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Le sequenze Definizione e criteri di suddivisione di un testo in sequenze. Proviamo a definire cos’è una sequenza partendo dal racconto Il prete fantasma . Questa è la prima sequenza del racconto. Perché?.
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Le sequenze Definizione e criteri di suddivisione di un testo in sequenze
Proviamo a definire cos’è una sequenza partendo dal racconto Il prete fantasma.
Questa è la prima sequenza del racconto. Perché? • 1.Nel 1798, a Cabras, in Sardegna, un prete si era intascato i soldi delle messe in suffragio dei morti e poi non le aveva mai celebrate. Per anni l’anima di quel sacerdote avido era apparsa a mezzanotte nella chiesa di Santa Maria, eseguendo i gesti del rito eucaristico come se dovesse celebrarlo. Tuttavia, per ben duecento anni la sua presenza restò inosservata, nessuno degli abitanti di Cabras, neppure i vari parroci che vennero dopo di lui, fecero caso alle sue apparizioni, anche perché esse avvenivano di notte nella sagrestia, e nessuno si sognerebbe di mettere piede in una chiesa buia a notte fonda.
1.Nel 1798, a Cabras, in Sardegna, un prete si era intascato i soldi delle messe in suffragio dei morti e poi non le aveva mai celebrate. Per anni l’anima di quel sacerdote avido era apparsa a mezzanotte nella chiesa di Santa Maria, eseguendo i gesti del rito eucaristico come se dovesse celebrarlo. Tuttavia, per ben duecento anni la sua presenza restò inosservata, nessuno degli abitanti di Cabras, neppure i vari parroci che vennero dopo di lui, fecero caso alle sue apparizioni, anche perché esse avvenivano di notte nella sagrestia, e nessuno si sognerebbe di mettere piede in una chiesa buia a notte fonda. E’ una sequenza perché a)è una parte del testo narrativo (unità narrativa minima); b)è omogenea dal punto di vista del contenuto e delle informazioni: per anni l’anima di un sacerdote appare ogni notte nella chiesa parrocchiale di Cabras in Sardegna senza che nessuno se ne accorga. Personaggio, tempo e argomento sono gli stessi. c)Si può sintetizzare con una frase nominale/titolo: le apparizioni del prete fantasma.
Definizione di sequenza • E’ un’unità narrativa minima che è omogenea dal punto di vista del contenuto e delle informazioni: al suo interno restano costanti i personaggi, il luogo dell’azione, il tempo in cui si svolge.
Criteri di suddivisione in sequenze • I criteri che consentono di determinare i confini testuali di una sequenza, più precisamente il passaggio da una sequenza all’altra, sono dati • A)dal cambiamento di luogo e di tempo; • B)dalla comparsa o dall’uscita di scena di un personaggio; • C)dall’inizio di una nuova azione; • D)dal cambiamento della modalità della scrittura narrativa, descrittiva, riflessiva: per es. il passaggio dalla descrizione al dialogo. Cambiamento della tipologia di sequenza.
Rileggiamo insieme il racconto Il prete fantasma (in fotocopia) e proviamo a individuare i criteri che hanno determinato la suddivisione in sequenze del testo.
2° sequenza • 2.Nel maggio del 1998, esattamente duecento anni dopo, un uomo della confraternita del Rosario andò in sagrestia di notte per riprendersi alcune sue cose dimenticate nel pomeriggio e qui assistette terrorizzato all’incredibile scena, correndo subito a raccontarla a don Marco, il parroco di Cabras.
2.Nel maggio del 1998, esattamente duecento anni dopo, un uomo della confraternita del Rosario andò in sagrestia di notte per riprendersi alcune sue cose dimenticate nel pomeriggio e qui assistette terrorizzato all’incredibile scena, correndo subito a raccontarla a don Marco, il parroco di Cabras. Cambia il tempo: siamo nel maggio 1998. Viene introdotto un nuovo personaggio. Un unico fatto: l’uomo terrorizzato alla vista del fantasma. Titolo: finalmente qualcuno si accorge delle apparizioni del fantasma.dall’apparizione del prete fantasma corre ad avvertire il parroco di Cabras
3°sequenza • 3.I due andarono in chiesa e si misero nei banchi in perfetto silenzio mentre l’anima del prete morto, vestita di tutto punto con i paramenti liturgici, mimava il rito che da due secoli non gli era più dato di celebrare, senza però riuscire ad afferrare l’ostia a causa della sua condizione di spirito. Trovato il modo di rivolgergli la parola, don Marco ascoltò la sua storia e si offrì di celebrare le messe al posto suo.
3.I due andarono in chiesa e si misero nei banchi in perfetto silenzio mentre l’anima del prete morto, vestita di tutto punto con i paramenti liturgici, mimava il rito che da due secoli non gli era più dato di celebrare, senza però riuscire ad afferrare l’ostia a causa della sua condizione di spirito. Trovato il modo di rivolgergli la parola, don Marco ascoltò la sua storia. I personaggi ora sono due: entra in scena don Marco. L’azione cambia: don Marco si rivolge al fantasma e stringe un accordo con lui. Titolo: anche don Marco assiste all’apparizione e viene a conoscenza della storia del prete fantasma.
4°sequenza • 4.Per sessanta sere – tante erano le mancanze di quel ladro in tonaca – don Marco andò in chiesa con il bel tempo e con la pioggia e fece le messe prescritte davanti ai testimoni che si era scelto; per altrettante sere l’anima in pena si presentò all’altare a sua volta, vestita con tutti i paramenti, assistendo al rito.
4.Per sessanta sere – tante erano le mancanze di quel ladro in tonaca – don Marco andò in chiesa con il bel tempo e con la pioggia e fece le messe prescritte davanti ai testimoni che si era scelto; per altrettante sere l’anima in pena si presentò all’altare a sua volta, vestita con tutti i paramenti, assistendo al rito. Un indicatore temporale (60 sere) segna il passaggio dalla terza alla quarta sequenza (cambia il tempo). C’è un unico fatto: don Marco celebra sessanta messe e consente al prete fantasma di parteciparvi.
5°sequenza • 5. L’ultima sera, quando don Marco disse “La messa è finita”, l’anima del prete morto sparì alla vista immediatamente senza dire una parola e non si fece mai più rivedere.
5.L’ultima sera, quando don Marco disse “La messa è finita”, l’anima del prete morto sparì alla vista immediatamente senza dire una parola e non si fece mai più rivedere. Un indicatore temporale (l’ultima sera) segna il passaggio dalla quarta alla quinta sequenza. C’è una nuova azione: l’anima del morto sparisce. Titolo: il prete morto sparisce definitivamente dopo aver celebrato la messa.
6°sequenza • 6. Allora il parroco, il giorno dopo, celebrò una messa per il suffragio per il suo spirito e intimò a quanti facevano una promessa in vita di rispettarla se non volevano fare la fine di quell’anima in pena, costretta a vagare per secoli divorata dal rimorso.
6.Allora il parroco, il giorno dopo, celebrò una messa per il suffragio per il suo spirito e intimò a quanti facevano una promessa in vita di rispettarla se non volevano fare la fine di quell’anima in pena, costretta a vagare per secoli divorata dal rimorso. Un altro indicatore temporale (il giorno dopo) segna il passaggio dalla quinta alla sesta sequenza. Abbiamo un’altra azione: la messa in suffragio di don Marco. Titolo: messa in suffragio del prete morto.
First of all, compiliamo la tabella dell’analisi del testo narrativo.
Poi rileggo i fatti fondamentali ricavati dalle singole sequenze in cui ho suddiviso il testo.
Dopo aver riletto i fatti fondamentali desunti da ogni sequenza si elabora un testo organico in cui ogni parte è collegata all’altra da connettivi sintattici (congiunzioni, avverbi di tempo, pronomi ecc.), evitando il più possibile le ripetizioni.
1.Per ben due secoli l’anima di un sacerdote , colpevole di aver intascato i soldi delle messe in suffragio dei, appare ogni notte nella chiesa di Cabras. 2.Ad accorgersi della sua presenza, duecento anni dopo, è un uomo della confraternita del Rosario. Costui avverte il parroco don Marco. 3. Anche don Marco assiste all’apparizione del prete fantasma che gli racconta la sua storia. 4.Don Marco celebra le sessanta messe in suffragio permettendo al prete fantasma di parteciparvi. 5. Il prete morto sparisce definitivamente dopo aver celebrato l’ultima delle sessanta messe. 6.Don Marco celebra una messa in suffragio del prete morto. Per ben due secoli l’anima di un sacerdote, colpevole di aver intascato i soldi delle messe in suffragio dei defunti, appare ogni notte nella chiesa di Cabras. Ad accorgersi della sua presenza, duecento anni dopo, è il capo della confraternita della parrocchia del paese, il quale avverte don Marco, il parroco di Cabras. Anche costui assiste all’apparizione del prete fantasma che gli racconta la sua storia. Dopo aver celebrato insieme le sessanta messe in suffragio, quest’ultimo sparisce definitivamente. La vicenda si conclude con una messa in suffragio dell’anima del prete fantasma.
Revising the text. Se il nostro riassunto è ben fatto, deve rispondere a determinati requisiti.
Per ben due secoli l’anima di un sacerdote, colpevole di aver intascato i soldi delle messe in suffragio dei defunti, appare ogni notte nella chiesa di Cabras. Ad accorgersi della sua presenza, duecento anni dopo, è il capo della confraternita della parrocchia del paese, il quale avverte don Marco, il parroco di Cabras. Anche costui assiste all’apparizione del prete fantasma che gli racconta la sua storia. Dopo aver celebrato insieme le sessanta messe in suffragio, quest’ultimo sparisce definitivamente. La vicenda si conclude con una messa in suffragio dell’anima del prete fantasma. 1.Compaiono discorsi diretti o parti descrittive? 2.Il testo è scritto in terza persona? 3.Il tempo utilizzato è il presente storico? 4.Il testo contiene giudizi e opinioni espresse dai personaggi o dal narratore? 5.Si capisce subito chi sono i protagonisti della storia? 6.Sono presenti indicazioni che servono a inquadrare la vicenda nello spazio e nel tempo? 7.Sono chiari i motivi che determinano le azioni dei personaggi? 8.Ci sono ripetizioni?
Next Monday (8/10) 1)Ripassa il testo narrativo e i suoi elementi. 2)Studia la definizione di sequenza e i criteri di suddivisione di un testo narrativo in sequenze. 3)Studia le regole del riassunto (in fotocopia). 4)Svolgi l’esercizio in fotocopia.