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Comitato civico in difesa della Marina Lobra. Scheda esplicativa del progetto cui ci opponiamo. “Ristrutturazione dell’area portuale di Marina Lobra e rimessaggio, con sistemazione per la balneazione del litorale Chiaia”. Qual è l’entità del progetto di “riqualificazione” voluto dal Comune?
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Comitato civico in difesa della Marina Lobra Scheda esplicativa del progetto cui ci opponiamo “Ristrutturazione dell’area portuale di Marina Lobra e rimessaggio, con sistemazione per la balneazione del litorale Chiaia”
Qual è l’entità del progetto di “riqualificazione” voluto dal Comune? Quali le modalità previste per realizzarlo? Dove si intende intervenire? Perché non siamo d’accordo? Procediamo in ordine, luogo per luogo: 5 1 - la barriera frangiflutti 2 - la darsena 3 - un esteso agrumeto 4 - l’arenile 5 - il litorale “Chiaia” 1 2 4 3
1 – La barriera frangiflutti COSA vogliono realizzare Allungare e allargare la barriera-molo, eliminando la sua attuale angolatura. PERCHÉ ci opponiamo È uno scempio paesaggistico, estetico e cromatico già cominciato con la realizzazione dei primi 100 metri in cemento. È una enorme ferita su cui in futuro si affacceranno gli abitanti e gli ospiti non ancora scappati. COME vogliono farlo L’ampliamento verrà realizzato con l’aggiunta di massi di pietra chiara; sul versante interno della scogliera, quello che si affaccia sul porto, sarà poggiata una lunga opera in cemento nello stesso stile dei primi 100 metri attualmente esistenti (realizzati di recente).
2 – La darsena PERCHÉ ci opponiamo Queste opere sono una vera e propria invasione di cemento nell’antico porto lubrense e il loro stile architettonico è assolutamente dissonante con il contesto del borgo. COSA vogliono realizzare * Costruire un doppio livello per locali vari e, in mezzo alla darsena, innalzare la cosiddetta “casa del mare”. COME vogliono farlo * L’attuale parcheggio sarà sostituito con un’opera in cemento su due livelli; la “casa del mare” avrà l’aspetto di una torre di controllo dallo stile moderno in vetro e cemento. Le esigenze di rinnovo e di restauro dell’area portuale sono prese a pretesto per un immane sconvolgimento ambientale, paesaggistico ed urbanistico. Si rischia, inoltre, la compromissione, se non la perdita, di un’area archeologica di inestimabile valore. * Rinnovare la banchina d’approdo sul lato di San Liberatore. * Le banchine saranno completamente in cemento. * Recuperare vecchie cubature considerate condonabili. * Alcune vecchie baracche saranno trasformate in manufatti in muratura. * Realizzare un tunnel di collegamento con il parcheggio interrato (vedi oltre). * Il tunnel passerà sotto il ponte di Fontanelle e collegherà lo specchio acqueo con il livello più profondo del parcheggio multipiano interrato.
3 – Un agrumeto COSA vogliono realizzare Parcheggio multipiano interrato di oltre 40.000 metri cubi. PERCHÉ ci opponiamo L’area è sottoposta ai vincoli urbanistici e paesaggistici del PUT. È l’agrumeto più vicino alla spiaggia, uno dei rari testimoni dell’incontro (fisico, culturale, simbolico) tra vita di mare e vita di terra a Massa Lubrense. Fa aumentare il traffico automobilistico, l’inquinamento atmosferico ed acustico e non garantisce la piena sicurezza dei bambini. COME vogliono farlo Si tratta di un parallelepipedo di tre piani in cemento armatoancorato a pali di fondazione verticali e orizzontali. Il livello inferiore sarà adibito a rimessaggio barche (introdotte attraverso il tunnel sotterraneo di cui sopra); il livello intermedio sarà assegnato a parcheggio a rotazione per automobili e motociclette; il livello superiore sarà destinato a box-auto. La copertura (di circa 5000 mq) sarà adibita a «verde attrezzato».
4 – L’arenile COSA vogliono realizzare Cementificazione dell’unica zona a spiaggia della Marina Lobra. PERCHÉ ci opponiamo È un’opera in cemento posta alla foce di un rivolo proveniente dalle colline retrostanti. Ingessa il territorio, cancella la spiaggia, impedisce qualsiasi forma di interazione tra l’uomo e il suo territorio. È un’opera che da sola svuota completamente il senso di termini come “valorizzazione”, “miglioramento”, “riqualificazione”. COME vogliono farlo Si intende ricoprire completamente l’arenile trasformandolo in un banchinamento in cemento e, conseguentemente, si vuole dragare il fondale adiacente per raggiungere una profondità omogenea a quella dello specchio acqueo.
5 – Il litorale “Chiaia” PERCHÉ ci opponiamo *L’ipotesi progettuale accentua i preesistenti difetti funzionali ed estetici del “Miglio”. * Dai rendering progettuali, la piscina (già bocciata dalla Sovrintendenza nel 2003) dovrebbe essere un contenitore non comunicante con il mare e per questo rischia di trasformarsi in una sorta di stagno. * Non è chiaro dove saranno collocati i serbatoi del distributore di carburanti, pertanto questa opera non garantisce la piena sicurezza dei cittadini e delle abitazioni retrostanti; rischia di aggravare l’inquinamento del mare prospiciente la Marina. * I solarium violano gli strumenti urbanistici e sono un esempio lampante della ratio di tutto il progetto, che esclude le attività esistenti e impone d’imperio un “monopolista”. COSA vogliono realizzare * Rinnovare il cosiddetto “Miglio blu” nel tratto che va dal borgo della Lobra alla riviera di San Montano. COME vogliono farlo * L’attuale “passeggiata” in cemento sarà allargata per tutta la sua estensione e manterrà il suo profilo di cemento grezzo. * La scogliera “Cutolo” verrà sostituita da una piscina con pareti in cemento nello stesso stile della “passeggiata”. * Realizzare una piscina water-front. * Realizzare all’imboccatura del porto un altro lembo di molo su cui installare un distributore di carburanti (tra cui anche gpl marittimo). * Il distributore di carburanti sorgerà su un molo appositamente costruito; non è chiaro dove verranno collocati i serbatoi. * I solarium saranno realizzati su piattaforme di cemento più larghe del sentiero costiero. * Realizzare tre solarium.
ALTRI MOTIVI per cui ci opponiamo Un project financing come quello della pianificazione che avversiamo produrrà effetti negativi del tutto imprevedibili nella realtà socio-economica della Lobra. Il progetto così concepito è iniquo e autoritario: è un prepotente ed apparentemente immotivato atto d’imperio che spoglierà parecchie attività e numerosi nuclei familiari non solo delle loro proprietà, ma anche delle loro consolidate fonti di reddito. E tutto ciò per essere consegnato nelle mani di un solo privato che realizzerà un profitto socialmente ingiusto in regime di monopolio.
Che io mi fermi qui; per un’occhiata alla natura anch’io. Di un cielo sgombro e del mare al mattino il blu brillante con la gialla riva; tutto bello e tutto in piena luce. Poesia di CostantinosKavafis lasciata come commento sul nostro blog Bisogna alimentare la speranza che non si distruggano questi paesaggi, come purtroppo succede in fin troppi posti, tanto in Italia come in Spagna. Una volta rovinato il paesaggio, il turista cerca altri posti, che per fortuna esistono ancora! Una turista spagnola alla Marina Lobra
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