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Pratiche didattiche. Step 1. LabDU 24 settembre 2009. Obiettivi cognitivi e pratiche didattiche. Nella progettazione dei percorsi didattici è utile distinguere (almeno) due livelli di generalità degli obiettivi: Obiettivi generali descrittori di Dublino dei di uscita titoli di studio
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Pratiche didattiche. Step 1 LabDU 24 settembre 2009
Obiettivi cognitivi e pratiche didattiche Nella progettazione dei percorsi didattici è utile distinguere (almeno) due livelli di generalità degli obiettivi: Obiettivi generali descrittori di Dublino dei di uscita titoli di studio Obiettivi specifici obiettivi del singolo insegnamento
Controllare le corrispondenze Ciò implica un doppio controllo di coerenza: La corrispondenza tra obiettivi di uscita del cdl e obiettivi specifici del corso: in che modo gli ob. specifici contribuiscono ad approssimare gli ob. generali? La corrispondenza tra obiettivi specifici e situazioni didattiche istituite: in che modo le pratiche contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi specifici? Obiettivi generali del Cdl Obiettivi specifici della materia Situazioni didattiche istituite
“Validità” degli obiettivi e delle pratiche • Gli obiettivi devono descrivere in modooperazionalizzato il comportamento (generale o specifico) atteso dagli studenti. Quanto maggiore è il grado di operazionalizzazione, tanto maggiore sarà il grado di controllabilità empirica. • Le pratiche devono essere “valide” ai fini dell’apprendimento, ossia devono “far agire” le conoscenze-, le abilità-, le competenze-obiettivo.
Competenza: La capacità di mobilitare conoscenze, abilità e disposizioni interne (motivazionali e affettive) in funzione di una situazione sfidante. Ciò implica la distinzione di differenti livelli logici dell’apprendimento e, conseguentemente, la definizione di situazioni didattiche dedicate allo sviluppo e all’accertamento dei livelli di competenza.
Il riferimento alle competenze Identifichiamo una competenza come la capacità di “orchestrare” risorse interne ed esterne in funzione di uno scopo. conoscenze abilità disposizioni motivazionali e affettive elementi del contesto strumenti collaborazioni un obiettivo che ha valore realistico, cioè “alla portata”
Apprendimenti di diverso livello logico devono essere correlati a diverse forme di pratiche “apprendere che conoscenza dichiarativa “apprendere come” abilità/ c. procedurale “apprendere ad apprendere” competenza Pratiche trasmissive; situazioni chiuse e strutturate Compiti di prestazione aperti. Compiti di prestazione aperti, complessi e autentici
Analisi degli obiettivi dei programmi di studio delle singole materie
A proposito dei “Risultati di apprendimento” I risultati di apprendimento dovrebbero esprimere il grado di padronanza atteso per ciascun obiettivo generale. Essi sono infatti formulati in base ad una specificazione dei descrittori di Dublino: • conoscenza e capacità di comprensione; • conoscenza e capacità di comprensione applicate; • autonomia di giudizio; • abilità comunicative; • capacità di apprendere.
A proposito dei RdA: • talvolta sono intesi come obiettivi di insegnamento (cioè specifici), altre volte come obiettivi generali del CdL; • talvolta sono formulati in modo “tautologico”; se i RdA sono assimilabili agli obiettivi generali allora occorre formulare operazionalmente quelli specifici per non rendere conoscenze, abilità e competenze “invisibili”.
conoscenza e capacità di comprensione; conoscenza e capacità di comprensione applicate; autonomia di giudizio; abilità comunicative; capacità di apprendere pratica di livello 1 pratica di livello 2 pratica di livello 3 Risultati di apprendimento e pratiche