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Stare sulla soglia

Stare sulla soglia. Lo stage tra scuola e territorio . Lauren Resnick : Nella scuola “(…)viene svolto un particolare tipo di lavoro, un lavoro intellettuale che comporta riflessione e ragionamento.

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  1. Stare sulla soglia Lo stage tra scuola e territorio  Lucia Marchetti, Stare sulla soglia. Lo stage tra scuola e territorio.

  2. Lauren Resnick : Nella scuola “(…)viene svolto un particolare tipo di lavoro, un lavoro intellettuale che comporta riflessione e ragionamento. Al suo meglio questo lavoro si ritrae dal mondo quotidiano al fine di analizzarlo e di valutarlo, pur restando coinvolto con quel mondo in quanto oggetto di riflessione e ragionamento. Se noi diamo valore alla ragione e alla riflessione nella vita sociale, politica o personale, dobbiamo preservare un luogo dedicato ad imparare come affrontare questi processi estremamente importanti. La scuola, nella sua migliore espressione, è questo luogo. Qui si possono coltivare il ragionamento e la riflessione, e possono svilupparsi quelle conoscenze culturali condivise che consentono a un popolo di funzionare come una vera società” [1] L.B. Resnick, Imparare dentro e fuori la scuola in Pontecorvo, Ajello, Zucchermaglio (a cura di) I contesti sociali dell’apprendimento, Led , Milano 1995 Due riferimenti teorici

  3. Conseguenze dello stare sulla soglia • Aprire la scuola al mondo esterno • Fare della scuola un luogo di incontro tra realtà diverse • Costruire legami tra istituzioni, tra realtà significative, tra persone portatrici di culture diverse • Preservare un luogo ‘salvo’ in cui poter riflettere, mettere a fuoco, fare incontrare persone che hanno un interesse per la cultura dei figli Lucia Marchetti, Stare sulla soglia. Lo stage tra scuola e territorio.

  4. L’obiettivo fondamentale è di fare entrare gradualmente i giovani nelle maglie complesse della vita della comunità, • ma insieme, far interagire le istituzioni con i giovani, chiamarle a mostrarsi, a spiegare cosa fanno, • a guidare i ragazzi e le ragazze nella comprensione dei problemi di governo della città, e tutto questo si può fare solo all’interno di patti educativi in cui scuola- istituzioni e famiglie vengano coinvolti concretamente, ma soprattutto in cui i giovani abbiano la possibilità di essere protagonisti, di vedere direttamente, di provare a mettersi in gioco. Lucia Marchetti, Stare sulla soglia. Lo stage tra scuola e territorio.

  5. Conseguenzeper la scuola • Questa virata dello sguardo tra chi sta nella scuola e chi sta fuori, l’aprirsi ai problemi della città inevitabilmente interroga le discipline, i contenuti, ma anche i metodi e la relazione tra insegnante e studente. Lucia Marchetti, Stare sulla soglia. Lo stage tra scuola e territorio.

  6. Franca Manoukian…. a proposito dello stage…. • “ Se la pratica è fare, l’esperienza è pensare su quello che si fa. • Si può avere o fare molta pratica, ma non avere l’esperienza, perché l’agire non è stato oggetto di riflessione, non è stato riesaminato, non è stato investito dal pensiero. • Esperienza implica ‘elaborazione’: questo termine mi è caro perché mi sembra che esprima in modo assai appropriato i processi attraverso i quali informazioni sparse di varia natura possono essere riprese, ricomposte, considerate con attenzione ed interesse, ma anche prese in mano, modificate, collegate ad altre, digerite per sviluppare nuovi percorsi di ricerca. • La radice labor denota esplicitamente la fatica che tutto ciò comporta “. • F.Olivetti Manoukian, Tirocinio professionale e apprendimento dall’esperienza in E.Neve, M.Niero, Il tirocinio, Franco Angeli, Milano 1990 Lucia Marchetti, Stare sulla soglia. Lo stage tra scuola e territorio.

  7. Stage formativo e curricoloun po’ di storia • Un’esperienza anche biografica • Gli Anni ’70 e la sperimentazione • I primi Anni ’80 e l’avvio di un’esperienza di carattere strutturale • L’idea di fondo è quella di ritenere l’operatività un elemento caratterizzante l’indirizzo, ma anche un momento fondamentale del processo cognitivo. • Diciamo infatti nel dossier conclusivo: “ (...) In ogni caso va chiarito che il tirocinio non è stato considerato l’esperienza pratica che ha valore episodico, fine a se stessa, avulsa da un progetto culturale complessivo. La decisione di dare avvio a questa esperienza è la conseguenza del ritenere il momento del lavoro un elemento fondamentale del sistema formativo, elemento sul quale la tradizione scolastica italiana ha troppo poco riflettuto.”[1] • [1] Comune di Ferrara, Scuola e servizi sociali, 1983-84 Lucia Marchetti, Stare sulla soglia. Lo stage tra scuola e territorio.

  8. Gli sviluppil’incontro con altre esperienze e con le istituzioni • Nel 1989 esce un numero monografico di Sensate Esperienze, il n°6, in cui vengono raccolti dati relativi a scuole di diverso indirizzo che praticano esperienze di studio-lavoro ed è per la nostra rivista l’occasione per riflettere sulla significatività di questo segmento formativo • La pubblicazione non avrà grande eco, ma è un momento importante di confronto che conduce a una riflessione condivisa e a un rafforzamento del pensiero e delle scelte pedagogiche sottese a questo segmento formativo. Lucia Marchetti, Stare sulla soglia. Lo stage tra scuola e territorio.

  9. La necessità di introdurre stage nei curricoli . Introduce la dimensione operativa del conoscere (Bruner, Gardner, ma prima Dewey, fino a Rousseau); . Introduce un segmento formativo forte con caratteristiche di dinamicità, circolarità, connessione interno/esterno e quindi di processo. . Introduce la necessità di un confronto fra strutture logiche interne ed esterne, tra i saperi scolastici e quelli dell’esperienza . Favorisce la creazione di un ‘clima’ educativo di ricerca e di scoperta, di elaborazione sul fare, di accettazione di momenti di incertezza, opacità, dinamicità, imprevedibilità, che fanno parte dell’agire . Ha componenti di ‘gioco’, cioè offre agli studenti la possibilità di sperimentarsi in situazioni che hanno le caratteristiche della realtà, pur senza esserlo. . Si tratta di un segmento formativo fondamentale che ha i connotati di continua scoperta e di una continua ridefinizione di senso. Lucia Marchetti, Stare sulla soglia. Lo stage tra scuola e territorio.

  10. Criteri per la progettazione dello stage • Coerenza e forte integrazione nel curricolo • Scelta di temi forti per l’indirizzo • Per tutti gli studenti e le studentesse • Gradualità formativa e scientifica • Conoscenza di aspetti significativi del territorio • Metodo della ricerca, reciprocità tra saperi ed esperienza • ‘Attrazione’ nei confronti di tutte le discipline, non solo quelle di indirizzo • Valutazione, certificazione ed esame di stato Lucia Marchetti, Stare sulla soglia. Lo stage tra scuola e territorio.

  11. Il Consiglio di classe,luogo e motore dello stage • Il Consiglio di classe è l’organo responsabile della progettazione, della gestione, del controllo e della valutazione del progetto di stage • Al suo interno uno o più docenti – quelli più direttamente interessati all’oggetto dello stage – possono svolgere un ruolo propositivo, aggregativo e facilitante la tessitura del percorso • Al suo interno il Consiglio di classe può individuare più docenti tutor che prendono in carico piccoli gruppi da seguire nel corso dell’esperienza, pur nel quadro generale dello stage • Se non è possibile coinvolgere l’intero Consiglio, esso deve tuttavia mantenere una funzione di condivisione culturale e di sostegno didattico, magari attraverso il lavoro disciplinare, la disponibilità a flessibilizzare l’orario o, almeno, uno stile comune di apprezzamento del lavoro • E’ questa la condizione minima, necessaria per cominciare, ma non sufficiente per continuare, se si accetta l’opzione di uno stage non occasionale, ma fortemente innestato nel curricolo e per tutti. Lucia Marchetti, Stare sulla soglia. Lo stage tra scuola e territorio.

  12. Gli altri attori All’interno della scuola • Il Dirigente scolastico • Gli uffici di segreteria • Le famiglie Lucia Marchetti, Stare sulla soglia. Lo stage tra scuola e territorio.

  13. Il ruolo dell’insegnantedi scienze sociali • Il docente di scienze sociali ha un ruolo fondamentale: individua e propone l’oggetto della ricerca, coinvolge il Consiglio, favorisce i contatti tra scuola e mondo esterno • Tiene i contatti con la segreteria e con le famiglie • Favorisce l’intervento dei colleghi nella conduzione dello stage Lucia Marchetti, Stare sulla soglia. Lo stage tra scuola e territorio.

  14. La relazione docente-studente nello stage • Rottura del rapporto tradizionale studente-insegnante • Il sapere è il risultato di una costruzione a più mani: studenti, esperti, docenti • Relazione più paritaria, misurata sui problemi da comprendere grazie ai saperi che non sono sempre ricavati dai libri, occorre cercare (metodo più adeguato: la ricerca. Nuovo modello organizzativo) Lucia Marchetti, Stare sulla soglia. Lo stage tra scuola e territorio.

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