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SISTEMI ELETTORALI. PLS 2013-2014 Tratto da www.sociol.unimi.it/.../Elezioni%20e%20 sistemi %20 elettorali (2)(1).ppt . Caratteri fondamentali delle elezioni democratiche. Competizione: offerta politica plurale e genuina concorrenza tra i candidati
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SISTEMI ELETTORALI PLS 2013-2014 Tratto da www.sociol.unimi.it/.../Elezioni%20e%20sistemi%20elettorali(2)(1).ppt
Caratteri fondamentali delle elezioni democratiche • Competizione: offerta politica plurale e genuina concorrenza tra i candidati • Libertà: la scelta degli elettori è al riparo da minacce e caratterizzata da sufficiente informazione • Rilevanza: i risultati delle elezioni hanno un peso significativo sui processi decisionali di governo
Definizione di sistema maggioritario e di sistema proporzionale di Sartori (1996) • Un sistema elettorale è maggioritario se il voto si esprime in collegi uninominali o plurinominali nei quali il vincitore è “chi primo taglia il traguardo” (first past the post system) . Tutti i seggi a disposizione sono conquistati dal vincitore . • Un sistema elettorale è proporzionale se il voto si esprime in collegi plurinominali e produce eletti sulla base del più alto numero di voti
Famiglie di Sistemi Elettorali Maggioritari Proporzionali Misti Uninominale a maggioranza semplice Voto alternativo Sistema a doppio turno (Voto supplementare Voto in blocco Voto di partito in blocco Voto singolo non trasferibile Conteggio di Borda) Proporzionale con lista Voto singolo trasferibile Dipendenti Indipendenti
Sistemi maggioritari uninominali a turno unico • Un sistema maggioritario uninominale a turno unico (single-member district plurality)è uno in cui gli individui esprimono un solo voto per un candidato in un collegio uninominale. Il candidato con più voti vince. • Esempi: Regno Unito, India, Canada, Nigeria, Zambia
Voto Alternativo • Il voto alternativo è un sistema di voto maggioritario “ordinale” utilizzato in collegi uninominali: gli elettori classificano sulle schede elettorali, uno o più candidati o partiti in un ordine di preferenza. • Un candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti (50%+1 di prime preferenze) è eletto. • Se nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta, allora il candidato con il minor numero di voti viene eliminato e i suoi voti sono riassegnati fino a quando un candidato ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi rimanenti. • Esempio: Le elezioni legislative in Australia e Fiji.
Sistemi maggioritari a doppio Turno • Un sistema a doppio turno (SDT) prevede la possibilità di due turni elettorali. • I candidati o i partiti sono automaticamente eletti al primo turno se superano una determinata soglia di voti, di solito la maggioranza assoluta. • Se nessun candidato o partito supera questa soglia di voti, allora si svolge un secondo turno di elezioni. • Quei candidati o partiti che ottengono il maggior numero di voti al secondo turno sono eletti. • Ci sono due tipi di sistemi a doppio turno • Sistemi maggioritari a doppio turno con ballottaggio • Sistemi maggioritari a doppio turno con soglia
SDT con Ballottaggio • I SDT con ballottaggio sono sistemi incentrati su candidati in collegi uninominali in cui gli elettori hanno un solo voto. • Il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti al primo turno è automaticamente eletto. • Se nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta dei voti, allora i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti competono in un ballottaggio. • Chi vince il maggior numero di voti (una maggioranza), nel secondo turno viene eletto. • Esempio: elezioni presidenziali francesi.
SDT con Soglia • I SDT con soglia sono sistemi incentrati su candidati in collegi uninominali in cui gli elettori hanno un solo voto. • Il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti al primo turno è automaticamente eletto. • Se nessun candidato ottiene la maggioranza assoluta dei voti, allora tutti i candidati che hanno superano una soglia prestabilita di voti può competere al secondo turno. • Chi vince il maggior numero di voti al secondo turno viene eletto. • Esempio: elezioni legislative francesi.
Sistemi Elettorali Proporzionali • Un sistema elettorale proporzionale, o a rappresentanza proporzionale, è un sistema elettorale basato su una quota o un divisore utilizzato in collegi plurinominali. • La logica alla base dei sistemi proporzionali è quello di garantire una conversione proporzionale di voti in seggi. • I sistemi elettorali proporzionali possono essere divisi in quelli che utilizzano liste di partito e quelli che non lo fanno.
Proporzionale con Lista • In un sistema proporzionale con lista, ogni partito presenta una lista di candidati in un collegio plurinominale. • I partiti ottengono seggi in proporzione alla loro quota complessiva di voti. • Tali seggi vengono poi distribuiti tra i candidati della lista secondo differenti criteri. • I sistemi proporzionali con lista differiscono in aspetti importanti: • La formula specifica utilizzata per assegnare seggi ai partiti • La magnitudine del collegio • L'utilizzo di soglie elettorali • Il tipo di lista di partito utilizzata.
Formule Elettorali: Quote e Divisori • Tutti i sistemi proporzionali utilizzano quote o divisori per determinare il numero di seggi da assegnare a ciascun partito. • In sistemi con quota, il quoziente indica il numero di voti che garantisce un seggio ad un partito in un particolare collegio elettorale. • Un sistema con divisore, o a media più alta, divide il numero totale di voti ottenuti da ciascun partito in un collegio per una serie di numeri (divisori) al fine di ottenere dei quozienti. I seggi del collegio vengono poi assegnati ai partiti che hanno i quozienti più elevati.
Formule Elettorali: Quote • Quoziente di Hare • Voti Validi/Seggi. • Esempi: Benin, Liechtenstein, Colombia, Brasile, Perù, Italia (Camera dei deputati e Senato dal 2006) • Quoziente di Droop • Voti Validi/(Seggi+1). • Esempi: Slovakia, Lussemburgo • Ci sono altri quozienti come il quoziente di Imperiali (Voti Validi/ (seggi +2), esempio Italia Camera Deputati (1948-1992) e il quoziente rinforzato di Imperiali. • Vi sono diverse modalità d'attribuzione dei seggi non attribuiti • Il metodo del resto più alto (Costa Rica, Colombia, Honduras, Italia) • Il metodo della media più alta (Brasile) • Il metodo della media modificata più alta (Lussemburgo)
Formule Elettorali: Divisori • D’Hondt • 1, 2, 3, 4 … • Esempi: Finlandia, Spagna, Bulgaria, Capo Verde, Paesi Bassi, Italia Senato pre94, Italia Camera proporzionale 1994-2001) • Sainte-Lague • 1, 3, 5, 7 … • Esempi: Lettonia • Sainte-Lague Modificato • 1.4, 3, 5, 7 … • Esempi: Norvegia 1953-88, Svezia 1952-69
Ripartizione seggi secondo la formula Hare (quoziente e più alti resti) (Germania, Italia Camera e Senato dal 2006)
Ripartizione seggi secondo la formula d’Hondt (Austria, Belgio, Finlandia, Italia pre94 Senato, Italia Camera 1994-2001, Spagna)
Magnitudine del Collegio • La variabile chiave per determinare la proporzionalità di un sistema elettorale è la magnitudine del collegio. • La magnitudine del collegio si riferisce al numero di rappresentanti eletti in un collegio. • Tanto maggiore è la magnitudine del collegio, quanto maggiore è il grado di proporzionalità. • Sebbene tutti i sistemi proporzionali utilizzino collegi plurinominali, la dimensione media di questi colleghi può variare molto. • Nei Paesi Bassi e in Slovacchia, la magnitudine media di un collegio è 150. • In Cile, la magnitudine media di un collegio è 2.
Soglie di rappresentanza • Tutti i sistemi proporzionali hanno una soglia elettorale di rappresentanza che stabilisce la percentuale minima di voti che un partito deve ottenere per essere rappresentato. • Questa soglia è stabilita dalla legge (soglia formale esplicita) oppure esiste in quanto è una proprietà matematica del sistema elettorale (soglia naturale implicita) che dipende dal numero di rappresentanti da eleggere e dalla magnitudine delle circoscrizioni. • Quando la soglia elettorale di rappresentanza è alta, la proporzionalità del sistema elettorale è bassa. • Esempio Soglia Naturale: Poiché vi è un solo collegio nei Paesi Bassi, la soglia naturale è il 0,67% dei voti, vale a dire 100 diviso per 150 seggi. • Esempio di Soglia Formale o Legale • La Germania ha stabilito che i partiti debbano vincere almeno il 5% dei voti a livello nazionale o 3 seggi a livello di circoscrizione per aver diritto all’assegnazione di seggi nel legislativo nazionale. • La Turchia ha una soglia del 10%, mentre la Polonia ha una soglia del 5% per i partiti, ma una soglia dell'8% per le coalizioni.
Tipi di Lista di Partito • In una lista chiusa di partito, l'ordine dei candidati eletti è determinato dal partito stesso e gli elettori non possono esprimere una preferenza per un particolare candidato. • In una lista aperta di partito, gli elettori possono indicare non solo il loro partito preferito, ma anche i loro candidati favoriti all'interno di quel partito. Effetti dei tipi di lista • Paesi con sistemi a lista chiusa mostrano alti livelli di disciplina di partito. • Paesi con sistemi a lista aperta mostrano livelli di disciplina di partito relativamente bassi.
Voto Singolo Trasferibile • L'unico sistema proporzionale che non utilizza una lista di partito è il voto singolo trasferibile (VST). • Il voto singolo trasferibile è un sistema proporzionale incentrato sull’ordinamento di preferenza dei candidati (voto ordinale), utilizzato in collegi plurinominali. • I candidati che superano una determinata quota di voti di prima preferenza sono immediatamente eletti. • Nei conteggi successivi, i voti dei candidati eliminati ed i voti avanzati dei candidati eletti sono riassegnati ai candidati rimanenti fino a quando tutti i seggi sono assegnati. • Esempi: Irlanda e Malta.
Sistemi Elettorali Misti • Un sistema elettorale misto è quello in cui gli elettori eleggono i loro rappresentanti attraverso due sistemi diversi, uno maggioritario e uno proporzionale. • Un livello elettorale è l’ambito nel quale i voti sono tradotti in seggi. • Il livello elettorale più basso è quello del collegio. Livelli più elevati sono costituiti da raggruppamenti delle unità di livello inferiore, sono in genere il livello regionale o nazionale. • Molti sistemi elettorali misti hanno più livelli elettorali, con formule maggioritarie utilizzate ad un livello inferiore e formule proporzionali utilizzate ad un livello superiore.
Sistema Elettorale Misto Italiano (dipendente) 1994-2001 Circoscrizioni per la parte proporzionale Collegi uninominali
Il sistema elettorale per la Camera dal 1994 al 2001 • 475 collegi uninominali; formula maggioritaria uninominale a turno unico • 155 seggi con candidature presentate in 26 circoscrizioni plurinominali; assegnazione dei seggi sulla base del totale dei voti ricevuti al livello nazionale; soglia legale di sbarramento pari al 4%
Sistemi Elettorali Misti • Ci sono due tipi di sistemi elettorali misti. • Un sistema misto indipendente è quello in cui l'applicazione di una formula elettorale non dipende dai risultati ottenuti dall’altra. Esempio: la Russia elegge 225 legislatori utilizzando un sistema a maggioranza semplice con collegi uninominali e 225 legislatori utilizzando un collegio unico a livello nazionale. • Un sistema misto dipendente è quello in cui l'applicazione di una formula elettorale dipende dalla distribuzione di seggi o voti prodotta dalla formula maggioritaria. • In questi sistemi, la componente proporzionale del sistema elettorale è utilizzata per compensare l'eventuale sproporzionalità derivante dalla formula maggioritaria applicata a livello di collegio.
Gli effetti dei sistemi elettorali • Gli effetti possono essere: • 1) sui partiti 2) sul personale selezionato 3)Sullo stile delle campagne elettorali. • Con riguardo agli effetti sui partiti si può ulteriormente distinguere in : • A) Effetti diretti B)Effetti indiretti • C) Effetti locali D) Effetti nazionali
Effetti diretti (meccanici) • Effetti diretti a livello circoscrizionale: • Il maggioritario uninominale ha un forte effetto riduttivo • Il maggioritario a doppio turno mantiene e accresce l’effetto riduttivo a seconda della soglia di accesso al 2° turno. • Il sistema proporzionale in linea di principio non ha effetti diretti anche se in concreto ha effetti variabili a seconda delle sue caratteristiche
Effetti diretti (meccanici) • Effetti diretti a livello nazionale: • Nei sistemi maggioritari i partiti minoritari a livello nazionale sono penalizzati quando sono distribuiti in maniera omogenea sul territorio, e sono invece relativamente avvantaggiati quando sono concentrati territorialmente • La medesima regola vale anche per i sistemi proporzionali ma su scala minore sia per il loro minor impatto diretto a livello circoscrizionale, sia sovente per l’esistenza di meccanismi specifici operanti a livello nazionale o regionali (ripartizione di seggi, soglie etc.)
Effetti indiretti (psicologici) • Effetti indiretti sull’elettore • Nei sistemi maggioritari a turno unico l’elettore deve scegliere fra un voto strategico ed uno espressivo. Saranno pertanto penalizzati i candidati e i partiti che occupano posizioni estreme • Nei sistemi maggioritari a doppio turno l’elettore può esprimere un voto espressivo al primo turno e strategico al secondo • Nei sistemi proporzionali voto strategico e voto espressivo tendono a coincidere.
Effetti indiretti (psicologici) • Effetti indiretti su candidati e partiti • Nei sistemi maggioritari a turno unico crescendo per i partiti i rischi di insuccesso totale, si rafforzano gli incentivi a coalizzarsi al variare anche della lealtà dei propri elettori, della distanza ideologica degli alleati e della probabilità della sconfitta. • Nei sistemi maggioritari a doppio turno rispetto ai precedenti si dovrebbe attenuare il potere di ricatto dei piccoli partiti rispetto ai maggiori • Nei sistemi proporzionali (molto proporzionali) L’unica strategia per un partito è quella di massimizzare i propri voti. Le coalizioni elettorali presentano rischi cospicui e pochi vantaggi.
Fattori esplicativi del comportamento elettorale[Miller e Shanks 1996] • Caratteri sociali ed economici durevoli • Identificazioni partitiche di lungo periodo • Preferenze relative a temi di politiche correnti • Percezioni delle condizioni attuali del paese • Valutazioni retrospettive del governo in carica e dei suoi risultati • Valutazione delle qualità personali dei candidati • Valutazioni prospettive della potenziale efficacia futura di candidati e partiti
Tipologia di elettori (Pasquino, Parisi 1977) • Voto di appartenenza: stabile, legato ai cleavages e alle subculture • Voto di opinione: determinato da orientamenti più variabili, legato ai programmi proposti dai partiti in campagna elettorale • Voto di scambio: strettamente ancorato a benefici particolaristici calcolabili dagli elettori