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Il ruolo degli standard (1)

Il ruolo degli standard (1). Il costo standard è una configurazione di costo ideata a fini di controllo , in quanto l’apprezzamento dell’operato manageriale si fonda sul confronto .

renata
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Il ruolo degli standard (1)

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Presentation Transcript


  1. Il ruolo degli standard (1) • Il costo standard è una configurazione di costo ideata a fini di controllo, in quanto l’apprezzamento dell’operato manageriale si fonda sul confronto. • Gli standard rappresentano gli obiettivi e le relazioni input-output ideali o normali e costituiscono quelli che meglio si chiamano parametri-obiettivo (natura composita e valenza plurima): obiettivi in quanto definiscono il risultato desiderato e parametri in quanto costituiscono un termine di paragone.

  2. Il ruolo degli standard (2) • Gli standard costituiscono uno strumento di motivazione perché spingono il manager all’identificazione tra i propri obiettivi e quelli aziendali. • Se mal gestiti possono dunque assumere una valenza negativa. • Gli std possono riguardare il risultato di un oggetto di costo (prodotto, centro, attività, ASA, ecc…)

  3. Il ruolo degli standard (3) • Gli indicatori di risultato, indirizzati all’efficacia individueranno l’obiettivo e il controllo, tramite il confronto tra std e consuntivo (feed-back) o tra due std fissati in epoche diverse (feed-forward), permetterà di evidenziare gli scostamenti, risalire alle cause e procedere agli aggiustamenti.

  4. Il ruolo degli standard (4) • Specialmente in epoca di turbolenza ambientale, agli std quantitativi si aggiungono std qualitativi. (Da soli gli std quantitativi non riescono a rappresentare adeguatamente le variabili critiche, realizzando gli opportuni bilanciamenti). • In seguito si aggiungeranno anche std quantitativi non valorizzati.

  5. Il ruolo degli standard (5) • Gli std di fattore produttivo indicano il rapporto normale o ideale tra quantità impiegata di una risorsa e risultato atteso e costituiscono strumento di orientamento all’efficienza: bisogna però individuare una relazione che esprima opportunamente e quantitativamente l’ottimizzazione dell’uso della risorsa. • La relazione input-output però però essere indagata solo all’interno di una fase produttiva o di un centro. • I fattori produttivi a costo fisso invece non si prestano a una massimizzazione nello sfruttamento tramite risparmio nei consumi. Il livello di efficienza dunque si può manifestare solamente tramite la misura dell’output (saturazione)

  6. Il ruolo degli standard (6) • La ricerca di std di risultato, finalizzati al controllo dei costi fissi non può però portare alla creazione di parametri illusori, basati su fattori di input. • Va ricordato che è l’efficacia che coglie la finalità d’impresa, mentre l’efficienza è una condizione accessoria che deve garantire la sopravvivenza e la possibilità di crescita in autonomia.

  7. La determinazione di std di fattore produttivo • Fasi del processo di determinazione (Coda): • - individuazione dei centri di costo • - definizione delle condizioni operative standard di ciascun centro • - determinazione degli standard unitari e fisici (coefficienti di produzione, rendimenti, ecc…)- standard monetari (prezzi standard dei fattori) • - determinazione dei volumi di produzione • - sviluppo dei costi standard di processo e di prodotto (e di componente) • NB: per il controllo di gestione, è importante che esista un’effettiva autonomia decisionale da parte del capo centro. Vanno pertanto individuati i centri ai quali si possono effettivamente applicare gli strumenti di controllo.

  8. Le condizioni operative standard (1) • Condizioni operative fondamentali: • - qualità dei prodotti • -volume della produzione fisica nell’unità di tempo, a mix costante • - rapporti quantitativi tra i prodotti, costante il volume della produzione fisica • - qualità dei fattori produttivi • - grado di efficienza degli operatori • - modalità di svolgimento dei processi produttivi • - condizioni operative non controllabili (es. clima, ecc…)

  9. Le condizioni operative standard (2) • Devono essere tipicizzabili i prodotti ( o i servizi), quindi identificabili. Deve essere tipicizzabile anche il processo (es. tracciabilità dei cicli di produzione). • Con queste premesse non ostano la flessibilità, l’innovazione e la qualità. • A tale proposito, prodotto tipico è quindi un prodotto le cui caratteristiche qualitative (dei materiali, dei momenti e delle modalità di controllo) devono essere predeterminate.

  10. La fissazione degli standard fisici unitari (1) • Lo std fisico unitario sta a rappresentare la quantità di un determinato fattore necessaria , in quel dato centro produttivo e nella realizzazione delle condizioni operative std predefinite, per l’ottenimento di un’unità di prodotto. • Dunque: cSTD = qSTD * pSTD • Lo std va inteso come parametro-obiettivo, utilizzabile sia nei centri produttivi finali che negli ausiliari. Vi sono state anche applicazioni agli uffici (con maggiori difficoltà).

  11. La fissazione degli standard fisici unitari (2) • Lo std fisico unitario può essere rappresentato da: • - consumi o fabbisogni std • - tempi std di produzione • Nell’individuazione degli std fisici unitari, ovviamente, si combinano variabili tecniche (prevalenti per i consumi) e variabili organizzative (prevalenti per i tempi-uomo).

  12. L’individuazione di prezzi unitari standard • Il prezzo std unitario è una variabile critica per il controllo in quanto la fissazione del prezzo std unitario è un momento importante nella formulazione degli obiettivi di budget.. Può essere opportuno affiancare al prezzo unitario anche indicatori esprimibili in termini qualitativi. • Importante è che il buyer (o chi per lui) sia investito di un’effettiva responsabilità

  13. Gli standard di processo (1) • Il problema principale consiste nei costi indiretti (var, semivar o fissi) che stanno crescendo percentualmente. • Al costo indiretto var si applica la solita tecnica del prezzo e quantità, salvo il fatto che il rapporto tra fattore e prodotto è mediato dalle modalità di impiego nel processo (es. fattori energetici e unità di prodotto, per il tramite del tempo macchina). Importante è l’individuazione delle condizioni operative std. • Per i costi semivariabili si può utilizzare il budget flessibile.

  14. Gli standard di processo (2) • Particolare complessità si ha nel caso di congiunzione tecnica (vecchia definizione: almeno per la parte principale del processo, non si possono produrre alcuni prodotti senza produrne anche altri, Marshall; per migliori def. Vedi Collini ( Controllo di gestione e processi aziendali CEDAM). • I costi congiunti sono due o più prodotti finali diversi ottenuti a partire da un unico insieme di m.p. o attraverso un unico processo produttivo (es. prodotti finali dalla macellazione di un bovino). • Le m.p. vengono trasformate in un unico modo fino a un certo punto, denominato split-off. • IL problema è quello di trovare una ragionevole base di allocazione per i costi sostenuti prima dello split-off. • Per i costi fissi, ci si pone ancora una volta l’obiettivo della massimizzazione del loro sfruttamento economico.

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