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Sorveglianza epidemiologica

Sorveglianza epidemiologica. Vincenzo Fontana, Riccardo Pezzi Epidemiologia, Biostatistica & Clinical Trials IRCCS – AOU San Martino / IST - Genova. Temi trattati. 1) Metodi epidemiologici. 1.1) Concetti generali. 1.2) Indagine descrittiva. 1.3) Indagine analitica.

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Sorveglianza epidemiologica

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Presentation Transcript


  1. Sorveglianza epidemiologica Vincenzo Fontana, Riccardo Pezzi Epidemiologia, Biostatistica & Clinical Trials IRCCS – AOU San Martino / IST - Genova

  2. Temi trattati 1) Metodi epidemiologici 1.1) Concettigenerali 1.2) Indaginedescrittiva 1.3) Indagineanalitica 1.4) Sorveglianzaepidemiologica 1.5) Inconvenientistatistici 2) Fumi ENEL e cancro polmonare

  3. Epidemiologia A che cosa serve? Trovare le cause delle malattie Determinando la relazione causale In quale modo? Rischio Che cosa si usa? Indice/funzione statistica del carico sanitario Probabilità di malattia Logos: studio Epi: sul Demo: popolo

  4. Epidemiologia Possibile causa  ESPOSIZIONE + Fumo / alcol + Dieta + Occupazione + Fattori biologici, chimici, fisici + Stato socio-economico + Alterazione biologica (DNA) + Residenza + ……………………

  5. Epidemiologia Misurazione dell’esposizione Campionatore passivo Centralina Fonte Questionario Reperti biologici Luogo e durata di residenza Sangue, Urine

  6. Epidemiologia Possibile effetto  MALATTIA + Condizione funzionale (pressione sanguigna) + Alterazione funzionale (ipertensione) + Danno biologico (rotture del DNA) + Patologia conclamata (cancro)

  7. Epidemiologia Frequenza della malattia Sistemi Informativi Sanitari + Registri di Mortalità Regionale Dal 1988 – Tutti i decessi RMR + Schede di Dimissione Ospedaliera Dal 1998 – Tutte le cause SDO + Certificato di Assistenza al Parto Dal 2002 – Gravid. e parto CedAP + Registri Tumori: 34, 1976-2010 19 mil / 60 mil 32% RT

  8. Epidemiologia Metodi di indagine Come si studia la possibile relazione causale ? Due metodi 1) Indagine descrittiva 2) Indagine analitica

  9. Epidemiologia Indagine descrittiva Distribuzione spaziale e temporale degli eventi Epidemiologia geografica Unità di analisi: Aree e/o periodi

  10. Epidemiologia Indagine descrittiva  Frequenza Maschi Femmine Tempo  Descrivere enumerare e confrontare Nord  Est 

  11. Epidemiologia Indagine descrittiva Misurazione degli esiti sanitari RT CANCRO INCIDENZA Nuovi casi Morbosità SDO Prevalenza Eventi sanitari conclamati RT Vecchi e nuovi casi Mortalità Rischio RMR

  12. Epidemiologia Indagine descrittiva Valutazione delle esposizioni + Misurazioni (ARPA / ISS / IST): Medie per area di polveri, gas, indicatori biologici (licheni, muschi). + Indici riassuntivi di carico ambientale: Percentuale di addetti all’industria; numero di impianti ad alto rischio. Indice di consumo di idrocarburi all’anno per individuo, ecc.. + Indici riassuntivi di carico individuale: Frequenza di fumatori, di analfabeti, di famiglie a basso reddito, ecc..

  13. Epidemiologia Indagine descrittiva Vantaggi: - Economico - Rapido - Grandi popolazioni, piccoli rischi - Ampia gamma di esposizioni • Svantaggi: • - Aree/periodi come unità di analisi • Dati individuali ignoti (aggregazione) • Non probante • - Fallacia ecologica

  14. Epidemiologia Indagine descrittiva Fallacia ecologica Attribuire ai singoli individui ciò che è stato misurato sulla popolazione

  15. Epidemiologia Indagine descrittiva Fallacia ecologica Sesta Godano: 30% di fumatori Sarzana: concentrazione media di benzene di 5 μg/m3

  16. Epidemiologia Indagine analitica Unità di analisi: individui Caratteristiche individuali: + Stile di vita (fumo, alcol, ecc.) + Occupazione + Dieta + Residenza/e + …………………… Questionario  Intervista

  17. Epidemiologia Indagine analitica Studio di coorte PARTENZA ARRIVO Malattia Esposizione TEMPO Alto inquinamento Frequenza di cancro Residenza Questionario Misurazioni Registro Tumori Basso inquinamento

  18. Epidemiologia Indagine analitica Studio caso-controllo ARRIVO PARTENZA Malattia Esposizione TEMPO Registro Tumori CASI Malati di cancro Residenza Questionario CONTROLLI Individui sani Anagrafe

  19. Epidemiologia Indagine analitica Studio di coorte Studio caso-controllo Vantaggi: - Piuttosto rapido - Malattie rare - Modesta numerosità - Probante Vantaggi: - Individui sani - Misurazioni ripetute - Molte malattie - Probante Svantaggi: - Esposizioni frequenti - Malattie frequenti - Lunga durata - Molto costoso Svantaggi: - Esposizioni frequenti - Retrospettivo - Costoso

  20. Sorveglianza epidemiologica Indagine descrittiva Monitoraggio di una popolazione sulla base di specifici eventi sanitari (es.: leucemie) in relazione a localizzazioni geograficamente circoscritte e definite come “potenzialmente a più alto rischio”

  21. Sorveglianza epidemiologia Come funziona? 1) Raccolta sistematica di casi di cancro nella ASL 2) Distribuzione spazio-temporale dei casi 3) Confronti spazio-temporali interni alla ASL Sezioni di censimento vs comuni/circoscrizioni Comuni/circoscrizioni vs ASL in toto 4) Confronti spazio-temporali esterni alla ASL Comuni/circoscrizioni vs altra area (Regione, Italia)

  22. Sorveglianza epidemiologia Quali neoplasie? Non correlabili ad abitudini di vita Cancro del polmone  Fumo del tabacco Cancro della mammella  Abitudini riproduttive Cancro dello stomaco  Abitudini alimentari Interpretabili come effetti ambientali Cancro dei tessuti molli  Pesticidi Leucemie / linfomi  Benzene? Cancro SNC  Campi elettromagnetici?

  23. Sorveglianza epidemiologia Distribuzione & Confronti Rischio Relativo SIR = Rapporto di incidenza standardizzato per età e sesso Comune/circoscrizione o ASL Casi osservati nella popolazione in studio Casi attesi in base alla popolazione di riferimento ASL o Genova o Liguria o Italia o Europa o …

  24. Distribuzione & Confronti SIR ASL SP5 SES Popolazione di riferimento Popolazione in studio Popolazione in studio Popolazione di riferimento

  25. Distribuzione & Confronti SIR Cancro area = cancro riferimento: SIR = 1.00 Cancro area > cancro riferimento: SIR > 1.00 Cancro area < cancro riferimento: SIR < 1.00 Limiti di fiducia o confidenza al 95% Insieme di valori che il SIR può assumere con una probabilità del 95% (Fluttuazione campionaria) SIR = 1.45 LC 95% = 1.10-1.95 SIR = 1.45 LC 95% = 0.90-2.20 SIR = 0.60 LC 95% = 0.35-0.90 SIR = 0.60 LC 95% = 0.30-1.10

  26. Distribuzione & Confronti SIR Un esempio 100% in più 12.5 Portovenere = 1.0 Casi osservati 25 12.5 2.0 = 12.5 SIR Casi attesi ASL 9 Casi osservati 0.7 = 12.5 30% in meno Limiti di fiducia Sarzana

  27. Distribuzione & Confronti SIR Perché “standardizzato” per età e sesso? Effetto di età e sesso Problema 1: diversa distribuzione per età delle popolazioni Indebolimento, debilitazione, degenerazione dell’organismo e dei suoi sistemi di difesa Età  Problema 2: diversa distribuzione per sesso delle popolazioni Differenziale biologico (genetica), comportamentale (fumo, alcol) e socio-economico (occupazione). Sesso 

  28. Distribuzione & Confronti SIR Standardizzazione Mortalità per cancro Mortalità per incidente stradale

  29. Sorveglianza epidemiologia SIR Inconvenienti Eventi rari

  30. Sorveglianza epidemiologia SIR Inconvenienti 1) Piccola area/popolazione e/o malattia rara SIR inaffidabile(eterogeneità geografica)

  31. Sorveglianza epidemiologia SIR Inconvenienti 2) Il SIR non considera la contiguità tra aree SIR identici anche con configurazioni geografiche differenti

  32. Sorveglianza epidemiologia SIR Inconvenienti Perché considerare la contiguità tra aree ? Ogni oggetto geografico ha similitudini con qualche altro oggetto geografico, ma oggetti vicini sono più simili di oggetti lontani. Prima Legge della Geografia, Tobler 1971 La frequenza di malattia in un’area può essere simile a quella di un’area contigua (correlazione geografica)

  33. Sorveglianza epidemiologia SIR Inconvenienti Perché eventi sanitari vicini “si somigliano” ? Perché generati da cause contigue simili per tipo e/o intensità Tortapasqualina Inquinamento ambientale, fumo, alcol, dieta, occupazione, ecc. Piccole aree contigue  Maggiore somiglianza

  34. Sorveglianza epidemiologia SIR Inconvenienti Inconvenienti Segnale epidemiologico Rumore statistico SIRgrezzo = + Riduzione Amplificazione SIRcorretto

  35. Sorveglianza epidemiologia SIR Inconvenienti Aree “leggere”: compromesso tra Aree “pesanti” regressione verso la ASL (SIR = 1.00) e sostanziale stabilità regressione verso la media delle aree contigue

  36. Fumi ENEL e cancro polmonare

  37. Fumi ENEL e cancro polmonare Inquinamento da fumi centrale ENEL SP (1992) ENEL ENEL Venti Venti Vanadio Titanio Microgrammi di metallo per grammo di peso secco di lichene A cura di Benco C, ARPAL, La Spezia

  38. Fumi ENEL e cancro polmonare Mortalità per cancro polmonare, donne (1988-1998) 25 casi; SIRg = 1.55 LC 95% = 1.00-2.28 SIRc = 1.32 LC 95% = 0.89-1.86 Rurale Urbano SIRc = 1.77 LC 95% = 0.89-3.03 9 casi; SIRg = 2.10 LC 95% = 0.96-3.99 Correzione

  39. Fumi ENEL e cancro polmonare Correlazione geografica tra inquinamento & cancro polmonare SIRc = 1.32 LC 95% = 0.89-1.86 ENEL 1) SIRc = 1.77 LC 95% = 0.89-3.03 2)

  40. Fumi ENEL e cancro polmonare Valutazione dei risultati A favore + Coerenza geografica inquinamento-patologia + Coerenza tra inquinamenti (As, Cr) e tipo di cancro + Cancro polmonare nelle donne > 50 anni al decesso - Fumo anni ‘60-’70: abitudine largamente maschile - Esposizione prevalentemente residenziale (casalinghe) + Inquinamento atmosferico più elevato anni ‘60-’70 - 1965/1970 + 25 anni di latenza = 1990/1995 + Portovenere: assenza di traffico dal 1965 (?)

  41. Fumi ENEL e cancro polmonare Valutazione dei risultati Contro + Residenza al momento del decesso: da quanti anni? + Periodo di latenza: 25 anni + Fumo? Occupazione? Dieta? + Altre aree inquinante (31-VEZ) ma a basso rischio + Altri inquinanti ambientali in SP5 (Pb, Cd) + Bassa concentrazione di As, Cd, Cr, Ni + Tipo di riscaldamento (legna, carbone) anni ’60-’70 SIRc = 1.32 LC 95% = 0.89-1.86 + SIRc: LC 95% includono 1.00 SIRc = 1.76 LC 95% = 0.89-3.03

  42. Grazie per l’attenzione

  43. Fumi ENEL e cancro polmonare Valutazione dei risultati Vanadio Piombo / Cadmio ENEL ENEL Microgrammi di metallo per grammo di peso secco di licheni A cura di Benco C, ARPAL, La Spezia

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