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Giorgio la Pira. Nasce il 9 gennaio del 1904. È un grande studioso e professore all’università di Firenze. Dimostrò subito la sua forza scrivendo manifesti democratici in pieno fascismo.
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Dimostrò subito la sua forza scrivendo manifesti democratici in pieno fascismo
Nel 1946 La Pira entrò a far parte dell’assemblea costituente, nella prima commissione che trattava degli articoli fondamentali. Collaborò con personaggi illustri come Aldo Moro,Palmiro Togliatti e Amintore Fanfani.
Tra i tanti articoli da lui firmati : quelli sulla dignità della persona (articoli 2 e 3), sul rapporto tra stato e chiesa (articolo 7), quello in base al quale l’Italia ripudia la guerra (articolo 11).
Art. 2: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica,economica e sociale
Art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Art.7 Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Art. 11 L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Nel 1951 diventa sindaco di Firenze e pronuncia il famoso discorso:
È il mio dovere fondamentale questo: dovere che non ammette discriminazioni e che mi deriva prima che dalla mia posizione di capo della città -e quindi capo della unica e solidale famiglia cittadina- dalla mia coscienza di cristiano: c'è qui in giuoco la sostanza stessa della grazia e dell'Evangelo! Se c'è uno che soffre io ho un dovere preciso: intervenire in tutti i modi con tutti gli accorgimenti che l'amore suggerisce e che la legge fornisce, perché quella sofferenza sia o diminuita o lenita. Altra norma di condotta per un Sindaco in genere e per un Sindaco cristiano in ispecie non c'è! » « Ebbene, signori Consiglieri, io ve lo dichiaro con fermezza fraterna ma decisa: voi avete nei miei confronti un solo diritto: quello di negarmi la fiducia! Ma non avete il diritto di dirmi: signor Sindaco non si interessi delle creature senza lavoro (licenziati o disoccupati), senza casa (sfrattati), senza assistenza (vecchi, malati, bambini, ecc.).
Grazie a lui si devono molte imprese compiute per la nostra Firenze,come la nascita dell’Isolotto
Nel 1952 organizza il Primo Convegno internazionale per la pace e la civiltà cristiana. Da esso ha inizio un'attività, unica in Occidente, tesa a promuovere contatti vivi, profondi, sistematici tra esponenti politici di tutti i Paesi.
Nel 1955 i sindaci delle capitali del mondo siglano a Palazzo Vecchio un patto di amicizia.
Durante la guerra fredda operò al fine di riportare la pacetra i due blocchi e riuscì ad ottenere dei contatti con Krusciov
Inoltre si impegnò attivamente ai fini di aiutare il dialogo tra l’occidente e la Cina, allora molto isolata dalla comunità mondiale.
Il primo ministro cinese e successivamente presidente vietnamita Ho Chi Min accettò di parlare solo con esso di questioni politiche riguardo ai paesi da lui governati per trovare soluzioni per i rapporti verso l’occidente
La sua politica è influenzata da una fede profonda e da una spiritualità che lo fa vivere per gli altri. Ciò gli fa guadagnare l’appellativo di: “Sindaco Santo”
Nel 2005 è stato proclamato beato da Giovanni Paolo II. Attualmente le sue spoglie si trovano nella chiesa di San Marco.