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La Gestalt. il tutto è più della somma delle singole parti. Gestalt. GESTALT è una parola tedesca che corrisponde al significato di “ forma”, “ struttura unitaria ”, “ configurazione armonica ”.
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La Gestalt il tutto è più della somma delle singole parti
Gestalt • GESTALT è una parola tedesca che corrisponde al significato di “forma”, “struttura unitaria”, “configurazione armonica”. Nata e sviluppatasi in Europa, la Gestalt venne poi a contatto con la psicologia americana.
La Psicologia della Gestalt è un corpo di affermazioni teoriche e di impostazioni metodologiche sviluppate a partire dai lavori di Wertheimer; Köhler e Koffka. • Altri studiosi rappresentativi sono: Von Ehrenfels, Metzger, Gottschaldt, Michotte e Kanizsa.
Come funziona il completamento dei bordi visti attraverso degli occlusori? • Questo avviene attraverso una curva gomito.
Risposta tedesca alla psicologia di Wundt che scompone il fenomeno nei suoi aspetti elementari, la Gestalt rifiuta l’atteggiamento elementarista. • La teoria della GESTALT sostiene che gli esseri umani sono sistemi aperti in interazione attiva con l’ambiente; da tale esperienza viene a formarsi un’interpretazione degli eventi psicologici, del loro ordine e della loro struttura.
Perché le cose appaiono come appaiono? • La risposta del REALISTA INGENUO è: vedo le cose così perché sono così. - Per il REALISTA CRITICO, invece, la percezione è una costruzione attiva alla quale contribuiscono: a) l’ambiente fisico (stimoli); b) il sistema percettivo.
Legge della pregnanza • La più importante delle leggi individuate da Wertheimer sul funzionamento delle Gestalt percettive è la legge della pregnanza: ciò che viene percepito contiene una forma organizzata che è la migliore possibile. • Pregnanza o bontà di una forma: una serie di caratteristiche che rendono questa forma particolarmente armonica, simmetrica, semplice,ecc. • Le parti di un campo percettivo tendono a costruire le Gestalt più pregnanti possibili nelle condizioni date; vi sarebbe una tendenza spontanea verso la pregnanza.
WERTHEIMER • WERTHEIMER, studiando il movimento apparente, identifica il FATTORE “PHI” = processo percettivo unitario. • ESPERIMENTO Di WERTHEIMER: • - Egli proiettava su uno schermo posto in una camera oscura alternativamente due luci, che filtravano attraverso due fessure. • Le due fessure,distanti 1 cm l'una dall'altra, potevano essere entrambe verticali o una inclinata rispetto all'altra di 20-30 gradi.
Se l'intervallo tra le due illuminazioni successive era inferiore ad un certo valore, il soggetto non percepiva due luci, ma un'unica luce che si muoveva dalla prima posizione alla seconda. • Se tale intervallo aumentava, il fenomeno non si verificava; l'osservatore vedeva perciò due luci che si accendevano in successione.
Percezione • LA PERCEZIONE non è la semplice somma delle sensazioni elementari che la compongono è il RISULTATO DI UNA SERIE DI PROCESSI DI MEDIAZIONE TRA OGGETTO (reale) FISICO E OGGETTO FENOMENICO (rappresentato). • Pensiamo alla Luna. Sembra rimpicciolirsi o diventare più grande senza mutare mai le sue vere dimensioni, ciò che varia non è l’oggetto reale ( la Luna), ma il rapporto percettivo (prospettiva,posizione dell’osservatore,etc..) • La figura e lo sfondo rappresentano la struttura minima della percezione visiva.
Nella percezione sono presenti elementi culturali,caratteriali,storici, relazioni individuali e sociali, a sua volta condiziona il soggetto ( apprendimento, comportamento..) • La percezione non è la semplice sensazione
È stato Von Ehrenfels ad individuare le qualità gestaltiche: • il tutto è più della somma delle singole parti (una melodia è diversa dalla somma delle singole note); • la qualità della melodia è qualità gestaltica data dalle relazioni intercorrenti fra i diversi elementi.
Wertheimer ha individuato i seguenti fattori gestaltici del campo visivo che stabiliscono la dominanza percettiva di un’unica forma o struttura (o Gestalt): • VICINANZA; • SOMIGLIANZA; • CHIUSURA; • CONTINUITÀ; • BUONA FORMA • FATTORE EMPIRICO • (ESPERIENZA PASSATA: l’azione di tale fattore non è però particolarmente intensa e si fa sentire solo quando non entra in competizione con altri fattori autoctoni).