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OBIETTIVI DEL CORSO. Definire:Elementi di base sul concetto di terapia genica e cellulareScopi ed i limiti della disciplinaStrumenti utilizzati in terapia genicaApplicazioniConcetto di stem cells e loro uso in campo terapeuticoClonazione. PROGRAMMA DEL CORSO. Generalit? di terapia genicaColtu
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1. Modulo di terapia genica e cellulare
2. OBIETTIVI DEL CORSO Definire:
Elementi di base sul concetto di terapia genica e cellulare
Scopi ed i limiti della disciplina
Strumenti utilizzati in terapia genica
Applicazioni
Concetto di stem cells e loro uso in campo terapeutico
Clonazione
3. PROGRAMMA DEL CORSO Generalità di terapia genica
Colture di cellule primarie: principi ed applicazioni
Principi di cell banking
Regolazione dell'espressione
Applicazioni di plasmidi nudi
Vettori adenovirali
Vettori adenovirali: tossicità
4. PROGRAMMA DEL CORSO-II Vettori AAV
Vettori lentivirali e retrovirali
RNA interference-Applicazioni
Modelli animali per terapia genica
Cellule Embrionali staminali
Cellule staminali da tessuti adulti
Cellule staminali da midollo osseo
Biomateriali per terapia cellulare
Rigenerazione di tessuto osseo con MSCs
5. PROGRAMMA DEL CORSO-III Terapia genica di malattie metaboliche
Terapia genica di patologie cardiovascolari
Terapia genica di immunodeficienze congenite
Terapia genica e cellulare di malattie neuromuscolari: distrofia muscolare di Duchenne
Terapia genica di patologie respiratorie: fibrosi cistica
Terapia genica di tumori solidi
6. PROGRAMMA DEL CORSO-IV Rigenerazione tessuto cardiaco
Rigenerazione di epidermide e cornea con cellule staminali
Clonazione e reprogramming
Vaccini virali
7. COME STUDIARE… Un po’ di suggerimenti:
Venire a lezione
Scaricare la lezione prima laddove disponibile
Studiare dalle review presenti sul sito
Testo:
Terapia genica - Lollini - Ed. Zanichelli
8. TERAPIA GENICA Introduzione di un transgene in una cellula allo scopo di correggere un errore innato del metabolismo o per fornire una nuova funzione cellulare o per neutralizzare un prodotto espresso dalla cellula
9. NUMERO DI PUBBLICAZIONI SU TERAPIA GENICA
10. NUMERO DI PUBBLICAZIONI SU MEDICINA RIGENERATIVA
11. TERAPIA GENICA Cenni storici:
12. TERAPIA GENICA Cenni storici (continua):
13. SCOPI DELLA TERAPIA GENICA Correzione di un errore del metabolismo
Potenziamento di una funzione cellulare (terapia additiva)
Eliminazione di un prodotto cellulare (terapia ablativa)
14. VETTORI E CELLULE BERSAGLIO Vettori: veicolo per la trasduzione di un transgene
Virali e non virali
Cellule bersaglio: cellule in cui introdurre il transgene
Ex vivo o in vivo
15. VETTORI PER TERAPIA GENICA Virali
16.
Adenovirus
Retrovirus
Virus adeno-associati
Lentivirus (derivati da HIV)
Herpesvirus
Plasmidi nudi
Elettroporazione in vivo
Liposomi
Amine, proteine cariche positivamente VETTORI PER TERAPIA GENICA
17. CARATTERISTICHE DI UN VETTORE IDEALE PER TERAPIA GENICA
18. BARRIERE CELLULARI ED EXTRACELLULARI Cellulari: trasferimento del DNA all’interno della cellula
Membrana plasmatica
Extracellulari: passaggio del vettore dal punto di somministrazione alla cellula bersaglio
Barriera emato-encefalica
19. DURATA DELLA TRASDUZIONE Stabile: Espressione del transgene a lungo termine
Malattie metaboliche
Transiente: Espressione rapida e di corta durata
Vaccini a DNA, TG per tumori
20. TERAPIA GENICA IN VIVO Introduzione del DNA che esprime il gene di interesse nell’organismo sotto forma di plasmide nudo oppure mediante l’uso di vettori virali o non
21. TERAPIA GENICA IN VIVO
22. TERAPIA GENICA EX VIVO Introduzione del DNA codificante per il gene di interesse in cellule espiantate e re-introduzione delle cellule nell’organismo
23. TERAPIA GENICA EX VIVO
24. TIPO DI TRANSGENE cDNA
Cassetta biscistronica
Minigeni
Oligonucleotidi ed RNA decoy
25. cDNA Sequenza derivata da mRNA del transgene che si vuole esprimere
Possibilità di inserire alcune sequenze introniche
Spesso di piccole dimensioni quindi facile di inserire im molti tipi di vettori
Meno stabile - manca di siti di attacco alla membrana nucleare
Espressione fortemente condizionata da promotori, enhancers e segnali di poli-adenilazione
26. CASSETTA BISCISTRONICA Necessaria quando l’attività del transgene terapeutico è difficilmente monitorabile
Internal ribosomal entry site (IRES) permette un nuovo inizio di traduzione
Aggiunta in coda di un gene reporter (facilmente evidenziabile)
27. MINIGENE Derivati dell’intero gene
Presenza di sequenze introniche
Stabili
Possibilità di utilizzo solo con vettori ad alta capacità
28. OLIGONUCLEOTIDI ED RNA DECOY Sintetici
Facili da ottenere puri ed in grosse quantità
Funzione inibitoria
Trasduzione transiente
29. GENI REPORTER Transgeni facilmente evidenziabili mediante istochimica o metodi immunologici utilizzati per monitorare l’efficienza di un vettore
30. GENI REPORTER Secreti: AAT, AFP, SEAP
Monitoraggio nel tempo senza sacrificio dell’animale da esperimento
Dosaggio immunologico oppure attività enzimatica
Intracellulari: b-GAL, GFP, CK, luciferasi
Analisi di tropismo ed espressione del vettore
Monitoraggio a lungo termine (GFP in retina)
31. ANALISI DELL’ANIMALE DA LABORATORIO
32. ANALISI DELL’ANIMALE DA LABORATORIO
39. ULTERIORI INFORMAZIONI