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Desiderium et cognitio Dei Teologia - Cristologia - Antropologia

Commissione Teologica Internazionale Ottobre 1982. EV 8, 404-461. Desiderium et cognitio Dei Teologia - Cristologia - Antropologia.

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  1. Commissione Teologica Internazionale Ottobre 1982 EV 8, 404-461 Desiderium et cognitio DeiTeologia - Cristologia - Antropologia

  2. L’economia di Gesù Cristo rivela il Dio trinitario; ora Gesù Cristo può essere conosciuto nella sua missione solo nella misura in cui si capisce bene il carattere singolare della presenza di Dio in lui. Perciò teocentrismo e cristocentrismo si illuminano e s’implicano a vicenda. Ma resta la questione del rapporto della cristologia con la rivelazione del Dio trino. L’oggetto proprio della teologia è: Dio (teocentrismo) oppure Cristo (cristocentrismo)? Il teocentrismo cristiano consiste nell’affermazione del Dio trinitario, che ci è reso noto solo mediante la rivelazione di Gesù Cristo Ne consegue l’originalità dell’idea cristiana di Dio: monotesimo trinitario

  3. 1.1. Secondo la testimonianza del Nuovo Testamento, la tradizione della chiesa antica ha sempre ritenuto per certo che, con l’avvento di Gesù Cristo e il dono dello Spirito Santo, Dio si è rivelato a noi quale egli è. Egli è in sé stesso quale ci è apparso: «Filippo, chi vede me, vede il Padre» (Gv 14, 9). La rivelazione è una forma di autocomunicazione di Dio, che ci consente diconoscere qualcosa del suo essere

  4. Da qui l’assunzione del principio rahneriano: la Trinità economica è via di accesso alla Trinità immanente, che manifesta chi è in ciò che fa: 1.2. Di conseguenza, quali sono i tre nomi divini che intervengono nell’economia della salvezza, tali sono pure nella «teologia», cioè – secondo la concezione dei padri greci – nella scienza che noi abbiamo della vita eterna di Dio. Per noi, quest’economia della salvezza è la sorgente unica e definitiva di ogni conoscenza circa il mistero della Trinità. L’elaborazione della dottrina trinitaria ha il suo punto di partenza nell’economia della salvezza. A sua volta, la Trinità eterna e immanente è il presupposto necessario della Trinità economica.

  5. 2. Dunque, l’assioma fondamentale della teologia odierna si esprime molto correttamente nella formulazione seguente: la Trinità che si manifesta nell’economia della salvezza è la Trinità immanente; è la Trinità immanente che si comunica liberamente e a titolo gratuito nell’economia della salvezza. Si tratta della prima parte dell’assioma di Rahner L’applicazione dell’assioma di Rahner viene articolata mediante i criteri di Calcedonia: senza separazione e senza confusione

  6. Senza separazione: Di conseguenza, nella teologia e nella catechesi, si eviterà ogni separazione tra la cristologia e la dottrina trinitaria. Il mistero di Gesù Cristo si trova inserito nella struttura della Trinità. Il riferimento al pericolo della separazione (che il documento attribuisce ad alcuni autori della cosiddetta neoscolastica) si riferisce alla forma assunta storicamente dal trattato De Deo uno, che speculava sulla realtà di Dio prescindendo dalla Trinità

  7. Senza confusione: 2.2. Bisogna guardarsi ugualmente da ogni confusione immediata tra l’evento Gesù Cristo e la Trinità. Non è vero che la Trinità si sia costituita solo nella storia della salvezza, con l’incarnazione, con la croce e la risurrezione di Gesù Cristo, quasi che Dio avesse bisogno d’un processo storico per divenire trinitario. Occorre quindi mantenere la distinzione, da un lato, tra la Trinità immanente, per cui la libertà è identica alla necessità nell’essenza eterna di Dio e, dall’altro, l’economia trinitaria della salvezza, dove Dio esercita assolutamente la sua libertà, senza subire alcuna necessità di natura. Si tratta della precisazione circa la seconda parte dell’assioma di Rahner (“…e viceversa”) Il documento fa riferimento ad ipostesi trinitarie (Hegel, Moltmann) che riconoscono nella storia un elemento necessario perché Dio “diventi” trinità

  8. Non solo, infatti, nel mistero di Gesù Cristo, Dio Padre si rivela e si comunica a noi liberamente e gratuitamente, mediante il Figlio e nello Spirito Santo, ma il Padre, con il Figlio e lo Spirito santo conduce la vita trinitaria in una maniera profondissima e – almeno secondo il nostro modo di pensare – in qualche modo nuova, in quanto il rapporto del Padre al Figlio incarnato nella consumazione del dono dello Spirito è la stessa relazione costitutiva della Trinità. Nella vita intima del Dio trinitario esiste la condizione di possibilità di questi eventi, che dall’incomprensibile libertà di Dio ci vengono offerti nella storia della salvezza del Signore Gesù Cristo. L’economia ha in qualche modo “cambiato” la vita eterna di Dio Il dinamismo d’amore che rivela la Trinità nella storia e che arriva ad esigere una triplice consegna è ciò che da sempre avviene in Dio

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