1 / 28

OBBLIGO DI ISTRUZIONE

OBBLIGO DI ISTRUZIONE. Riferimenti normativi. Legge 296/2006 (art. 1, comma 622) (Legge Finanziaria 2007). Legge 40/2007 (art.13) Bersani. Decreto n. 139 del 22/8/2007 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione (G. U. 202 del 31/8/2007).

solana
Download Presentation

OBBLIGO DI ISTRUZIONE

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. OBBLIGO DI ISTRUZIONE • Riferimenti normativi Legge 296/2006 (art. 1, comma 622) (Legge Finanziaria2007) Legge 40/2007 (art.13) Bersani Decreto n. 139 del 22/8/2007 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione (G. U. 202 del 31/8/2007) Linee Guida Decreto 22/8/2007

  2. Riferimenti normativi (segue) Legge 6.8.2008, n. 133 (di conversione del decreto-legge n. 112/2008) ha parzialmente modificato le precedenti disposizioni della legge 296/2006(in particolare i commi 622 e 624) Prima: l’obbligo d’istruzione a regime (conclusa la sperimentazione del nuovo biennio) si sarebbe potuto assolvere solo nelle scuole d’istruzione secondaria superiore, con il supporto - se richiesto dalle scuole - di percorsi e progetti attuati in sinergia con strutture qualificate della FP Ora: a regime, quando si sarà approvata, regione per regione, la legge sulla formazione professionale prevista dalla legge Moratti, la scelta di assolvimento dell’obbligo torna ai 14 anni potendo riguardare tanto la scuola secondaria superiore quanto la formazione professionale. Nella fase transitoria (fino a quando ogni regione non avrà approvato la propria legge) continueranno a operare i corsi sperimentali di FP di durata triennale (art 28, comma 1 d.lg. 17/10/2005 n. 226)

  3. OBBLIGO DECENNALE DI ISTRUZIONE da inquadrare nella modifica del Titolo V della Costituzione: STATO norme generali istruzione livelli essenziali prestazioni (LEP) progettano e realizzano i curricoli SCUOLE verificano la fattibilità

  4. LEGGE 296 del 27/12/2006 (Finanziaria 2007) Comma 622 OBBLIGO DI ISTRUZIONE istruzione impartita per almeno 10 anni è OBBLIGATORIA finalizzata a diploma scuola sec. superiore o qualifica professionale triennale regime gratuità: art. 28 d.lg. 226/2005

  5. LEGGE 40/2007 (art. 13) assolto l’obbligo di istruzione decennale lo studente prosegue percorso  all’interno della scuola  all’interno della formazione professionale  all’interno dell’apprendistato L’obbligo di istruzione NON ha carattere terminale: resta in vigore il diritto-dovere all’istruzione fino a 18 anni (d.lg. 76/2005)

  6. SPERIMENTAZIONE NUOVO OBBLIGO biennio unitario di osservazione Linee Guida al termine (2009- 2010) revisione Regolamento competenze

  7. OBBLIGO DI ISTRUZIONE Miraad assicurare EQUIVALENZA FORMATIVA tutti percorsi Restano ordinamenti e curricoli vigenti nelle INDICAZIONI NAZIONALI. Adattamenti offerta formativa con flessibilità 20%

  8. ORDINAMENTI SCOLASTICI BIENNIO (Linee Guida) ORDINAMENTI DIVERSI ORDINI TIPI INDIRIZZI NON sono modificati sono definitiRISULTATI APPRENDIMENTO attesi al termine biennio Garantiti LIVELLI ESSENZIALI APPRENDIMENTI come denominatore comune indirizzi II ciclo

  9. OBBLIGO ISTRUZIONE Finalità contrastare dispersione demotivazione insuccesso

  10. In Italia il 20.6% di giovani tra i 18 e i 24 anni esce dal sistema di istruzione senza né qualifica né diploma e in possesso della sola licenza media. Un dato superiore alla media europea e ancora lontano dall’obiettivo del 10% fissato a Lisbona 2000. Anni più a rischio: 1° 2° e della scuola secondaria di II grado Nell’a.s. 2006/2007: più di 19mila alunni di prima e seconda non sono stati scrutinati per interruzione non formalizzata degli studi (19.000 “fantasmi”)

  11. OBBLIGO ISTRUZIONE costruire percorsi Come sviluppare esperienza personale significatività specifici apprendimenti orientativi diversificati

  12. OBBLIGO ISTRUZIONE Approccio metodologico laboratoriale didattica per compiti declinare discipline in competenze

  13. COMPETENZE CHIAVE UE APPRENDIMENTO PERMANENTERaccomandazione UE 18/12/2006 • Il quadro del riferimento delinea le seguenti competenze chiave: • comunicazione nella madrelingua; • comunicazione nelle lingue straniere; • competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; • competenza digitale; • imparare a imparare; • competenze sociali e civiche; • spirito di iniziativa e imprenditorialità; • consapevolezza ed espressione culturale. Esigenza di accrescere la dimensione europea dell’istruzione

  14. Queste indicazioni vengono recepite nella definizione delle competenze chiave di cittadinanza 1. Imparare a imparare 2. Progettare 3. Comunicare 4. Collaborare e partecipare 5. Agire in modo autonomo e responsabile 6. Risolvere problemi 7. Individuare collegamenti e relazioni 8. Acquisire e interpretare l’informazione

  15. Partendo dalla Racc. UE 18/12/2006 sono stati delineati: (Allegato 1 Regolamento)  ASSE dei linguaggi a) QUATTRO ASSI CULTURALI del biennio  ASSEmatematico  ASSE scientifico - tecnologico  ASSE storico - sociale espressi in termini di: competenza competenza abilità/capacità conoscenza

  16. Raccordi di massima con le 8 competenze chiave europee

  17. Tratto da Nuova Secondaria 2/2007

  18. QUALE INNOVAZIONE ? Due elementi: a) verticalità curricolo da 3 a 16 anni continuità con nuove Indicazioni Nazionali I ciclo b) orizzontalità come riaggregazione dei saperi in aree pluridisciplinari Competenze chiave Racc. UE 18/12/2006 sono state curvate in funzione delle specificità curricolo italiano

  19. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE (continuazione) Modelli certificazione per: leggere competenze acquisite (trasparenza) passaggi diversi percorsi favorire rientri in formazione diploma facilitare prosecuzione studi qualifica professionale

  20. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE (continuazione) Riferimenti utili per modelli valutazione-certificazione: EUROPEAN QUALIFICATION FRAMEWORK (EQF) COMPETENZE CHIAVE per CITTADINANZA INDAGINE OCSE-PISA: strumentazione e pratiche valutative conoscenze matematica, lettura, scienze, problem solving dei quindicenni MODELLI Accordo Conferenza Unificata 28/10/2004 riconoscimento crediti formativi N.B.: entro il 2012 tutte le nuove qualifiche dovranno contenere un preciso riferimento al livello del EQF

  21. Cosa propone la nostra scuola? • un percorso sperimentale di natura laboratoriale e interdisciplinare (proposto a tutte le classi prime), che potrà fungere da esempio e da riferimento per ulteriori percorsi didattici • Laboratorio Ambientale (IPSSAR): il tema dell’ambiente riveste un’importanza fondamentale sia in relazione al contesto locale che a quello globale • Dinamiche Relazionali (LICEO): un nodo cognitivo cruciale sia nell’ambito dello sviluppo della personalità sia nell’ottica dell’indirizzo di studi proposto dalla scuola

More Related