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Sistema Elettorale Provincia. Sistema elettorale provinciale. Sistema maggioritario a doppio turno e con eventuale premio di maggioranza con assegnazione proporzionale dei seggi dei consiglieri provinciali alle liste. Elezione Consiglio.
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Sistema elettorale provinciale • Sistema maggioritario a doppio turno e con eventuale premio di maggioranza con assegnazione proporzionale dei seggi dei consiglieri provinciali alle liste
Elezione Consiglio • Collegi uninominali: i voti riportati da ogni lista (candidato) concorrono a determinare la cifra elettorale provinciale • Si applica un sistema proporzionale (metodo d’Hondt) per l’attribuzione dei seggi e si attribuiscono i seggi in ordine di preferenza secondo la percentuale di voti ottenuta dai singoli candidati nel collegio. • Premio di maggioranza: al gruppo di liste collegate al candidato presidente vincente va il 60% dei seggi (se non ha già superato il 60% dei seggi)
Rappresentanza • In un collegio uninominale potrebbe non risultare eletto il candidato più votato (mentre potrebbe esserlo un candidato che risulta agli ultimi posti della graduatoria per voti ottenuti) • Alcuni collegi potrebbero essere sovrarappresentati (più di un eletto), altri addirittura non rappresentati (nessun eletto) • Competizione con molta incertezza su chi potrebbe risultare eletto (molte variabili in gioco) • Possibilità, attraverso strategie concordate tra i partiti, per favorire l’elezione di un candidato consigliere
Le scelte degli elettori • Soprattutto del candidato “locale” • La scelta del candidato consigliere diventa più importante della scelta del candidato presidente • Scarso utilizzo del voto “disgiunto” • Il programma di governo viene sistematicamente ignorato dagli elettori (… ma anche dai partiti) • Accentuata tendenza degli elettori a non assegnare un carattere “politico” a questa elezione
Le scelte dei partiti • Il candidato presidente è di provenienza “politica” (non come per il candidato sindaco). Ovviamente l’appartenenza politica può assumere rilevanza nel ballottaggio • Numerosità delle liste presenti in ogni coalizione per avere più candidati in ogni collegio (e maggiori possibilità di scelta per gli elettori) • Anche i candidati consiglieri di provenienza “politica” (soprattutto amministratori comunali o dirigenti di partito) e poca apertura verso candidati “nuovi” • Formazione della giunta con caratterizzazione politica e divisione degli incarichi fra i partiti della coalizione vincente
La carica ricoperta alla Provincia, rimane un buon trampolino di lancio per la carriera politica • Compatibilità tra amministratore comunale e consigliere • Competenze limitate della Provincia e richieste di nuove province