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Lavoro Sociale in Europa Challenges for Social Professions in

Lavoro Sociale in Europa Challenges for Social Professions in Changing European Welfare Systems Università degli studi di Milano 12 Febb 2009. Prof. Günter J. Friesenhahn University of Applied Social Sciences Koblenz Friesenhahn@fh-koblenz.de.

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Presentation Transcript


  1. Lavoro Sociale in Europa • Challenges for Social Professions in • Changing European Welfare Systems • Università degli studi di Milano • 12 Febb 2009 Prof. Günter J. Friesenhahn University of Applied Social Sciences Koblenz Friesenhahn@fh-koblenz.de

  2. Tutti i paesi Europei sono confrontati con sfide enormiL`economia opera in una maniera globale – il contesto nazionale perde importanza e non `e piu un punto di riferimentoLa politica - neanche a livello europeo – e in grado di regolare processi economici e non e in grado di evitare povertà, emarginazione e disoccupazione nei loro stessi stati come stati di benessereIl processo di “integrazione europea” prende una piega in cui la dimensione sociale perde sempre piu importanza.

  3. I servici sociali devono trovare un itinerario nuovo in un contesto europeo fra solidarita e concorrenza • La formazione per professioni sociale deve tener conto di queste condizioni generali, cioè la formazione ha bisogno di un forte orientamento europeo e internazionale • Le competenze “tradizionali” delle professioni sociali necessitano un completamento:In futuro le competenze interculturali sono essenziali per tutte le professioni sociali

  4. Lynn Healy (2002) ‘internazionalizsazione’ del curricolo e necessario perché il servizio sociale e coinvolto e influenzato dal sviluppo globale. • Internationalising is more than the addition of a course on international issues to a curriculum or the insertion of a unit of comparative policy into a course on social welfare Internationalisation means an approach that is comprehensive and universal. • Internazionalizsazione non è solo aggiungere un corso con temi internazionali ad un curricolo. Internazionalizsazione significa un approccio complessivo e universale.

  5. Il lavoro sociale nelle società moderne • reagisce ai problemi e sfide che vengono prodotte nella societa. • riferisce ai processi di analisi e soluzione di problemi e processi che migliorano la qualità di vita. • Obiettivi sono :giustizia sociale combattimento dell` ineguaglianzariforma delle strutture esistenti nelle società..

  6. Lavoro sociale e la dimensione internazionale • l` auttore (Hokensted1992) afferma: • “In all countries social workers see themselves as agents of social changes and institutional reforms.”

  7. La dimensione internazionale acquista maggiore importanza • Parole chiavi sono • Migrazione • L`integrazione europea • Rapporti economici • Moda, stile di vita • Turismo • Mass Media • Consumi

  8. I processi internazionali/interculturali sono un esigenza del nostro tempo ai quali e difficile trovare un` alternativa. • aumentanno quantitatimamente i contatti tra individui di culture diverse. • Anche l`influenza indiretta dell internazionalizzazione sui singoli individui diventa sempre piu evidente.

  9. Ma l`aumento quantitativo di contatti interpersonali non porti ad una migliore comprensione reciproca. Sembra che all interno di questo precesso gli individui non siano ancora del tutto preparati a questa trasformazione. In altre parole la consapevolezza/la coscienza non va al passo con lo sviluppo della società.

  10. Armonizzazione vs Diversita • Mentre l`internazionalita nell campo di economia e consumo significa quasi sempre armonizzazione, internazionalita per professioni sociale significa creare relazioni/rapporti tra individui e organissazione che sono diverse.

  11. Il tema ´>il servizio sociale< in combinazione con ‘l’ Europa’ • L’Europa viene considerato in prima linea sotto glie aspetti economico e politico e • la dimensione sociale in Europa e stata sempre debole • dobbiamo consentire che il lavoro sociale fin ad oggi non è una forza che ha un grande influsso sul processo d’integrazione europeo.

  12. Che dobbiamo fare • ???????????????????????????????????????????????????????????????? ????????????? ???????????

  13. Esempi • “Fino a dopo la seconda guerra mondiale non esisteva in Italia la professione dell’educatore specializzato (Sozialarbeiter “ • In Austria non esiste una legge quadro che regoli l’assistenza sociale; ogni regione appartenente alla confederazione ha leggi proprie in materia e sussistono dunque differenze sostanziali sia nelle linee di intervento in ambito sociale, sia nella tipologia e nella dimensione dei servizi.”[2]

  14. Esempi • “In Finlandia il servizio sociale è visto come un dovere pubblico. La maggior parte degli addetti ai lavori, circa il 90%, è impegnata in servizi sociali pubblici

  15. Tempi passati • “Les ecoles de service social portent dans chaque pays la marque du caractère national.Elles sont influencées par le systeème scolaire en vigueur, ainsi que par les types de travail social résultant des conditions économiques et sociales d’existence particulières aux diverses nations.” • (Le scuole per i servizi sociali portano impresso in ogni paese il carattere nazionale, sono influenzate dal sistema scolastico vigente, oltre che dai tipi di assistenza sociale risultanti dalle peculiari condizioni economiche e sociali esistenti nelle diverse nazioni.)(Salomon 1928).

  16. Andiamo al estero • Nel contesto internazionale la conoscenza delle lingue straniere è di fondamentale importanza. La lettura di testi in lingua straniera risulta però generalmente difficile e richiede tempo, poiché confrontarsi con le specificità del lavoro sociale in altri paesi può facilmente scoraggiare il lettore.

  17. “Il mondo è divenuto piccolo. Le conquiste della tecnica sono progredite. Le persone e i beni sono diventati flessibili, problemi di carattere internazionale sono sorti, problemi che prima erano sconosciuti al nostro modo di procedere in un ristretto spazio vitale.” (A. Salomon). Questa è una citazione del 1930 che sottolinea l’inizio di preoccupazioni internazionali nell’ambito dell’assistenza sociale.

  18. Do not re-invent the wheel The international aspects of social work since some years are gaining more importance. • Social work curricula include international themes, topics, issues. • Increasing number of relevant publication • International cooperation and networks are consolidated

  19. Questions/domande Sunesson 2000, p. 512: I. “What do those who work do when they say that they >work<? II. How is the practice organised? III. What are the thoughts behind practice? How it is explained, what reasons are given for it? IV. What are the outcomes of the practice? What are the results, for whom?”

  20. Il lavoro sociale esiste in tutto i paesi nel mondo con una diversità enorme • Nonostante vorrei mettere in luce una comunanza essenziali. • Nel luglio del 2001, l’IASSW e la IFSW hanno raggiunto un accordo sulla definizione di servizio sociale a livello internazionale:

  21. “il servizio sociale favorisce il cambiamento, la soluzione dei problemi nelle relazioni umane e l’ empowerment e la liberazione delle persone, per promuovere il benessere. Utilizzando le teorie del comportamento umano e dei sistemi sociali, il servizio sociale interviene nel punto in cui le persone interagiscono con il loro ambiente. I principi dei diritti umani e della giustizia sociale sono fondamentali per il servizio sociale”.

  22. il tipo di intervento offerto dal servizio sociale è strettamente collegato con il contesto storico, le linee di politica sociale e le strutture correlate al livello nazionale in cui opera. • ad esempio al diverso ruolo avuto dalla Chiesa: in alcuni paesi ha fondato e portato avanti da sola l'assistenzialismo, in altri il suo ruolo è stato marginale.

  23. tenere conto • lavoro sociale e derivata in ogni paese in un contesto politico e culturale particolare. • Nelle società moderne il servizio sociale e/fa sempre un parte del sistemo politico-administrativo, • il lavoro sociale professionale a bisogno delle strutture e un base di organisazzione. • E questo cornice rimane diverso. Per esempio, nelle paesi dell’ precedente blocco est, professioni sociali sono professione nuove, senza strutture e tradizione forte.

  24. In breve la letteratura specialistica e le modalità di ricerca mostrano totale accordo sul fatto che quando si parla di comparazione internazionale, vadano sempre considerati i seguenti elementi

  25. la storia dello sviluppo dell’assistenza sociale • la struttura del sistema sociale • il ruolo della politica sociale • strutture tradizionali e nuove che si occupano di fornire servizi agli individui • lo sviluppo della profesionalizzazione e dei curricoli della pedagogia sociale/lavoro sociale/servizio sociale • considerazioni giuridiche generali • ruolo sociale della pedagogia sociale /lavoro sociale/servizio sociale • identità professionale ed etica professionale della pedagogia sociale/lavoro sociale/servizio sociale

  26. problemi e sfide che i “professionisti” devono affrontare • metodi nuovi • concetti scientifici a cui la pedagogia sociale/ lavoro sociale/servizio sociale fa riferimento • legittimazione per l’intervento pedagogico • il luogo, lo spazio riservato agli operatori nei diversi paesi • il mercato del lavoro • il formarsi della clientela • criteri da seguire affinché il lavoro abbia successo

  27. Confronti • un valore pragmatico; • attraverso i confronti si riconoscono forme alternative della prassi sociale che possono apportare impulsi innovativi e spronare a riflessioni.

  28. Tipi di Confronti • Pfaffenberger fece una distinzione tra • confronto diacronico (nello stesso paese, ma in epoche differenti) • e confronto sincronico (nella stessa epoca, ma in paesi diversi).

  29. Lo scopo fondamentale • di stabilire relazioni tra almeno due fattori e di creare categorie che rendano possibile un confronto su uguaglianze, differenze e compatibilità. • una forma puramente descrittiva e in ogni caso difficile/incerta.

  30. I welfare states in Europa come cornice per il lavoro sociale • in Europa esistano differenti modelli o schemi di protezione sociale. • Uno dei più noti tentativi di sistematizzare i diversi casi nazionali è quello di Esping-Andersen (1990)

  31. Ciascuno dei tre modelli si caratterizza per un differente rapporto ed equilibrio tra i tre principali attori delle politiche sociali: • lo stato, • il mercato, • la famiglia.

  32. Esping-Andersen: i paesi europei si raggruppano intorno a clusters che egli definisce come • quello liberale, • quello socialdemocratico, • e quello conservatore-corporativo.

  33. una nuova classificazione dell’Europa • quattro, e non più tre, modelli di protezione sociale. • La novità è rappresentata da un nuovo modello denominato “familistico” al quale apparterrebbero i paesi dell’Europa meridionale, :Italia, Spagna, Grecia e Portogallo.

  34. Tendenze nuovein un contesto ampio • dobbiamo considerare gli aspetti e le forze che agiscono sul lavoro sociale. • Accanto a tutte le peculiarità nazionali e regionali, sembra esserci anche una comunanza transnazionale

  35. Lavoro sociale in azione • aging society • demographically changes • changes with regard to the structure of workforce • social security systems which have financial problems • de-regulation/withdraw of state responsibilities and privatisation of social risks.

  36. “Europe as a whole is facing a new dimension of social challenges. Unemployment , ethnic questions, social exclusion, marginalized groups, such as children in poverty or victims of violence and many more problems are recognized as subjects with international as well as local aspects” ( David Jones , President IFSW Europe) Often migration is considered as the most challenging topic because it touches a wide range of social work issues like poverty, human rights with special regards to women and children, exclusion, oppression and exploitation and more and more religious aspects.

  37. Tutte le professioni nell’ambito del lavoro sociale sono influenzate dai cambiamenti della politica sociale • Da un lato lo stato è universalmente preoccupato di ridurre le spese destinate a questioni sociali, una tendenza politica che è normalmente attribuita agli effetti della globalizzazione dell’economia e alla necessità di mantenere competitive le prospettive d’impiego. • Dall’altro lato la politica sociale resta per lo stato una fonte preziosa di legittimità politica. Lo stato necessità di essere visto come uno stato che si preoccupa".

  38. un paradosso dell welfare state • . Adrian Adams, Gran Bretagna, • : la sua funzione è quella di assicurare che tutti gli individui siano integrati all’interno della società, ma in seguito allo sviluppo dell’economia globale, è chiaramente sempre meno capace di raggiungere questo scopo. Progressivamente i politici non presuppongono più che la totale inclusione degli individui all’interno della società sia possibile; ritengono invece che siano gli stessi cittadini, piuttosto che lo stato, a diventare responsabili del raggiungimento dell’integrazione sociale.”

  39. .Respect diversity • Respect towards the existing variety and different levels of social work and social work education in Europe. • To develop social work as a common project • To cooperate in social work education • The challenge for international social work is to understand and to respect: • In all intercultural and international social work we have to asked ourselves about the legitimate knowledge and how it is produced.

  40. The challenge for international social work: • It is important to look at differences within a given population, to refer to the importance of understanding and appreciating the cultural differences between groups and refers to understanding • how different groups exist in a hierarchy of inequality in terms of power, privilege, and wealth.

  41. l termine “diversità” richiede la presenza del termine complementare, :“uguaglianza” il cui senso è molto vicino a quello di giustizia. E, in effetti, il servizio sociale era ed è tutt’ora considerato come l’attore principale nel ridurre le differenze tra:  Poveri e ricchi;  Diverse generazioni;  Uomini e donne;  Normalità e devianza;  Diversi gruppi etnici, nazionali e culturali;  Convinzioni e fedi religiose (Lamp 2007)

  42. Oggigiorno, nuovi sviluppi stanno influenzando la dimension politica, economica e sociale della società. • La cornice del “sociale” non è più lo Stato nazionale ma ha dimensioni globali, e l’idea che ogni società nazionale sia unica e abbia una popolazione omogenea è una idea che appartiene definitivamente al passato. • La diversità, piuttosto che l’unicità, sta influenzando le nostre vite. Ciò ha una rilevanza significativa per la politica sociale e per il servizio sociale. • The challenge for international social work is: • include this issues in social work curricula, • train social workers with particular competences in • diversity and strategic transnational activities and projects.

  43. Stier presents three „ideologies“ with regard to internationalisation : • Idealism - “internationalization is good per se” (p. 88 ), • Instrumentalism - “Instrumentalists consider higher education to be one means to maximize profit, ensure economic growth and sustainable development or to transmit desirable ideologies of governments, transnational corporations, interest groups or supranational regimes” (p. 90), • Educationalism -”from an educationalist standpoint internationalization may contribute to personal growth and self-actualization” (p. 92).

  44. Here we can refer to the „Continuum of internationalization“ which was introduced 1986 by Lynne Healy.

  45. Other dimensions of internationalization • content of study programme • general aims and objectives • organisations of study programmes as international educators we must expose and reflect over of our own ideological motives. We must ask ourselves why we do what we do and what we want to achieve. Regardless of our personal motives, the realization that internationalization in itself is an ideological endeavour is essential. For these reasons, there is a need for scrutiny”

  46. Conclusion and perspective • One of the main tasks of social work is to avoid exclusion and respect human beings. • Social workers should challenge discrimination, recognise diversity, and work to overcome social exclusion. • The Swiss colleague Silvia Staub –Bernasconi is a prominent representative who has described social work as a human rights profession. • „In all countries social workers see themselves as agents of social changes and institutional reforms” (Hokenstad 1992, S.182).

  47. The expected outcomes of internationalising social work are: • improving social work practice; • more human and socially oriented public policies at the national and global level; and enhanced status for the profession through its increased visibility and demonstrated competence on international matters.

  48. Il servizio sociale come professione, con l’estendersi progressivo del pensiero neoliberale nella economia e nella politica, deve trovare il suo posto nel sistema di welfare in competizione con altre professioni.

  49. We have to deal with • The shift from state to civil society • The differentiation of social work services • The rising of a promising service delivery market which • creates a new market of free lancers in social work • and social care in small firms or national/international • enterprises with thousands of social professionals • The need for a committed social work in the communities to support personal and social responsibility and to contribute to social cohesion

  50. Gli sviluppi descritti portano un cambiamento nella struttura • fornitori dei servizi sociali: • competizione tra erogatori e il controllo per mezzo del denaro aumenteranno di importanza. • Le pressioni del mercato verso l’efficienza mettono da parte le domande sul senso e su valori. • Per affrontare queste sfide, il servizio sociale ha bisogno di una (nuova) forte identità professionale e di una maggiore attenzione verso i percorsi di formazione e di tirocinio degli assistenti sociali a livello europeo (Friesenhahn et al. 2007) al fine di mantenere sempre un altolivello di professionalizzazione.

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