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Caratterizzazione e abbattimento di inquinanti e analisi del rischio nei processi di lavorazione del legno”. Caratterizzazione del particolato e della sua dinamica: formazione, trasporto e abbattimento. Prof. A. Soldati, Dott. C. Marchioli, Dott.ssa S. Dearing *.
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Caratterizzazione e abbattimento di inquinanti e analisi del rischio nei processi di lavorazione del legno” Caratterizzazione del particolato e della sua dinamica: formazione, trasporto e abbattimento Prof. A. Soldati, Dott. C. Marchioli, Dott.ssa S. Dearing * *Dipartimento di Energetica e Macchine & Centro Interdipartimentale di Fluidodinamica e Idraulica, Università di Udine Venerdi 30 Gennaio 2009
Particelle/gocce nel settore del legno … La dinamica delle particelle/gocce controlla l’efficienza di molti processi fondamentali per il settore legno: Trasporto/essicazione fibre di legno Utilizzo di impregnanti a base di resine Rivestimenti superficiali
Particelle/gocce nel settore del legno … Dal punto di vista ambientale la presenza di particelle crea un rischio alla salute. Esistono vincoli legislativi per ridurre: Emissioni a camino Presenza di particelle sul posto di lavoro Sistemi di abbattimento polveri
Obiettivi • Acquisire/utilizzare conoscenza fondamentale su • meccanismi di formazione e accrescimento • meccanismi di trasporto • meccanismi di deposizione su superfici solide • per migliorare l’efficienza dei processi • Acquisire dati sperimentali per: • Calibrare modelli predittivi • Validare i modelli numerici • Studiare in modo sistematico problemi applicativi
Attività in progress • Attività sperimentale: • Getto bi-fase (aria/particelle) - studio dell’interazione tra particelle e fluido • Spray – analisi della formazione di spray, identificazione dei parametri utili a controllare l’efficienza del processo • Trasporto pneumatico di fibre – studio dell’effetto della dimensione delle fibre sul trasporto (perdite di carico e distribuzione preferenziale di fibre) e sulla deposizione. • Attività numerica: • Trasporto di fibre in flusso - studio della distribuzione preferenziale e della deposizione • Studio di deposizioni di polveri sottili nei polmoni
1. Getto bi-fase (aria/particelle) Struttura di fluido • La distribuzione/concentrazione di particelle dipende da: • Dimensione di particelle • Velocità tra particelle e fluido (‘slip velocity’) • Geometria dell’ getto (le strutture del fluido) • Obiettivo: • Caratterizzare il flusso e la concentrazione locale di particelle • Identificare le condizioni per cui controllando il flusso si può controllare la concentrazione ‘Flow Visualisation’ di un getto reale (fluido solo) Struttura di fluido ‘Distribuzione di particelle - risultati DNS (particelle solo)*
1. Getto bi-fase (aria/particelle) • L’impianto : 4. Altoparltante 3. Alimentatore di particelle 3 4 1.Generatore di fumo Aria/Particelle /Fumo Aria/Particelle /Fumo 1 2 2.Ventilatore Aria Secondaria Getto d’aria e particelle Al filtro
1. Getto bi-fase (aria/particelle) • Le misurazioni: Collezioni immagini Analisi PIV per fluido Analisi PTV per particelle Immagine dei due fasi ‘Flow Visualisation’ di un getto reale (fluido solo) Particelle traccianti di fluido Particelle dispersa
Risultati attesi • Caratterizzazione del getto bifase attraverso misure PIV/PTV: • velocità della fase dispersa (particelle) e del fluido • concentrazione delle particelle • Acquisizione di Stereo PIV – 3D per: • studio approfondito della dispersione preferenziale delle particelle – in particolare in direzione radiale • valutare l’effetto della geometria dell’ugello e delle condizioni di sbocco (flusso confinato/non confinato) sul trasporto/deposizione particelle)
2. Spray • Elevata dispersione di gocce (“over-spray” ) • spreco di materiale • possibili problemi di emissione e • deterioramento delle prestazioni. • Obiettivi: • Distribuzione granulometrica • Profilo di concentrazione dello spray • Caratteristiche del getto • comportamento della fase dispersa. Esempio di Spray generato dall’atomizzazione di liquido
2. Spray: esperimento progettato • Studio applicativo per : • analizzare meccanismo di formazione dello spray • valutare l’efficienza dello spray misurando • Concentrazione • Distribuzione dimensionale • Velocità delle gocce e del fluido portante
2. Spray: possibili metodologie di analisi • Sono stati individuati diversi tipi di tecniche per la misurazione granulometrica, tra cui: • Laser-Diffraction • strumento SPRAYTEC di Malvern • Interferometric Particle Imaging IPI • Global Sizing Velocimetry di TSI • Phase Doppler Anemometry PDA • PDA HiDense Spray di Dantec
Laser Diffraction Laser diffraction sfrutta l’interazione tra la luce di laser e la discontinuità di mezzo (le particelle Questa interazione crea l’insieme di fenomeni ottici noto come (SCATTERING) La luce dell’laser sparsa dalle particelle viene raccolto da dei “detector” che misura i cerchi di massima e minima intensità. Particelle devono essere sferiche Questi cerchi, l’insieme noto come un AIRY DISK, ci danno informazioni sulla distribuzione granulometrica in un volume – non a punti individuali di un piano (come per esempio IPI)
Interferometric Particle Imaging (IPI) • Tecnica molto simile alla PIV ( stessi componenti ) Le differenze: angolo tra la fotocamera e il “laser-sheet” (non perpendiculare), l’immagine non viene presa in fuoco ma fuori foco
Interferometric Particle Imaging (IPI) • Formazione delle frange interferometriche Particelle devono essere sferiche e trasparenti Il numero di frange è proporzionale al diametro della particella
IPI • Risultati: Le frangesono state sostituitedacerchididimensionierappresentiviadellalorotaglia Red = Frame 1 Yellow = Frame 2
2.Spray: caratterizzazione granulometrica • Risultati: Measured Diameter Histograms
3. Trasporto pneumatico di fibre • Obiettivi: • valutare distribuzione preferenziale di fibre all'interno del flusso • valutare effetto della dimensione delle fibre su trasporto (perdite di carico) e la deposizione Figura 2 Figura 1
3.Trasporto pneumatico di fibre: il circuito Impianto di test: circuito bi-fase (Laboratorio di Fluidodinamica Multifase) • Work in progress: • pulizia dell’impianto (per assicurare condizioni di funzionamento stabile per la durata dei test) • sostituzione del separatore esistente e introduzione di un tratto di tubazione trasparente per avere accesso ottico al flusso e realizzare le misurazioni.
3. Trasporto pneumatico di fibre • Metodologia e Risultati attesi: • La tecnica di misurazione sarà messa a punto sul primo impianto • Esperimenti preliminari con fibre in acqua • Modifiche di impianto per caratterizzare il trasporto di fibre in flusso d’aria (condizione reale di processo) • Confronto con risultati di “Direct Numerical Simulation” (DNS )
3. Trasporto pneumatico di fibre • Configurazione studiata: • Flusso di aria in canale • Fibre di diversa lunghezza, diversa densità relativa e diversa inerzia
3. Trasporto pneumatico di fibre (DNS) • Distribuzione istantanea delle fibre nel flusso: • non è omogenea • non dipende dalla lunghezza delle fibre (con flusso diluito) Vista Frontale
3. Trasporto pneumatico di fibre (DNS) Vista laterale Le fibre si accumulano alla parete Al centro del canale distribuzione è “random”
Studio di deposizioni di polveri sottili nei polmoni L’obiettivo è capire, in base della dimesione, dove si depositano le polveri e in che quantità La dinamica delle polveri in trachea è modellata come un flusso bi-fase perché è governato dalle stesse equazioni di bilancio Modello predittivo – tipo gerarchico Per quantificare la probabilità delle polveri ( in base di dimensione) nei vari tratti delle vie respiratorie. Modello di deposizione
Studio di deposizioni di polveri sottili nei polmoni Modello delle vie aeree Deposizione tratto C Diametro polveri
Fine Grazie
3. Trasporto pneumatico di fibre (DNS) Vista laterale Le fibre si accumulano alla parete Centro canale Alle pareti del canale Al centro del canale distribuzione è “random”