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Basilicata

Basilicata. Di Francesco Moro. Posizione e confini. Confina a sud est con il mar Ionio (golfo di Taranto), a est con la Puglia, ad ovest con la Campania, a sud ovest con il mar Tirreno e a sud con la Calabria. Territorio.

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Presentation Transcript


  1. Basilicata Di Francesco Moro

  2. Posizione e confini Confina a sud est con il mar Ionio (golfo di Taranto), a est con la Puglia, ad ovest con la Campania, a sud ovest con il mar Tirreno e a sud con la Calabria.

  3. Territorio • .Il territorio della Basilicata è prevalentemente montuoso (46,8%). I rilievi sono composti dai monti dell’Appennino Lucano: monte Serranetta (1472 m s.l.m.), monte Pollino (2248 m), monte Serra Dolcedorme (2267 m), monte Sirino (2007 m), monte Papa (2000 m), monte Volturino (1836 m). Nell'area del Vulture, nel nord-ovest della regione, è presente un vulcano spento, il monte Vulture.

  4. Le colline costituiscono il 45,13% del territorio e sono di tipo argilloso, soggette a fenomeni di erosione che danno luogo a frane e smottamenti. Le pianure occupano solo l’ 8% del territorio.

  5. La più estesa è la piana di Metaponto che occupa la parte meridionale della regione, lungo la costa ionica. I fiumi Lucani sono a carattere torrentizio e sono il Bradano, il Basento, l’Agri, il Sinni e il Cavone.Tra i laghi, quello di Monticchio ha origini vulcaniche, mentre quelli di Pietra del Pertusillo e di San Giuliano sono stati costruiti artificialmente per produrre energia elettrica. Le coste del litorale ionico sono basse e sabbiose mentre quelle del litorale tirrenico sono alte e rocciose.

  6. Clima e ambiente In prossimità del mare il clima è mite e confortevole, le estati sono fresche e gli inverni non troppo freddi. Inoltre, l’umidità che sale dall’acqua si trasforma in piogge benefiche per l’attività agricola. Sulle rive dello Ionio, invece, la presenza del forte scirocco, un vento caldo e umido proveniente dall’Africa, cancella l’influenza mitigatrice del mare e rende le estati molto afose. Sulle alture la temperatura si mantiene bassa anche nei periodi più caldi e i venti sono presenti tutto l’anno.

  7. Economia Nelle zone interne è sviluppata la coltura cerealicola: frumento, granturco, orzo e avena, di cui la regione è la maggior produttrice nazionale. Vicino al mare sorgono dei vigneti e le piantagioni di alberi da frutto: susine, pesche, pere, kiwi e agrumeti. L’allevamento di ovini, suini, caprini è abbastanza sviluppato mentre quello dei bovini è meno importante. La pesca è poco sviluppata.

  8. La regione è ricchissima di idrocarburi, particolarmente metano (nella valle del Basento) e petrolio, in Val d'Agri, dove è situato il più grande giacimento dell'Europa continentale. L’industria della regione è basata sulle attività di piccole e medie imprese: industrie alimentari (oleifici, aziende vinicole, pastifici), tessili ed industrie della lavorazione del marmo. Di rilevanza è lo stabilimento Fiat di Melfi mentre a Matera è presenta l'industria del mobile. A Potenza esistono stabilimenti chimici mentre nella valle del Basento sono presenti impianti di produzione tessile. Il turismo è in fase di sviluppo su entrambe le coste. Il territorio montuoso ha sempre reso difficili le comunicazioni nella regione, un problema che ancora persiste: i collegamenti ferroviari sono scarsi e la regione non è dotata di un aeroporto.

  9. Capoluogo e province • Potenza, un capoluogo di 68839 abitanti, sorge a oltre 800m di altezza, su una delle alture che appartengono all’Appennino lucano. La sua posizione, abbastanza decentrata, ha costituito spesso un problema: la conformazione del territorio, infatti, è un ostacolo per i collegamenti. La città in origine era un borgo, come la maggior parte dei centri sparsi all’interno della regione. Solo in tempi recenti ha iniziato a trasformarsi, allungando i propri confini verso il fondovalle, senza tuttavia seguire un progetto organico.

  10. Matera, la provincia della Basilicata si trova nella parte orientale della regione. E’ formata da due zone, una vecchia e una nuova: la prima si estende lungo i ripidi fianchi di un ampio crepaccio nel terreno calcareo, chiamato gravina. Qui, oltre ad alcuni monumenti antichi, si trovano i caratteristici “sassi”, vecchie abitazioni di pastori scavate nella roccia; invece la seconda, che si è sviluppata in epoca molto più recente, si trova sulle alture che dominano il crepaccio. Qui sorgono i nuovi quartieri della città, ricchi di viali alberati e altri palazzi.

  11. Origine del nome • Prima la Basilicata si chiamava Lucania, dal nome delle antiche popolazioni che la abitavano, i Lucani. In latino lutus significa “bosco sacro” ed è probabile che così fossero viste queste terre in passato.

  12. Piatti tipici • I piatti tipici della Basilicata sono: pane cotto, fusilli con la mollica, grano al sugo, cutturiddu di pecora, ciamotta, penzerotti.  

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