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Il nuovo obbligo di istruzione. Fiore Ricciardelli Ministero Pubblica Istruzione. LE DEBOLEZZE DEL SISTEMA EDUCATIVO ITALIANO. Il sistema nel suo complesso presenta forti divari ….
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Il nuovo obbligo di istruzione Fiore Ricciardelli Ministero Pubblica Istruzione
Il sistema nel suo complesso presenta forti divari … Punteggio medio in matematica degli studenti quindicenni e varianza dei risultati in alcuni paesi OCSE. Anno 2003. Fonte:OCSE-PISA
PUNTI DI CRITICITA’ DEL SISTEMA ITALIA • SCARSA MOBILITA’ SOCIALE • DEBOLE VERTICALITA’ DEL SISTEMA SCOLASTICO E DI FORMAZIONE • FORMAZIONE PROFESSIONALE NON FA SISTEMA • DEBOLE RAPPORTO TRA SCUOLA E FORMAZIONE PROFESSIONALE • QUALIFICHE PROFESSIONALI RAGGIUNTE DAL 79% (MEDIA U.E. = 85%) • ABBANDONI AL 17% (MEDIA U.E. = 15,5%) • 30% ritardi di 1 o 2 anni deficit competenze di base
DISTANZA TRA ITALIA E EUROPACi sono stati significativi progressi nella quantità di istruzione … Partecipazione all’istruzione secondaria superiore nella fascia di età tipica. Fonte: ISTAT
Ma soprattutto esiste un problema di qualità:gli studenti italiani “ricchi di competenze” sono troppo pochi, Percentuale di studenti 15-enni con competenze matematiche tali da risolvere problemi complessi. Anno 2003. Fonte: OCSE-PISA
mentre quelli “poveri di competenze” sono troppo numerosi. Percentuale di studenti 15-enni con competenze in matematica e in lettura inferiori al primo livello in alcuni paesi OCSE. Anno 2003. Fonte: OCSE-PISA
Esiste poi un grave divario fra Nord, Centro e Sud …che non è interamente spiegato dal contesto territoriale del Sud … Percentuale di studenti 15-enni con competenze inferiori al primo livello. Anno 2003. Fonte: OCSE-PISA
e la disparità territoriale persiste per tipologia di scuola. Punteggio medio e percentuale di studenti quindicenni con competenze matematiche tali da risolvere problemi complessi per macro-area e tipologia di scuola (media OCSE=500). Anno 2003. Fonte: OCSE-PISA
60,0 12,0 50,0 10,0 40,0 8,0 insegnanti per 100 studenti percentuale di copertura del tempo pieno 30,0 6,0 20,0 4,0 10,0 2,0 0,0 0,0 Friuli Lazio Sicilia Puglia Molise Liguria Veneto Umbria Marche Abruzzo Calabria Toscana Emilia R. Piemonte Sardegna Basilicata Campania Lombardia % alunni a tempo pieno Insegnanti per 100 studenti …e sussiste un’ampia variabilità territoriale, non correlata con la quantità di servizio offerto Numero di insegnanti (senza sostegno) per 100 studenti nella primaria e copertura del tempo pieno, a.s.2005-2006.Fonte: MPI
La spesa per l’istruzione non è inferiore in Italia rispetto ad altri paesi …
… è contenuta la quota in conto capitale ed è più bassa la parte corrente destinata a spese diverse dalla remunerazione del personale. Composizione della spesa per l'istruzione scolastica. Anno 2003. Fonte: OCSE
La distinzione tra organico di diritto e di fatto crea opacità e incertezze e frena l’applicazione di indirizzi generali Scostamenti tra organico di fatto e organico di diritto ed evoluzione
Fonte: OCSE L’elevato rapporto insegnanti / studenti dipende, oltre che dalle caratteristiche del territorio, da previsioni normative (orario scolastico, le modalità per il sostegno ai diversamente abili ... • una rete di oltre 42 mila sedi scolastiche • un impegno orario in aula elevato (tempo pieno in tutta la scuola dell’infanzia e nel 25% della scuola elementare, ritardo nella riorganizzazione di alcuni indirizzi della scuola secondaria superiore) • insegnanti di sostegno • per l’inserimento degli • alunni diversamente • abili
... e la dimensione delle classi), ma anche dall’organizzazione della rete scolastica e dalla sua efficacia, Distribuzione di scuole e studenti in base alla dimensione media delle classi nel secondo anno della scuola secondaria inferiore, a.s. 2005-06. Fonte: MPI. e non vi è convenienza per i soggetti locali a rendere più efficiente la rete, visto che potrebbero ritrovarsi successivamente a sostenere tagli simili a quelli chiesti a territori non virtuosi.
La carenza di un vero sistema di valutazione nazionale ha impoverito gli strumenti degli insegnanti, ha limitato la possibilità di individuare le criticità del sistema e di fissare standard, ha tolto credibilità ai titoli e orientamento per studenti, famiglie, insegnanti e territorio. Voti e competenze. Fonte: OCSE-PISA
La valutazione è un tema delicato nel nostro Paese, anche a causa dei fallimenti del passato, dell’assenza di chiarezza circa i suoi obiettivi e della sottostima dell’impegno di ricerca, organizzativo e professionale necessario Indagine nazionale sull'opinione dei docenti e dirigenti scolastici. Fonte: Gasperoni (2002
POLITICHE EDUCATIVE della UE • QUALITA’ • EFFICIENZA • COMPETENZE PROFESSIONALI OPERATORI • EQUITA’ • PARI OPPORTUNITA’ • COMPETENZE DI BASE PER TUTTI • BISOGNI INDIVIDUALI • INCLUSIONE • INTEGRAZIONE • ISTRUZIONE/FORMAZIONE/EDUCAZIONE • SCUOLA/TERRITORIO • VERTICALITA’ • SCUOLA DELL’INFANZIA E OBBLIGO • ISTRUZIONE DEGLI ADULTI • SISTEMATICITA’ • F.P. IMPRESE • VALUTAZIONE • CONTINUA
UE:L’apprendimento permanente • CONSIGLIO DI LISBONA 2000 • OBIETTIVO far diventare l’EUROPA l’economia • STRATEGICO più competitiva e dinamica del mondo • 2010 basata sulla CONOSCENZA da • acquisire attraverso • l’ APPRENDIMENTO PERMANENTE • essenziale per lo sviluppo del CAPITALE UMANO • che favorisca la Competitività • Occupabilità • Inclusione sociale • Cittadinanza Coesione sociale • Sviluppo personale
UE:Le DUE FASI dopo il 2000 • DUE FASI • Fase 2000-2003 Avvio di un Apprendimento Permanente in tutti i paesi • Tendenza a definire principi comuni condivisi • sul piano culturale Apprendimento permanente • sul piano qualità Indicatori di valutazione comparata • Crediti formativi per certificazione di competenze • Fase 2004-2007 Consolidamento delle esperienze educative e formative • Definizione di un programma integrato per • Apprendimento Permanente • La nuova generazione dei Programmi di istruzione/formazione comunitari • Maggiore sinergia fra i diversi campi di azione • Razionalizzazione delle forme di finanziamento • Maggiore identità economico-sociale dell’Europa in mondo multiculturale
Apprendimento per competenze • GLI APPRENDIMENTI • Valore a apprendimento FORMALE • NON FORMALE • INFORMALE • Valore all’acquisizione di • COMPETENZE • non al percorso • Memorandum sull’istruzione e la formazione professionale
UE: Obiettivi per i sistemi di istruzione e formazione • 2001 Consiglio di Stoccolma Gli obiettivi concreti e futuri dei sistemi di istruzione e formazione aumentare QUALITA’ e EFFICACIA facilitare l’accesso a TUTTI APRIRE sistemi al mondo esterno
UE: Coordinamento aperto e strategia per l’occupazione 2002 Metodo aperto di coordinamento • basato su parametri condivisi e scambio di esperienze 2003 SEO Strategia Europea per Occupazione • Apprendimento permanente fondamentale • l’OCCUPAZIONE • l’INCLUSIONE SOCIALE obiettivo 2010 70% livello medio di occupati Riorientamento delle finanze pubbliche verso Istruzione/Formazione
Indicatori di comparazione • 2003 Indicatori per analisi comparativa tra i sistemi • entro 2010 • 85% giovani 22enni con fine studi secondari • + 15% laureati in Matematica Scienze Tecnologia • 10% abbandono scolastico e formativo • - 20% 15enni con livelli bassi di capacità di lettura • e nozioni matematiche e scientifiche • 12,5% 25-64enni in formazione permanente
Programma integrato 2007-2013 Fase 2004-2007 Elaborazione del programma Rafforzare Apprendimento Permanente per favorire sviluppo personale coesione sociale cittadinanza pari opportunità Contribuire alla Qualità e promuovere l’Innovazione Rendere attraenti le opportunità dell’Appr. Permanente Innalzare i tassi di partecipazione all’Appren. Perman. ad ogni età Promuovere creatività, competitività, occupabilità, imprenditorialità Promuovere Lingue e diversità linguistica Divulgare risultati innovazioni e promuovere scambi di esperienze Promuovere cooperazione nell’assicurare Qualità
Certificazione dei titoli e competenze acquisite 2006 Quadro Unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze • Europass attestante • conoscenze/competenze • esperienze • e i percorsi professionali • Certificazione essenziale per la mobilità dei cittadini
QUADRO EUROPEO delle QUALIFICHE • 2006 Raccomandazione della Commissione • EQF/QEQ Quadro Europeo delle Qualifiche • > Descrizione delle qualifiche • > 8 livelli di qualifiche • da livello Conoscenze di base • a Specializzazioni piu’ elevate • > Corrispondenza dei titoli • e delle qualifiche rilasciate a livello • nazionale rispetto agli 8 livelli • definiti a livello europeo • Importante il RISULTATO dell’apprendimento • non il percorso
LE COMPETENZE CHIAVE • PARLAMENTO/CONSIGLIO U.E 18 dicembre 2006 • COMPETENZE CHIAVE per APPRENDIMENTO PERMANENTE • COMPETENZE CHIAVE competenze da acquisire alla fine • dell’obbligo di istruzione/formazione necessarie per la realizzazione e lo sviluppo della persona capitale culturale del cittadino capitale sociale del lavoratore capitale umano base per un APPRENDIMENTO lungo l’arco della vita per tutti per ulteriori apprendimenti • per i giovani sostegno per realizzare le • potenzialità • per adulti strumento di • aggiornamento continuo
Competenza Abilità Conoscenza COMPETENZAComprovata capacità di usare abilità e conoscenze personali, sociali e metodologiche in situazioni di lavoro,di studio,nello sviluppo personale e professionale.E’ una combinazione di conoscenze , abilità e attitudini appropriate al contesto ABILITA’ Capacità di applicare conoscenze e di usare know- how per Portare a termine compiti e risolvere problemi. Cognitive e Pratiche CONOSCENZE Risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Insieme di fatti, teorie e pratiche relative a un settore di studio o lavoro. Teoriche e Pratiche
Competenza chiave per l’apprendimento permanente • COMUNICAZIONE (MADRELINGUA E LINGUA STRANIERA)COMPETENZA MATEMATICACOMPETENZA DI BASE SCIENTIFICA (SCIENZE E TECNOLOGIA)COMPETENZA DIGITALEIMPARARE AD IMPARARESPIRITO D’INIZIATIVACOMPETENZE SOCIALI E CIVICHECONSAPEVOLEZZA E ESPRESSIONE CULTURALE • Raccomandazione UE settembre 2006
CURRICOLO VERTICALE • SAPERI ESSENZIALI • UNITA’ DI SAPERE/FARE/ESSERE • ISTRUZIONE/EDUCAZIONE • ACCESSO AL LAVORO DOPO I 16 ANNI • TITOLO DI SCUOLA SUPERIORE O QUALIFICA A 18 ANNI • CENTRALITA’ DELL’APPRENDIMENTO
IL NUOVO OBBLIGO DI ISTRUZIONE • Innalzamento del livello medio di istruzione Successo formativo per tutti Istruzione non separata da Educazione Istruzione e Formazione (dopo Maastricht) OBBLIGO DI ISTRUZIONE diverso da obbligo scolastico • perchè riguarda il diritto di TUTTI a possedere • competenze chiave per la cittadinanza • e per la coesione sociale • Le socle dur/ Baumann • e quindi riguarda il sistema educativo unitario di • ISTRUZIONE e FORMAZIONE • OBBLIGO FORMATIVO Qualifica o titolo a 18 anni • L. 144/99 e poi L. 53/2003
DM 139/22.08.07 • PRINCIPALI ASPETTI INNOVATIVI • IMPIANTO • Innalzamento Obbligo a 16 anni • Continuità I e II ciclo • Equivalenza dei percorsi a Scuola e in FP • Non omologazione dell’offerta formativa • ma equivalenza dei risultati • Non modifica curricoli e ordinamenti • Non modifica cattedre e ordinamenti • Unitarietà non area comune nei diversi indirizzi ma acquisizione di standard minimi di competenze di • cittadinanza al termine del biennio obbligatori • Possesso non solo di conoscenze • ma soprattutto di competenze Non • Non certificazione terminale • 2 anni sperimentazione
Obbligo di istruzioneDecreto 22 agosto 2007 • Rafforzamento dimensione EDUCATIVA della istruzione • Attenzione alle COMPETENZE chiave di cittadinanza • Standard minimi competenze di base • Lavorare per competenze anche nella scuola • Integrazione tra competenze e saperi • rispetto agli assi culturali • Riferimento agli assi culturali per facilitare l’orientamento • I saperi,i contenuti disciplinari, le competenze • come tessuto per acquisire le • COMPETENZE DI CITTADINANZA • Competenze chiave per apprendimento permanente • Percorsi formativi diversificabili e orientativi • Progettazione collegiale • per superare frammentazione dei saperi e sostenere • processo di apprendimento per competenze • Maggiore attenzione ai risultati • Valutazione risultati in rapporto agli standard • minimi di competenze • Certificare per competenze (EQF) • Lavoro complesso e difficile
OBBLIGO DI ISTRUZIONE • ORGANIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO • Sviluppare la esperienza personale di ciascuno e la • significatività degli specifici apprendimenti • Contestualizzazione integrata dei diversi saperi • DIDATTICA Didattica laboratoriale • Didattica per compiti • Declinazione delle conoscenze disciplinari • per l’acquisizione delle Competenze chiave • Assumere punto di vista dell’allievo • Consentire pieno sviluppo facoltà allievo • Costruire ponti tra i saperi disciplinari che • unitariamenteconcorrono a formare le • competenze • PERCORSI diversificabili e orientativi • risultato definito nel possesso delle • competenze previste
Rapporto Stato/Regioni • Nodo Rapporto Stato / Regioni • Impianto del sistema è fortemente articolato • Mancata intesa su comma 624 su applicazione obbligo • per opposizione Lombardia • diversità di orientamenti tra le Regioni • Problema • relativo alle norme di funzionamento della Conferenza Unificata • a maggioranza o ancora all’unanimità ? • alla interpretazione competenze Stato Istruzione • Regione Formazione • Legge 3 Regione ha competenze esclusive su • PROGRAMMAZIONE della offerta formativa su tutto il • sistema di Istruzione e Formazione • ma non ha poteri sui livelli essenziali • che lo STATO stabilisce per legge
Competenze ai sensi del Titolo V della Costituzione • Potestà legislativa nelle materie dell’istruzione e della formazione professionale ESCLUSIVA DELLO STATO ESCLUSIVA DELLE REGIONI CONCORRENTE - norme generali sull’istruzione - livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale - principi fondamentali a cui si deve ispirare la legislazione concorrente -istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche l’ istruzione e la formazione professionale
La potestà regolamentare allo Stato nelle materie di legislazione esclusiva, salva delega alle Regioni; alle Regioni in ogni altra materia; ai Comuni, alle Province e alle Città metropolitanein ordine alla disciplina dell'organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro attribuite Per quanto riguarda le funzioni amministrative, l'art. 118 ne prevede l'attribuzione ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza.
Competenze ai sensi del decreto legislativo 112/98 • Competenze dello Stato– art. 137 • Restano allo Stato, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera a), della legge 15 marzo 1997, n. 59, i compiti e le funzioni concernenti i criteri e i parametri per l'organizzazione della rete scolastica, previo parere della Conferenza unificata, le funzioni di valutazione del sistema scolastico, le funzioni relative alla determinazionee all'assegnazionedelle risorse finanziarie a carico del bilancio dello Stato e del personale alle istituzioni scolastiche, le funzioni di cui all'articolo 138, comma 3, del presente decreto legislativo. criteri parametri risorse di personale
Competenze ai sensi del decreto legislativo 112/98 Competenze delle Regioni – art. 138 • programmazione dell'offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale • programmazione, sul piano regionale della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali • suddivisione, sulla base anche delle proposte degli enti locali interessati, del territorio regionale in ambiti funzionali al miglioramento dell'offerta formativa
Competenze ai sensi del decreto legislativo 112/98 Competenze delle Province e dei Comuni – art. 139 • l'istituzione, l'aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione • la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche • i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni diversamente abili o in situazione di svantaggio • il piano di utilizzazione degli edifici e di uso delle attrezzature, d'intesa con le istituzioni scolastiche
Competenze ai sensi del decreto legislativo 112/98 Competenze delle Province e dei Comuni –art. 139 Attribuzione ai comuni di funzioni concernenti: • educazione degli adulti • orientamento scolastico e professionale • pari opportunità di istruzione • continuità in verticale e orizzontale tra i diversi gradi e ordini di scuola • prevenzione della dispersione scolastica • educazione alla salute
Si tratta di “attuare una riforma già fatta” seguendo gli indirizzi tracciati dalla Corte Costituzionale. • rafforzamento del ruolo dello Stato come centro di competenza nazionale che, oltre a fissare le norme generali sull’istruzione, definisca indirizzi e obiettivi e stabilisca standard, si ritragga dalla gestione, e supporti l’azione locale attraverso Direzioni regionali del Ministero, rafforzate e incentivate; • l’assunzione effettiva da parte delle Regioni, oltre alla potestà legislativa fissata dalla Costituzione, della competenza nella programmazione territoriale della rete scolastica regionale, a partire da risorse umane e finanziarie stabilite dallo Stato in modo plausibile, fondato e rigoroso; un loro rapporto con le Direzioni regionali del Ministero (secondo un disegno istituzionale peraltro già avviato); • una più piena autonomia economico-finanziaria delle istituzioni scolastiche, accompagnata da capacità e trasparenza contabile e dalla crescente potestà di attuare gli interventi necessari al miglioramento dei risultati.
Linee Guida confronto entro novembre • Linee Guida Confronto con OOSS entro novembre • Linee per scuola e per FP • punti di convergenza in competenze di cittadinanza • Ricerca di equilibrio tra autonomia IS e direzione dei processi • di continuità fra scuole I ciclo e II ciclo • Fase di INFORMAZIONE • Avvio confronto con i docenti Dirigenti ATA • Coinvolgimento reale delle scuole ( griglia per lettura) • Raccolta proposte • Raccolta punti di vista scuole (AgenNaz) • Sostegno del processo • Fase di FORMAZIONE • Formazione in servizio per tutti i docenti (anche on line) • Fase di ORGANIZZAZIONE MONITORAGGIO • Organizzazione di Biblioteca on line • di Reti territoriali di scuole Referenti x Asse Delegato per relazione con altre scuole • Coinvolgimento di tutti gli attori • Docenti Studenti Famiglie ATA • Ruolo e funzione della Agenzia Nazionale
I passi da compiere / 1 • Proseguire il percorso avviato per attuare l’autonomia attraverso un rinnovato ruolo dello Stato come centro di competenza nazionale che definisca indirizzi generali e garantisca livelli essenziali di prestazione • Costruire un sistema nazionale di valutazione credibile, articolato in valutazione esterna e interna (autovalutazione), promuovendo diagnosi valutative a livello di singola scuola • Programmare a medio-lungo termine il fabbisogno territoriale di personale e organici, al fine di costruire un quadro di certezze e valutare l’impatto di interventi strutturali alternativi
I passi da compiere / 2 • Migliorare l’organizzazione della rete e valorizzare la carriera degli insegnanti • Riorganizzare la formazione iniziale e il reclutamento • Creare meccanismi di incentivazione del personale • Migliorare la formazione in servizio • Favorire un più proficuo incontro tra scuola e insegnante