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Napoli 28 Giugno 2008

Arcidiocesi di Napoli Quale laicato oggi per Napoli ? Idee e proposte dei cattolici per le nostre città Osservatorio sulla città Il lavoro dei laboratori. Napoli 28 Giugno 2008. CONSULTA DIOCESANA AGGREGAZIONI LAICALI. In occasione del convegno del 1° marzo 2008

sagira
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Napoli 28 Giugno 2008

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Presentation Transcript


  1. Arcidiocesi di Napoli Quale laicato oggi per Napoli ? Idee e proposte dei cattolici per le nostre città Osservatorio sulla città Il lavoro dei laboratori Napoli 28 Giugno 2008

  2. CONSULTA DIOCESANA AGGREGAZIONI LAICALI In occasione del convegno del 1° marzo 2008 Quale laicato oggi per Napoli? Idee e proposte di cattolici per le nostre città Vostra Eminenza ci chiese di trasformare i laboratori, attivati per quell’occasione, in osservatori stabili sulla città, ponendo anche dei termine per una verifica del lavoro svolto. Oggi , dopo una prima fase organizzativa ed una successiva fase di approfondimento, presentiamo i primi risultati.

  3. CONSULTA DIOCESANA AGGREGAZIONI LAICALI Le motivazioni L’indicazione di Vostra Eminenza era perfettamente in linea con uno dei mandati che abbiamo ricevuto dal Concilio Vaticano II. Si rileggano, in particolare, alcuni passaggi della Gaudium et Spes. Ad esempio: che si “offra a tutti i cittadini, senza alcuna discriminazione, la possibilità effettiva di partecipare liberamente e attivamente sia all’elaborazione dei fondamenti giuridici della comunità civile, sia al governo della cosa pubblica”. Più avanti: “tutti i cristiani devono prendere coscienza della propria speciale vocazione nella comunità civile”e si parla così di “senso di responsabilità”, “dedizione al bene comune”, “iniziativa personale”, “solidarietà di tutto il corpo sociale”.

  4. CONSULTA DIOCESANA AGGREGAZIONI LAICALI Le motivazioni Si rilegga anche il n. 42 della Christifideles laici di Papa Giovanni Paolo II: “tutti i cristiani” hanno una “vocazione nella comunità politica”. Il Papa chiarisce: “la carità che ama e serve la persona non può mai essere disgiunta dalla giustizia; e l’una e l’altra esigono il pieno riconoscimento effettivo dei diritti della persona”. Questo, in concreto, significa la partecipazione dei laici alla “molteplice e varia azione economica, sociale, legislativa, amministrativa e culturale, destinata a promuovere organicamente il bene comune” certamente “con diversità e complementarietà di forme, livelli, compiti e responsabilità”.

  5. CONSULTA DIOCESANA AGGREGAZIONI LAICALI Riferimenti - Piano pastorale Punto di riferimento obbligato è il Piano pastorale diocesano “Organizzare la speranza”. Esso va certamente accolto nel suo insieme ma colpiscono alcuni passaggi. Tra questi: “la comunione (…) si testimonia nei fatti; pertanto è necessario che si sviluppi sempre più una pastorale capace di realizzare sinergie (…). Un ulteriore livello di comunione riguarda le associazioni, in particolare l’Azione cattolica, i movimenti e le nuove realtà ecclesiali (…). Dobbiamo perseguire con coraggio l’integrazione pastorale fra i diversi soggetti operanti nella nostra diocesi” (pagg. 27-28);

  6. CONSULTA DIOCESANA AGGREGAZIONI LAICALI • Riferimenti - Piano pastorale • “il ruolo della testimonianza è centrale in qualsiasi pastorale che voglia suscitare la fede negli altri. Perciò la nostra Chiesa, se vuole essere autenticamente missionaria, deve testimoniare la carità in Cristo in tutte le situazioni (…). Gli eventi eccezionali non possono sopperire alle tante emergenze del nostro territorio. Il servizio ai poveri, agli ammalati, ai prigionieri, agli extracomunitari deve confluire in progetti pastorali con cui incidere sempre di più nel tessuto ecclesiale e sociale per trasmettere a tutti la fede in Cristo Signore (…). E’ in quest’ottica che bisogna creare i luoghi della testimonianza per rispondere all’esortazione del Signore: «Avevo fame, avevo sete, ero nudo, malato, prigioniero, forestiero …»” (pagg. 51-52);

  7. CONSULTA DIOCESANA AGGREGAZIONI LAICALI Piano pastorale e Laici “si promuoverà la costituzione di un Osservatorio stabile sulla città, al fine di offrire al Vescovo apporti qualificati per una lettura delle varie situazioni cittadine” (pag. 54).

  8. CONSULTA DIOCESANA AGGREGAZIONI LAICALI • Finalità • Offrire all’Arcivescovo apporti qualificati per l’elaborazione di una pastorale diocesana (“l’occhio e l’orecchio del Cardinale”) • Dare alla stessa assemblea della Consulta stimoli per ulteriori riflessioni, intervenire sulla città (al di là dell’ambito ecclesiale) nei modi che, di volta in volta, si riterranno più idonei

  9. OSSERVATORIO sulla CITTA’ • La struttura dei laboratori • 10-15 membri – circa – rappresentativi delle aggregazioni • esterni coinvolti “in progress” secondo le diverse esigenze. La Diocesi di Napoli è ricca di laici non associati i quali, pur cristianamente formati, per ragioni professionali e di condizioni di vita sono, a volte, al di fuori di una dinamica ecclesiale. Essi, tuttavia, sono spesso dotati di competenze che sono stati ben lieti di mettere a disposizione. La formula ha permesso, così, di recuperare risorse che, diversamente, rischierebbero di rimanere ai margini della comunità cristiana • di più: su tali premesse alcuni laboratori hanno già coinvolto il mondo dell’università e nulla vieta che potranno essere coinvolti specifici soggetti (Unione Industriali, Confcommercio, Confartigianato, Sindacati …). • Potrebbe essere, questo, un segnale nello stile della corresponsabilità.

  10. OSSERVATORIO sulla CITTA’ • Modalità di lavoro dei laboratori • stabili in quanto ai membri • con un ritmo di lavoro costante (incontri mensili) • con una coppia di coordinatori • rappresentativi delle aggregazioni (per “non perdere il contatto con la base”) • competenti • idonei perché capaci di essere espressione di una sensibilità condivisa

  11. OSSERVATORIO sulla CITTA’ • Modalità di lavoro dei laboratori • individuazione dei nodi problematici che emergono dalla vita delle città (non solo Napoli, ma tutte le città che rientrano in Diocesi) • lettura dei nodi problematici alla luce della dottrina sociale della Chiesa • formulazione di proposte (sempre alla luce della dottrina sociale della Chiesa)

  12. OSSERVATORIO sulla CITTA’ • Obiettivi dei laboratori • Fornire al Cardinale elementi di conoscenza del fenomeno • Intervenire sugli organi di stampa per esprimere la specifica sensibilità del mondo cattolico • Offrire all’Arcivescovo suggerimenti su possibili percorsi di intervento pastorale

  13. OSSERVATORIO sulla CITTA’ Punti di attenzione I laboratori hanno operato in stretto raccordo con gli uffici di Curia competenti (es.: ambiente, pastorale sanitaria, giovanile, lavoro ecc.). I rispettivi direttori, attraverso la struttura della Consulta, sono stati costantemente informati dell’andamento dei lavori.

  14. OSSERVATORIO sulla CITTA’ • Gli ambiti • I laboratori sono stati impegnati sui seguenti temi : • Lavoro • Salute e sanità • Ambiente • Giustizia • Legalità • Formazione - educazione • Formazione - scuola

  15. OSSERVATORIO sulla CITTA’ • L’idea di fondo è stata di promuovere una laicato a 360° • Un laicato capace di : • Pregare • Pensare • Stare dentro le situazioni

  16. OSSERVATORIO - Laboratorio LAVORO • Il tema privilegiato dal laboratorio è stato : • l’analisi degli effetti della crisi economica sulla nostra Diocesi • Numero di residenti: nell’area partenopea vivono oltre 3 milioni di abitanti, con la densità abitativa più elevata d’Europa • I giovani: nella provincia di Napoli, insieme a quella di Caserta, risiedono percentualmente il maggior numero di giovani rispetto alle altre province d’Italia • Ricadute sul tenore di vita: • la percentuale delle famiglie napoletane al di sotto della soglia della povertà è al 22%; • il reddito disponibile di una famiglia napoletana è del 30% in meno rispetto alla media nazionale • Incremento dell’usura: In Campania il giro di affari è di 2,8 miliardi di euro, con un numero di commercianti coinvolti che ammonta a 32.000 unità.

  17. OSSERVATORIO - Laboratorio LAVORO • Proposte: • Trarre spunto dalla dottrina sociale della Chiesa, in particolare da due documenti: l’enciclica <<Caritas in veritate>> ed il documento della Conferenza Episcopale italiana <<Per un Paese solidale. Chiesa italiana e Mezzogiorno>> • Alcune considerazioni conclusive • lotta alla criminalità che penalizza grandemente la capacità di attirare investimenti; • salvaguardare la dignità del lavoratore e i suoi diritti fondamentali; • coinvolgere e rendere partecipe il lavoratore alla vita dell’impresa; • le sole energie locali non sono sufficienti per uscire dall’aggravamento occupazionale che la crisi ha imposto: c’è bisogno, appunto di uno sforzo solidale di tutto il Paese; • Giovanni Paolo II al Terzo Convegno Ecclesiale nazionale nel novembre 1995: <<se spetta alle genti del Sud essere le protagoniste del proprio riscatto, questo nondispensa dal dovere della solidarietà l’intera nazione>>.

  18. OSSERVATORIO – Laboratorio Salute e sanità • SULLA QUESTIONE DEI NATI MORTI • SPONTANEAMENTE O IN MODO INDOTTO • "... I cadaveri di embrioni o feti umani, volontariamente abortiti o non, devono essere rispettati come le spoglie degli altri esseri umani“? • Hanno diritto a battesimo e sepoltura? • Quale dovrebbe e potrebbe essere l’impegno dei cristiani della diocesi di Napoli? • Spunti dal convegno CDAL del 14/12/2009 : "Dall'accoglienza alla vita alla dignità della morte“

  19. OSSERVATORIO – LaboratorioSalute e sanità • “RUOTA DEGLI ESPOSTI” E “CULLA DI INIZIO VITA” • "... sulIa vicenda dei bimbi abortiti vivi” • Legge 22 maggio 1978 n.194 Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza • Art. 6 - L'interruzione volontaria della gravidanza, dopo i primi 90 giorni, può essere praticata: • quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna; • quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna. • Art 7. - (...) Quando sussiste la possibilità di vita autonoma del feto, l’interruzione della gravidanza può essere praticata solo nel caso di cui alla lettera a) dell’articolo 6il medico che esegue l’intervento deve adottare ogni misura idonea a salvaguardare la vita del feto. • È necessario favorire una cultura rivolta all'accoglienza dei feti, che nascono vivi, di cui alla lettera b) articolo 6 della Legge 194. • Spunti dal convegno CDAL del 14/12/2009 : "Dall'accoglienza alla vita alla dignità della morte“

  20. OSSERVATORIO – LaboratorioSalute e sanità • LE PERSONE CON DISABILITÀ IN CAMPANIA • La Diocesi di Napoli potrebbe farsi promotrice di una maggiore attenzione morale alle persone con disabilità e alle loro famiglie? • Potrebbe esortare i cristiani a sostenere e a favorire l’integrazione, nella vita di tutti giorni, di chi già vive una situazione di totale disagio, per realizzare insieme il sogno della normalità, che ci fa sentire più vicini e fratelli più e meno fortunati? • Spunti dal convegno CDAL del 14/12/2009 : "Dall'accoglienza alla vita alla dignità della morte“

  21. OSSERVATORIO - Laboratorio Ambiente • Incontri con periodicità mensile • Approfondimento sulla dottrina sociale della Chiesa fatta con • don Doriano De Luca • Argomento scelto : problematiche relative all' “Acqua”. • Lavoro, non condizionato politicamente, di serio approfondimento • con degli esperti: • Giuliana Di Fiore, Marco Guida, Salvatore Villani, Antonio Marfella • L'acqua, diritto dell'umanità, è un bene essenziale, che serve • per la vita e che una gestione privatistica del servizio idrico • finisce per privare l'esercizio effettivo di questo diritto, in • particolare le fasce deboli della popolazione.

  22. OSSERVATORIO - Laboratorio Ambiente • Proposte • Prima proposta : aderire, a stretto giro (la campagna si conclude nella prima decade di luglio), alla Campagna referendaria volta alla ripubblicizzazione del Sistema Idrico Integrato, ossia di tutto il servizio che porta l'acqua dalla fonte all'utente. • Sono referendum abrogativi di norme che tendono alla privatizzazione del Sistema Idrico, e all'affidamento a società di capitali e favoriscono il profitto nella gestione. • Seconda proposta : organizzare una tavola rotonda di approfondimento sull'Acqua (ricordiamo a tutti che in questo tema sono comprese più problematiche: dalla gestione dell'acqua di rubinetto fino alla depurazione e l'immissione a mare).

  23. OSSERVATORIO - Laboratorio Ambiente • Proposte • La tavola rotonda dovrebbe essere svolta “a ruoli capovolti” rispetto ai metodi di convegnistica a cui siamo abituati : • saluti – relazioni – dibattito. • Prevedere un primo momento di denuncia (es. instabilità del quadro normativo di riferimento, qualità delle reti, scarsissima qualità della depurazione) ; • Un secondo momento di propostaqualificata dove proporre un breve testo al Consiglio Regionale (preventivamente preparato da un gruppo di “esperti”) affinchè applichi la Legge 26 marzo 2010, n. 42 , che affida il potere alle Regioni di riorganizzare il sistema idrico, e lo faccia sopprimendo le Autorità d'Ambito (Enti che gestiscono il ciclo dell'acqua) e magari affidando i compiti di queste alle Province (sarebbe una proposta “controcorrente” in un momento in cui demagogicamente e vanamente si propone la soppressione delle province si proporrebbe, invece, la soppressione di Enti inutili e costosi!) ; • Infine dare la parola ai politici per verificare la volontà di accogliere le nostre proposte.

  24. OSSERVATORIO - Laboratorio Giustizia • Il cammino di questo primo anno: • composizione laboratorio • documento base per la riflessione • scelta del tema “immigrazione” • Obiettivi • conoscere il fenomeno dell’immigrazione attraverso: • l’approfondimento dei principali documenti della Chiesa in tema di immigrazione • il confronto con “esperti” • formulare ipotesi e azioni di intervento per richiamare l’attenzione della comunità cristiana e civile della nostra città sul tema

  25. OSSERVATORIO - Laboratorio Giustizia Ipotesi e ambiti di intervento Emergenza educativa Accoglienza a comunità di diverse etnie Gli immigrati e il lavoro: da minaccia a opportunità

  26. OSSERVATORIO - Laboratorio Legalità • ANALISI • Il lavoro del laboratorio si è concentrato sui seguenti punti : • Condizione di minori • Centri di assistenza sociale • Case famiglia • Mancata erogazione delle rette da parte degli enti preposti • Diniego della Regione di erogare ulteriori fondi per i servizi sociali • Rischio di chiusura delle case famiglia

  27. OSSERVATORIO - Laboratorio Legalità • RISCHI • L’eventuale chiusura delle comunità rappresenterebbe un • danno enorme per la città di Napoli. • Comporterebbe : • la perdita di centinaia di posti • tanti bambini e ragazzi dovranno rivivere il trauma dell’abbandono e della perdita di riferimenti • Ritorno dei minori in contesti socio-culturali in cui la possibilità di delinquere è pari alla certezza.

  28. OSSERVATORIO - Laboratorio Legalità • AMBITO DI INTERVENTO • I problemi urgenti da affrontare sono 3 : • Pagamento degli arretrati • Stabilizzazione di pagamenti futuri • Adeguamento delle rette

  29. OSSERVATORIO - Laboratorio Formazione - Educazione • Hanno aderito al laboratorio circa 28 tra associazioni, movimenti e gruppi • La consapevolezza della trasversalità del tema riguardante l’educazione e la formazione ha reso necessario operare la scelta di ambiti specifici su cui riflettere. • Si è pensato di volgere l’attenzione alle parrocchie che, in quanto luoghi di aggregazione di adolescenti e giovani forniscono utili strumenti di conoscenza per il laboratorio. • Le parrocchie costituiscono i luoghi in cui sperimentare nuove modalità di approccio agli adolescenti e ai giovani per favorire la crescita nella fede intesa come strumento di responsabilizzazione della persona.

  30. OSSERVATORIO - Laboratorio Formazione - Educazione • Proposte • Un questionario per rilevare possibilità e limiti (sia strutturali che metodologici) delle attività educative nelle parrocchie. • Elaborazione di un piano educativo modulato su una considerazione critica dell’epoca in cui viviamo tenendo presente il dettato del piano pastorale : • Comunicare la fede • Educare alla fede • Vivere la fede

  31. OSSERVATORIO - Laboratorio Formazione - Scuola • Analisi • Dinanzi a : • carenze strutturali e a scarsità di risorse economiche ; • mali comuni di tutta la scuola italiana ; • esasperazione dei problemi nel contesto scolastico napoletano ; • assenza del supporto e del ruolo formativo della famiglia • Si assiste alla • demotivazione della classe docente

  32. OSSERVATORIO - Laboratorio Formazione - Scuola • Proposte • far uscire l’insegnante dal suo isolamento, aumentandone il livello motivazionale ; • aiutare il docente a confrontarsi con altri colleghi di ogni ordine e grado, facendogli conoscere esempi di buona scuola, che pure esistono a Napoli ; • Nell’immediato • Creare un blog, sul portale della Diocesi/Consulta, come luogo di incontro e confronto tra insegnanti, laici e credenti, al fine di verificarne l’interesse per ulteriori iniziative.

  33. CALENDARIO APPUNTAMENTI CDAL • Di seguito le iniziative proposte dalla Consulta già inserite • nel calendario Diocesano. • Sono, infatti, fin d’ora in cantiere: • 25 ottobre Convegno • Napoli: “Caritas in veritate” per un Paese solidale • 13 dicembre Assemblea a tema (preghiera) • 21 febbraio Convegno • 23 maggio Assemblea di programmazione

  34. CONSULTA DIOCESANA AGGREGAZIONI LAICALI OSSERVATORIO SULLA CITTA’ CONTINUA …

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