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Dieci domande ai Garanti per l’infanzia e l’adolescenza. Convegno nazionale – Ferrara, 5 dicembre 2013.
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Dieci domande ai Garanti per l’infanzia e l’adolescenza Convegno nazionale – Ferrara, 5 dicembre 2013
I Garanti hanno potuto farsi un’idea di quanto la popolazione (famiglie, genitori, insegnanti, adolescenti e bambini) sia realmente a conoscenza dell'esistenza di questo Ufficio, delle funzioni del Garante e della possibilità di rivolgersi a lui?
Come realizzano i Garanti il compito di informazione sul proprio ruolo/funzioni/ compiti e servizi ai singoli cittadini, alle famiglie, alle istituzioni scolastiche, ai minori? Con quali iniziative? Con quali risultati?
Quali soggetti (pubblici e privati) si rivolgono al loro ufficio? I privati con quali problematiche? E i soggetti pubblici? Quale la prevalenza di richieste avanzate rispettivamente dai due soggetti ?
Quali attività di sensibilizzazione e formazione sul tema dei diritti negati ai bambini di famiglie omogenitoriali può svolgere il Garante?
Quali progetti e priorità di azione hanno i diversi Garanti regionali in funzione delle loro caratteristiche -figura monofunzione o figura dedicata - e delle specificità del territorio, e quali iniziative realizzano nel proprio territorio per affermare nel concreto e nel quotidiano i diritti dei minori ?
Come l'ufficio del Garante si interfaccia in maniera attiva e produttiva con la realtà minorile della sua regione e come costruisce, realizza e struttura "reti permanenti ed efficaci/efficienti" con le istituzioni/agenzie/servizi interessati al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza nelle varie Province?
Diritti e creativitàCome garantire il diritto alla creatività, in particolare nei contesti scolastici?
Come pensano i Garanti di rendere effettivo il diritto del bambino e del minore in generale ad avere un approccio specialistico da parte delle forze dell’ordine che a qualsiasi titolo, per protezione o anche per reprimerne la condotta, entrano in relazione con lui e spesso non hanno una formazione specifica che ne permette un approccio mirato?
Quali esempi di buone prassi possono essere documentati e riproposti tra Garanti, nel rispetto delle linee di pensiero e delle scelte dettate dalle rispettive leggi regionali istitutivi dell’Ufficio del Garante?
Il Master Tutela, diritti e protezione dei minori ringrazia i Garanti per l’infanzia e l’adolescenza, la Provincia di Ferrara, il Cismai, il Cncm, il Cnca, l’Autorità Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza