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La funzione amministrativa

Definizioni. Che cosa si intende nel linguaggio comune per amministrazione e/o per burocrazia?Accezione negativa o positiva?Che cosa studia la scienza dell'amministrazione?. Il concetto di amministrazione. La cura di affari pubblici e privati;Le attivit di supporto al vertice di un'impresa

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La funzione amministrativa

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Presentation Transcript


    1. La funzione amministrativa Testo di riferimento: Lippi A. e M. Morisi, «Scienza dell’amministrazione», Il Mulino, 2005 Cap. I

    2. Definizioni Che cosa si intende nel linguaggio comune per amministrazione e/o per burocrazia? Accezione negativa o positiva? Che cosa studia la «scienza dell’amministrazione»?

    3. Il concetto di «amministrazione» La cura di affari pubblici e privati; Le attività di supporto al vertice di un’impresa o ente; Locali o edifici in cui si svolge l’attività di comando; L’esercizio del potere politico e amm.vo su un territorio; Organi di governo (comuni, province, regioni).

    5. Il concetto di «funzione amm.va» In generale: amministrare = insieme di attività funzionali al ruolo del guidare e dirigere (gerere). Funzione Amm.va: insieme di comportamenti intenzionali e finalizzati alla cura di interessi collettivi per il tramite di: Organizzazioni complesse: strutture collettive tendenzialmente stabili nel tempo caratterizzate da processi di integrazione e differenziazione.

    6. «La scienza dell’amministrazione» (I) Fino alla metà del secolo scorso la dizione di “scienza dell’amministrazione” indicava lo studio dell’insieme delle regole per una corretta amministrazione. Sostituita successivamente dal diritto amministrativo, riemerge negli anni cinquanta, con una forte influenza degli studi americani - “administrative science”- come riflessione orientata dall’esigenza di riforma della pubblica amministrazione.

    7. «La scienza dell’amministrazione» (II) La scienza dell’amministrazione comprende sia studi empirici sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni, sia contributi di tipo normativo-prescrittivo, con particolare riferimento alle scienze politologiche, giuridiche ed economiche.

    8. Le finalità della scienza dell’amm.ne a) Studiare il funzionamento e le caratteristiche organizzative delle p.a. b) Analizzare non solo la formulazione dei processi decisionali, ma anche la loro implementazione c) Prendere in considerazione le relazioni tra le p.a. e il più ampio sistema politico d) Sviluppare quanto più possibile il metodo comparato (rilevare le similarità e le divergenze tra gli apparati burocratici dei diversi paesi per meglio comprendere le loro specifiche caratteristiche)

    9. Funzione amm.va e politiche pubbliche (I) La funzione amministrativa pubblica consiste nelle attività finalizzate all’attuazione delle politiche pubbliche; è pertanto funzionale al sistema politico: l’apparato burocratico converte gli input in output (politiche pubbliche).

    10. Le funzioni amministrative comprendono dunque la realizzazione delle politiche pubbliche (atti, programmi e progetti elaborati da autorità pubbliche e mirati a risolvere specifici problemi). La p.a. partecipa al processo di formulazione delle politiche pubbliche (policy making) ed è la responsabile della fase di implementazione. Funzione amm.va e politiche pubbliche (II)

    11. Il ciclo di policy Definizione del problema Introduzione nell’agenda decisionale Formulazione delle proposte Decisione Implementazione Valutazione Estinzione/Adattamento/Nuova definizione

    12. Funzione pubblica e funzione privata La funzione non si identifica con la natura dell’organizzazione che la svolge. La funzione amm.va (cioè l’attuazione delle politiche pubbliche) può essere svolta da organizzazioni appartenenti a diversi settori: Settore privato (imprese di trasporti, pulizie, etc., orientate al profitto); Settore pubblico (enti pubblici veri e propri non orientati al profitto ma al benessere della collettività); Terzo settore (associazioni di volontariato, cooperative, etc. senza fini di lucro).

    13. Le finalità amministrative Finalità di produzione (di beni e servizi); Finalità di erogazione (di servizi); Finalità di redistribuzione (prelievo diretto o indiretto di risorse private e destinazione a beneficiari individuali o collettivi); Finalità di regolazione (prescrizione di comportamenti individuali e collettivi).

    14. Evoluzione dei compiti statali Stato liberale (funzioni definitorie, difesa esterna, ordine sociale, tasse) Stato sociale (sviluppo dei servizi sanitari, sociali, assistenziali, scolastici, etc.) Stato gestore (gestione e promozione di servizi, società e imprese). Stato regolatore (agenzie e autorità indipendenti, controllo e difesa di interessi pubblici).

    15. Agire amm.vo vs. Agire politico Agire politico: rappresentanza di interessi e valori Agire amministrativo: Decidere (scegliere tra alternative); Realizzare (trasformare la decisione in risultato); Verificare (analizzare se i risultati sono stati effettivamente raggiunti).

    16. Configurazioni dell’agire amm.vo (I) Auto-amministrazione basata su: negoziazione informale, vicino all’agire politico, rappresentanza e negoziazione fra posizioni alternative. La negoziazione permea sia il momento della decisione che quello della realizzazione e della verifica (es. corporazioni). Etero-amministrazione che si fonda sull’autorità: separazione tra decisione ed esecuzione, potere patrimoniale, l’amministrazione è di proprietà del decisore (es. impresa capitalistica del 600)

    17. Configurazioni dell’agire amm.vo (II) Burocrazia: si fonda sulle norme formali, apparato esecutivo e neutrale descritto da Weber tra il 1800 e il 1900, gerarchia degli uffici e dei ruoli, impersonalità, etc. Contrattualizzazione: governare per contratti tra sotto-unità organizzative semi-indipendenti, riforme del NPM, esternalizzazioni e contracting out.

    18. Modelli amministrativi contemporanei Modello anglo-sassone (primato dell’economia e della politica sull’amministrazione, common law, riforme manageriali); Modello scandinavo (primato della società e dei diritti della persona sull’amministrazione, tradizione di auto-governo, comunità di welfare, poco managerialismo); Modello europeo-continentale (primato dello Stato e dell’amministrazione sulla società, diritto amministrativo, forte tradizione burocratico-legalistica, managerialismo selettivo).

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