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AIDS: A CHE PUNTO SIAMO?. L’impegno dei Servizi e delle Associazioni. L’integrazione tra servizi per la tutela della salute in ambito penitenziario . 1 dicembre 2011 Il Fuligno Centro Formazione Azienda Sanitaria Firenze Ce.S.D.A.
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AIDS: A CHE PUNTO SIAMO? L’impegno dei Servizi e delle Associazioni L’integrazione tra servizi per la tutela della salute in ambito penitenziario 1 dicembre 2011 Il Fuligno Centro Formazione Azienda Sanitaria Firenze Ce.S.D.A. 2001-2011SerT e S.C. Malattie Infettive nel Carcere di Sollicciano Andrea Gabbuti Dirigente Medico S.C. Malattie Infettive AS di Firenze
Istituto realizzato per un accoglienza di meno di 500 soggetti. L’istituto ha ospitato fino a 1000 uomini e 100 donne alcune in gravidanza altre con bambini. Casa Circondariale di Solicciano • Sezione di transito per i nuovi giunti • Sezione giudiziaria maschile • Sezioni penale maschile • Reparto femminile con detenute in regime giudiziario e penale • Sezione per soggetti ad orientamento sessuale omosessuale un centro clinico per l’assistenza medica ed infermieristica ai detenuti clinicamente fragili • Sezione carceraria di massima sicurezza • Sezione di transito per soggetti in regimi attenuati e di prossima conclusione di pena.
Effetto “indulto” sulla numerosità presso la CC di Sollicciano (FI)
Quadro Normativo D.L. 230/99 ha introdotto il riordino della medicina penitenziaria sancendo il principio fondamentale della parità di trattamento, in tema di assistenza sanitaria, dei cittadini liberi e degli individui detenuti ed internati; PSR 2002/2004 (par. 5.3.1.7) prevedere una specifica azione di Piano volta a promuovere la salute all’interno delle carceri toscane, stabilisce, fra l’altro, di ricercare soluzioni e promuovere forme di collaborazione fra le Aziende USL e gli Istituti penitenziari per ottimizzare l’erogazione dei farmaci a favore della popolazione detenuta. LEGGE REGIONALE 2 dicembre 2005, n. 64 Tutela del diritto alla salute dei detenuti e degli internati negli istituti penitenziari ubicati in Toscana. DPCM 1 aprile 2008. Le modalità, criteri e le procedure per il trasferimento al Servizio sanitario nazionale delle funzioni sanitarie, delle risorse finanziarie, dei rapporti di lavoro, delle attrezzature, arredi e beni strumentali relativi alla sanità penitenziaria.
Attività della S.C. di Malattie Infettive Dall'apertura nel 1992 dell'U.O. è l'ospedale di riferimento per le necessità di ricovero per patologia infettiva delle Case Circondariali di Firenze e provincia (Sollicciano, Montelupo, Empoli). L’attività di ambulatoriale per 32 pazienti in trattamento era svolta per consulenza, telefonica, a colleghi dipendenti del Ministero della Giustizia. Nei casi più complessi si effettuavano visite in regime di Day Hospital, con i paziente accompagnati dalla Polizia Penitenziaria
Attività della S.C. di Malattie Infettive – Farmaci Antiretrovirali • Fino al 2000 il Ministero della Giustizia si approvvigionava presso la farmacia ospedaliera • Dal 2000 i farmaci venivano forniti dalle U.O. Malattie Infettive, aumentando cosi l’assistenza al corretto dosaggio e alla continuità. • Dal 2004 è in vigore la fornitura mensile dalla S.C. Malattie Infettive della ASF, per tutti i pazienti detenuti in terapia ARV e la fornitura al bisogno delle terapie per i pazienti che iniziano in carcere un nuovo trattamento o che giungono con un trattamento in corso. • Dal settembre 2011 è iniziata la distribuzione ai pazienti settimanale dei farmaci con il sistema “farmadose” che porterà al controllo più efficace della terapia ed alla migliore correlazione d’efficacia
Attività dell'U.O. di Malattie Infettive presso il NCP di Sollicciano
Progetti Se.Mi. protocollo • Gli I.P. del Ser.T. interno provvedono ad effettuare i prelievi ematici di screening a tutti i detenuti giunti all’osservazione del Ser.T. • Gli I.P. dell’U.O. Malattie Infettive provvedono ad effettuare i prelievi ematici di screening infettivologico ai detenuti non TD su segnalazione dei Sanitari del Penitenziario; • I Medici dell’U.O. MI effettuano le visite specialistiche ai detenuti in collaborazione con i Sanitari del Ser.T. e del Penitenziario.
28/03/2003 RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO INFETTIVOLOGICO In relazione alla ormai diffusa adesione della popolazione detenuta ad eseguire il programma di screening per le patologie infettive e alla evidenza di una notevole percentuale di pazienti affetti da infezioni soprattutto epatitiche, si rende necessario riorganizzare il servizio di infettivologia come segue: 1- i medici incaricati ed i medici di guardia devono segnalare la necessità di visitainfettivologica per i vari detenuti mediante il modulo delle visite specialistiche 2- le richieste di visita infettivologica devono essere fatte pervenire al SERT sia che si tratti di tossicodipendenti che di pazienti non tossicodipendenti 3- il medico del SERT e/o il medico del presidio pongono all'attenzione dell'infettivologo, il giorno di visita (mercoledì), le varie richieste pervenute dove dovrà essere segnalata l'eventuale necessità di urgenza 7- gli esami pervenuti, sia quelli eseguiti dal SERT che dalle Malattie Infettive, devono essere fotocopiati al SERT. Gli esami fotocopiati devono essere inviati alle infermerie dei vari reparti e su ciascuno deve essere segnalato "copia" onde evitare inutili ripetizioni e perdite di tempo 10-le visite infettivologiche eseguite vengono refertate dall'infettivologo sull‘ ap-posito registro e devono essere fotocopiate nei singoli reparti al termine delle visite onde permettere al personale addetto di provvederne alla messa in visione al medico incaricato e quindi all'aggiornamento sulla cartella clinica di ciascun paziente. Lo specialista infettivologo deve segnalare sulla visita la eventuale necessità di ulteriori esami di laboratorio e provvedere all'inserimento del paziente sulla lista dei prelievi del SERT o delle Malattie Infettive.
Attività della S.C. di Malattie Infettive Progetto formativo per operatori delle carceri Giornate di Studio “Infezione da HIV e AIDS “ per Operatori Sanitari nelle Carceri. Edizione 2004, 2005, 2008
Raccordo anamnestico • Da i SerT per i pazienti seguiti sul territorio via telefono o fax del SerT interno. • Dalle cartelle cliniche della S.C. Malattie Infettive • Con invio della lista dei nuovi pazienti il lunedì o martedì dal SerT alle Malattie infettive – sistema in atto attuato da gli infermieri dell’Istituto • Con ricerca personale sulle cartelle archiviate, i dati archiviati presso i laboratori di Sierologia e microbiologia • Tramite e-mail istituzionale ai medici SerT che hanno in carico il paziente; • Ai Medici dei SerT, delle Comunità, di altri Istituti Penitenziari, di altre Strutture di Malattie Infettive per sintesi del archivio personale via e_mail istituzionale.
Vaccinazione • Inizio sistematico dello screening dei pazienti afferenti al SerT • Inizio delle vaccinazioni HBV a pazienti suscettibili afferenti al SerT con schema 0,1,6 mesi o 0,1,2,12 mesi • Inizio delle vaccinazioni HBV presso il SerT interno di tutti i pazienti suscettibili con schema 0,1,6 • Dal luglio 2010 presenza della figura dell’ As. Sanitario d’ Igiene Pubblica
Casa Circondariale di Solicciano Patologia Riscontrate • HBV acute e croniche note e di prima determinazione • HCV acute e croniche note e di prima determinazione • HIV acute e croniche note e di prima determinazione • Sifilide acuta, recidive di episodi noti e di prima determinazione • Tubercolosi acute recidive • MTS acute e recidive • Ectoparassitosi acute e misconosciute
Epidemiologia del Carcere di SolliccianoCoinfezioni HIV HBV HCV
Screening tubercolare presso NCP di Sollicciano 2004 - 2009 Distribuzione geografica della popolazione transitata/testata E’ stata testato il 15% della popolazione
Qualche considerazione sulla prevalenza delle pregresse infezioni TB nel NCP di Sollicciano 2004 - 2009 Precedente casistica italiana il 17,9% risultano positivi alla Intradermoreazione secondo Mantoux con PPD 5 U.I. Correlates of Mycobacterium tuberculosis infection in a prison population. Carbonara et GLIP (Gruppo di Lavoro Infettivologi Penitenziari). Eur Respir J. 2005 Jun;25(6):1070-6
Qualche considerazione sulla cuti-conversione nell’ NCP di Sollicciano 2004 - 2009
Esito delle terapie indicate ai soggetti con cuticonversione durante la detenzione 128 cuticonversioni 77 pazienti con trattamento completato 51 pazienti non trattati per 25 per fine pena o trasferimento 10 abbandono per trattamento metadonico concomitante 12 rifiuto culturale 3 rifiuto religioso