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Relazioni sonno - respiro

Relazioni sonno - respiro. Il sonno è una condizione relativamente sfavorevole per la respirazione: Si riduce l’efficienza del sistema torace-addome Interferenze con gli scambi gassosi Si riduce il tono dei msc delle VAS per collasso territori faringei (privi di supporto rigido).

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Relazioni sonno - respiro

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Presentation Transcript


  1. Relazioni sonno - respiro Il sonno è una condizione relativamente sfavorevole per la respirazione: • Si riduce l’efficienza del sistema torace-addome • Interferenze con gli scambi gassosi • Si riduce il tono dei msc delle VAS per collasso territori faringei (privi di supporto rigido). Il russamento è l’espressione del ciclico, parziale collasso inspiratorio delle pareti molli faringee. Non è sempre un fenomeno banale, trascurabile, ma talora è una vera e propria malattia legata al sonno.

  2. OSA: fattori favorenti L’OBESITA’è il principale fattore di rischio per OSA: un sovraccarico della massa del collo impedisce alla muscolatura faringea di di mantenere aperte le VAS nel sonno. Studi recenti hanno messo in rilievo una più stretta correlazione tra circonferenza del collo e OSA, piuttosto che tra obesità generalizzata e OSA.

  3. Sindrome dell’ apnea-ipopnea ostruttiva durante il sonno (OSAS) Sindrome clinica caratterizzata da episodi ricorrenti di ostruzione delle vie aeree sup. che portano a una riduzione marcata (ipopnea) oppure all’assenza (apnea) di flusso aereo al naso e alla bocca. Queste turbe disventilatorie sono accompagnate da forte russamentoe ipossiemia, e tipicamente terminano con brevi risvegli (arousals), che portano a frammentazione e ad una scadente qualità del sonno.

  4. OSAS Le APNEEsono i disturbi ventilatori notturni più diffusi e sono dati dalla cessazione completa del flusso aereo inspiratorio della durata >= 10 sec. Si distinguono in: OSTRUTTIVE, CENTRALI e MISTE. Le IPOPNEEsono una riduzione della ventilazione di almeno il 50%, >= 10”, con SaO2<4% e/o con risveglio o microrisveglio EEGrafico documentato. Si distinguono in ostruttive, centrali o miste.

  5. OSAS: Prevalenza RUSSAMENTO: 30% adulti > 30 aa; Rapporto M/F = 2:1; età > 60 aa,  nei pazienti più anziani. OSAS: 2-5% adulti > 30 aa; Rapporto M/F = 2:1; età > 50 aa,  nei pazienti più anziani; Particolari gruppi etnici.

  6. OSAS: segni e sintomi GIORNO NOTTE • eccessiva sonnolenza • cefalea al risveglio • deterioramento intellettivo • cambiamento personalità • scarse prestazioni lavoro • policitemia • ipertensione arteriosa • cuore polmonare cronico • cardiopatia ischemica

  7. OSAS: Fattori di rischio congeniti OBESITA’ i parametri per valutare il rischio di obesità nell’OSAS sono l’Indice di massa corporea (IMC)(2/3 dei paz hanno un aumento del 20% del peso corporeo); la circonferenza vita-fianchi e la circonferenza del collo(elevato valore predittivo per OSAS).

  8. OSAS: Fattori di rischio congeniti MORFOLOGIA CRANIO - FACCIALE riduzione dei diametri A-P del cranio spostamento in basso osso ioide allungamento palato molle aumento altezza cranio malocclusione micrognazia

  9. ALTERAZIONI FUNZIONALI OSAS ALTERAZIONI DEL SONNO ALTERAZIONI DEL RESPIRO ALTERAZIONI CIRCOLATORIE ALTERAZIONI CARDIACHE

  10. OSAS: alterazioni del sonno SONNO FRAMMENTATO Conseguenze: Sonnolenza diurna Ridotta performance Astenia Cefalea Ansia – irritabilità Depressione Deterioramento mentale (deficit memoria)

  11. OSAS: alterazioni respiratorie  PaO2  PaCO2 Conseguenze: policitemia ridotta secrezione testosterone alterazione sfera sessuale impotenza La rilevanza clinica delle ipo-apnee nell’OSAS, è data dal riscontro che ad ogni evento si verifica una  SaO2(desaturazione: >=4%) soprattutto nel sonno REM.

  12. OSAS: alt. cardio - circolatorie  PRESSIONE ARTERIOSA SIST.  PRESSIONE ARTERIOSA POLMONARE • GITTATA CARDIACA  FC (bradicardia) Conseguenze: aritmie cardiache ipertrofia cardiaca cuore polmonare cronico insufficienza cardiaca Danno miocardico ischemico e angina pectoris Danno cerebrale ischemico

  13. PERCORSI DIAGNOSTICI NELL’OSAS Z Z Z Z Z Z Z Z Z

  14. Indicazioni alla polisonnografia (PSG) Diagnosi dell’OSAS Parametri monitorati durante PSG Durata delle misurazioni Modalità e valutazione della PSG

  15. Indicazioni alla PSG La PSG è necessaria per la diagnosi di OSAS. Permette la misurazione ed il monitoraggio di parametri cardiorespiratori (ECG, flusso oro-nasale, russamento, attività toraco-addominale, SaO2%), con elettrodi non invasivi, correlandoli con la stadiazione del sonno (EEG, EOG, EMG sottomentoniero, posizione corporea).

  16. LA PSG STANDARD Monitoraggio notturno obbligatorio di (almeno 7 segnali): EEG, EOG, EMG sottomentoniero (ipnogramma) ECG Flusso aereo oro-nasale Movimenti respiratori SaO2% Posizione corporea Esame sorvegliato

  17. Terapia dell’OSAS

  18. Trattamento dell’OSAS Calo ponderale (quando necessario) Modificare il decubito notturno Protesi orali Chirurgia delle alte vie aeree e/o maxillo-facciale Trattamento farmacologico CPAP nasale Evitare alcolici, ipnotici, sedativi

  19. Continuos Positive Airway Pressure (CPAP) nasale Apparecchio che genera una pressione positiva nelle vie aeree L'aumento della pressione nelle vie aeree impedisce il collasso che avviene durante l’inspirazione

  20. Effetto immediato Morfologia delle alte vie aeree Effetti ritardati Morfologia delle alte vie aeree Frammentazione del sonno Funzionalità del muscolo genioglosso Controllo della ventilazione Efficacia della nCPAP

  21. Mortalità in pazienti con OSAS • In rapporto alla gravità delle apnee notturne: • -maggiore negli obesi e ipertesi • -minore o assente negli anziani • Incidenti stradali • Anestesia preoperatoria o fase postoperatoria

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