezzo di Gesú, Dio sta offrendo accoglienza e perdono e la sua esperienza di liberazione interiore provoca una risposta di amore e gratitudine che la impegna a vivere in modo nuovoLe parole di Gesùalla donna sono quelle che Gesù continua a pronunciare.Sono parole che dobbiamo essere sempre disposti a pronunciare.
In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni. Per la fede e l’amore, quella donna rimase unita a Gesù. E’ facile immaginarla tra le donne che accompagnavano Gesù come discepole, testimoni di quanto Gesù ha fatto in Galilea, nel cammino verso Gerusalemmee in Gerusalemme, anche nell’ultima cena. Gesù non ha scelto o allontanato alcuno per il fatto di essere uomo o donna. Diede origine ad un discepolato che ha ancora bisogno di essere scopertoe realizzato dagli uomini e dalle donne dei giorni nostri.
Quando entrai in casa tua tu non mi hai offerto acqua per i piedi; ella, in cambio, me li ha lavati con le sue lacrime e me li ha asciugati con i suoi lunghi capelli. Tu non mi hai baciato; ella, in cambio, da quando entró non ha smesso di baciarmi. E se vogliamo considerare altro… Tu mi hai solo “tenuto d’occhio”; ella, con tenerezza e grande amore mi ha guardato con i suoi umidi occhi piangenti. Tu, nel profondo del tuo cuore, hai mormorato di lei e di me senza risparmio; ella mi ha amato come voglio e come mi piace essere amato. Tu sei stato ben avaro e anche subdolo; ella ha ringraziato con i suoi umanissimi gesti. Tu ti sei scandalizzato; ella ha ricuperato la sua dignità perduta e si è salvata… Il banchetto è terminato. Non sorprendertene. Dio vuole persone nuove. Florentino Ulibarri Ciò che piace a Dio