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SICUREZZA AL LAVORO E SU STRADA. SICUREZZA AL LAVORO. Qual è la situazione ideale che dovrebbe esserci in ogni tipo di lavoro?.
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Qual è la situazione ideale che dovrebbe esserci in ogni tipo di lavoro? • IN OGNI TIPO DI LAVORO L’IDEALE SAREBBE LAVORARE IN SICUREZZA OSSIA: IN UNA SITUAZIONE CERTA E COSTANTE DI NON PERICOLO, TALE DA GARANTIRE LO SVOLGIMENTO DI QUALSIASI ATTIVITÀ SENZA PREGIUDIZIO ALLA PROPRIA INTEGRITÀ FISICA E PSICHICA.
Cosa garantisce lavorare in sicurezza? • LAVORARE IN SICUREZZA GARANTISCE QUINDI, LA POSSIBILITÀ DI GESTIRE OGNI SITUAZIONE SENZA TIMORE DI DANNI, DOVE LA PERSONA, CONSAPEVOLE DELLE PROPRIE CONOSCENZE, CAPACITÀ E RAPPORTI, E’ SICURA DI OPERARE IN UN LUOGO E CON DELLE ATTREZZATURE CHE NON PRESENTANO RISCHI.
Come è possibile lavorare in sicurezza? • PER AVVICINARCI IL PIÙ POSSIBILE A UNA SITUAZIONE DI SICUREZZA OGNI LAVORATORE RESPONSABILE CERCA DI SCEGLIERE ADEGUATE MISURE DI PREVENZIONE COLLETTIVA E INDIVIDUALE.
La CLASSIFICAZIONE dei DPI I DPI (DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE) SI DIVIDONO IN: • ELMETTI DI PROTEZIONE PER L’INDUSTRIA; • OCCHIALI PROTETTIVI E SCHERMI PER LA PROTEZIONE DEL VISO; • DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE; • GUANTI DI PROTEZIONE; • CALZATURE PER USO PROFESSIONALE; • INDUMENTI DI PROTEZIONE; • GIUBBOTTI DI SALVATAGGIO PER L’INDUSTRIA; • DISPOSITIVI DI PROTEZIONE CONTRO LE CADUTE DALL’ALTO.
Cos’è esattamente la prevenzione? • LA PREVENZIONE É DEFINITA COME: COMPLESSO DELLE DISPOSIZIONI O MISURE NECESSARIE ANCHE SECONDO LA PARTICOLARITÀ DEL LAVORO, PER EVITARE O DIMINUIRE I RISCHI PROFESSIONALI NEL RISPETTO DELLA SALUTE DELLA POPOLAZIONE E DELL’INTEGRITÀ DELL’AMBIENTE ESTERNO.
La salute della collettività è tutelata? • LA LEGGE PUNTA ALLA SALUTE DEL LAVORATORE E TIENE CONTO ANCHE DELLA POPOLAZIONE E DELL’AMBIENTE. SI DEFINISCE SALUTE: “UNO STATO DI COMPLETO BENESSERE FISICO, MENTALE E SOCIALE, NON CONSISTENTE SOLO IN UN’ASSENZA DI MALATTIA O D’INFERMITÀ”. LA SALUTE É, COSÌ, UNA RISORSA, UNO STATO, UN DIRITTO, MA ANCHE UN DOVERE.
Quali sono gli ambienti di lavoro? • L’ART.62 DEFINISCE COME LUOGHI DI LAVORO QUELLI DESTINATI A OSPITARE POSTI DI LAVORO, UBICATI ALL’INTERNO DELL’AZIENDA O DELL’UNITÀ PRODUTTIVA, NONCHÉ OGNI ALTRO LUOGO DI PERTINENZA DELL’AZIENDA O DELL’UNITÀ PRODUTTIVA ACCESSIBILE AL LAVORATORE NELL’AMBITO DEL PROPRIO LAVORO.
Chi è il datore di lavoro? • IL DATORE DI LAVOROÉ DEFINITO COME IL “SOGGETTO TITOLARE DEL RAPPORTO DI LAVORO CON IL LAVORATORE CHE HA LA RESPONSABILITÀ DELL’ORGANIZZAZIONE STESSA O DELL’UNITÀ PRODUTTIVA, IN QUANTO ESERCITA I POTERI DECISIONALI E DI SPESA”.
Quali sono gli obblighi del datore di lavoro? IL DATORE DI LAVORO DEVE PROVVEDERE AFFINCHÉ • LE USCITE DIEMERGENZASIANOSGOMBRE; • I LUOGHI DI LAVOROSIANO SOTTOPOSTI A REGOLARE MANUTENZIONE E PULITURA; • GLI IMPIANTI E I DISPOSITIVI SIANO SOTTOPOSTI A REGOLARE MANUTENZIONE, AL CONTROLLO DEL FUNZIONAMENTO E ALLA PULITURA; • AVVENGA LA NOMINA DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE; • AVVENGA LA NOMINA DEL MEDICO COMPETENTE CHE DEVE ADEMPIERE AGLI OBBLIGHI PREVISTI ( INVIARE I LAVORATORI ALLA VISITA MEDICA ENTRO LE SCADENZE PREVISTE DAI PROGRAMMI DI SORVEGLIANZA SANITARIA E VIGILARE AFFINCHÉ I LAVORATORI CON OBBLIGO DI SORVEGLIANZA SANITARIA NON SIANO ADIBITI ALLA MANSIONE LAVORATIVA SPECIFICA SENZA IL GIUDIZIO DI IDONEITÀ); • AVVENGA LA CONSULTAZIONE DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA; • VI SIANO GLIIDONEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E VENGANO AFFIDATI I COMPITI AI LAVORATORI TENENDO CONTO DELLE CAPACITÀE DELLE CONDIZIONI DEGLI STESSI FACENDO OSSERVARE LORO LE NORME VIGENTI; • AVVENGA IL CONTROLLO SULL’ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI.
Cos’è la segnaletica di sicurezza? • L’ART.162 DEFINISCE COME “SEGNALETICA DI SICUREZZA”: UNA SEGNALETICA CHE, RIFERITA A UN OGGETTO, A UN’ATTIVITÀ O A UNA SITUAZIONE DETERMINATA, FORNISCE UN’INDICAZIONE O UNA PRESCRIZIONE CONCERNENTE LA SICUREZZA O LA SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO, E CHE UTILIZZA, A SECONDA DEI CASI, UN CARTELLO, UN COLORE, UN SEGNALE LUMINOSO O ACUSTICO, UNA COMUNICAZIONE VERBALE O UN SEGNALE GESTUALE.
Quali obiettivi ha la segnaletica di sicurezza? • LA SEGNALETICA HA LO SCOPO DI ATTIRARE L’ATTENZIONE IN MODO RAPIDO E FACILMENTE COMPRENSIBILE RISPETTO • AL DIVIETO DI COMPORTAMENTI PERICOLOSI; • ALL’AVVERTIMENTO DI UN RISCHIO O PERICOLO; • ALLE INDICAZIONI PER LA SICUREZZA O IL SOCCORSO; • ALLA PRESCRIZIONE DI COMPORTAMENTI SICURI; • A INDICARE ULTERIORI ELEMENTI DI PREVENZIONE. • INOLTRE, HA L’OBIETTIVO DI FORNIRE INDICAZIONI AGLI OPERATORI SU SITUAZIONI A RISCHIO.
Cosa fa lo stato per la sicurezza sul lavoro? • L’ORGANO DI VIGILANZA DEPUTATO A CONTROLLARE IL RISPETTO DELLE NORME IN MATERIA DI SICUREZZA E SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO É COSTITUITO DAL PERSONALE ISPETTIVO CHE OPERA ALL’INTERNO DEI SERVIZI DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO.
Quando il personale ispettivo effettua i controlli? I CONTROLLI DA PARTE DEL PERSONALE ISPETTIVO AVVENGONO: • SU LORO INIZIATIVA SECONDO PROGRAMMI E PRIORITÀ STABILITE NELLA STRUTTURA IN CUI OPERANO; • PER INDAGINI SU INFORTUNI O MALATTIE PROFESSIONALI VOLTE A CAPIRE, MEDIANTE ISPEZIONI, RACCOLTA DI DOCUMENTI E TESTIMONIANZE, SE VI SIANO RESPONSABILITÀ; • SU RICHIESTA O SEGNALAZIONE: QUALSIASI CITTADINO PUÒ RICHIEDERE L’INTERVENTO DELL’ISPETTORE DEL LAVORO PER VERIFICARE L’OSSERVANZA DELLE NORME DI IGIENE E DI SICUREZZA O PER SPECIFICI PROBLEMI.
Come interviene il personale ispettivo? • SE UN TECNICO DELL’ORGANO DI VIGILANZA , NEL CORSO DI UN’ISPEZIONE, ACCERTA LA VIOLAZIONE DI UNA NORMA SULLA SICUREZZA O SULL’IGIENE DEL LAVORO, RILEVA LA CONTRAVVENZIONE E OBBLIGA IL DATORE DI LAVORO A METTERSI IN REGOLA ENTRO UN DETERMINATO TEMPO. • SE AL RICONTROLLO L’ISPETTORE VERIFICHERÀ CHE É AVVENUTA LA REGOLARIZZAZIONE , IL CONTRAVVENTORE, DOPO AVER PAGATO UNA SANZIONE IN DENARO, NON SUBIRÀ UN’AZIONE PENALE, INVECE, SE IL CONTRAVVENTORE NON REGOLARIZZA LA SITUAZIONE O NON PAGA LA MULTA, SARÀ LA MAGISTRATURA A PERSEGUIRE IL REATO.
Cosa intendiamo per sicurezza stradale? • Parlare di sicurezza stradale vuol dire avere come obiettivo la riduzione del numero di morti e feriti come conseguenza degli incidenti, vuol dire agire suifattori che interagiscono con la circolazione veicolare (auto e moto più sicure, segnali stradali visibili e ben posizionati, cartellonistica adeguata alla situazione di traffico).
Cosa includevano i primi interventi di sicurezza stradale? • I primi interventi di sicurezza stradale includevano i segni ed i segnali di transito, le righe sulla pavimentazione stradale e l'obbligatorietà della patente di guida dopo un periodo prestabilito di studio ed esami.
Come nascono gli incidenti stradali? • Gli incidenti stradali nascono con l'avvento degli stessi autoveicoli, ma è con il traffico e con l'aumento della velocità media che raggiungono il massimo della negatività.
I dispositivi di sicurezza stradali • Le vetture su cui viaggiamo sono dotate di dispositivi tecnologici in grado di aumentare la sicurezza e la protezione dei conducenti e dei passeggeri. • Nelle prossime diapositive ne vedremo alcuni con le rispettive caratteristiche ed i vantaggi che ne derivano dal loro corretto utilizzo.
L’AIRBAG • L’airbag attutisce il colpo alla testa contro le parti interne dell’abitacolo, riducendo notevolmente i rischi di trauma alla testa e al torace. L’airbag è un cuscino gonfiabile che, grazie all’azione scatenata da un sensore, che rileva la brusca decelerazione dovuta ad un impatto, viene istantaneamente gonfiato e si interpone tra il guidatore e il volante. • Per un corretto uso dell’airbag è molto importante il contemporaneo utilizzo delle cinture di sicurezza in quanto queste consentono al corpo di mantenere una posizione ancorata al sedile, ottimizzando l’effetto del cuscino d’aria. L’utilizzo abbinato di airbag e cinture consente di ridurre del 75% i danni fisici causati al conducente e ai suoi passeggeri. • L’installazione dell’airbag sulla propria vettura , contrariamente alla cintura di sicurezza, non è obbligatoria.
IL CASCO Il casco è un copricapo protettivo, realizzato in materiale resistente agli urti e usato sia in ambito sportivo sia nel mondo del lavoro, allo scopo di preservare la testa da impatti improvvisi. Il casco, di qualunque tipo sia, deve essere omologato dal Ministero dei Trasporti o tramite la specifica ECE 22-05 (europea) o la specifica Snell (americana) e l'etichetta di omologazione che vi è applicata deve comprendere diversi numeri e sigle; nello specifico per l'omologazione europea si hanno: • Numero distintivo dello Stato di immatricolazione (ad esempio "E3") • Numero di omologazione (ad esempio "052216") • Sigla di protezione della mentoniera (/J caso privo di mentoniera; /NP caschi con mentoniera non protettiva; /P caschi con mentoniera protettiva) • Numero di produzione (ad esempio "037628")
L’ABS • L’ABS è un sistema elettronico che impedisce il bloccaggio delle ruote e consente alla vettura di mantenere la migliore aderenza al fondo stradale. Contemporaneamente il conducente può sterzare, mantenendo il controllo del veicolo. Questo risulta molto importante soprattutto quando il fondo stradale è in condizioni critiche (neve, fango, ghiaccio).
LE CINTURE DI SICUREZZA • Le cinture di sicurezza trattengono i corpi presenti in vettura, riducendo notevolmente i rischi derivanti dall’urto. Per svolgere efficacemente la sua funzione la cintura deve essere indossata correttamente. In caso di una brusca frenata, il fatto di aver allacciato bene la cintura aiuta a proteggere delicati organi vitali. • Le cinture hanno infatti la funzione di trattenere i corpi presenti in vettura impedendo che , per inerzia, vengano proiettati al di fuori della vettura e se utilizzata in abbinamento dell’airbag, la cintura di sicurezza consente di mantenere una posizione ancorata al sedile ottimizzando l’effetto protettivo del cuscino d’aria.
I GIUBBOTTI CATARIFRANGENTI • Pedoni e ciclisti sono spesso vittime di incidenti dovuti alla difficoltà del conducente di un veicolo di vederli al buio. Il giubbotto catarifrangente, mediante la sua visibilità quando viene puntato dai fari di un mezzo, ha buone probabilità di scongiurare il pericolo di essere vittima della difficoltà visiva del guidatore.
Componenti del gruppo e rispettivi lavori svolti • Giorgianni: creazione del testo sulla sicurezza in strada, revisione e completamento del testo sulla sicurezza al lavoro. • Piazzalunga: revisione testi sulla sicurezza sul lavoro e in strada, bozza iniziale documento PowerPoint, revisione lavoro finale in PowerPoint. • Tribbia: creazione testo sulla sicurezza al lavoro, revisione testi, ricerca immagini e creazione documento PowerPoint finale.
FONTI UTILIZZATE PER IL LAVORO in PowerPoint SULLA SICUREZZA • Motore di ricerca Internet utilizzato per le immagini e parte dei testi: Google • Enciclopedia da Internet: Wikipedia • Libro di testo: “PREVENZIONE E SICUREZZA”, Elena Cossu, HOEPLI