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Cooperazione territoriale europea 2014-2020. Manuela Passos Direzione generale della politica regionale Torino, 30 novembre 2011. Architettura legislativa. Utilizzazione più coerente dei fondi. Obiettivi. Proposta di budget per la politica di coesione 2014-2020 *.
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Cooperazione territoriale europea 2014-2020 Manuela Passos Direzione generale della politica regionale Torino, 30 novembre 2011
Proposta di budget per la politica di coesione 2014-2020* * Tutti gli importi sono espressi in prezzi costanti al 2011 e in miliardi di euro.
Cooperazione territoriale • Regolamento separato per la cooperazione territoriale • Riconoscimento indiscutibile del valore aggiunto europeo della cooperazione territoriale • Accreditamento dell’Autorità di gestione da parte di un organismo di accreditamento • L’Autorità di gestione assicura anche la funzione di Autorità di certificazione • Chiarificazione del ruolo del GECT
Campo di applicazione • La Commissione definirà: • Una lista delle zone di cooperazione transfrontaliera eleggibili (NUTS 3) e delle zone transnazionali eleggibili (NUTS 2) • Una lista specifica delle zone transfrontaliere coperte da IPA/IEV • Una lista delle regioni dei paesi terzi per informazione • Per la cooperazione interregionale, sarà coperto tutto il territorio dell’Unione europea • Possibilità di aggiungere delle zone adiacenti a seguito di una domanda motivata
Risorse Finanziarie CTE 73 % per la cooperazione transfrontaliera (8.6 miliardi € ) 21 % per la cooperazione transnazionale (2.4 miliardi €) 6 % per la cooperazione interregionale (0,7 miliardi € ) • Aumento del budget del 30% per la cooperazione • Criterio di ripartizione per SM sulla base della popolazione • Tasso di cofinanziamento massimo 75 %
Concentrazione tematica • 4 obiettivi tematici per la cooperazione transfrontaliera e transnazionale tra i seguenti 11 obiettivi : • ricerca & innovazione • tecnologie dell’informazione e della comunicazione • competitività delle piccole e medie imprese (PMI) • transizione verso un’economia a deboli emissioni di carbonio • adeguamento ai cambiamenti climatici, prevenzione e gestione dei rischi • protezione dell’ambiente & utilizzo razionale delle risorse • trasporti sostenibili • lavoro & mobilità della « mano d’opera » • integrazione sociale & lotta contro la povertà • educazione & formazione lungo tutto l’arco della vita • capacità istituzionale ed efficienza dell’amministrazione pubblica • Tutti gli obiettivi tematici possono essere selezionati per la cooperazione interregionale
Programmazione • Accordo scritto degli SM e dei paesi terzi (quando presenti) sul contenuto del programma e sul cofinanziamento prima di sottoporre il programma alla Commissione • Programmi conformi al modello stabilito dalla Commissione • Descrizione sintetica delle modalità di gestione e di controllo • L’Autorità di gestione istituisce un STC dopo una consultazione degli SM e dei paesi terzi partecipanti al programma
Selezione delle operazioni • Operazioni selezionate dal comitato di sorveglianza • I beneficiari cooperano all’elaborazione, alla realizzazione, alla dotazione di effettivi e al finanziamento delle operazioni • Si mantiene il concetto di beneficiario capofila (responsabile dell’operazione, riceve e versa il FESR agli altri partner) • Concetto del beneficiario unico (ex. GECT)
Monitoraggio e valutazione • Primo rapporto annuale da presentare nel 2016 (30 aprile) elaborato secondo lo schema predisposto dalla Commissione • Rapporti di avanzamento più dettagliati nel 2017 e nel 2019 • Indicazione di un quadro di « performance » • Indicatori comuni riportati nel regolamento CTE + definizione di indicatori di realizzazione e di risultato specifici per ciascun programma • Assistenza tecnica: massimo 6 % dell’allocazione FESR e minimo 1,5 M€ • Scambio elettronico sistematico dei dati
Eleggibilità • Gerarchia chiara delle regole di eleggibilità: • si applicano le regole di eleggibilità del regolamento generale ma la Commissione può adottare delle regole supplementari per la CTE • il comitato di sorveglianza stabilisce delle regole particolari per ciascuno dei programmi per i casi non coperti dal regolamento generale - in ultimo si applicano eventualmente le regole nazionali • Realizzazione delle operazioni fuori UE: • l’operazione deve produrre benefici sulla zona eleggibile del programma • massimo 20% del contributo FESR del programma (30% per i paesi vicini delle RUP)
Gestione finanziaria e audit • Prolungamento dei tempi per la regola del disimpegno:N+3 per la cooperazione territoriale • Creazione di un conto unico • Pagamenti ai beneficiari prima dell’iscrizione della spesa nella domanda di pagamento alla CE • Controllo e audit effettuati dall’autorità del programma, oppure dall’autorità dello SM, oppure dal paese terzo nel quadro di un accordo
Nuove opzioni territoriali • Strategie di sviluppo locale attuate dagli attori locali (5 Fondi) • Realizzazione di gruppi di azione locali • Se sostegno plurifondo scelta di un fondo capofila • Piano di azione comune (3 Fondi) • contiene un gruppo di progetti • pagamento effettuato sulla base delle realizzazioni e dei risultati • sostegno pubblico pari ad almeno 10 milioni di euro o al 20% dell’aiuto pubblico allocato al programma • gestito da un Comitato di pilotaggio • Investimento territoriale integrato (3 Fondi) • organismo intermedio GECT oppure altra entità giuridica stabilita da due paesi almeno
Ulteriori informazioni:www.ec.europa.eu/regional_policy/cooperate/cooperation