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Un cuore pieno di offese Capitolo 9. “L’amore non addebita il male” (1Corinzi 13:4-5).
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Un cuore pieno di offese Capitolo 9 “L’amore non addebita il male” (1Corinzi 13:4-5)
La vita riesce a scaricare la sua immondizia sui nostri ponti.Tuo marito lavora troppo.Tua moglie polemizza troppo.Il tuo capo si aspetta troppo.I tuoi figli piagnucolano troppo. Il risultato? Immondizia. Ira che monta. Colpa pessimismo, amarezza, bigotteria,ansia,inganno, impazienza.Tutto si accumula. L’immondizia ci influenza. Contamina le nostre relazioni. Lo fece con Caino.Nutrì la collera nella sua mente prima di sporcarsi le mani di sangue. E Marta? Marta aveva un atteggiamento importuno, prima di trasformarlo in litigioso con la sua lingua. E che dire dei farisei? Uccisero Cristo nel loro cuore prima di ucciderlo sulla croce. I pensieri di oggi sono le azioni di domani. L’invidia di oggi è lo scatto di collera di domani. La bigotteria di oggi è il peccato d’odio di domani. L’ira di oggi è la violenza di domani. La concupiscenza di oggi è l’adulterio di domani. L’avidità di oggi è la malversazione di domani. La colpa di oggi è la paura di domani.
I pensieri di oggi sono le azioni di domani, fu forse per questo che l’apostolo Paolo scrisse: “L’amore…..non addebita il male” (1Corinzi 13:5) E allora che cosa accade se riempiamo la nostra mente con pensieri incentrati sull’amore di Dio? Stare sotto l’acquazzone della sua grazia cambierà il nostro atteggiamento nei confronti degli altri? Secondo l’apostolo Paolo, assolutamente sì! Non basta tenere l’immondizia fuori, dobbiamo far entrare cose buone. Non basta evitare di fare un elenco dei torti subiti, dobbiamo coltivare una lista di benedizioni. “Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri” (Filippesi 4:8)
Il termine originale trasmette l’idea di una riflessione, di uno studio approfondito, affinchè ciò che viene preso in esame abbia un impatto su di noi. Invece di immagazzinare il guasto,immagazzina il dolce. Vuoi proprio fare un elenco? Elenca le manifestazioni della sua grazia, elenca le volte in cui Dio ti ha perdonato. Alzati in piedi di fronte al tuo Salvatore crocifisso e prega: “Gesù, se tu puoi perdonarmi per aver fatto soffrire te, allora io posso perdonare loro per aver fatto soffrire me”. Non meritavi di essere ferito da loro, ma se è per questo non meritavi nemmeno di essere perdonato da lui. Ma scusami, io sono una persona a posto. Non ho mai fatto nulla per ferire Cristo. Fai bene attenzione adesso. Questa idea potrebbe causarti problemi. Pensi davvero di non aver fatto nulla per ferire Cristo? Non sei mai stato disonesto con il suo denaro? È truffa. Non hai mai permesso che la carne o la fama ti distogliessero da lui? È adulterio . Non hai mai parlato con l’intento di ferire? Per il codice penale del cielo sei colpevole di aggressione. Sei mai restato zitto mentre lo schernivano? Non siamo in presenza di tradimento? Non sei mai andato in chiesa per essere visto piuttosto che per vederlo? Ipocrita. Non hai mai infranto una promessa fatta a Dio? Ahimè. È inganno. È grave.
C’è bisogno che prosegua? Soltanto sei domande, appena un trafiletto e guardati. Un gran bel capo d’accusa.Non meriteresti di essere punito? Eppure sei qui che leggi questo Power Point. Respiri, ammiri ancora tramonti e senti ancora gorgogliare un neonato. Osservi ancora il cambio delle stagioni. Non sei stato frustato, appeso,ammanettato. A quanto pare Dio non ha tenuto un elenco dei tuoi torti. Davide sapeva ciò che diceva: “Egli non ci tratta secondo i nostri peccati, e non ci castiga in proporzione alle nostre colpe” (Salmo 103:10) Ed era convinto quando pregò: “Se tieni conto delle colpe, Signore, chi potrà resistere?” (Salmo 130:3) Ascolta. Non hai ricevuto una spruzzatina di perdono. Non ti è stata spolverizzata addosso un po’ di grazia.Non ti è stata schizzata addosso un po’ di bontà. In tutto questo sei stato immerso. Sei un pesciolino nell’oceano della sua misericordia. Lascia che ti trasformi!
Un pò di pioggia può raddrizzare il gambo di un fiore, un po’ di amore può trasformare una vita. Vedi (Giovanni 4) “La donna Samaritana” Non soltanto per ciò che Gesù fece, che fu enorme.Ma perché lei glielo lasciò fare. Lo fece salire a bordo, lasciò che lui la amasse. Lasciò che lui cambiasse il suo carico. La trovò piena di immondizia e la lasciò piena di grazia. Lei e Zaccheo e l’apostolo Paolo e la donna di Capernaum e milioni di altri lo invitarono nella stiva del loro cuore. Lei non fu obbligata a farlo. Nessuno di loro fu obbligato a farlo. E nemmeno tu sei obbligato a farlo. Puoi tenerti la tua lunga lista e il tuo carico puzzolente, e vagare di porto in porto. Ma perché dovresti? Lascia il mare aperto, il tuo Capitano ha piani migliori per te.
La prova dell’amore Capitolo 10 “L’amore…. Non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità.” (1Corinzi 13:6)
Hai mai desiderato di poter accertare la qualità del tuo affetto? Un esame del DNA per l’amore? L’apostolo Paolo ce ne offre uno: “L’amore….non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità” (1Corinzi 13:6) In questo versetto c’è una prova dell’amore. Vuoi sapere il falso dal vero, la contraffazione dalla cosa autentica? Vuoi sapere se ciò che senti è amore vero? Poniti questa domanda: Incoraggio questa persona a fare ciò che è giusto? Perché il vero amore “non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità”. Per esempio, una signora chiama una conoscente e le dice: “Siamo amiche vero?” “Si certo che siamo amiche”. “Se mio marito ti chiede dove sono andata, digli che siamo andate insieme al cinema”. “Ma non è vero”. “Lo so, ma ero, beh,ero con un altro uomo e…..Ehi,lo farai per me vero? Siamo amiche giusto? Più intime di due sorelle, vero?
Questa persona supera la prova? Certo che no. La chiave della stanza non funziona. L’amore non chiede a nessuno di fare qualcosa di sbagliato. Come facciamo a saperlo? (1Corinzi 13:6) Se ti ritrovi a indurre qualcun altro a compiere qualcosa di sbagliato, presta attenzione al segnale d’allarme. Non si tratta di amore. E se altri ti inducono a fare qualcosa di sbagliato, stai allerta. Controlla la chiave della stanza. L’amore vero non chiederà mai alla persona “amata” di fare qualcosa di sbagliato. Fa piuttosto il contrario. “L’amore edifica” (1Corinzi 8:1) “Chi ama suo fratello rimane nella luce e non c’è nulla in lui che lo faccia inciampare” (1Giovanni 2:10) “Ora, peccando in tal modo contro i fratelli, ferendo la loro coscienza che è debole, voi peccate contro Cristo” (1Corinzi 8:12) Vuoi sapere se il tuo amore per qualcuno è autentico? Se la tua amicizia è genuina? Prova la chiave della stanza. Chiediti: “Sto spingendo questa persona a fare ciò che è giusto?” Ma se vuoi essere doppiamente sicuro poniti una seconda domanda. Esalto ciò che è giusto? Perché l’amore “gioisce con la verità”(1Corinzi 13:6)
Non avevi mai L’amore non si compiace mai di una disgrazia. Mai. Mi piace il modo in cui Eugene Peterson traduce il versetto: “L’amore….non prova piacere quando altri si umiliano, ma provano piacere quando la verità germoglia” (1Corinzi 13:6) L’amore vero trasforma le persone. Non sei stato trasformato dall’amore di Dio? Non riuscivi a vedere oltre la morte. Non riuscivi a vedere il tuo scopo nella vita finchè lui non te lo ha mostrato. Ed eri pure sordo. Oh, le tue orecchie funzionavano, ma il tuo cuore non comprendeva. Non avevi mai sentito di un simile amore e di una tale bontà e non sarebbe mai accaduto se Dio non ti avesse parlato nella tua lingua. E soprattutto, ti ha reso libero. Sei libero! Libero di scappare. Libero di indurire il tuo cuore. Libero di infilarti nei vicoli laterali e di nasconderti dietro i bidoni della spazzatura. Ma non lo fai. O se lo fai ritorni. Perché? Dio supera la prova di 1Corinzi 13:7. Vuole il meglio per te? “Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno” (Giacomo 1:13) Ogni atto del cielo ha una mira: che tu conosca Dio. “Egli….rese la terra ospitale, con abbondanza di tempo e di spazio per vivere affinchè potessimo cercare Dio, non andando a tastoni nel buio, ma trovandolo realmente” (Atti 17:26-27)
E Dio si rallegra quando fai ciò che è giusto? Certamente. “Il Signore si compiace di quelli che lo temono, di quelli che sperano nella sua bontà” (Salmo 147:11) Piange con te? Assolutamente si! Egli è il “Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione” (2Corinzi 1:3-4) Vuoi sapere che cos’è l’amore? “In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati” (1Giovanni 4:10) Dio supera la prova. Beh, è giusto che sia così; è stato lui a concepirla. Dove ci porta allora tutto questo? Forse a un terzetto di cose da tenere a mente, quando si tratta di amare:
Stai attento. Assicurati di essere nel posto giusto. Prima di andare avanti guardati intorno. E finchè non scatta l’amore, lasciati bastare l’amore di Dio. Ci sono periodi in cui Dio permette che percepiamo la fragilità dell’amore umano affinchè apprezziamo la forza del suo amore. (Salmo 63:3°5) Chiedi a Dio di aiutarti ad amare come egli ama. (Romani 5:5) Prega. Sii grato. Sii grato per tutti coloro che ti amano. Sii grato per il tuo Padre celeste. Egli non ha mai fatto qualcosa di sbagliato, non ha mai indotto qualcuno a sbagliare e non ha mai gioito quando qualcuno ha sbagliato. Perché egli è amore e l’amore: (1Corinzi 13:6)
L’ amore è un pacchetto completo capitolo 11 “L’amore….soffre ogni cosa,crede ogni cosa,spera ogni cosa,sopporta ogni cosa”. (1Corinzi 13:4-7)
Non sarebbe meraviglioso se l’amore fosse come un self-service? Sarebbe più facile, sarebbe più armonioso. Sarebbe indolore e pacifico. Ma sai una cosa? Non sarebbe amore. L’amore non accetta soltanto qualcosa.L’amore è disposto ad accettare ogni cosa. (1Corinzi 13:4-7) Ma come possiamo amare coloro che ci riesce difficile amare? L’amore “agape” si prende cura degli altri perché Dio si è preso cura di noi.L’amore “agape” va oltre i sentimenti e le buone intenzioni. Poiché Dio ci ha amati per primo,l’amore agape risponde. Poiché Dio è stato misericordioso con noi, l’amore agape perdona anche le offese più grandi. L’amore agape offre pazienza quando la tensione è elevata e mostra benevolenza quando la benevolenza è rara. Perché? Perché Dio ce le ha offerte entrambe. Un amore del genere non è facile. Non per te. Non per me.E nemmeno per Gesù. Ne vuoi la prova? Nota la sua frustrazione: “O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? (Marco 9:19)
Fino a quando vi sopporterò? Le azioni di Gesù risposero alla sua stessa domanda…… Fino a quando il gallo canta e il sudore brucia e la mazza tintinna e il fianco della collina brulica di demoni che irridono a un Dio morente. Fino a quando? Il tempo necessario affinchè ogni peccato impegni talmente la mia anima immacolata che il cielo distoglierà lo sguardo disgustato fino al momento in cui le mie labbra gonfie pronunceranno la transazione finale: “E’ compiuto”.
L’anello della fede capitolo 12 “L’amore…..crede ogni cosa” (1Corinzi 13:4-7)
Una cosa è fare un dono a una persona sana.Una cosa è condividere un tesoro con una persona forte. Ma dare il meglio che hai a una persona debole, affidare il tuo tesoro a un moribondo, questo vuol dire qualcosa. Infatti dice qualcosa a chi riceve il dono. “Credo in te”, dichiara quel gesto. “Non disperarti, non arrenderti. Io credo in te”. Non fa meraviglia che l’apostolo Paolo incluse quest’espressione nella sua definizione dell’amore: “L’amore……crede ogni cosa” Egli non ha rinunciato a te. Non si è allontanato. Non se ne è andato. Avrebbe potuto farlo. Altri lo avrebbero fatto. Ma lui no. Dio crede in te. E mi chiedo, non potresti prendere un po’ di quella fede che egli ha in te e farne partecipe qualcun altro? Potresti credere in qualcuno? C’è una grande potenza nella fede. Robert Schuller ha detto: “Io non sono chi penso di essere. Io non sono che tu pensi chi io sia”. Magari rileggendola, giusto o sbagliato che sia, noi definiamo noi stessi attraverso gli occhi degli altri.
Dimmi un numero sufficiente di volte che sono stupido e ti crederò. Dimmi un numero sufficiente di volte che sono brillante e potrei essere d’accordo. “Tratta un uomo per come sembra e lo renderai peggiore. Ma tratta un uomo per come potrebbe potenzialmente essere e lo renderai ciò che dovrebbe essere”. Come mostriamo agli altri che crediamo in loro? Fatti vedere. Niente può sostituire la presenza. Le lettere sono una bella cosa. Le telefonate sono speciali, ma essere lì in carne e ossa invia un messaggio. Credi nei tuoi figli? Allora fatti vedere da loro. Fatti vedere alle loro partite. Fatti vedere alle loro recite. Magari non ti sarà possibile essere sempre presente, ma ogni volta che ci riuscirai, ne varrà la pena. Ascolta. Non c’è bisogno di parlare per incoraggiare qualcuno. La Bibbia afferma: “Sappiate questo, fratelli miei carissimi: che ogni uomo sia pronto ad ascoltare, lento a parlare” (Giacomo 1:19) Tendiamo a parlare molto e ad ascoltare poco. C’è un tempo per parlare. Ma c’è anche un tempo per stare in silenzio.
Parla. Hai il potere di cambiare la vita di qualcuno semplicemente con le tue parole. “Morte e vita sono il potere della lingua”(Proverbi 18:21) Per questo l’apostolo Paolo ci mette in guardia: (Efesini 4:29) Prima di parlare chiediti: ciò che sto per dire edificherà e conferirà grazia a chi mi ascolta? Hai la capacità, con le tue parole, di edificare e di conferire grazia a una persona. Le tue parole sono per la sua anima ciò che una vitamina è per il loro corpo. Se vedessi qualcuno che muore di fame, non condivideresti il tuo cibo con lui? Se vedessi qualcuno che muore di sete, non gli daresti da bere? Lo faresti certamente. E allora non puoi fare lo stesso per il loro cuore? Le tue parole sono acqua e cibo! Non negare l’incoraggiamento a chi è scoraggiato. E a chi è abbattuto, non far mancare il tuo sostegno. Pronuncia parole che edificano e conferiscono grazia. Credi negli altri come Dio ha creduto in te. Potresti salvare la vita di qualcuno.
Avrebbe potuto rinunciare capitolo 13 “L’amore….sopporta ogni cosa” (1Corinzi 13:4-7)
Avrebbe potuto farlo. Avrebbe potuto rinunciare. Ma per come si misero le cose, al suo arrivo, quasi nessuno lo notò. Cerca di immaginare il cambiamento che doveva subire. Come sarebbe stato diventare carne? L’amore copre le distanze…..e Cristo passò dall’eternità sconfinata ai limiti temporali per diventare uno di noi. Non era tenuto a farlo, avrebbe potuto rinunciare. In qualsiasi momento avrebbe potuto decidere di lasciar perdere. Quando vide le dimensioni del ventre, avrebbe potuto fermarsi. Quando vide quanto sarebbero state piccole le sue mani, quanto tenue la sua voce e quanto affamato il suo stomaco, avrebbe potuto fermarsi. Al primo sentore di quella stalla puzzolente, al primo soffio di aria gelida. La prima volta che si sbucciò il ginocchio, quando Giuseppe gli affidò un incarico noioso, avrebbe potuto dire: “Non ne posso più!Basta! Me ne torno a casa” Ma non lo fece. Non lo fece perché egli è amore. E l’amore “…..sopporta ogni cosa” (1Corinzi 13:7) Sopportò la distanza, e le resistenze: (Giovanni 1:14)
L’amore per i suoi figli era più grande del dolore del viaggio. Venne per tirarti fuori. Il tuo mondo era crollato. Venne per questo. Eri morto, morto nel peccato. Venne per questo. Ti ama. Per questo coprì l’enorme distanza tra lui e noi. “L’amore….sopporta ogni cosa” Per questo sopportò la resistenza da parte nostra. “L’amore…. sopporta ogni cosa” Per questo affrontò la fase finale dell’incarnazione: “Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinchè noi diventassimo giustizia di Dio in lui” (2Corinzi 5:21) Perché lo fece? C’è soltanto una risposta: amore. E l’amore di Cristo “soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa”. (1Corinzi 13:7) Rifletti su questo per qualche istante. Abbeverati per un momento a questa verità. È tempo di lasciare che il suo amore copra ogni cosa nella tua vita. Ogni segreto.Ogni ferita. Ogni ora malvagia,ogni minuto di preoccupazione. Lasciaglielo fare. Egli “ti corona di bontà e compassioni” (Salmo 103:4)
Immagina un enorme camion carico di amore. Ti trovi proprio dietro di esso. Dio solleva il pianale finchè l’amore comincia a scivolare. Dapprima lentamente, poi sempre più velocemente, e ben presto ti ritrovi nascosto, seppellito, coperto dal suo amore. “Ehi, dove sei?” chiede qualcuno. “Sono qui, ricoperto d’amore”. Lascia che il suo amore copra ogni cosa. Fallo per lui.Per la gloria del suo nome. Fallo per te.Per la pace del tuo cuore. E fallo per loro. Per le persone nella tua vita.Lascia che il suo amore si riversi su di te in modo che tu possa riversare il tuo su di loro.
Amore inesauribile capitolo 14 “L’amore non verrà mai meno” (1Corinzi 13:8)
Amare gli altri non è sempre facile. Non è facile amare chi ti ha fatto subire afflizioni, violenza, rifiuto o solitudine. Ti chiedi come potresti mai amare chi ti ha causato tanta sofferenza. E allora cosa puoi fare? Può essere che stiamo tentando di dare ciò che non abbiamo? Ci stiamo dimenticando di ricevere prima? L’amore di Dio è all’altezza della nostra affermazione. “L’amore”,scrive l’apostolo Paolo, “non verrà mai meno” (1Corinzi 13:8) L’amore di Dio, afferma Paolo, non cadrà mai a terra per appassire e morire. Per sua natura è permanente. Non verrà mai abolito. I governi verranno meno, ma l’amore di Dio durerà per sempre. Le corone sono per un tempo, ma l’amore è eterno. Il tuo denaro finirà, ma il suo amore è inesauribile. Come può Dio avere un amore del genere? Nessuno possiede un amore che non verrà mai meno. Non esiste persona che possa amare alla perfezione. Hai ragione.Nessuno può farlo. Ma Dio non è una persona. A differenza del nostro,il suo amore non viene mai meno.Il suo amore immensamente differente dal nostro.
Il nostro amore dipende da chi riceve quell’amore.Lascia passare mille persone davanti a noi e non proveremo la stessa cosa per ognuna di esse. Il nostro amore sarà condizionato dall’aspetto,dalla personalità.E anche quando troviamo qualcuno che ci piace, i nostri sentimenti oscillano. Il modo in cui ci tratterà, influenzerà il modo in cui lo ameremo. Il nostro amore dipende da chi lo riceve. Con l’amore di Dio le cose cambiano.Non abbiamo alcuna influenza sul suo amore per noi. L’amore di Dio nasce da lui, non da ciò che trova in noi. Il suo amore non è causato, ma spontaneo. “Egli ci ha amato, perché ci voleva amare”. Ci ama per la sua bontà,per la sua cortesia e per la sua grande fede. “In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi” (1Giovanni 4:10) Questo non ti conforta? L’amore di Dio non dipende dal tuo. L’abbondanza del tuo amore non accresce il suo.La tua bontà non aumenta il suo amore e la tua debolezza non lo attenua. Dio ti ama semplicemente perché ha deciso di farlo. Ti ama quando non ti senti amabile. Ti ama quando nessun altro ti ama.
Questo è il suo sentimento: “Io chiamerò mio popolo quello che non era mio popolo e amata quella che non era amata” (Romani 9:25) Questa è la sua promessa: “Sì, io ti amo di un amore eterno; perciò ti prolungo la mia bontà” (Geremia 31:3) Sai che cos’altro significa? Hai un pozzo inesauribile d’amore dal quale attingere. Quando hai difficoltà ad amare, allora hai bisogno di una bevuta! Bevi a profusione. Bevi ogni giorno! Non dimenticare che l’amore è un frutto. Entra nel frutteto dell’opera di Dio e qual è il primo frutto che vedi? “AMORE, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo” (Galati 5:22) E, questo è importante; tu sei un tralcio della vite di Dio. “Io sono la vite, voi siete i tralci” (Giovanni 15:5) Il tralcio ha un unico compito: ricevere nutrimento dalla vite. E tu hai un unico compito: ricevere nutrimento da Gesù. “Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla” (Giovanni 15:5)
Ameremo mai così? Ameremo mai in modo perfetto? NO. Da questa parte del cielo soltanto Dio lo farà. Ma ameremo meglio di come abbiamo fatto fino ad ora. Quando la benevolenza farà fatica a manifestarsi, ricorderemo la sua benevolenza nei nostri confronti e gli chiederemo di renderci più benevoli. Quando la pazienza scarseggerà, lo ringrazieremo per la sua e gli chiederemo di renderci più pazienti. Quando avremo difficoltà a perdonare non terremo la lista di tutte le volte che ci è stato fatto del torto. Terremo invece la lista di tutte le volte in cui abbiamo ricevuto la sua grazia e pregheremo per poter dare a nostra volta. Berremo a profusione dell’amore infinito del cielo. E quando lo faremo, scopriremo un amore degno di essere dato.
Fiumicino 2011 Power Point zebedeo98@yahoo.it