220 likes | 348 Views
Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia. Irre Abruzzo Seminario di studi [L’Aquila, 8-11-04]. Documentiamo con gli insegnanti l’itinerario della ricerca-azione Un progetto didattico di educazione al patrimonio archeologico.
E N D
Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Irre Abruzzo Seminario di studi [L’Aquila, 8-11-04] Documentiamo con gli insegnanti l’itinerario della ricerca-azione Un progetto didattico di educazione al patrimonio archeologico L’unità di apprendimento e l’insegnamento della storia a scala locale Ivo Mattozzi
“Il cuore del processo educativo” Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia «Il «cuore» del processo educativo si ritrova … nel compito delle istituzioni scolastiche e dei docenti di progettare le Unità di Apprendimento caratterizzate da obiettivi formativi adatti e significativi per i singoli allievi…» con tali parole le Indicazioni invitano gli insegnanti ad adottare la programmazione per unità di apprendimento: utilizzare gli obiettivi specifici di apprendimento … per progettare UA nella prospettiva della maturazione del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente.
Unità di apprendimento vs UD Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Che cosa comporta di nuovo il programmare per UA rispetto all’abitudine di programmare per UD? Come possiamo intendere le UA in termini più favorevoli per agevolare la mediazione didattica e per promuovere lo sviluppo di conoscenze, abilità e competenze degli scolari? Come possono essere strutturate e articolate le UA?
Come sono presentate Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia • Nelle Indicazioni le UA vengono presentate come « … costituite: • dalla progettazione di uno o più obiettivi formativi tra loro integrati (definiti anche con i relativi standard di apprendimento, riferiti alle conoscenze e alle abilità coinvolte); • dalle attività educative e didattiche unitarie, dai metodi, dalle soluzioni organizzative, ritenute necessarie per concretizzare gli obiettivi formativi formulati; • dalle modalità con cui verificare sia i livelli delle conoscenze e delle abilità acquisite, sia se e quanto tali conoscenze e abilità si siano trasformate in competenze personali di ciascuno.»
Progettare le unità Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia • Gli insegnanti, dunque, devono imparare a progettare le UA: esse dovrebbero iniziare con • la rilevazione delle preconoscenze, • mirare ad obiettivi formativi adatti e significativi per i singoli allievi, • architettare strategici percorsi di metodo e di contenuto e permettere di valutare, «alla fine, sia il livello delle conoscenze e delle abilità acquisite, sia se e quanto esse abbiano maturato le competenze personali di ciascun allievo». • Nella progettazione delle UA si manifesta l’autonomia delle scuole e degli insegnanti e la loro cura della formazione della personalità degli allievi.
L’organizzazione dell’apprendimento Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Ecco sta in questo la differenza tra UD e UA. Con le UA l’accento si sposta sull’organizzazione dell’apprendimento: l’insegnante deve immaginare che cosa chiederà agli allievi di fare allo scopo di raggiungere traguardi formativi che si articolano in obiettivi di conoscenze, di abilità, di competenze e deve assumere la responsabilità di valutare e predisporre i materiali più idonei al raggiungimento dello scopo e di architettare le fasi dell’apprendimento in una sequenza di attività laboratoriali e di lezioni e di attività degli scolari da svolgere in classe e di attività operative da assegnare a casa.
Costruiamo il sapere insieme Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia L’incastro tra attività di insegnamento e attività di apprendimento si verifica inevitabilmente nelle prime classi elementari, finché non intervengono le discipline e i testi delle discipline. Nelle classi successive, invece, la preferenza della maggior parte degli insegnanti va alla sequenza: «io insegno in classe» -> «tu impari a casa». L’UA richiede che si passi all’idea «noi costruiamo il sapere insieme: io ti insegno ad imparare e tu produci delle cose che dimostrino che stai imparando, prima in aula poi a casa». In questa modalità sono molte le manifestazioni delle attività degli allievi che consentono di controllare e valutare gli apprendimenti e si può modificare l’insegnamento e/o l’apprendimento in corso d’opera: la valutazione formativa diventa parte del processo e la produzione di elementi per il portfolio diventa significativa e agevole.
Una concezione operazionale Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Le unità di apprendimento sono dei segmenti del processo annuale di apprendimento degli allievi. A differenza delle unità didattiche la loro configurazione è concepita deliberatamente e manifestamente allo scopo di guidare l’attività degli studenti nella costruzione del sapere e di stimolare le loro capacità operatorie. Sono unità in quanto sono organizzate attorno ad un solo tema ben delimitato e sono organizzate con lo scopo che l’alunno acquisisca conoscenze e abilità necessarie a trasformare le capacità in competenze. Il compito di apprendimento è anch’esso organico e significativo.
Le esigenze da rispettare Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia 1. “tematizzare” convenientemente il sapere da insegnare, il che vuol dire non solo scegliere la conoscenza da impartire e da far imparare, ma anche delimitarla in modo nè frammentario né troppo ampio e confuso; 2. suddividere la conoscenza in porzioni (o blocchi testuali) che corrispondono a sottotematizzazioni ciascuna delle quali prepara e fonda le condizioni di comprensione e apprendimento delle porzioni seguenti. Per questa loro idoneità a promuovere risultati conoscitivi già sufficientemente significativi, le porzioni di conoscenza insieme con le operazioni di apprendimento possono essere pensate come moduli, componibili in diversi modi;
L’architettura modulare delle UA Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Non ci può essere UA senza che sia prevista una unità di insegnamento che la promuova e si intrecci con essa. Perciò l’architettura delle UA dipende dall’ideazione delle attività di apprendimento in intreccio con quelle di insegnamento. Unità indica una sequenza di attività che hanno un inizio e una fine e che possono articolarsi in fasi. La unitarietà è assicurata dalla coerenza tematica. Ogni UA dovrebbe essere riconoscibile per il fatto che è organizzata per la costruzione di una conoscenza significativa grazie ad operazioni di apprendimento capaci di generare abilità e competenze.
Una struttura modulare Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia La struttura delle UA può essere modulare allo scopo di “regolare” il processo di apprendimento di uno scolaro facendolo transitare da una fase all’altra in modo che in ciascuna fase lo scolaro sia attrezzato di conoscenza e abilità per affrontare la fase seguente.
Le potenzialità delle UA Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Le UA sono pensate come un congegno adeguato per: · far compiere operazioni intelligenti volte alla costruzione di una conoscenza complessa e compiuta, mediante conoscenze parziali e segmentate; · educare a pensare secondo gli stili di pensiero delle discipline; · insegnare a imparare.
Le domande da farsi Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Definito il tema della conoscenza, le domande che devono presiedere alla programmazione di UA sono: ·quale è il livello delle preconoscenze e delle abilità e delle motivazioni degli scolari? ·che compito di apprendimento di conoscenze, di concetti, di schemi cognitivi… affronteranno gli scolari? ·quali materiali useranno per lo svolgimento del compito? ·come useranno i materiali? ·come sarà modulato il processo di apprendimento? ·quali abilità dovranno formare per lo svolgimento del compito e per l’uso dei materiali? ·quali operazioni cognitive richiederà loro lo studio e l’uso dei materiali proposti? ·quali competenze dimostreranno alla fine del percorso di apprendimento? ·con quali prestazioni dovranno manifestare le competenze? ·con quali prestazioni manifesteranno la consapevolezza metacognitiva?
Gli elementi essenziali di un’UA Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia • A questo scopo le UA devono prevedere: • attività per la rilevazione delle conoscenze previe degli scolari interessanti rispetto al tema e alle abilità da investire nell’apprendimento; • i materiali grazie ai quali gli scolari formeranno la conoscenza; • i laboratori o il laboratorio mediante cui gli scolari apprenderanno le abilità requisite dal processo di apprendimento; • le operazioni che gli scolari dovranno fare per il conseguimento di conoscenze e di abilità; • le competenze finali che gli scolari dovranno manifestare mediante prestazioni; • le prestazioni che permetteranno agli scolari di manifestare le competenze costruite; • la mediazione didattica che organizza, promuove, regola il processo di apprendimento; • le attività mediante le quali gli scolari conseguono la consapevolezza metacognitiva.
Le premesse della programmazione Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia 1. individuare o produrre i materiali più adatti per la costruzione della conoscenza e la promozione delle abilità degli scolari; 2. individuare le attività più convenienti e più proporzionate alle capacità dei bambini e alle caratteristiche dei materiali e della conoscenza; 3. organizzare l’intreccio della mediazione didattica, di uso dei materiali, delle operazioni di apprendimento; 4. pensare le prove di controllo sia in itinere sia terminali; 5. curarsi di conoscere lo stato cognitivo di partenza degli alunni rispetto alla conoscenza nuova e alle operazioni previste; 6. ancorare alla rilevazione delle preconoscenze la motivazione e i problemi capaci di promuovere l’interesse e la tensione cognitiva.
Lo schema dell’UA Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia • La previsione in otto mosse del processo di insegnamento e di apprendimento si traduce nello schema dell’UA: • indicazione delle competenze del profilo dell’alunno in uscita come orizzonte verso il quale dirigere il processo; • specificazione di obiettivi formativi da promuovere sottoforma di conoscenze e abilità; • specificazione del tema e dell’articolazione tematica; • modalità di rilevazione delle preconoscenze; • sequenza di moduli di apprendimento con indicazioni di porzioni di conoscenza, di materiali e di attività operative e cognitive; • specificazione di competenze all’uso delle conoscenze mediante le abilità; • prove di verifica e valutazione del loro raggiungimento.
La formazione storica esige l’uso delle fonti Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia • Uno studente competente in storia e capace di pensare in termini storici è • Consapevole del metodo per la costruzione di conoscenze affidabili e controllabili sul passato; • Abile a trasformare le tracce di attività umane in strumenti di informazioni; • Abile a produrre informazioni; • Abile a controllare la validità delle fonti e delle informazioni; • Abile a dare organizzazione alle informazioni per costruire conoscenza.
Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Conoscenze, abilità, competenze Al termine della classe ***, la scuola ha organizzato per lo studente attività educative e didattiche unitarie che hanno avuto lo scopo di aiutarlo a trasformare le seguenti conoscenze abilità in Competenze personali
Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia I riferimenti alle fonti: scuola primaria Indicazioni per la scuola primaria - Testimonianze di eventi, momenti, figure significative presenti nel proprio territorio e caratterizzanti la storia locale. • Osservare e confrontare oggetti e persone di oggi con quelli del passato. - Distinguere e confrontare alcuni tipi di fonte storica orale e scritta. • Leggere ed interpretare le testimonianze del passato presenti sul territorio.
Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia I riferimenti alle fonti: scuola secondaria di I grado 1/1 • Comprendere aspetti essenziali della metodologia della ricerca storica e delle categorie di interpretazione storica. - Distinguere e selezionare vari tipi di fonte storica, ricavare informazioni da una o più fonti. • Approfondire le dimensioni e le risonanze locali di fenomeni ed eventi di interesse e portata nazionale e sovranazionale. • Utilizzare in modo paradigmatico alcune fonti documentarie per verificarne la deformazione, volontaria o involontaria, soprattutto per quanto riguarda i mass-media.
Clio ’92 Associazione di insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia I riferimenti alle fonti: scuola secondaria di I grado 2/2 • Distinguere tra storia locale, regionale, nazionale, europea, mondiale, e coglierne le connessioni, nonché le principali differenze (anche di scrittura narrativa). • Mettere a confronto fonti documentarie e storiografiche relative allo stesso fatto, problema, personaggio, e interrogarle, riscontrandone le diversità e le somiglianze. • Approfondire il concetto di fonte storica e individuare la specificità dell’interpretazione storica.