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Scuola elementare San Giovanni Bosco 1° Circolo Didattico

La classe 3 a C presenta: esperienze e attività svolte durante l’anno scolastico 2005/2006 Ins. Piscitelli Maria. Scuola elementare San Giovanni Bosco 1° Circolo Didattico.

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Scuola elementare San Giovanni Bosco 1° Circolo Didattico

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Presentation Transcript


  1. La classe 3a C presenta:esperienze e attivitàsvolte durante l’anno scolastico2005/2006Ins. Piscitelli Maria

  2. Scuola elementare San Giovanni Bosco1° Circolo Didattico

  3. Ahmetovic SlavcoAndriano AlessiaBiancoli CiroCarrieri Lorenzo LucaCassandra AntoniettaCroce AlfonsoD’Ambrosio PietroDebari FilippoDelle Noci NoemiDitillo AddolorataGigante Stefania Girolamodibari MicheleMaggio MariagraziaMartino LucianaMessere LauraMininni GiovanniRubino Maria MaddalenaSalvemini FabioSifo Elena AureliaTattoli CosimoTrapani LuigiTurturro Gaetano Antonio ALUNNI DELLA CLASSE 3a C

  4. Il suolo

  5. Esperimenti sul terrenoMateriale occorrente:TerrenoAcquaBarattoloPalettaPiatto Esecuzione

  6. EsecuzioneStamattina appena entrati in classe siamo andati in giardino con la paletta e il piatto.Prima abbiamo preso il terreno e l’acqua e li abbiamo versati in un barattolo.Dopo abbiamo mischiato i due elementi e infine li abbiamo miscelati.Abbiamo ottenuto un miscuglio*.*MISCUGLIO = mescolanza di più elementi che conservano le loro proprietà e quindi sono separabili.

  7. Oggi dopo quattro giorni osserviamo il contenitore che contiene il miscuglio.Gli elementi sono distinguibili,cioè sono separabili gli uni dagli altri.

  8. Abbiamo utilizzato una lente di ingrandimento di 9 cm. per osservare i componenti del terreno.Abbiamo esaminato la presenza di resti vegetali e anima che galleggiano in superficie.Da questo esperimento possiamo capire di che tipo di terreno si tratta.Il terreno da noi esaminato è di tipo pietroso, perché lo strato di ghiaia (piccoli sassi) è superiore allo strato di terra più superficiale.

  9. Altri tipi di terreno:Collegandoci su internet nelle ore scolastiche siamo riusciti a fare delle ricerche sul terreno e abbiamo scoperto che esistono tanti tipi di terreno: -Terreno argilloso: quando è secco, si screpola e si stacca, rende così difficile il radicamento della pianta. -Terreno sabbioso: è molto asciutto, l’acqua penetra facilmente attraverso le particelle di cui è composto, quindi è povero di sostanze nutritive.-Terreni difficili: sono quelli pietrosi.-Terreni erbosi: si trovano nelle zone molto piovose.-Terreni fangosi: si trovano negliacquitrini.Laterite: terreni molto alcalini.

  10. Il suolo..Il suolo è la parte superiore della crosta terrestre e si forma grazie a un progetto d’erosione. Questo processo iniziato miliardi di anni fa continua ancora.Le rocce che costituiscono la crosta terrestre sono aggredite da agenti atmosferici : sbalzi di temperatura, ghiacci, vento, acqua e aria. Questi erodono la roccia così si formano i frammenti.

  11. QUALI SONO GLI ORGANISMI CHE CONTRIBUISCONO ALLA FORMAZIONE DEL SUOLO?Si formano così zone di terreno sulle quali si sviluppano i vegetali: sono i vegetali più semplici come licheni e muschi; ma anche vegetali più complessi come erbe, arbusti, alberi . Con i vegetali si sviluppa anche la vita animale . Quando vegetali e animali muoiono si decompongono formando l’humus .

  12. In base alle dimensioni dei frammenti di roccia troviamo tanti tipi di terreno che contengono : sali minerali , acqua e aria.L’uomo con pratiche agricole trasforma il suolo; il terreno viene arato, concimato, irrigato diventando così suolo agrario.Sul suolo agrario vengono piantati : cespugli, fiori, piante e alberi che si fissano al suolo e assorbono l’acqua e i sali minerali contenuti nel terreno.

  13. Parole chiave sul suoloSuolo: parte superiore della crosta terrestreErosione: processo di alterazione delle rocceSabbia: insieme di particelle presenti nel suolo il cui diametro è compreso tra 2 e 002 mm millimetri.Argilla: strato superficiale del suolo pastoso e malleabile.Pietrisco: strato del suolo ricco di pietre derivanti dal processo di erosione.Humus: sostanza organica che si trova nel suolo, deriva dalla composizione di vegetali e animali.Permeabilità: capacità del suolo di lasciarsi attraversare dall’acqua.Impermeabilità: capacità del suolo di non lasciarsi attraversare dall’acqua.Terreno agrario: tipo di suolo ottenuto con le lavorazioni agricole . LE CARATTERISTICHE DEL SUOLO HANNO INFLUENZA SULLA CRESCITA DELLE PIANTE

  14. I VEGETALI PRESENTI NEL TERRENOOggi abbiamo osservato in classe muschi e licheni II MUSCHIOE’ di colore verde chiaro, la vegetazione è bassa (erbetta);questa è impiantata nel terreno . lo osserviamo sotto forma di zolla; è morbida, forma sul terreno un tappeto , lo possiamo anche trovare sulle rocce e sul tronco degli alberi. Emana un profumo di terra bagnata , cioè di umidità .

  15. Sul terreno agrario troviamo alberi di vario tipo : mandorli, ulivi, alberi da frutto.Noi esamineremo l’albero dell’ulivo, prima di tutto perché è l’albero maggiormente presente nel nostro territorio, ma anche perché in questo periodo il suo frutto ,cioè l’ulivo ci da l’olio che è alla base della cucina mediterranea.

  16. L’ulivo è un albero secolare, ha il tronco robusto e contorto. Cresce molto bene qui da noi perché il clima è mite (né troppo caldo, né troppo freddo). Ha la chioma ricca di foglie disposte su ramoscelli. Le foglie sono coriacee (dure). La pagina superiore delle foglie è di colore verde scuro, la pagina inferiore è di color argento – verde chiaro.Il ramoscello d’ulivo simboleggia la pace

  17. STORIA DELL’OLIVAL’oliva è una piccola, grande star. Il suo successo si chiama OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA. E’ alla base di tutta la nostra cucina, ma è splendido anche da solo sul pane. E’ diverso nell’aspetto e nel sapore a seconda della regione in cui si produce. Può essere verde e aspro, giallo oro e vellutato. Le differenze dipendono dal terreno dove è cresciuta la pianta, dalla qualità dell’acqua, dal clima; l’oliva soffre molto il freddo.COMPOSIZIONE DELL’OLIVA: polpa + nocciolo. La parte esterna dell’oliva è membranosa, la parte media, cioè la polpa è carnosa; la parte interna è dura e legnosa, cioè il seme.

  18. Le olive vengono raccolte a mano o a macchina, devono essere fresche per poter essere trasformate in olio dopo processi di molitura che possono avvenire con il SISTEMA tradizionale oppure con la forza centrifuga, le olive si trasformano in olio che è pronto per essere imbottigliato è importante che questo processo sia meccanico cioè privo di interventi chimici che danneggerebbero le qualità dell’olio.

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