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Caratterizzazione batteriologica di ambienti ospedalieri critici: le sale operatorie. dott. Francesca Giacobbi. Sezione Provinciale di Bologna Dipartimento Tecnico. Interazioni tra ambiente indoor e occupanti. AMBIENTE. OCCUPANTI.
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Caratterizzazione batteriologicadi ambienti ospedalieri critici:le sale operatorie dott. Francesca Giacobbi Sezione Provinciale di Bologna Dipartimento Tecnico
Interazioni tra ambiente indoor e occupanti AMBIENTE OCCUPANTI
Distribuzione delle infezioni ospedaliere(Ricerca in ospedali USA - Haley & al.) Pazienti Infezioni acquisite Chirurgici 42 % Chirurgici 71 % Altri Altri
Frequenza delle infezioni chirurgiche(Ricerca in ospedali italiani - Moro) Chirurgia generale Interventi “puliti” 3.7 % 13.6 %
Principali patogeni responsabili di infezioni chirurgiche(NNIS - National Nosocomial Infections Surveillance - USA) % • Staphylococcus aureus 20 • Stafilococchi coagulasi neg. 14 • Enterococcus spp. 12 • Escherichia coli 8 • Psudomonas aeruginosa 8 • Enterobacter spp. 7 • Proteus mirabilis 3 • Klebsiella pneumoniae 3 • Candida albicans 3
Catena epidemiologica classica Veicoli d’infezione MALATO SANO
Catena epidemiologica in sala operatoria Aria - Strumenti STAFF CHIRURGICO MALATO
Provenienza dei batteri presenti in una ferita chirurgica in un intervento pulito(Whyte & al.) Per via diretta 30 % Aria 98 % Per via indiretta (strumenti) 70 %
Controllo igienico dell’aria • Pressione positiva a gradiente controllato e decrescente dalla zona centrale a quella periferica del blocco operatorio. • Sistemi di filtri posti in batteria ad efficienza gravimetrica crescente (impiego dei filtri HEPA o ULPA). • Circolazione forzata dell’aria con flussi turbolenti, laminari o misti.
Caratterizzazione microbiologica della sala operatoria (carica microbica di aria e superfici) Fornisce un quadro generale dello stato igienico-ambientale della sala operatoria, in particolare consente di valutare: • l’efficacia del sistema di condizionamento, • la corretta esecuzione dei protocolli di sanificazione e disinfezione in uso, • le caratteristiche igienico-comportamentali dell’equipe operatoria.
Limiti di contaminazione microbica nelle sale operatorie(Linee guida ISPESL, 1999)
Classificazione delle sale operatorie(Istituto Superiore di Sanità)
Obiettivo dello studio • Proporre un esempio di metodologia d’indagine e di campionamento utile per la caratterizzazione microbiologica di due sale operatorie (grande e piccola) di un ospedale di Bologna in cui vengono svolti interventi chirurgici in campo oculistico.
Caratteristiche tecniche delle sale operatorie e dell’attività lavorativa • L’aria viene filtrata attraverso un sistema di filtri posti in batteria ad efficienza gravimetrica crescente. • L’impianto di immissione dell’aria genera una circolazione forzata con flussi di tipo turbolento. • L’ingresso e l’uscita degli operatori, la sanificazione e la disinfezione della sala operatoria sono sottoposti a protocolli atti a porre sotto controllo i punti critici dell’attività svolta.
I numeri dell’indagine • Sono stati condotti 8 sopralluoghi in entrambe le sale operatorie. • Sono stati prelevati, nei punti di prelevamento considerati più critici, un totale di 352 campioni di cui: • 144 di aria, • 192 di superfici di attrezzature esposte, • 16 di acqua.
Punti di campionamento dell’aria Sala operatoria grande: • centro della stanza, • fondo della stanza tra due finestre, • in prossimità della porta d’ingresso dei pazienti. Sala operatoria piccola: • centro della stanza, • in prossimità del tavolo operatorio, • in prossimità della porta comunicante con la sala lavaggio mani.
Punti di campionamento di superfici di attrezzature esposte In entrambe le sale operatorie: • microscopio, • carrello porta fili, • sportello e ripiani della vetrinetta flebo, • porta d’ingresso dei pazienti.
Momenti di prelievo • A sala operatoria pronta, prima dell’inizio dell’attività: per valutare l’efficacia del sistema di condizionamento. • Tra un intervento operatorio e l’altro: per valutare le caratteristiche igienico-comportamentali dello staff operatorio. • A fine attività, dopo le pulizie: per valutare la corretta applicazione delle procedure di sanificazione e disinfezione.
Ricerche microbiologiche Aria • Numerazione dei microrganismi mesofili aerobi per m3 di aria (u.f.c./m3). Superfici • Numerazione dei microrganismi mesofili aerobi per cm2 di superficie (u.f.c./cm2), • Staphylococcus aureus (u.f.c./cm2), • Pseudomonas aeruginosa (u.f.c./cm2), • streptococchi -emolitici (u.f.c./cm2). Acqua • Carica batterica totale (u.f.c./ml), • coliformi totali (u.f.c./100 ml), • streptococchi fecali (u.f.c./100 ml), • Pseudomonas aeruginosa (u.f.c./100 ml).
Standard di riferimento per la contaminazione microbica di aria e superfici(Linee guida ISPESL, 1999)
Classificazione delle sale operatorie(Istituto Superiore di Sanità)
Carica batterica totale nell’aria della sala operatoria grande(u.f.c./m3)
Carica microbica media nell’aria della sala grande e valori di riferimento Percentuale d’abbattimento dopo le pulizie: 65 %
Carica batterica totale nell’aria della sala operatoria piccola(u.f.c./m3)
Carica microbica media nell’aria della sala piccola e valori di riferimento Percentuale d’abbattimento dopo le pulizie: 79 %
Carica batterica totale sulle superfici della sala operatoria grande
Carica batterica totale sulle superfici della sala operatoria piccola
Conclusioni I risultati dell’indagine ambientale eseguita confermano: • l’idoneità strutturale ed impiantistica delle sale operatorie a svolgere la tipologia di interventi cui sono destinate, • l’applicazione di corrette procedure di sanificazione, • l’attuazione di buone norme comportamentali da parte dello staff operatorio.