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FARMACI E SPORT: cenni storici sulla legislazione

FARMACI E SPORT: cenni storici sulla legislazione. 1963: Prima legislazione nazionale anti-doping (Francia). 1965: Seconda legislazione nazionale anti-doping (Belgio). 1967: Si stabilisce Commissione Medica del Comitato Olimpico Internazionale (morte in TV di Simpson al Tour de France).

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FARMACI E SPORT: cenni storici sulla legislazione

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  1. FARMACI E SPORT: cenni storici sulla legislazione • 1963: Prima legislazione nazionale anti-doping (Francia) • 1965: Seconda legislazione nazionale anti-doping (Belgio) • 1967: Si stabilisce Commissione Medica del Comitato Olimpico Internazionale (morte in TV di Simpson al Tour de France) • 1968: La Commissione Medica del C.I.O. dà una definizione di doping e presenta una lista di sostanze proibite • 1968 (Olimpiadi di Città del Messico):iniziano i test sugli atleti

  2. L’EUROPA E LA LOTTA CONTRO IL DOPING • 1989: Strasburgo - Convenzione contro il Doping del Consiglio d’Europa • 1998-1999: Clamorosi e ben noti casi di doping: calcio, ciclismo • 1999: Istituzione della Agenzia Internazionale Anti-Doping (WADA) in accordo tra CIO e EU • 2000: l’Agenzia vara un “EU Action Plan against drugs 2000- 2004” che include obiettivi nella lotta al doping • 2000: Lille - European Sports Forum Salvo rare eccezioni, tutti gli Stati Membri dell’EU seguono, nei loro regolamenti sportivi, le direttive del CIO in particolare riguardo alla classificazione delle sostanze

  3. World Anti-Doping AgencyObiettivi per l’azione comunitaria nella lotta contro il doping • Informazione e prevenzione • Coordinamento nelle legislazioni • Chiara definizione di “Doping” • Comune lista delle sostanze dopanti • Standardizzazione delle metodologie • Specifica protezione della salute dei giovani atleti • Salvaguardia della credibilità dell’antidoping

  4. Codice WADA Rappresenta il documento fondamentale ed universale su cui si basa il Programma mondiale antidoping ed enuncia le responsabilità degli attori coinvolti. Armonizza regole e procedure che in precedenza variavano a seconda del paese e della disciplina sportiva. Il Codice va oltre una mera definizione del doping, dichiarandolo una violazione secondo le seguenti disposizioni: - accertamento di una sostanza o di un metodo proibito - uso o tentato uso - rifiuto oppure omissione di sottoporsi al controllo  - violazione dell’obbligo di notifica dei luoghi di permanenza - manomissione della procedura di controllo - possesso di sostanze vietate da parte dell’atleta o del personale di supporto - commercio di sostanze - somministrazione o tentata somministrazione

  5. Standard internazionali Precisano le disposizioni del Codice WADA tendendo ad armonizzare gli specifici aspetti di natura tecnica ed operativa del Programma mondiale antidoping, in particolare la lista del doping, i controlli antidoping, i laboratori accreditati e le esenzioni a fini terapeutici. Gli Standard internazionali sono quattro:    1. Lista delle sostanze vietate e dei metodi proibiti (Lista del doping)    2. Standard per esenzioni a fini terapeutici    3. Standard per le modalità dei controlli antidoping    4. Standard per laboratori antidoping Regole di buona prassi / direttive Di concerto con altri partner la WADA sviluppa dei modelli procedurali per settori affini alla lotta al doping. Queste direttive hanno valore di raccomandazioni e propongono alle organizzaioni antidoping e alle federazioni delle soluzioni innovative alle varie problematiche del doping come ad es. la notifica dei luoghi di permanenza («whereabout information»), le direttive destinate alle federazioni internazionali o la procedura da seguire nei controlli atnidoping. Il Codice WADA, gli Standard internazionali e le direttive possono essere consultati sul sito WADA.

  6. Riassunto dei punti principali del codice antidoping WADA 1) Funziona sulla base di standard internazionali elaborati in collaborazione con i firmatari del codice e i governi che hanno firmato la risoluzione di Copenhagen il 5/3/2003.   a) Standard internazionali uguali per tutti i laboratori b) Standard internazionali uguali per tutti circa l’uso di sostanze soggette a restrizione a fine terapeutico c) Srandard internazionali uguali per tutti  per le modalità di controllo   2) il rispetto degli standard è obbligatorio I controlli Li possono fare: WADA, Cio, Federazioni Internazionali, Federazioni Nazionali, Organismi nazionali deputati (CVD per l’Italia) 3) Nel codice vi sono anche modelli di regole e regolamenti di funzionamento dell’attività antidoping cui potersi rifare (tali modelli sono usabili ma non obbligatoriamente) 4) La prima parte del codice enuncia le regole e i principi dell’antidoping che debbono essere seguiti dai Comitati Olimpici Internazionali, le Federazioni sportive  Internaziionali, gli organismi di controllo nazionali. 5) anche le organizzazioni responsabili dei grandi eventi sportivi debbono seguire le regole WADA

  7. ENUNCIAZIONE DELLE SOSTANZE VIETATE ELENCAZIONE ESEMPLIFICATIVA DI SOSTANZE E PRATICHE CONSIDETATE “DOPING” CLASSI DI SOSTANZE VIETATE PRATICHE VIETATE CLASSI DI SOSTANZE VIETATE IN CERTE CONDIZIONI CODICE ANTIDOPING CIO

  8. NORMATIVE ANTIDOPING • NORME CIO (Comitato Olimpico Internazionale)- WADA (World Anti-Doping Agency) • LEGGE 14/12/2000 N°376 • REGOLAMENTO CONI DEL 30/06/05 (22/12/05) • DMS 7/8/2002 • DMS 19/11/2002 • DMS 03/02/2006 • DMS 04/04/2008 • DMS 12/03/09 • DMS 19/04/10 • REGOLAMENTI SPECIALI

  9. COS‘E‘ IL DOPING?(definizione del Comitato Olimpico Internazionale) Dopingis the use by athletes ofbanned substancesor methods that mayenhance performance.

  10. PRELIEVI E CONTROLLI • DISPOSTI DAL CONI E DALLE FSN • DISPOSTI DAL MINISTERO DELLA SALUTE

  11. Fase 1: PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO • (in gara) • International Standard for Testing (World Anti-Doping Code, 2003) e Regolamento Anti-Doping cui è soggeto l’evento sportivo definiscono i Criteri generali di selezione • Ordine in cui si classificano gli atleti • Sorteggio di alcuni nominativi di partecipanti o intere squadre • Combinazione di entrambi i criteri

  12. Fase 1: PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO • (fuori gara) • Organismo di controllo tiene registro aggiornato degli atleti di squadre nazionali per singola disciplina • CIO, AMA (Agenzia Mondiale Anti-Doping), Comitati Olimpici Nazionali, Federazioni Sportive sorteggiano nominativi da sottoporre a controllo

  13. Fase 2:notifica all’atleta redatta dal responsabile del campionamento (per evitare rischi di adulterazioni del campione) Fase 3:Stazione di Campionamento Raccolta dati anagrafici dell’atleta ed eventuali sue dichiarazioni di assunzione di farmaci o altre sostanze Prelievo del campione. Urina: a) atleta sceglie contenitore sigillato in cui raccogliere l’urina b) sceglie altri due contenitori sigillati (A e B) nei quali ripone rispettivamente 2/3 e 1/3 dell’urina raccolta c) i due contenitori vengono messi in altri due contenitori e sigillati Controllo su urina rimasta del pH (5-7) e peso specifico non inferiore a 1,01

  14. Sangue: • Procedura di prelievo regolamentata dall’Annex D dell’International Standard for Testing (AMA 2003) • Si articola in: • Obiettivi (salute e sicurezza atleta, quantità, qualità e integrità campione) • Responsabilità (raccolta, sigillo, identificazione, conservazione e spedizione da parte dell’addetto alla raccolta) • Requisiti descrizione di tutta la parte pratica del prelievo del campione di sangue

  15. ADULTERAZIONE • Alterazione volontaria delle caratteristiche di un campione allo scopo di falsare i risultati dei controlli eseguiti sullo stesso • Si possono distinguere in: • Flushing: massiva ingestione di liquidi con lo scopo di diluire gli analiti nell’urina (misurazione livelli di creatinina) • Sostituzione: scambio del campione di urina • Additivazione: aggiunta di sostanze al campione con lo scopo di alterarne il risultato analitico. Possono agire sia da interferenti che da reagenti nei confronti degli analiti da determinare (es. ipoclorito di sodio)

  16. CONTROLLI COMBINATI SANGUE-URINE I test ematici sono oggi ampiamente accettati come tecnica per limitare l’uso di sostanze dopanti, che possono avere gravissimi effetti sulla salute psico-fisica dell’atleta, e nel salvaguardare la lealtà dello sport. Attualmente sono finalizzati esclusivamente alla ricerca di parametri riconducibili all’uso di EPO e/o dei suoi analoghi, poi necessariamente da confermarsi con l’esame antidoping sulle urine, unico test valido per l’eventuale applicazione di sanzioni. Il prelievo di sangue non sembra violare l’integrità fisica e mentale dell’atleta e la procedura di per sé non comporta rischi di sorta, ove si escluda la remota eventualità di un piccolo e transitorio ematoma nella sede del prelievo. All’atleta viene richiesto in piena libertà il consenso informato che l’atleta firma volontariamente e consapevolmente. La privacy è strettamente garantita e l’atleta stesso potrà controllare di persona sia le modalità del prelievo sia l’effettiva corrispondenza tra il campione prelevato e la persona dell’atleta.

  17. Il doping è un reato penale, punito fino a tre anni di reclusione (che possono diventare di più se insorgono danni effettivi per la salute), se ad essere indotto ad assumere sostanze vietate per doping è un minorenne o se, a distribuire le sostanze, è un dipendente del CONI. Solo in presenza di condizioni patologiche dell´atleta documentate e certificate da un medico e verificata l´assenza di pericoli per la salute, è consentito un trattamento specifico con sostanze vietate per doping e la possibilità di partecipare ugualmente alle competizione sportiva. Ma anche in questo caso il trattamento deve rispondere a specifiche esigenze terapeutiche e la documentazione deve essere conservata e tenuta sempre a disposizione dall´atleta.

  18. Le pene • La presenza nel fisico di una sostanza proibita, dei suoi metaboliti o dei suoi markers ; l’uso o il tentativo d’uso di sostanze o metodi proibiti; il possesso di sostanza o metodo proibito; il rifiuto dei controlli; la falsificazione o il tentativo di falsificazione dei controlli comportano: due anni di sospensione alla prima infrazione; sospensione a vita alla seconda. • La lista delle sostanze proibite PUO’ identificare sostanze specifiche che possono portare ad una violazione del regolamento e che sono contenute in alcune medicine e sono meno suscettibili di effetti dopanti. In questo caso la pena sarà dall’avvertimento, alla multa alla sospensione massimo fino ad un anno alla prima infrazione; due anni per la seconda infrazione; sospensione a vita per la terza. 

  19. Le pene b) La somministrazione o tentativo di somministrazione di sostanza o metodo proibito comporta da quattro anni, alla sospensione a vita. c) Se la violazione dei regolamenti riguarda un minore le pene si accrescono e prevedono la sospensione a vita di tecnici, allenatori, massaggiatori, medici, dirigenti, ecc. eventualmente coinvolti. d) si lascia alle organizzazioni deputate ai controlli la facoltà di stabilire l’entità del periodo di sospensione in caso di violazione dell’obbligo di dare la reperibilità per i test. 

  20. ESENZIONE A FINI TERAPEUTICI Il codice WADA autorizza gli atleti e i loro medici a richiedere un’esenzione per fini terapeutici ovvero il permesso di utilizzare ai fini terapeutici sostanze o metodi contenuti nelle lista delle sostanze vietate. L’atleta dovrà inoltrare la domanda almeno 21 giorni prima della partecipazione di una gara. La domanda deve contenere la dichiarazione di un medico debitamente qualificato che attesti la necessità dell’utilizzo della sostanza e che spieghi le ragioni per cui non è possibile utilizzare un altro farmaco permesso per il trattamento della patologia in questione. Devono esser specificati posologia, frequenza, via e durata di somministrazione della sostanza Tale certificazione deve essere trasmessa almeno 21giorni prima delle competizioni alla Commissione Antidoping del CONI indicando che si tratta di una esenzione per fini terapeutici. L’atleta e la WADA riceveranno successivamente un certificato di esenzione che comprende le informazioni relative alla durata dell’autorizzazione e delle condizioni di tale esenzione.

  21. PROCESSO ABBREVIATO DI ESENZIONE PER FINI TERAPEUTICI • La domanda di esenzione non verrà autorizzata retroattivamente ad eccezione dei seguenti casi: • è stato necessario un trattamento di emergenza o un trattamento per una patologia medica acuta • a causa di circostanze eccezionali, il richiedente non ha avuto la possibilità o il tempo sufficiente per sottoporre la sua domanda prima del controllo antidoping • In questi casi è possibile ottenere un processo abbreviato per la domanda di esenzione per fini terapeutici esclusivamente per l’uso di beta 2 agonisti per via inalatoria e glucocorticoidi per vie non sistemiche. • Per ottenere l’esenzione di una delle suddette sostanze, l’atleta deve fornire una dichiarazione medica che ne giustifichi la necessità terapeutica, contenente il nome del farmaco la la via di somministrazione e la durata del trattamento. • Sarà cura dell’atleta inviare rapidamente tale certificazione alla Commissione Antidoping del CONI specificando che si tratta di una richiesta di processo abbreviato di esenzione per fini terapeutici.

  22. potenziamento muscolare (steroidi, eritropoietina, GH) stimolazione sistema nervoso simpatico (amfetamine, cocaina..) per migliorare performance psichiche e fisiche uso ricreazionale (alcool, marijuana) interessi e pressioni ambientali (sistema economico-sportivo) “mistica del successo” (sportivi amatoriali) facile reperibilità di specialità medicinali ad effetto dopante Motivazioni che inducono all’impiego di sostanze dopanti

  23. LISTA DELLE CLASSI DI SOSTANZE VIETATE (D.M.S. 19/04/10) Proibite IN e FUORI GARA S1 Agenti anabolizzanti S2 Ormoni e sostanze correlate S3 Beta-2 agonisti S4 Antagonisti e modulatori ormonali S5 Diuretici e agenti mascheranti Proibite solo IN GARA S6 Stimolanti S7 Narcotici S8 Derivati della cannabis sativa e indica S9 Corticosteroidi Proibite solo IN PARTICOLARI SPORT P1 Alcool P2 Betabloccanti

  24. S1 AGENTI ANABOLIZZANTI 1. Steroidi Anabolizzanti Androgeni Sintetici:clostebol, fluossimesterone, metandienone, metenolone, nandrolone, 19-norandrostenediolo, 19-norandrostenedione,ossandrolone, stanozololo … e sostanze affini Naturali:androstenediolo, androstenedione, deidroepiandrosterone (DHEA), diidrotestosterone (DHT), testosterone* … e sostanze affini *Testosterone/Epitestosterone > 6 = possibile violazione

  25. METABOLISMO DEL TESTOSTERONE Il Testosterone si forma dal colesterolo attraverso 2 possibili vie (delta 4 e delta 5) anche se la via delta 4 sembra quella piu' utilizzata nel testicolo umano. Il testosterone e' responsabile dei caratteri sessuali secondari del maschio. Viene principalmente secreto dalle cellule di Leydig ed e' prodotto anche a livello surrenalico e nell'ovaio. La maggior parte del testosterone circola legato alle proteine di trasporto (SHBG ed albumina). Una piccola parte e' libera ed e' disponibile a penetrare nelle cellule degli organi bersaglio.

  26. Principali steroidi anabolizzanti utilizzati in campo "doping" NOME FARMACOLOGICO SPECIALITÀ FARMACEUTICA DOSI TERAPEUTICHE DOSI "DOPING"* Oxymetholone Anadrol,Oxybolone 25-50 mg/die per os. 50-150 mg/die per os. Oxandrolone Anavar 2,5-5 mg/die per os. 15-20 mg/die per os. Testosterone Undecanoato Andriol 40-60 mg/die per os. 200 mg/die per os. Nandrolone Decanoato Deca-Durabolin 50 mg/ settimana i.m. 200-400 mg/settimana i.m. Nandrolone Undecanoato Dynabolon 80,5 mg/settimana i.m. 170-340 mg/settimana i.m. Methandrostenolone Dianabol,Nerobol,Stenolon 15-30 mg/die per os. 50-250 mg/die per os. * i dosagggi riportati sono solo indicativi, desunti da dosaggi plasmatici eseguiti in occasione di controlli antidoping o sulla base di autodichiarazioni occasionali. Secondo alcuni esperti sono estremamente sottostimati.

  27. Se uno steroide androgeno anabolizzante può essere prodotto naturalmente dall’organismo, un campione biologico sarà considerato contenente tale sostanza proibita quando la concentrazione della sostanza proibita o dei suoi metaboliti o marker e/o qualora la presenza di un rapporto di concentrazione nel campione dell’atleta, pertinente la sostanza, differisce in misura così elevata dai valori normalmente riscontrati nell’uomo, che è improbabile poterla considerare compatibile con una normale produzione endogena. Un campione biologico non deve essere considerato come contenente una sostanza proibita ogni qual volta l’atleta fornisce prova che la concentrazione della sostanza proibita o dei suoi metaboliti o marker e/o che il rapporto di concentrazione rilevato nel campione dell’atleta è attribuibile ad una condizione fisiologica o patologica.

  28. In ogni caso, e per qualsiasi concentrazione, il campione biologico dell’atleta sarà considerato contenente una sostanza proibita e il laboratorio fornirà un riscontro analitico di positività se, sulla base di una metodica analitica affidabile (es. IRMS), il laboratorio può dimostrare che la sostanza proibita è di origine esogena. In questo caso, non sono necessarie ulteriori indagini. Quando un laboratorio ha riscontrato un valore del rapporto T/E superiore a sei (6) a uno (1), e tutte le metodiche analitiche affidabili utilizzate (ad esempio l’ IRMS) non hanno accertato la natura esogena della sostanza , è necessario condurre ulteriori indagini attraverso il riesame dei tests precedenti o con l’esecuzione di altri tests, allo scopo di accertare se il risultato sia da ricondurre ad una condizione fisiologica o patologica , oppure sia da attribuire ad una sostanza proibita di natura esogena.

  29. Nel caso del 19-Norandrosterone (metabolita del nandrolone), il dato analitico di positività riscontrato da un laboratorio e’ considerato una prova scientificamente valida della natura esogena della sostanza proibita. In questo caso, non sono necessarie ulteriori indagini. La presenza di altre sostanze con una struttura chimica simile o un effetto(i) biologico(i) simile(i), di marker diagnostico(i) o di fattori di rilascio di un ormone tra quelli sopra elencati o di ogni altro(i) riscontro(i) che indichi(no) che la sostanza rilevata sia di origine esogena, verrà considerata indicativa dell’uso di una sostanza proibita e sarà riportata come un riscontro analitico di positività. In caso di mancata collaborazione dell’atleta allo svolgimento delle indagini, il campione biologico dell’atleta sarà considerato come contenente una sostanza proibita.

  30. STEROIDI ANABOLIZZANTI ANDROGENI EFFETTI DOPANTI • Effetti anabolizzanti • Riduzione dei tempi di recupero • Comportamento aggressivo • Maggiore competitività EFFETTI COLLATERALI • Cardiovascolari •  Volemia (+15%, associata a ritenzione idro-salina) • Ipertensione (?) • Cardiomiopatia •  Trigliceridi e colesterolo,  LDL,  HDL ( rischio cardiopatia coronarica?) •  Aggregazione piastrinica ( rischio eventi trombotici?) • Epatico-renali (ittero, carcinoma) • Sessuali (sterilità,  libido, ginecomastia, mascolinizzazione in donne) • Tendinei (indebolimento, lesioni) • Metabolici ( tolleranza al glucosio) • Psicologico-comportamentali (euforia, aggressività, depressione, dipendenza)

  31. Pressione arteriosa – ipertensione Pelle – acne– seborrea– segni degli aghi sui muscoli– calvizie negli uomini– irsutismo– ittero Testa e collo – occhi itterici– abbassamento della voce Torace – ginecomastia negli uomini– riduzione del seno nelle donne Addome – ingrossamento del fegato Apparato genitale e urinario – atrofia testicolare e ipertrofiaprostatica negli uomini– ipertrofia del clitoride nelle donne Apparato muscoloscheletrico – ipertrofia dei muscoli– edema dovuto a ritenzione idrica Effetti fisici dell’ uso di steroidi anabolizzanti

  32. EFFETTI PSICHICI Euforia, ipomania, mania, grandiosità Disforia, depressione, irritabilità, ansia Labilità emotiva, umore variabile Tendenza al suicidio Aumento dell’energia Diminuzione delle energia e della resistenza alla fatica durante l’astinenza Aggressività Modificazioni della libido (aumento o diminuzione) Paranoia Psicosi: allucinazione e deliri Dipendenza

  33. Come viene ricercato il testosterone dall'antidoping La quantità di testosterone nel circolo ematico varia nel corso della giornata alternandosi in continuo fasi di sintesi, metabolismo e smaltimento; pertanto per poter avere il reale profilo dell’atleta occorre effettuare il prelievo sia in condizioni di attività che di riposo e lontano da somministrazione di farmaci (almeno 48 ore).La determinazione del testosterone libero, cioè quello attivo dal punto di vista metabolico, è decisamente affidabile ma purtroppo è costosa e difficile.Viene sostituita in modo soddisfacente con la determinazione del testosterone totale, dell’albumina e delle SHBG da cui si ottiene il valore del testosterone libero mediante sistemi particolari di calcolo.

  34. Testosterone: utilizzo come sostanza dopante Il testosterone viene utilizzato per le sue proprietà anabolizzanti in senso generico: favorisce l’accrescimento della massa e della forza muscolare e diminuisce la sensazione di affaticamento.Sembra accertato che l’effetto anabolico sia costituito da due fasi: una diretta che si basa sull’attivazione dei recettori cellulari di tipo androgeno responsabili della stimolazione anabolica ed una indiretta costituita dal blocco di quei particolari recettori cellulari responsabili della stimolazione catabolica.Ha anche un effetto induttivo sulla sintesi dell’eritropoietina favorendo l’aumento di produzione dei globuli rossi.

  35. Come viene ricercato il testosterone dall'antidoping Una procedura alternativa consiste nel determinare il rapporto plasmatico testosterone/epitestosterone: il rapporto deve essere inferiore a 6 per non costituire violazione ad un controllo antidoping. L’epitestosterone si diversifica dal testosterone per la posizione rispetto al piano della molecola dell’ossidrile (-OH) legato all’atomo di carbonio 17 (isomeria cis-trans), ed è una molecola del tutto inattiva dal punto di vista fisiologico. Questo tipo di analisi è comunque fortemente condizionata dalla situazione del singolo per cui è necessario di volta in volta procedere con un controllo sistematico di tutti i dati disponibili relativi ad analisi precedentemente effettuate sul singolo stesso.

  36. Come viene ricercato il testosterone dall'antidoping Recentemente è stato messo a punto un metodo analitico che determina il rapporto 13C/12C nelle urine, dove 13C è un isotopo del carbonio.La metodica si basa sul fatto che il testosterone ottenuto per sintesi e commercializzato dalle case farmaceutiche ha un basso quantitativo di 13C essendo basso questo valore nelle sostanze di origine vegetale utilizzate per la sua sintesi (principalmente diosgenina e stigmasterolo).Questa metodica è molto valida e viene applicata quando il rapporto fra testosterone ed epitestosterone suggerisce la presenza di situazioni sospette e meritevoli di ulteriori e più approfondite indagini. 

  37. ANALISI PER LA RICERCA DI ANABOLIZZANTI EPITESTOSTERONE > 10 ng/ml 19-NORANDROSTERONE > 2 ng/ml (uomini) 19-NORANDROSTERONE > 5 ng/ml (donne) RAPPORTO T/E > 6 SALBUTAMOLO > 1000 ng/ml (anabolizzante)

  38. ANALISI GAS-MASSA SU CAMPIONI URINARI Le analisi sono effettuate tramite spettrografi di massa che consentono di effettuare giornalmente controlli di routine (screening) per appurare la presenza di un gran numero di sostanze in una quantità elevata di campioni di urina. Ciò ha permesso che divenisse possibile con il metodo della HRMSrilevare la presenza di ormoni steroidei anabolizzanti.

  39. ANALISI DEI CAPELLI La figura 7a mostra il cromatogramma, relativo alla determinazione spettrografica HRMS della presenza di clenbuterolo, nel caso di un risultato negativo ottenuto su un campione di capelli normali (figura 7a) e nel caso di un risultato positivo ottenuto su un campione di capelli due mesi dopo che era stata sospesa una somministrazione terapeutica di 60 microgrammi di clenbuterolo al giorno per ridurre le contrazioni uterine (figura 7b). Perciò la presenza di clenbuterolo è stata dimostrata inequivocabilmente ancora due mesi dopo la sua somministrazione.

  40. S2 ORMONI E SOSTANZE CORRELATE • Gonadotropine - derivati e complessi • Antigonadotropine e derivati • Corticotropine e derivati • Somatropina e fattori di rilascio • Ormoni liberatori delle gonadotropine • Eritropoietine - derivati e complessi e altri agenti che stimolano l'eritropoiesi • Insulina umana - derivati e complessi • altre insuline di origine animale o di sintesi • IGF1 - derivati e complessi, ivi compresi i Mechano Growth Factors

  41. GONADOTROPINE EFFETTI DOPANTI • hCG, gonadotropine ipofisarie (LH o ICSH) e sintetiche (tamoxifen, ciclofenile, clomifene)  stimolano cellule di Leydig a produrre testosterone e i suoi metaboliti • Previene atrofia testicolare indotta da testosterone esogeno • Uso come agenti mascheranti (rapporto T/E nella norma) EFFETTI COLLATERALI • Gli stessi degli steroidi anabolizzanti androgeni (con ginecomastia più accentuata)

  42. CORTICOTROPINE EFFETTI DOPANTI • ACTH e tetracosactide (i primi 24 aminoacidi) in somministrazione parenterale acuta  stimolano la rapida produzione di corticosteroidi endogeni • Si ricercano gli effetti anti-infiammatori ma soprattutto quelli euforizzanti dei cortisonici EFFETTI COLLATERALI • Quelli propri dei corticosteroidi

  43.  Viscosità sangue  Pressione arteriosa Ipertrofia ventricolare TROMBOSI ICTUS SCOMPENSO CARDIACO Con esercizio fisico: emoconcentrazione disidratazione ERITROPOIETINA (hrEPO) EFFETTI DOPANTI •  Produzione globuli rossi   capacità di trasporto di O2 ai muscoli • Migliora le prestazioni a base aerobica e migliora il recupero EFFETTI COLLATERALI Ematocrito troppo alto (> 50%) A lungo termine:inibizione produzione EPO endogena, policitemia, leucemia acuta

  44. ERITROPOIETINA SINTETICA • DarbepoetinaoNESP(Novel Erithropoiesis Stimulating Ptotein) oARANESP: EPO sintetica prodotta dalla Amgen, LA, USA • Più costosa di EPO, ma 10 volte più efficace • Ha un’emivita molto maggiore rispetto all’EPO: si può somministrare anche una sola volta a settimana (e.v. o s.c.) • Gli effetti si hanno dopo circa 8 giorni: • Ematocrito (Hct) fino al 60% • Miglioramento disponibilità di O2 tra il 9% e il 20%

  45. SISTEMA GH-IGF EFFETTI DOPANTI •  Massa muscolare,  lipolisi (migliora la definizione muscolare) •  Altezza in bambini • Molti degli effetti del GH sono mediati dalle somatomedine (IGF-1 insuline-like growth factor, IGFBP-3, IGFBP-2, ALS, insulina) • Numerosi fattori si pensa possano aumentare la secrezione di GH: stress, attività fisica, digiuno, sonno, estrogeni, androgeni, beta-bloccanti, dopamino-mimetici, L-arginina EFFETTI COLLATERALI • Alterazioni scheletriche (allargamento estremità dita, orbite, mandibola) • Cardiomegalia • Astenia muscolare • Alterazioni metaboliche (iperglicemia, iperlipidemia) • Ispessimento cutaneo (pelle “a elefante”) • Altre (artrite, impotenza)

  46. S3 BETA-2 AGONISTI Beta-2 agonisti Bambuterolo, clenbuterolo, fenoterolo, formoterolo*, reproterolo, salbutamolo*, salmeterolo, terbutalina … e sostanze affini *consentiti per via inalatoria e con presentazione di giustificazione medica PRIMA della gara EFFETTI COLLATERALI • Cefalea • Nausea, giramenti di testa • Ansia • Tachicardia, aritmie • Ipotensione • Morte improvvisa (?) EFFETTI DOPANTI • Effetti anabolizzanti ad alte dosi • Aumento masse muscolari scheletriche • Diminuzione grasso corporeo

  47. BETA-2 AGONISTI Tutti i Beta-2 agonisti, inclusi i loro isomeri D- e L- sono proibiti. Fanno eccezione il formoterolo, il salbutamolo, il salmeterolo e la terbutalina, che richiedono un’esenzione a fini terapeutici abbreviata, quando somministrati per inalazione. Nonostante sia stata concessa un qualsiasi tipo di esenzione a fini terapeutici, una concentrazione di salbutamolo (in forma libera e glucuronata) superiore a 1000 ng/ml, verrà considerata un riscontro analitico di positività, a meno che l'atleta non dimostri che tale risultato anomalo sia dovuto ad un uso terapeutico del salbutamolo, assunto per via inalatoria.

  48. S4 ANTAGONISTI E MODULATORI ORMONALI • Inibitori della aromatasi • Modulatori selettivi dei recettori per gli estrogeni • Altri antiestrogeni • Agenti modificanti la funzione della miostatina

  49. S5 DIURETICI Si definiscono diuretici quei farmaci che determinano, con meccanismi diversi, unaumento della produzione renale di urina. La loro somministrazione avviene sempre sotto stretto controllo medico per le notevoli ripercussioni che possono avere sull’equilibrio idrico ed elettrolitico dell’organismo. Gli sportivi utilizzano i diuretici per due ragioni :1) ridurre il peso rapidamente in alcuni sport ad es. il pugilato dove si viene divisi in categorie di peso. 2) aumentare la velocità di eliminazione,tramite l’urina delle sostanze dopanti assunte o ridurre la loro concentrazione nelle urine nel tentativo di nasconderle. L’eccessiva perdita di liquidi però può portare gli sportivi a gravi rischi e a conseguenze pericolose (disidratazione, collasso) poiché durante l’attività fisica inevitabilmente già si perde una grande quantità di liquidi con la sudorazione.

  50. S6 STIMOLANTI Comprendono vari tipi di farmaci che incrementano la vigilanza, riducono la fatica, il senso di fame e possono aumentare la competitività e l’aggressività. Il loro uso può produrre una diminuzione della capacità di autocontrollo che potrebbe portare a situazioni di pericolo sia per se stessi che per gli altri. L’amfetaminae le sostanze affini sono stati i farmaci più utilizzati e che hanno prodotto i maggiori danni tra i praticanti le attività sportive, essendo state responsabili di vari casi di morte di atleti. Altre sostanze stimolanti sonol’efedrina, le sostanze affini, presenti in numerosi decongestionanti nasali e la cocaina. Rientrano tra gli stimolanti anche i beta 2-agonisti (farmaci antiasmatici), utilizzati in ambito sportivo per il loro effetto di stimolo sulla ventilazione oltre che sull’attività contrattile del cuore. Effetti:Stimolazione sul S.N.C. con aumento dell’attenzione, della competitività,riduzione della sensazione di fatica. Aumento della frequenza cardiaca, riduzione del senso di fame. Effetti avversi:Tossicomania, aggressività, insonnia,psicosi. Nel sistema cardiocircolatorio provocano gravi danni con rischio di infarto e arresto cardiaco.

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