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Andrea Davolo Programma Salute Immigrati Azienda USL di Parma Dipartimento di Psicologia Università di Parma. I nostri ragazzi... La percezione della condizione psico-sociale delle "seconde generazioni" nelle comunità di immigrati. Una ricerca su Parma.
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Andrea Davolo Programma Salute Immigrati Azienda USL di Parma Dipartimento di Psicologia Università di Parma I nostri ragazzi...La percezione della condizione psico-sociale delle "seconde generazioni" nelle comunità di immigrati. Una ricerca su Parma Giornata di studio “Figli dell'immigrazione. La sfida dell'integrazione” Parma, 1 marzo 2007
Contesto • Nuova generazione prodotto dell’immigrazione La realtà demografica di Parma Ricongiungimenti familiari, nascita dei figli , scolarizzazione, incrementano i rapporti tra gli immigrati e le istituzioni della società ricevente
La realtà demografica di Parmadati 2006 dell'Osservatorio Provinciale sull'Immigrazione • 30.798 stranieri residenti in Provincia (7,4% sul totale della popolazione) • 883 stranieri nella fascia d'età 11-13 anni (9,4%) • 1.561 stranieri nella fascia d'età 14-18 anni (9,5%) • Principali provenienze: Albania, Marocco, Tunisia, Moldavia, Romania, India, Filipine, Senegal, Ucraina • Alunni nelle scuole, principali provenienze. Secondaria di I grado: Albania (165), Marocco (144), Moldavia (100) Secondaria di II grado: Albania (138), Moldavia (125), Marocco (103)
La realtà demografica di Parmadati 2006 dell'Osservatorio Provinciale sull'Immigrazione
La realtà demografica di Parmaelaborazione su dati del 2005 della Prefettura di Parma • Domande di Ricongiungimento familiare: Moldavi (136), Albanesi (90), Indiani (62), Marocchini (61) • Ricongiungimento di figli: Moldavi (62), Ivoriani (14), Filippini (14) • Ricongiungimento di coniuge con figli: Albanesi (28), Indiani (24), Moldavi (19).
Il giovane immigrato • Quali sono le seconde generazioni di immigrati? • Categoria concettuale molto ampia Figli dell'immigrazione Giovani soggetti alla pressione di diversi sistemi di valori e di credenze (Nidorf, 1985) Il processo di costruzione dell'identità è di particolare rilievo in adolescenza e a questo processo si accompagnano anche compiti di sviluppo specifici legati alla particolare condizione del giovane immigrato
La famiglia immigrata • Processi di costruzione di una nuova identità familiare • Doppio lavoro di cura Far dialogare i due diversi sistemi di valori con cui ci si confronta Favorire nei figli lo sviluppo individuale e l’autonomia nelle scelte Inserimento più veloce dei figli nella nuova società Inversione dei ruoli
Cultura e identità • Approccio psico-sociale ed antropologico • L'identità culturale non è automaticamente acquisita e trasmessa ma è una scelta, una strategia rinegoziabile, una invenzione costante • Cultura come sistema dinamico e in continua trasformazione (Mantovani, 2004) • Non c'è un “nostro” ed un “loro”, un “tradizionale” e un “moderno” che non lasciano spazio a forme intermedie
Obiettivi generali della ricerca • Approfondire le conoscenze sulle criticità, i bisogni e le aspettative degli adolescenti immigrati sul territorio di Parma • Sulla base delle criticità riscontrate sarà impostata la fase di intervento successiva che mira ad: 1.Aumentare le competenze degli operatori 2. Incrementare l'empowerment delle famiglie immigrate con adolescenti
Metodologia • Focus group con interlocutori privilegiati alcuni rappresentanti delle comunità di cittadini immigrati presenti nel territorio del Comune di Parma Difficoltà incontrate nel percorso: Difficoltà di coinvolgimento delle associazioni da parte dell'istituzione 1. Mancanza di interesse specifico nei confronti del tema proposto 2. Gap esistente tra le richieste delle istituzioni e le aspettative delle comunità dei migranti
Metodologia • 4 focus group: • Cinesi (4 partecipanti, adulti non genitori) • Ghanesi (4 partecipanti, adulti genitori) • Marocchini (3 partecipanti, adulti genitori) • Moldavi (7 partecipanti, 2 adulti genitori, 5 adulti non genitori)
Griglia di domande • Spazi e contesti di vita del giovane migrante • Per ogni contesto sono stati indagati • Vissuti (livello di analisi intrapersonale) • Relazioni (livello di analisi interpersonale) • Percezione delle prospettive future • Relazioni intra-familiari: genitori-figli
Premessa etica e teorica • Rischio insito in una lettura comparativa dei dati: spiegare i processi psicologici e sociali osservati ricorrendo all’appartenenza culturale e nazionale dei migranti Sono stati intervistati alcuni adulti immigrati che vivono in un contesto particolare e che non sono necessariamente rappresentativi delle criticità affrontate dalla comunità nel suo insieme Problematiche segnalate dai particolari soggetti intervistati
Contesti di vita • Scuola, mondo del lavoro • Luoghi organizzati e formali: la chiesa (ghanesi), l’associazionismo (moldavi) • Luoghi di incontro formali: stazione, locali (cinesi), vie del centro, giardini pubblici (moldavi, marocchini) • “P1: A casa, sta sempre a casa! Non ci sono luoghi. P2: Noi non abbiamo l’abitudine di stare in piazza… Abbiamo bisogno di uno spazio per incontrarci, socializzare ed educare.” (focus group comunità ghanese).
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiari • Quali sono i processi di costruzione dell’identità culturale messi in atto dai migranti e come questi sono negoziati all’interno della famiglia? • Processi di acculturazione: percorsi attivati dei migranti per relazionarsi con il nuovo contesto sociale • 4 differenti esiti 1. Assimilazione. Adesione ai comportamenti e ai valori della società ricevente e rifiuto della cultura di origine 2. Separazione. Legami con la cultura di origine ed evitamento dei contatti con la cultura ospitante 3. Marginalità. Non si mantengono legami né con la cultura di origine né con quella ospitante 4. Integrazione. Mantenimento del patrimonio culturale di origine ed apertura nei confronti delle persone e dei valori della società ricevente
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità ghanese • Adolescenti socializzati alla cultura, agli stili ed ai desideri di consumo dei coetanei italiani • Tendenza all'assimilazione “Qui, i nostri bambini, non capiscono neanche la nostra lingua! Sanno solo l'italiano!” “Tanti ragazzi ghanesi sono nati qua... se a loro cominci a parlare della nostra cultura, loro non capiscono il nostro paese...”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità ghanese • Rapporti positivi fra ragazzi ghanesi e coetanei italiani “... i ragazzi italiani non discriminano i ragazzi ghanesi perché i nostri ragazzi li copiano, fanno propiro come loro”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità ghanese • Crisi intergenerazionale • Famiglie in cui si genera la contraddizione tra il bisogno di mantenere salvaguardata la propria identità e il bisogno di venire accettati nel contesto della nuova società. • Ricerca di equilibrio tra movimenti di tipo protettivo ed esplorativo nei confronti dei figli • Tensione protettiva: salvaguardare la propria identità culturale nei confronti di uno stile educativo indulgente e di un sistema di valori non caratterizzato dal rispetto per gli altri
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità ghanese • “Ma quando noi confrontiamo l’autorità in Italia… dicono “lascia loro…”… Ma non è così… Ci sono tanti diritti nel modello italiano che favoriscono i ragazzi, italiani o ghanesi, di fare qualsiasi cosa loro vogliono. Bisogna bloccare questa situazione…” • “Si, perché cosa insegnano? I diritti degli italiani! Quando il figlio dice “vai a quel paese” in Italia non si fa niente. Ma se in Ghana un ragazzo dice una cosa del genere, fa molto male. Quindi, i bambini devono imparare il rispetto perché i ghanesi si comportano con rispetto perché per noi le grandi persone hanno rispetto... Noi soffriamo tanto quando i nostri bambini frequentano ragazzi italiani perché da loro imparano a non rispettare perché gli italiani non rispettano gli altri. E quindi i nostri bambini li copiano.”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità ghanese • Le istituzioni italiane, e in primo luogo la scuola, hanno una politica assimilazionista • La scuola diventa un luogo di conflitto culturale “E’ vero ogni paese ha la sua cultura, ma sempre gli italiani vogliono che si copi la loro cultura! Eh! Questo non è giusto… dobbiamo forse copiare un poco di vostro, ma lascia anche la nostra cultura!” “L’insegnante non può insegnare al bambino in questo modo. L’insegnante deve spiegare al ragazzo qualsiasi cosa. Il maestro deve spiegare che c’è cultura italiana, c’è cultura ghanese, c’è cultura filippina e altro…”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità ghanese • Assecondare i figli in comportamenti di consumo considerati “italiani” provoca problemi di gestione economica “Se un figlio ghanese vuole uscire con un ragazzo italiano, il genitore deve dargli qualcosa, ma il ghanese non ha questi soldi. C’è questa difficoltà… uscire con gli italiani significa spendere soldi…”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità marocchina • Gli esiti dei processi di acculturazione dipendono non solo dalle scelte del migrante, ma anche dagli atteggiamenti e dagli stereotipi del gruppo autoctono • I tentativi di integrazione socio-culturale messi in atto dagli adolescenti sono frustrati da un contesto sociale che non è percepito come facilitante “ il ragazzo si sente molto frustato… sente che c’è razzismo… e il fatto che lui non sta bene in classe comincia a disturbare e questo comincia a farlo sentire anche diverso… cioè non dico neanche bambini di… io dico anche bambini di 11 anni cominci a trovare questo problema adesso… quando ti parla ti dice subito: loro sono razzisti, loro mi trattano così perché sono marocchino, sono così, non sono uguale a loro…”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità marocchina • La mancata integrazione socio-culturale non dipende semplicemente dal rifiuto da parte del contesto della società ricevente • Viene chiamata in causa una complessità di fattori: difficoltà linguistiche, storia migratoria
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità marocchina “Sono bambini che non capiscono la lingua, non sanno cosa fare per attirare l’attenzione, cominciano a disturbare … e in più anche il modo di apprendimento del ragazzo marocchino non è come quello moldavo o quello rumeno perché lì c’è anche la somiglianza della lingua. L’altro apprende più velocemente la lingua… cioè il marocchino è più indietro e in più la zona da dove arriva questo ragazzo… cioè capiamo che l’immigrazione dal Marocco è da una zona dove il livello di scolarizzazione lì… non sanno scrivere una frase in arabo… ovviamente non si può pretendere molto da loro… già vengono da una scuola di campagna sperduta… non sanno scrivere l’arabo… metterli poi in una scuola italiana…”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità marocchina • Condizioni iniziali di svantaggio che non favoriscono l'integrazione e che contribuiscono a creare un immagine dell'adolescente marocchino come deviante e marginale. “Tante volte capita che anche gli insegnanti stessi dicono che la colpa non è di quel bambino lì, ma che ormai ha già preso l’immagine di quello che disturba, di quello che picchia e non sanno che è un suo modo di difendersi. Perché un adulto prima di fare immigrazione si è preparato e sa quello che gli aspetta, ma un bambino magari lì sta studiando e sa solo che deve andare in Italia, che il papà ha fatto ricongiungimento, ma molti non hanno scelto. Non hanno loro scelto di venire qua…”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità marocchina • Attraverso comportamenti oppositivi che confermano ed usano tale immagine negativa, i giovani marocchini cercano di acquisire sicurezza e identità “Si fanno i gruppetti… di più con i ragazzi magari o lui come mio nipote o mio figlio dice: “io devo fare gruppo con quelli perché sono più forti, perché devo entrare in un gruppo”. Ovviamente deve scegliere il gruppo che disturba di più perché sennò non ci sta in gruppo”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità marocchina • Rovesciamento dei ruoli • Ragazzo percepito come “fuori controllo” “…per cui lui si sente già all’età di 7 anni lui va a tradurre per la sua mamma… per cui ha perso già ha perso potere quando lei le chiede di fare i compiti, lui gli dice: “ma cosa ne sai tu dei miei compiti?”. Cioè, ormai si sente lui lasciato a se stesso non puoi lui controllarlo o dirgli qualcosa e allora impara a giocare fra la scuola, gli insegnanti e i genitori. Comincia a raccontare bugie di continuo.”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità marocchina • I modelli educativi troppo permissivi della cultura italiana promuovono la perdita di autorevolezza e di capacità educativa dei genitori • La società italiana non accetta e non comprende gli stili genitoriali della loro cultura
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità marocchina “P1: Loro vedono che sono troppo permissivi. Cioè non ci sono regole da rispettare per i bambini. In più è anche la vita quello che ti dà qua.. cioè picchiando un bambino qua… cioè il genitore ha il terrore di picchiare un'altra volta perché sennò glielo tolgono. Allora sai cosa dice lui “Questo non è il mio bambino. E’ il figlio dell’assistente sociale... P2: Giuro che è così… non capiscono il nostro stile… Loro dicono “Avete detto che non lo devo toccare… Fate voi!”. C: E il ragazzo che è in mezzo a questa situazione cosa fa? P1: Lui si sente protetto dallo Stato italiano… dalle leggi. Ti dice: “Non puoi sennò chiamo telefono Azzurro”. Loro sanno queste cose qua. Si, si… e come un arma nei confronti dei genitori.”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità marocchina • Il genitore si sente espropriato della sua funzione educativa dal contesto della cultura italiana Il genitore marocchino segnala un problema che forse rimanda alla crisi della funzione educativa del genitore nel contesto della nostra società? • Il genitore decide di crescere i figli nella comunità di origine • Non delega o abbandono, ma ripristino di una responsabilità educativa “I genitori adesso hanno il terrore di far crescere i figli qua. Molti fanno la scelta di mandarlo a studiare giù … l’unica cosa che li senti dire è: Mio figlio è maleducato, non rispetta le regole, dopo alla fine è viziato … molto. Non ha … cioè cresce senza valori per noi.”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità marocchina • I genitori che crescono i loro figli in Italia impongono ai loro figli un’identità simbolica esasperata attraverso la quale cercano di riaffermare la loro autorità “Hanno sempre questi problemi e infatti cercano di trascinarli per la moschea per legarli un po’ di più a loro. C’è la voglia di mettere il velo alle bambine già all’età piccola … c’è tutto un modo che … per rassicurarsi … cioè la bambina del primo anno di elementare con il velo in Marocco non li vedo … solo quando si è grandi e per scelta … adesso qua molti cercano di metterle nelle bambine così cercano di farle crescere senza perdere il potere di genitore. Così la domenica, il papà trascina i maschi e le femmine alla moschea, con lezioni di arabo … “
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità moldava • Apertura al nuovo • E’ accettata l’esplorazione del nuovo territorio sociale e culturale da parte dei figli “P6: Noi abbiamo le nostre tradizioni, la nostra religione e gli italiani le loro tradizioni e noi le rispettiamo…P3: noi non vediamo un problema nella cultura o nei valori della gente italiana.. anche i figli dei moldavi che oggi sono in Italia sono o saranno italiani non è un problema…”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità moldava • Resistenza ed ostilità da parte dei coetanei autoctoni “P3: Magari anche se quando sono fuori una ragazza moldava si avvicina ad una italiana per esempio … neanche risponde alle domande … si gira e va avanti … tante ragazzi moldavi non fanno tante amicizie con italiani … restano solo con altri ragazzi moldavi ... P1: Si io so che ci sono posti a Parma dove i ragazzi moldavi non li fanno entrare … ” “P3: … magari senza nessun motivo i ragazzi italiani li rifiutano”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità moldava • Dissonanza tra il desiderio di integrazione e la percezione di ostacoli e barriere alla mobilità socio-culturale genera sentimenti sconcertanti • Sospensione culturale “P4: E anche sbagliato se vanno in un altro paese. I ragazzi moldavi che stanno qua hanno preso l’abitudine… che sono in Italia… P5: Se torni in Moldavia hai già un'altra mentalità. Integrarsi in Italia è difficile, ma tornare in Moldavia molto di più…”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità cinese • Disinteresse nei confronti delle relazioni con la cultura italiana e i coetanei autoctoni • Gusti, attività preferite e abitudini differenti “P2: Per esempio, io vedo che … meglio... più adagio con i ragazzi cinesi... io penso che ai ragazzi cinesi ci sono delle cose che... piacciono delle cose che i ragazzi italiani non lo fanno... Ci si trova meglio con i cinesi...
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità cinese • Difficoltà linguistiche e di comunicazione giocano un ruolo importante nell’indurre i ragazzi cinesi verso relazioni esclusive con altri ragazzi cinesi “P2: A me non piace che i ragazzi cinesi stanno con altri ragazzi di altri paesi... perché poi i ragazzi cinesi non riescono mai a comunicare molto bene con loro...”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità cinese • Relazioni conflittuali con adolescenti immigrati di altra nazionalità • Giudizi stereotipici e discriminatori degli altri gruppi immigrati “P2: A Parma i ragazzi cinesi stanno quasi tutti i giorni in stazione... C: Ed in stazione ci sono solo ragazzi cinesi o anche altri ragazzi? P1: Ma c’è di tutto... anche ragazzi tunisini... la maggior parte tunisini... C: E voi sapete come sono i rapporti tra i ragazzi cinesi ed i ragazzi tunisini? P1: Non tanto belli perché quelli che vedo io la maggior parte i tunisini sono drogati, alcolisti... tante volte i ragazzi cinesi si sono litigati con i tunisini ubriachi che perdono soldi nelle macchinette di gioco … offendono, parlano e non si fanno capire e poi dicono sempre brutte parole in loro lingua che poi a me quello non va bene.”
Identità, relazioni sociali e relazioni intra-familiariFocus group comunità cinese • Il ricongiungimento familiare che avviene durante il periodo dell’adolescenza genera difficoltà di relazione tra genitori e figli cinesi “P1: Cioè... non parlano tanto con i genitori... magari in Cina crescono con i nonni e poi in Italia non si trovano tanto bene con i genitori. Li vedono poco, non li hanno mai conosciuti...”
La percezione delle prospettive future • Integrazione subalterna (Ambrosini, 1999) Quale futuro professionale e sociale è immaginato dalle comunità di migranti per i loro figli? Come viene descritto il ruolo giocato dalla scuola e dal mondo del lavoro nella costruzione del futuro delle “seconde generazioni”?
La percezione delle prospettive future • Ghanesi e marocchini percepiscono scarse possibilità di fuoriuscita dall’esclusione sociale • Scenari di devianza e di rivolta delle “seconde generazioni” “Secondo me non cambia niente …ma non vedi nulla che cambia … Ingoiamo tutto, ma poi i nostri ragazzi esplodono.” (focus group comunità ghanese) “Difficile …. Saranno esclusi … secondo me come poi è successo in Francia … non ci sono molte possibilità… di migliorare le condizioni di partenza …” (focus group comunità marocchina)
La percezione delle prospettive future • Marocchini: percorsi scolastici fallimentari e disinvestimento rispetto al futuro “... In più anche i genitori non prendono la briga di continuare a chiedere. Ti dice: Ah!, ma io non so, se vado lì, non so l’orario, lavoro, non capisco. In più io ho notato che c’è molto questo senso di … tanto non diventerà mai medico, l’importante è che impari a scrivere e a leggere. Molti la prendono con questo …”
La percezione delle prospettive future • Ghanesi: percepiscono l’istituzione scolastica come attraversata da pregiudizi e discriminazioni che limitano le chances di promozione sociale per i loro ragazzi “Alcuni insegnanti fanno discriminazioni in termini di scelte. Se qualcuno vuole fare l’ingegnere, loro cercano di mettere i nostri ragazzi fuori dalle carriere scolastiche più importanti. Ma i nostri bambini hanno la testa per imparare. I ragazzi ghanesi vorrebbero poter studiare quello che si sentono non sentirsi dire dagli insegnanti: “No, è meglio che fai questa cosa”. Tanti dei nostri bambini hanno perso l’opportunità di fare qualcosa di meglio.”
La percezione delle prospettive future • Moldavi: Forte aspettativa verso il successo e la riuscita sociale “Io sono ottimista! Tutti noi vogliamo il meglio. Noi siamo venuti qua per fare tanti sacrifici e sperare che il futuro dei figli possa essere migliore del nostro qua in Italia … fare lavori migliori … speriamo …”
La percezione delle prospettive future • La possibilità di riuscita è comunque subordinata al superamento delle barriere che oggi ci sono nel mondo del lavoro • Queste barriere percepite tanto più arbitrarie quanto maggiore è sia l’investimento sulla formazione sia il successo scolastico dei ragazzi moldavi
La percezione delle prospettive future “P5: Si, magari ci sono ragazzi giovani che conoscono il PC, che hanno studiato e che vorrebbero fare l’impiegato e allora là si che le porte sono chiuse … che vorrebbero nel loro contesto solo gli italiani, però … gli imprenditori … gli stranieri nell’ufficio, nei ranghi più grandi non li vogliono, però operai, siì … P3: si però se un ragazzo moldavo e la sua famiglia punta tutto sullo studio e poi è così … com’è futuro … I moldavi vogliono che i figli fanno le scuole in Italia … tutte le scuole per questo. Pensa che tutti i moldavi sono laureati e quando vengono qua il diploma non è valido. Invece, se il bambino fa tutte le scuole qua, almeno si pensa che poi in futuro, il suo futuro è migliore ….”
La percezione delle prospettive future • Cinesi: percezione positiva del futuro • Inserimento nel tessuto socio-economico grazie al trasferimento delle piccole imprese dei genitori “P1: Penso la maggior parte erediteranno le cose che lasciano i loro genitori... non saranno come gli altri italiani perché non li conoscono, li vedono poco.P2: La maggior parte saranno come i loro genitori oggi... faranno quello che fanno i loro genitori.”
Traiettorie delle seconde generazioni • Tentativi di integrazione socio-culturale + aspettative di avanzamento socio-economico (moldavi) • Aspirazione all’integrazione socio-culturale + aspettative negative riguardo all’inclusione socio-economica (ghanesi) • Mantenimento di relazioni esclusive con la propria comunità + aspettative di inserimento socio-economico (cinesi) • Sviluppo di un’identità etnica reattiva + aspettative di esclusione sociale (marocchini)
Esigenze e proposte • Richiesta di luoghi sociali di aggregazione Necessità di spazi per incontrarsi, giocare, trascorrere il tempo libero in modo strutturato Attività ludico-espressive che incontrino i gusti particolari della propria identità etnica Spazi degli adolescenti immigrati aperti verso il territorio e gli adolescenti italiani per vincere resistenze e pregiudizi Spazi che abbiano lo scopo di consolidare e promuovere i legami delle seconde generazioni con le comunità di origine
Interrogativi • Quali sono le sollecitazioni proposte da questi focus group ai servizi ed alle istituzioni locali? • Quali sfide possiamo raccogliere nel tentativo di sviluppare rapporti positivi fra i servizi del territorio e gli adolescenti immigrati? • Quello che i migranti ci hanno raccontato è un ritratto dei problemi della nostra società? Possono aiutarci a cogliere ciò che noi, completamente immersi nella nostra cultura, non riusciamo a scorgere come problema? Es.: la crisi della genitorialità