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JUS ET VIS Monza 4 marzo 2013. La riforma dei reati di concussione e corruzione Il traffico di influenze illecite e la corruzione privata Avv . Gabriele Casartelli. I. I reati oggetto di riforma. Concussione per costrizione (317 c.p.)
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JUS ET VISMonza 4 marzo 2013 La riforma dei reati di concussione e corruzione Il traffico di influenze illecite e la corruzione privata Avv. Gabriele Casartelli
I. I reati oggetto di riforma Concussione per costrizione (317 c.p.) Induzione indebita a dare o promettere utilità (319 quater c.p.) Corruzione per l’esercizio delle funzioni o dei poteri (318 c.p.) Traffico di influenze illecite (346 bis c.p.) Corruzione privata (2635 c.c.)
II. Concussione e induzione indebita • Derivanoentrambedallosdoppiamentodellaprevigenteconcussione • Tratticomuni: abusodellaqualità o deipoteri di pubblicoufficialeo incaricato di pubblicoservizio=> entrambireati a concorsonecessario(Cass., VI, 1646/2012, Nardi) • Trattidifferenzialia) la concussionesiapplica solo al pubblicoufficiale e non ancheall’incaricato di pubblicoservizio b) nellaconcussionesicostringe . Nel 319 quatersi induce c ) solo nellaconcussione non sipunisceilprivatocheèinvecesanzionatonel 319 quater • Metuspublicaepotestatis: iltimoredellapubblicafunzioneèrequisitosvalutato in ragionedellapunibilità del privato(vediperò, contra Cass. VI, 3093/2012, Aurati)
III. La concussione – 317 c.p. • Il PU checostringetaluno a dare o promettereindebitamente a lui o un terzodenaro o altrautilitàèpunito con reclusione da 6 a 12 anni • Costrizione: qualunqueviolenza morale attuata con abuso di qualità e poterichesirisolva in unaminaccia di male ingiusto(Cass., VI, sent. 3251 del 2012, Roscia). Annullamentodellalibertà di determinazione(Cass., VI, Bellini e A.) • Distinzionedallainduzioneindebita: se ilsoggettoagisce per evitare un male ingiusto 317 c.p.. Se per locupletare un vantaggioingiusto 319 quaterc.p. (Cass., 8695/2012, Nardi) • Distinzionedallainduzioneindebita: se il PU minaccia un male ingiusto 317 c,.p.. Se prospettaconseguenzesfavorevoliderivantidall’applicazionedellalegge 319 quaterc.p. (Cass., VI, sent. 3251 del 2012)
Concussione e induzioneindebita • L’induzione indebita (319 quater) è integrata da un'attività di suggestione, di persuasione o di pressione morale, posta in essere da un pubblico ufficiale o da un incaricato di pubblico servizio nei confronti di un privato, che, avvertibile come illecita da quest'ultimo, non ne annienta la libertà di determinazione, rendendo a lui possibile di non accedere alla pretesa del soggetto pubblico, essendo diversamente configurabile la fattispecie di concussione di cui all'art. 317 cod. pen. a carico del pubblico ufficiale o quella di estorsione di cui all'art. 629 cod. pen., aggravata ex art. 61, comma primo, n. 9 cod. pen., a carico dell’incaricato di pubblico servizio (Cass. pen., sez. VI, Pres. De Roberto, Rel. Conti, Imp. Bellini e a. - informazione provvisoria)
IV. L’induzioneindebita – 319 quaterc.p. • Il PU o l’incaricato di pubblicoservizioche induce taluno a dare o promettereindebitamente a lui o un terzodenaro o altrautilitàèpunito con la reclusione da 3 a 8 annimentreilprivato con reclusionesino 3 anni. REATO A CONCORSO NECESSARIO • Concetto di induzionedilatato. Non significativo per distinguere 317 da 319 quaterc.p. (Cass., VI, sent. 3251 del 2012, Roscia) • Continuitàtraprevigenteconcussione e nuovi 317 c.p. e 319 quaterc.p. . (Cass., VI, sent. 3251 del 2012, Roscia; Cass., VI, 1646/2012,Nardi; Cass., VI 3093/2012, Aurati; Cass., VI, 11.2.2013, Melfi; Cass., VI, Bellini e a.) • Responsabilità ente ex d.lgs. 231/2001 per induzioneindebita: estesa dalla legge 190/2012
Incongruenze della normativa • Punibilità del privato che è comunque vittima dell’abuso del pubblico funzionario • Induzione indebità a metà strada tra concussione e corruzione. Appare allora incongruo che che il minimo edittale per il 319 quater sia di 3 anni, inferiore a quelo della corruzione, e pari a quello per la corruzione propria (8 anni) • Limite discretivo tra 317, 319 quarter, 318 e 319 non chiaro.
V. La corruzione per l’eserciziodellefunzioni o deipoteri 318 c.p. • Il PU o l’incaricato di PS che per l’eserciziodelle sue funzioniindebitamentericeve per sé o per altridenaro o altrautilità o ne accetta la promessaèpunito con la reclusione da 1 a 5 anni. La stessapenaè per ilcorruttoreprivato. • Soppressoilriferimentoallacorruzioneimpropria e alleformeantecedente e susseguente. Il privatorispondesempre non c’épiùl’esenzione per corruzioneattivasusseguenteimpropria • Eliminatol’atto di ufficiodal noverodeirequisiti del reato • Assume orarilevanzacentraleilMERCIMONIO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
Corruzione per l’eserciziodellefunzioni o deipoteri 318 c.p. • Importanza della distinzione tra atto conforme e atto contrario ai doveri dell’ufficio: solo nel secondo caso si avrà la corruzione propria ex art. 319 c.p. • La giurisprudenza previgente faceva rientrare nel concetto di atto contrario all’ufficio non solo condotte vietate da norme imperative, in contrasto con norme giuridiche o prescidenti dall’osservanza dei doveri, ma anche l’asservimento della funzione agli interessi del privato(CASS., VI, 12 gennaio 1990, Lapini) • Nel nuovo sistema questo non dovrebbe più essere possibile
Corruzione per l’eserciziodellefunzioni e corruzionepropria • L’art. 318 c.p. punisceoragenericamentel’asservimentodellafunzionepubblicaall’interesseprivato. Le piùgravisanzionidell’art. 319 c.p. (da 4 a 8 anni) scattano solo ovesiaindividuatoilsingoloattooggetto di mercimonio e questosiacontrarioaidoveri di ufficio. Caso del funzionariomesso a libropaga • L’attodiscrezionale: non rilevapiù solo ilcriteriodell’interessedella PA. Vi puòesserecorruzione per l’eserciziodellefunzionianche in caso di sempliceconvenienza per la PA • Il nuovo art. 318 non parlapiù di retribuzione. Il discrimentra 318 e 319 c.p. èdatounicamentedall’attocontrarioaidoveridell’ufficio
VI. Istigazioneallacorruzione e corruzioneinternazionale322 - 322 bisc.p. • 322 cp.=> eliminatoilriferimento al pubblicoimpiegonelfattodell’incaricato di PS • 322 c.3 cp=> sollecitazionedellapromessa: riferita non piùall’atto ma all’eserciziodellefunzioni • Pena aumentatacorrelativamenteallacorruzionepropria • ApplicazionedellainduzioneindebitaaifunzionaridelleComunitàeuropee e di Statiesteri • Prima della novella non sipotevapunire la corruzioneimpropriasusseguente. Dopo la riformadell’art. 318 c.p. oggianche tale condottaèsanzionabilecosì come tutte le forme di corruzionesusseguenti
VII. Il traffico di influenze illecite 346 bis c.p. • Chiunque, fuorideicasi d concorsoneireati ex artt. 319 e 319 terc.p., sfruttandorelazioniesistenti con PU o incaricato di PS, sifa dare o promettereindebitamentedenaro o altrovantaggiopatrimoniale per la mediazione o per remunerareilfunzionario, per ilcompimento di un attocontrarioall’ufficio, ovvero per ritardare o omettere un attoèpunito da 1 a 3 anni. Chi dà o prometteèpunito con la stessapena. • 2 aggravanti: mediatorepubblicofunzionario e fattocommesso in relzione ad attivitàgiudiziaria.Attenuanteper fattoparticolaretenuità • Fattispecie a metàstradatracorruzione e millantatocredito “riflessaallospecchio” perchéprospetta in termini realiciòcheilmillantatocreditosimula
Traffico di influenzeillecitee millantatocredito • Nelmillantatocreditosipunisce la vanteria. Nel 346 bislo sfruttamento di relazioniesistenti, chepossonoessere le più disparate. NO a millantatocredito se relazioniesistenti, ma artamenteingigantite (contra Cass. previgente) • Nelmillantatocreditosipunisceilcreditovantatoneiconfrontidell’incaricato di PS chesiaancheimpiegatopubblico. Tale ultimaqualifica non èrichiesta per 346 bis • La penaper il 346 bis (1-3 anni) èsproporzionata per difettorispetto al millantatocredito(da 1 a 5 e aggravata da 2 a 6 anni) consideratochesisfruttanoreazioniesistenti e chesiè in ambitopiùprossimoallacorruzione
Traffico di influenze illecite 346 cis c.p. • La condotta di reato è funzionale alternativamente a: 1) pagare il prezzo della mediazione 2) remunerare il pubblico funzionario • A) Pagamento della mediazione: rileva solo la mediazione contra ius che sussiste quando: a) è fondata su conflitto di interessi del mediatore rispetto alla PA b) è espressione di influenza extraprofessionale del mediatore derivante dalle sue relazioni c) è volta a conseguire obiettivi non conformi all’ordinamento
Traffico di influenze illecite 346 bis c.p. • Limitidell’operatodel professionistaqualificato a intervenirepresso la PA: a) osservanzalimitistabilitidallalegge b) l’interventopresso la PA non deveesseredeterminato in via esclusiva o prevalentedall’influenzaextraprofessionale del professionista • Lecito lo sfruttamento del creditoprofessionale • Differenzedallacorruzione: clausola di sussidiarietà. Il 346 bispunisce le condottepreparatoriedellacorruzioneche non oltrepassino la sogliadell’istigazioneallacorruzione • Oltre al denarorileva la promessa o dazione di vantaggiopatrimoniale, inteso come ogni forma di accrescimentodellasituazioneeconomica del beneficiario
Traffico di influenzeillecite e corruzione • B) Remunerazione del pubblicofunzionario: collegataespressamente al compimento di attocontrario, ritardo o omissionedell’atto di ufficio, vale a dire al tabtestanddellacorruzionepropria • Non rilevainveceilprocurareilgenericoasservimentodellafunzionepubblica ex art. 318 cp, norma non richiamata dal 346 bisc.p. • Possibileconcorsotra 346 bis e 318 c.p. • La promessa o dazione al mediatoreintegrailtraffico di influenze. La presa di contatto con ilpubblicofunzionario NON integraautomaticamente la corruzione
Traffico di influenzeillecite e corruzione • L’istigazione alla corruzione (primo step della corruzione) si consuma nel momento in cui il privato offre o promette l’indebita prestazione ovvero questa viene sollecitata dal pubblico funzionario. Ecco perché la semplice presa di contatto non è corruzione • Se l’attività di mediazione conduce al pactum secleris vi sarà concorso in corruzione anche del medatore • AGGRAVANTI: a) mediatore pubblico funzionario. Norma concepita per punire PU che faccia leva esclusivamente sulla sua posizione. b) mediazione avente ad oggetto l’esrcizio di attività giudiziarie
Traffico di influenze illecite • Questioniintertemporali • A) nuovaincriminazione per chi dà o promettedenaroperchéilmillantatocredito non punisce tale soggetto • B) rispetto a chi fa dare o prometterepotrebbe non essercinuovaincriminazionema continuitàrispetto al millantatocredito, perché parte dellagiurisprudenzaritenevache vi fosse 346 c.p. nelfatto di chi vantavarelazionieffettiveanche se artatamenteingigantite(Cass., VI, 18 maggio 1989): opzioneermeneutica non accettabile • Se, però, ilmediatoresifa dare o promettere un vantaggiopatrimoniale non c’ècontinuità, perchénelmillantatocreditosifariferimentogenericamenteoltreche al denaro ad altrautilità, non necessariamentepatrimoniale
VIII. Corruzione privata 2635 c.c. • Art. 2635=> Gliamministratori, direttorigenerali, dirigentiprepostiallaredazionedocumenticontabili, sindaci e liquidatorichecompionoatti in violazionedeglliobblighi di ufficio o fedeltàcagionandonocumentoallasocietà, in cambio di dazione o promessa di denaro o altrautilità, sonopuniti con reclusione da 1 a 3 anni, se non vi èpiù grave reato • La stessapenasiapplica a chi corrompe • La penaèsino a 1 anno e 6 mesi per fatticommessi da soggettisottoposti a direzione o vigilanzadell’intraneo • Le penesonoraddoppiate se la societàdanneggiataèquotata o se ititolisonodiffusi in modorilevante • Si procede a querela di parte salvo che vi siadistorsionedellaconcorrenzanell’acquisizione di beni o servizi
Corruzione privata 2635 c.c. • Reatostrutturatosulconflitto di interesse e sulnocumentosocietario • Soggettiattivi del reato: elencotassativo. Funzioniesercitabilianche in via di fatto. Per le funzioni di controlloènecessarioilsorgere di unaposizione di garanzia=> No responsabilitàOdV • Soggettisottopostialladirezione o vigilanza: richiamo art. 5 lett. B) d. lgs. 231/2001. Dipendentisubordinati, lavoratoriparasubordinati. Dubbi sui consulentiesterni: preferibiletesinegativa per difficoltà di controllo in concretosullaloroazione • Reato a concorsonecessario con duplicenessocausale: l’unocollegato al compimento o all’omissionedell’atto; l’altro, allaproduzione del nocumentosocietario
Corruzione privata 2635 c.c. • A) Compimento o omissionedell’atto in violazionedegliobblighi di ufficio: a) violazione di obblighiistituzionaliimpostidallalegge (es. obblighi la cui violazioneintegrareatisocietari) b) violazionedisposizioniregolamentari (statuti, deliberazioniassembleari, pattiparasociali, obblighiformalicorrelati a compitifunzionali) • B) Violazionedell’obbligo di fedeltà: da intendersiriferito a precisidovericontenuti in norme di legge, regolamentari o convenzionali, dunque: a) normecivilistiche (es. 2105, 1175, 1375 c.c.) b) obbligo di fedeltà e necessità di non agire in conflitto di interessi(requisitoombra 2635 c.c.) chescaturisce dal rapporto di dipendenzaeconomicadell’autorerispettoall’offerta del corruttore
Corruzione privata 2635 c.c. • Prestazione e controprestazione del corrotto: la prima deverisultareproprozionataallacontroprestazioneche – a suavolta - deverisultaredeterminatanelsuocontenuto. • Consumazione: la promessa o dazionedeveavvenire prima dell’atto e a suacagione: l’art. 2635 c.c. incrimina solo la corruzionepropriaantecedente • Consumazione: reato di eventoidentificabilenelnocumentodellasocietà da identificarsi in unalesione di naturapatrimoniale (dannoemergente, lucrocessante), per evitare di trasformare la fattispecie in reato di pericolo • Dologenerico: non necessità di un fine specificodell’agente. Oggetto di dolodevonoessereilnocumento, la dazione/promessa e la violazioneobblighi di ufficio/fedeltà • Istigazione: non prevista. Si al tentativoove la condotta non vengaportata a termine o non siverifichiilmocumento
Corruzione privata 2635 c.c. • Procedibilità: a querela salvo chesiproducadistorisonedellaconcorrenzanellaacquisizione di beni o servizi • Titolarediritto di querela: società. NO creditori o singolisoci. Organocompetente: Cdafattisalviiconflitti di interesse e la concorrentelegittimazioneassemblea • Distorsioneconcorrenza: concettofluido =>rischio di eccessivadilatazioneapplicativanorma. Criteri di cui tenerecontonelladefinizione: a) norma a tuteladellaconcorrenza (513 bis, 353, 354 c.p. – 2595,2598 c.c.) b) artt. 81 e 82 Trattato CE (accordicherestringono o falsano la concorrenza a menochesianogiustificabiliavendoconseguitounodegliobiettiviindicatinelcriterio di ragionevolezzaex art. 81 par. 3 Trat. CE) c) accordirecanticondizioni di vendita non eque, discriminatorieovverorecantivincoli e condizionamentiestranei al contratto (art. 82 Trat. CE) • Necessità di considerarel’omogenità di prestazioni e servizi • La distorsionefiniscesempre con ildipendere dal nocumento
Corruzione privata 2635 c.c. • Rapporti con altrireati: clausola di riserva: siapplical’art. 2635 c.c. se ilfatto non costituiscepiù grave reato. A) puòconcorrere con la corruzioneex 319 se ilfattosicolora di tintepubblicistiche (casodellasocietàprivataconcessionaria di beni/servizi) B) non concorre con altrireatisocietari (2634 c.c. – infedeltàpatrimoniale – 2629 bis c.c. – omessacomunicazioneconflittointeressi) o altrireaticomuni (640, 646, 513, 353, 622,623 c.p.) tranneilcaso in cui ilsoggettopassivodellacorruzionesia chi èsottopostoall’altruidirezione o vigilanza • Rapportiintertemporali: pienacontinuitàrispetto al previgente 2635 c.c.. Nelcaso di fatticommessi prima del 28/11/2012 cheabbianoprodottodistorsioneconcorrenzaènecessariaquerela(ex art. 2 comma 4 c.p.)
Corruzione privata 2635 c.c. • Responsabilitàente ex d. lgs. 231/2001=> estesaancheall’art. 2635 c.c. (sanzionepecuniaria da 200 a 400 quote) • Questioneinterpretativa: la legge 190/2012 richiama solo l’art. 2635 comma 3 c.c., cheprevede la punibilitàdeicorruttori. Neilavoripreparatorisi era pensato a unasvista. In realtàsivuolepunire solo ilcorruttore e non la societàcorrottacheèdanneggiata, rispettoalal quale mancailrequisito del vantaggio o interessedell’enterichiesto dal d. lgs. 231/2001 • La normaconfermache la corruzioneprivata ha CARATTERE SPURIO, poichéincentratasullatutela di unadimensioneprivatistica e non pubblicistica