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Approfondimento curato da Melissa Grammatico e Cristina Angelo. Istituto Comprensivo “A. Manzoni” Buseto Palizzolo Anno scolastico 2006/2007. Progetto: “ Dalle scuole al museo e dal museo alle scuole…”. …L’ambiente domestico…. “Casa dolce casa”.
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Approfondimento curato da Melissa Grammatico e Cristina Angelo Istituto Comprensivo “A. Manzoni” Buseto Palizzolo Anno scolastico 2006/2007
Progetto:“ Dalle scuole al museo e dal museo alle scuole…” …L’ambiente domestico…
“Casa dolce casa” Cosa c’è di più bello del calore del focolare domestico? E’ un fuoco che non si spegne mai. … abbiamo voluto scoprire come i nostri nonni vivevano i giorni nelle loro case…
“A cucina” Nel locale usato sia per mangiare sia per soggiornarvi… …piatti rustici e posate di rame accompagnavano i semplici pasti giornalieri addolciti da un buon vino…
U fucularu Nella cucina, c’era u “fucularu”, angolo usato per cucinare…
“A stanza da lettu” L’arredamento era ridotto al minimo… Sul comodino, solitamente veniva posta un’icona e, sotto il letto(che veniva usato anche come ripostiglio), “u cantaru”, recipiente usato per bisogni fisiologici… c’era il letto fatto di “tavuli” (tavole) e materassi imbottiti di paglia…
“A cascia” Solitamente nelle camere da letto, si trovava “a cascia”, cioè una cassa dove veniva conservata la migliore biancheria….
Le case erano prive di servizi igenici… …Spesso, specie in estate, ci si lavava fuori, in cortile o davanti la porta di casa… per questo, per lavarsi, si usava “u vacili”…
L’ambiente domestico, era riscaldato da “u lemmu cu u focu” sopra “u ciccu” venivano posati i vestiti per indossarli ben caldi,veniva anche usato per riscaldare il letto…
…Il vecchio ambiente domestico era un punto di riferimento già caldo di suo……ed anche se povero, era ricco di gioia, affetto e veri sentimenti che ai giorni d’oggi sono difficili da trovare…