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IL BILANCIO DI ESERCIZIO Parte I

IL BILANCIO DI ESERCIZIO Parte I. Andrea Bellucci Dipartimento di Discipline Giuridiche ed Aziendali Università degli Studi di Perugia. A.A. 2013/2014. Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L). Obiettivi del corso.

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IL BILANCIO DI ESERCIZIO Parte I

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  1. IL BILANCIO DI ESERCIZIOParte I Andrea Bellucci Dipartimento di Discipline Giuridiche ed Aziendali Università degli Studi di Perugia A.A. 2013/2014 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L)

  2. Obiettivi del corso • Conoscere le finalità, la struttura e contenuti del bilancio di esercizio • Rilevare contabilmente i principali accadimenti aziendali per giungere alla loro rappresentazione in bilancio • Conoscere i meccanismi di determinazione delle imposte e il loro riflesso nel bilancio d’esercizio • Leggere ed interpretare la valenza consuntiva e predittiva della rappresentazione di bilancio 2 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  3. Il bilancio come processo Operazioni aziendali Correnti: di acquisto e vendita, di finanziamento, di rafforzamento patrimoniale… Di rendicontazione annuale Rilevazione Scritture di assestamento, chiusura e riapertura dei conti Situazioni periodiche intermedie Contabilità generale Output Libro giornale Libro mastro Bilancio d’esercizio Bilancio di verifica Il criterio di iscrizione delle poste può essere differente da quello di valutazione in sede di redazione del bilancio di esercizio 3 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  4. Il bilancio come documento • Documento in cui confluiscono le rilevazioni di contabilità generale • Documento per l’assegnazione del risultato economico e del capitale di funzionamento • Strumento per fornire informazioni esaurienti ed attendibili sulle vicende economiche e finanziarie ai soggetti interni ed esterni all’impresa 4 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  5. La funzione giuridica del bilancio • Tutela dei creditori e dei terzi • Rendicontazione degli amministratori ai soci • Costituzione di una base per la determinazione del carico tributario Il bilancio è un obbligo da rispettare 5 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  6. La valenza informativa esterna • L’impresa non è un “affare privato” • L’impresa come centro di interessi convergenti • La teoria degli stakeholder Dal bilancio come “strumento di comportamento” al bilancio come “strumento di informazione” Regole di chiarezza, correttezza e attendibilità 6 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  7. I principali stakeholder e l’esigenza di«neutralità» del bilancio» Investitori potenziali Azionisti attuali Fornitori Bilancio Consumatori e pubblica opinione Amministrazione fiscale Mercati e analisti finanziari Intermediari finanziari Creditori • Concetto di reddito «prodotto» e non distribuibile • Superamento della «rottura» generata dal frazionamento della vita totale dell’impresa in periodi amministrativi • Continuità dei criteri di valutazione e previsione della «deroga» 7 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  8. Le classi di valori nel processo di valutazione I valori di scambio sono oggettivi I valori stimati e congetturati sono soggettivi • Valori di scambio certi:Negoziati con terze economie e quindi di oggettiva determinazione e immuni da incertezze e da arbitri (ricavi di vendita, costi di acquisto, retribuzioni corrisposte, valore nominale di crediti e debiti). • Valori stimati: riferiti a grandezze della cui misurazione è possibile una verifica solo in un momento successivo (valore netto di realizzo dei crediti, crediti e debiti in valuta estera). • Valori congetturati o presunti: grandezze della cui misurazione non è mai possibile una verifica, in quanto determinate su ipotesi non accertabili in concreto (ammortamenti, ripartizione dei costi comuni industriali nella valutazione delle rimanenze, accantonamenti a fondi rischi, ecc.) 8 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  9. Esigenze di rendicontazione e limiti di significatività del bilancio d’esercizio Obiettivi generali Portata conoscitiva effettiva • Valutazione della struttura patrimoniale in termini di investimenti e fonti di finanziamento • Giudizio riguardo alla capacità di reddito • Apprezzamento della dinamica del flussi finanziari • Contenuto conoscitivo minimo, comune a tutti i portatori di interesse, riguardo ai profili economici e finanziari dell’attività d’azienda • Offerta di informazioni utili, ossia comprensibili, comparabili, attendibili e significative 9 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  10. L’evoluzione normativa • Codice di Commercio (1882):si parla di verità e di evidenza dei risultati. Non sono dettate regole sulle modalità di costruzione del bilancio, né valutative, bisogna evidenziare il solo capitale sociale realmente esistente e la somma dei versamenti regolari e quelli in ritardo . • Codice Civile (1942): chiarezza e precisione utili conseguiti e perdite sofferte, contenuto orientativo dello SP, ma non del CE. Criteri di valutazione di imm.ni, partecipazioni, magazzino, crediti, relazione degli amministratori, primi criteri di valutazione e la possibilità di deroga. • Legge 216/74: si regola il contenuto del conto profitti e perdite anche se con carattere orientativo, contenuto della relazione degli amministratori, si sviluppa il mercato dei capitali (nasce la CONSOB) 10 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  11. L’evoluzione normativa • IV Direttiva CEE (1978) Obiettivo: favorire l’internazionalizzazione imprese Strumento: armonizzazione dei bilanci Paradigma: il bilancio deve fornire un “quadro fedele” - Rigore normativo - Deroghe ed opzioni Prevede: 2 schemi di SP; 4 schemi di CE; un Allegato; principi generali e criteri rigidi di valutazione; contabilità per l’inflazione. • Legge 72/83 Visentini Bis: introduzione del concetto di “quadro fedele” della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell’azienda (le norme civilistiche non vanno applicate meccanicamente ma attuandone i principi di fondo allo scopo di fornire un’informazione fedele) 11 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  12. L’evoluzione normativa • D. Lgs. 127/91: dà attuazione alla IV Direttiva CEE: - uno schema di SP, uno schema di CE, una Nota integrativa - si indicano la clausola generale, i principi generali e i criteri rigidi di valutazione - relazione sulla gestione - si individuano un sistema di deroghe e bilancio abbreviato • D. Lgs. 6/03: riforma del diritto societario: - prevalenza della sostanza sulla forma - contabilizzazione economica imposte e operazioni con l’estero - eliminazione interferenze fiscali («separazione tra reddito civile e reddito fiscale») - istituzione dell’Organo di controllo contabile • D. Lgs. 394/03: - fair value per gli strumenti finanziari - nuovo art. 2427-bis Codice Civile 12 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  13. L’evoluzione normativa • D. Lgs. 32/07: recepisce la Direttiva UE n. 51 del 2003, relativa ai bilanci di esercizio e consolidati delle società di capitali, delle banche e delle imprese di assicurazione. Le modifiche sono ispirate all’esigenza di garantire una maggiore trasparenza delle informazioni di bilancio e migliori condizioni di equità tra le imprese che adottano gli IFRS e le altre. In particolare, si prevede: - una nuova formulazione dell’art. 2428 Codice Civile (Relazione sulla gestione); - le indicazioni di contenuto per la relazione del revisore contabile (art. 2409-ter). 13 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  14. L’evoluzione normativa • D. Lgs. 173/08: recepisce la Direttiva UE n. 56 del 2006, relativa ai bilanci di esercizio e consolidati delle società di capitali, delle banche e delle imprese di assicurazione. Ha inteso attuare una maggiore trasparenza informativa sulle operazioni compiute dalle società con parti correlate e fuori bilancio e sulle pratiche di governo societario. In particolare, ha allargato il contenuto della Nota Integrativa (art. 2426) e rivisto i limiti per la redazione del bilancio abbreviato (2435-bis). • D. Lgs. 39/10: recepisce la Direttiva UE n. 43 del 2006, in materia di revisione legale dei conti. Introduce alcuni adattamenti relativi alla disciplina di bilancio in forza delle novità riguardanti i controlli contabili esterni ed interni con modifiche agli artt. 2427, 2429, 2433-bis, 2434-bis. 14 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  15. I principi contabili internazionali: la normativa comunitaria • Regolamento 1606/2002 Ce • Regolamento 1725/2003 Ce • Regolamento 707/2004 Ce • Regolamenti 2236-2237-2238/2004 Ce • Direttiva 2001/65 • Direttiva 2003/51 15 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  16. I principi contabili internazionali: la normativa nazionale • Legge n. 306/2003 (legge comunitaria 2003): categorie di imprese soggette obbligatoriamente o volontariamente agli IAS-IFRS • Decreto legislativo n. 394/2003: introduzione articolo 2427-bis su informazioni sul fair value degli strumenti finanziari e previsione di altre notizie sugli altri documenti di bilancio • Decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 per le opzioni previste dal regolamento 1606/2002 Ce: adozione degli IAS-IFRS • Legge delega 25 febbraio 2008, n. 34 (art. 25): introduzione adeguamenti per le compagnie di assicurazione per gli IAS-IFRS 16 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  17. La normativa attuale: Profili generali 17 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  18. L’oggetto informativo La situazione patrimoniale La situazione finanziaria Il risultato economico di esercizio NB: non è esplicitata la finalità del bilancio 18 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  19. La struttura formale Stato patrimoniale (art. 2424) Conto economico (art. 2425) Nota integrativa (art. 2427) Allegati: Relazione sulla gestione (art. 2428) Relazione del Collegio sindacale (art. 2429) Relazione del Revisore contabile (art. 2409-ter) 19 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  20. La gerarchia delle regole di redazione La clausola generale (art. 2423) Rappresentazione veritiera e corretta Chiarezza Le regole espositive (art. 2423-ter) I principi di redazione (art. 2423-bis) Gli schemi di bilancio (artt. 2424-2425) La nota integrativa (art. 2427) I criteri particolari di valutazione (art. 2426) NB: ruolo dei principi contabili 20 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  21. La procedura di redazione Art. 2364: convocazione assemblea ordinaria entro 120 (salvo eccezione) giorni dalla chiusura dell’esercizio Art. 2429: comunicazione al Collegio sindacale e al “revisore interno” del progetto di bilancio almeno 30 giorni prima della data dell’assemblea e deposito presso la sede sociale almeno durante i 15 giorni precedenti all’assemblea Art. 14 del D. Lgs. 39/2010: la Relazione del revisore interno è sottoposta agli stessi termini della Relazione del Collegio sindacale TEMPISTICA Gli amministratori hanno 90 giorni (salvo eccezione) per redigere il progetto di bilancio I sindaci e l’organo di controllo contabile hanno 15 giorni per le loro relazioni Per 15 giorni si ha il deposito nella sede sociale Entro un mese dall’approvazione si ha il deposito presso l’Ufficio del Registro delle Imprese 21 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  22. LA CLAUSOLA GENERALE E I PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE 22 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  23. Non viene esplicitata la finalità del bilancio Nella prospettiva del suo ruolo informativo, esso viene garantito da: Chiarezza espositiva Veridicità dei contenuti Correttezza dei processi La clausola generale di redazione Art. 2423 23 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  24. La chiarezza significa: rispetto degli schemi di bilancio indicazione di tutte le poste classificazione per voci omogenee e divieto di compensazione note informative aggiuntive e previsione di deroghe rappresentazione «finanziaria» delle voci di stato patrimoniale distinzione tra componenti ordinarie e straordinarie e tra gestione caratteristica e atipica Il principio della chiarezza Rendere comprensibile il bilancio ad ogni soggetto di media cultura contabile 24 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  25. Le informazioni devono essere: Reali Comprovabili (Nota integrativa) Tendenti alla verità se soggette a stima Il principio della veridicità Valutazione di processo e di risultato 25 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  26. La correttezza va vista: Nei singoli processi di valutazione Negli atteggiamenti dei redattori Nell’attendibilità e nella verificabilità Il principio della correttezza La correttezza non va disgiunta dalla chiarezza e dalla veridicità 26 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  27. I tre principi vanno interpretati nelle loro interdipendenze Una informazione reale, corretta nei processi e verificabile da terzi probabilmente è veritiera Una informazione è corretta e verificabile solo se rispondente al requisito di chiarezza I tre principi della clausola generale 27 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  28. Il principio della prudenza Svolge una funzione di garanzia per i terzi: • Evitare la rappresentazione delle più elevate potenzialità economiche e finanziarie dell’impresa • Rappresentare il capitale (garanzia per i terzi) nel suo valore minimo ma anche più probabile Evitare gli annacquamenti (sopravvalutazioni) del capitale 28 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  29. Profili patrimoniali ed economici del principio della prudenza • Da un punto di vista patrimoniale: • valutare le attivitàal valore più basso fra quelli economicamentecorretti • valutare le passivitàal valore più alto fra quelli economicamentecorretti • Da un punto di vista economico: • iscrizione deiricavi solo serealizzati • iscrizione deicostianche sepresunti 29 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  30. Il principio della prudenza • Si basa sull’applicazione del costo storico • Motivi: • è chiaro, comprensibile e di facile attuazione • è verificabile • è attendibile e veritiero • Precisazioni: deve essere un valore di riferimento legato alla funzionalità originaria del bene 30 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  31. Il principio della continuazione attività Si basa: • sulla permanenza nel tempo della impresa • sul normale funzionamento Ciò rende possibile il compimento e la verificabilità delle stime 31 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  32. Il principio della competenza • Principio su cui si basa l’iscrizione in bilancio dei costi e dei ricavi e l’assegnazione del risultato economico di esercizio • È frutto di una convenzione: non rileva il profilo monetario ma il momento di riferimento dell’operazione • Per i ricavi: riconoscimento quando a) processo produttivo è stato completato, b) lo scambio è già avvenuto • Per i costi: • correlazione con i ricavi (causa/effetto, ripartizione dell’utilità e funzionalità pluriennale) • Imputazione diretta a conto economico (imputazione della loro utilità nell’esercizio, venir meno dell’utilità futura) 32 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  33. Il principio della funzione economica • Dibattito dottrinale sul contenuto del bilancio: • Il bilancio descrive fattieconomici • Il bilancio riporta atti e provvedimentigiuridici • Prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica • Diverso atteggiarsi del principio (es: leasing finanziario) • Caso specifico previsto dall’art. 2424-bis C.C. sui contratti di compravendita con obbligo di retrocessione a termine 33 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  34. Il principio della valutazione separata elementi eterogenei • Opportunità di raggruppare voci eterogenee e divietodi compensazione di partite • Valutazione separata dei singoli elementi 34 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  35. Il principio della continuità dei criteri di valutazione • Principio che consente la comparabilità temporale e spaziale e la verificabilità dei bilanci • Deroga al principio in presenza di casi eccezionali motivata e spiegata in nota integrativa con indicazione degli effetti su situazione patrimoniale, finanziaria e reddituale 35 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  36. La deroga generale • Deroga alle disposizioni degli articoli del C.C. ammessa in casi eccezionali da motivare in nota integrativa • concretezza dell’evento che con consente di rispettare il dettato normativo • straordinarietà dell’evento anche in termini di impatto sulla rappresentazione veritiera e corretta • Gli eventuali utili vanno iscritti in una riserva non distribuibile (rivalutazione economica) con verifica annuale • La riserva è distribuibile quando tali utili sono realizzati o nel processo produttivo o mediante alienazione 36 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  37. La funzione dei principi contabili • Funzione interpretativa:regole tecniche per specificazioni ed interpretazioni di tipo applicativo • Funzione integrativa:principi di dettaglio volti a definire i termini adottati dal legislatore, criteri, metodi e procedure di applicazione per fattispecie previste o non previste dalla legge, criteri da adottare in casi definiti «eccezionali» ex-art. 2423 c.c., elementi e dati da includere nella nota integrativa 37 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  38. IL CONTENUTO E LA STRUTTURA 38 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  39. Gli schemi del bilancio • Sono previsti degli schemi obbligatori - art. 2424 per lo SP - art. 2425 per il CE • L’obbligatorietà riguarda: - i contenuti delle poste - l’elencazione delle poste (c’è una logica da rispettare) - l’indicazione dei dati dell’esercizio in corso e di quello precedente 39 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  40. Gli schemisono strutturati in: Lettere maiuscole  indicano le macroclassi (es: B - Immobilizzazioni; A - Patrimonio netto; C - Proventi e oneri finanziari) Numeri romani  indicano le classi (es: BII - Immobilizzazioni materiali; AI - Capitale) Numeri arabi  indicano i conti (es: BII1 - Terreni e Fabbricati; A1 - Ricavi delle vendite) Lettere minuscole  indicano i sottoconti (es: CIII1a - Partecipazioni in imprese controllate; B9a - Salari e stipendi) Gli schemi del bilancio 40 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  41. Gli schemi sono modificabili: possono essere aggiunte di nuove possono essere adattate (in relazione alla specifica attività svolta dalla società ma a livello di settore) possono essere raggruppate (se di importo irrilevante) possono essere ulteriormente suddivise (maggiore chiarezza) NB: Divieto di compensazione di partite Importi espressi in unità di euro (omogeneità del bilancio) Gli schemi del bilancio 41 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  42. La rappresentazione del capitale:lo Stato Patrimoniale ATTIVITÀ A) Crediti Vs soci per versamenti ancora dovuti B) Immobilizzazioni Materiali Immateriali Finanziarie C) Attivo circolante Rimanenze Crediti Disponibilità liquide D) Ratei e risconti PASSIVITÀ A) Patrimonio netto Capitale sociale Riserve di capitali Riserve di utili Utile (perdita) B) Fondi per rischi e oneri C) TFR D) Debiti E) Ratei e risconti 42 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  43. Lo Stato Patrimoniale: aspetti generali • forma a sezioni divise • principio della destinazione delle poste dell’attivo • principio della natura delle poste del passivo • non iscrizione dei fondi rettificativi • confronto con il valore dell’anno precedente 43 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  44. Lo Stato Patrimoniale: contenuto ATTIVO A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti B) Immobilizzazioni BI) Immobilizzazioni immateriali BII) Immobilizzazioni materiali BIII) Immobilizzazioni finanziarie 44 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  45. Lo Stato Patrimoniale: contenuto Immobilizzazioni immateriali: caratteristiche • Intangibilità, identificabilità specifica e quantificabilità • Realizzazione interna, acquisizione a titolo di proprietà o di godimento • Utilità pluriennale • Necessità di verifica puntuale del mantenimento della capacità reddituale futura • Correlati vincoli alla distribuzione degli utili e consenso all’iscrizione da parte del collegio sindacale • Potenziale forte contributo alla redditività 45 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  46. Lo Stato Patrimoniale: contenuto BI) Immobilizzazioni immateriali 1. Costi di impianto e di ampliamento 2. Costi di ricerca e sviluppo, e pubblicità 3. Diritto di brevetto e delle opere di ingegno 4. Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 5. Avviamento 6. Immobilizzazioni in corso e acconti 7. Altre 46 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  47. Lo Stato Patrimoniale: contenuto Immobilizzazioni materiali: caratteristiche • Costi anticipati o sospesicon utilità pluriennale • Valorizzazione indiretta tramite i ricavi • Di proprietà, in comproprietà, con diritto reale di godimento • Da classificare sulla base della destinazione con evidenze separate 47 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  48. Lo Stato Patrimoniale: contenuto BII) Immobilizzazioni materiali, con separata indicazione di quelle concesse in leasing 1. Terreni e fabbricati (terreni, fabbricati civili, fabbricati industriali, costruzioni leggere) 2. Impianti e macchinario (impianti generici e specifici, macchinari automatici e non) 3. Attrezzature industriali e commerciali 4. Altri beni (mobili, macchine d’ufficio, automezzi, imballaggi…) 5. Immobilizzazioni in corso e acconti (imm.ni in corso di realizzazione, anticipi a fornitori) 48 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  49. Lo Stato Patrimoniale: contenuto Immobilizzazioni finanziarie: caratteristiche • Criterio destinazione (vs attivo circolante) • Necessità di adeguata informativa in nota integrativa • Correlazione tra partecipazione e crediti • Riferimento all’art. 2359 c.c. («imprese controllate e collegate») 49 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

  50. Lo Stato Patrimoniale: contenuto BIII) Immobilizzazioni finanziarie, con iscrizioni dei crediti esigibili entro l’esercizio successivo 1. Partecipazioni imprese: a) controllate; b) collegate; c) controllanti; d) altre 2. Crediti verso a) controllate; b) collegate; c) controllanti; d) altri 3. Altri titoli 4. Azioni proprie (con indicazione del VN) 50 Corso di Ragioneria Generale e Applicata (A-L) A.A. 2013/2014

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