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Epica classica. epica. èpos. parola. racconto di imprese eroiche. L’Iliade. L’Odissea. Poesia e pensiero greco. IX e VIII secolo a. C. Comporre e recitare a memoria canti che esaltavano gli eroi e le loro imprese. Aèdi e rapsòdi. Omero. DUBBIO SULLA PATERNITA’ DEI DUE POEMI.
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epica èpos parola racconto di imprese eroiche
L’Iliade L’Odissea
Poesia e pensiero greco IX e VIII secolo a. C Comporre e recitare a memoria canti che esaltavano gli eroi e le loro imprese Aèdi e rapsòdi
Omero DUBBIO SULLA PATERNITA’ DEI DUE POEMI GRAMMATICI STUDIOSI ? Questione omerica
Primo problema I poemi sono stati scritti da un autore o sono la semplice trascrizione di canti orali della tradizione? I poemi hanno un autore I poemi sono costruiti secondo un piano prestabilito, intorno ad un nucleo preciso( l’ira di Achille per l’Iliade e il ritorno di Ulisse per l’Odissea). Questa unità strutturale fa pensare ad un solo autore I poemi sono la semplice trascrizione di canti orali della tradizione Molte caratteristiche stilistiche dei due poemi appartengono alla tradizione orale: ripetizioni, epiteti, similitudini e ciò fa pensare ad una raccolta di canti Soluzione I poemi potrebbero essere stati composti in modo integrale ed originale da un poeta che ha utilizzato le formule linguistiche più antiche appartenenti alla tradizione orale Secondo problema Il compositore è lo stesso per entrambi i poemi? I poemi hanno un solo autore La tradizione ci tramanda il nome di Omero come autore e il tempo in cui è vissuto ( IX-VIII sec) e il luogo ( Asia Minore) della sua nascita coincidono con l’epoca e l’area geografica della lingua utilizzata nei poemi I poemi hanno due autori I due poemi hanno stile e linguaggio differenti: più arcaico quello dell’Iliade, più raffinato e complesso quello dell’Odissea. Questa diversità fa pensare ad una diversa datazione, troppo distante per lo stesso autore Soluzione L’Iliade sarebbe stata scritta da Omero in età giovanile, l’Odissea in età matura
epiteti Caratteristiche linguistiche similitudini patronimici formule ripetitive
Epiteti: aggettivazioni che servono a meglio descrivere persone, luoghi, oggetti, divinità Achille, piede rapido; Ettore elmo abbagliante; asta ombra lunga Similitudini: paragone utilizzato per rappresentare in modo più efficace un personaggio, luogo, azione Lottarono per Cebrione come due leoni/che sulle cime del monte, per una cerva uccisa,/ entrambi affamati, superbamente combattono… Patronimici: Designare un personaggio attraverso il nome del padre con l’aggiunta del suffisso - ide Il pelìde Achille( figlio di Peleo); l’atrìde Agamennone ( figlio di Atreo) Formule ripetitive: formule fisse utilizzate in situazioni simili che servono a favorire il riconoscimento di personaggi, luoghi, e seguire meglio il racconto Le membra belle si sciolsero; E guardandolo bieco, Achille piede rapido disse:
Caratteristiche del proemio • Invocazione alla Musa • Esposizione dell’argomento Iliade: L’ira di Achille per la sottrazione della schiava Briseide da parte di Agamennone Odissea: Il viaggio di Ulisse verso Itaca
Proemio dell’Iliade « Cantami o Diva, del Pelide Achillel'ira funesta che infiniti addusselutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orcogenerose travolse alme d'eroi,e di cani e d'augelli orrido pastolor salme abbandonò (così di Giovel'alto consiglio s'adempìa), da quandoprimamente disgiunse aspra contesaIl re de' prodi Atride e il divo Achille. »
Proemio dell’Odissea L’uomo ricco di astuzie raccontami, o Musa, che a lungo / errò dopo ch’ebbe distrutto la rocca sacra di Troia / di molti uomini le città vide e conobbe la mente / molti dolori patì in cuore sul mare / lottando per la sua vita e per il ritorno dei suoi / Ma non li salvò, benché tanto volesse / per loro propria follia si perdettero, pazzi! / che mangiarono i bovi del Sole Iperione / e il Sole distrusse il giorno del loro ritorno…Anche a noi dì qualcosa di queste avventure, o dea, figlia di Zeus. Allora tutti gli altri, quanti evitarono l’abisso di morte / erano a casa, scampati dalla guerra e dal mare / lui solo, che sospirava il ritorno e la sposa / la veneranda ninfa Calipso, la splendida dea, tratteneva / negli antri profondi, volendo che le fosse marito / E quando anche l’anno arrivò, nel girare del tempo / in cui gli filarono i numi che in patria tornasse / in Itaca neppure là doveva sfuggire alle prove / neppure fra i suoi. Tutti gli dei ne avevano pietà / ma non Poseidone; questi serbava rancore violento / contro il divino Odisseo, prima che in patria arrivasse.